Un dono dal cuore
Svolta
il suo sguardo presso delle vetrine in cerca di qualcosa mentre sente
due ragazze rivolgergli la parola.
Non le bada ma indubbiamente ci
parlotta; da sempre è così, ed è
così che lui vuole rimanere.
«
Accidenti, un ragazzo in un reparto femminile, stai cercando qualcosa
per tua sorella? »
Fosse stata davvero una sorella, non avrebbe
di certo ricattato il suo sé stesso del futuro; non sa cosa
gli sia
preso, ma per un attimo si era sentito libero di agire e di pensare
come un vero delinquente, ma la sua indole buona ed il suo cuore, gli
proibivano di agire per il male altrui; ma questo lo doveva sapere
l'adulto, il suo sé stesso vale a dire: Kaito Kuroba.
« Sì,
esatto... Voi che cosa vorreste da un fratello maggiore? »
Domanda
con la sua solita faccia da Poker, quella che lo rende intrigante,
affascinante, misterioso; non sa come possa un suo sguardo
catturarle, non comprende nemmeno cosa vedano loro e Lisa in lui.
«
Vediamo, se avessi un fratello maggiore direi che vorrei una bella
maglietta! »
Spiega, una fanciulla dai capelli castano intenso
cioccolato, ed occhi neri come la pece, con un viso pulito, vestita
con un vestitino primaverile fatto in stoffa a righe bianco e verdi.
« Se parliamo di me, presumo che vorrei un bel orologio; sai
mio
fratello è un orologiaio e io sono patita per quei
marchingegni, ne
inventa di tutti i tipi. Pensa che esistono diversi tipi di lancette
e modi per caricare un orologio... » Questa persona della sua
età,
gli elenca cose che a lui non interessano perché sa di certo
che a
Lisa gli orologi non importano.
Zittisce questa fanciulla dagli
occhi castano scuro e capelli biondo cenere mossi, anche lei con un
dolce completino pero' dai colori arancio/bianco. Questo suo
abbigliamento, fa comprendere a lui che essa è molto dolce e
romantica in quanto dall vestiario si comprende: l'umore ed il
carattere della persona che ci si trova difronte.
« Certo...
Grazie per la delucidazione. » Ringrazia con una gocciolina
in
testa, preso dalla esasperazione riuscendo a zittirla.
« Io
cercavo qualcosa che si potesse abbinare anche all' amore! »
Dopo
questa sua affermazione, quelle signorine lo squadrano con
dubbiosità; forse hanno compreso che sta cercando un regalo
per il
White Day da dare ad una ragazza?
«Ma non cercavi un regalo per
tua sorella? » Contesta a voce di lamentela quella ragazza
dai
capelli biondo cenere.
Lui per sbrigarsela, inizia a giocare
sporco cercando di tranquillizzarle mentendo spudoratamente come
sempre aveva fatto in passato.
Si avvicina, prende il mento della
ragazza, lo innalza verso il suo sguardo e la scruta con occhi dolci
asserendo.
« Esattamente, la mia dolce sorellina, è una
ragazza
romantica, molto sveglia ed acuta, pero' ha un amico a lui molto
stretto che vuole fare un regalo a chi le piace; giusto per
rispondere a questa ricorrenza di oggi.
Per volontà di mia
sorella, ho deciso di aiutarla come un bravo fratello maggiore; cerco
solo di darle il mio appoggio, per questo ho domandato a voi quella
domanda. Non era mia intenzione prendervi in giro o altro. »
La
ragazza arrossisce con gli occhi a forma di cuore pensando – Wow,
che figo, che altruista... Ho il cuore che mi si è sciolto...-
« Tutto quello che vuoi... » Esprime la fanciulla
con occhi e
un rossore in viso avvampato all' improvviso dopo il discorso del
giovane.
L'altra ragazza lo guarda, si morde le labbra. Lui non
so cosa pensi, ma nota che pure lei è rimasta stupita dal
suo
atteggiamento adottato.
« Ma che cosa hai fatto alla mia amica, è
diventata strana! » Domanda la fanciulla dagli occhi neri
mentre
scuote la sua amica che non toglie gli occhi di dosso da quel ragazzo
che aveva emanato un aura di mistero e fascino.
- Avrò
esagerato?-
Pensa lui un po' in allerta.
« Non ne ho idea... Allora cosa
vorreste da chi vi piace? » Domanda lui con occhi svegli che
puntano
al vero cardine del discorso.
La fanciulla conquistata, risponde
con voce soave, tenendosi con una mano la guancia destra. «
Un
bacio! »
Lui Indietreggia con le mani poste in avanti nel caso
questa ragazza si avvicini per baciarlo di colpo.
« Secondo me
un anello, o un braccialetto » Risponde la ragazza dai
capelli
castano cioccolato che lo guarda con occhi pieni di gelo e
tenebrosità.
Il giovane mette le mani sul mento e mugola
pensando, finché non chiede. « Ma così
sarebbe fidanzamento non
pensi? »
L'altra ragazza dai i capelli color cenere risponde con
euforia. « Sì, fidanziamoci! »
Lui indietreggia ancora di più
facendo una risata sforzata. « Eh-Eh-Eh... Per favore non
avvicinarti! »
L'altra ragazza con freddezza delucida. « Se ti
piace e a lei piaci, il fidanzamento sarebbe automatico. Che razza di
problemi mentali ti fai tu!? » Chiede, con occhi a fessure
nere, che
emanano bagliori dalle iridi di sicurezza assoluta: forti ed
impenetrabili. Nemmeno gli occhi blu di lui, riescono a sciogliere
quello sguardo persistente di scetticismo, dubbiosità e
giudizio. Si
sente per la prima volta valutato solo con uno sguardo. Sta
paralizzato dalla freddezza di quelle parole, che sono veritiere.
«
Beh, molti fattori, non voglio poi sentirmi imprigionato! »
Delucida
scoprendo per un attimo le verità nascoste che aveva sempre
con
belle parole verso colei che ama.
La fanciulla dagli occhi senza
pietà, lo fulmina con uno sguardo facendolo rabbrividire,
perché
avverte una forte arrabbiatura; sentimento che lei glielo scaglia a
suon di parole mentre lo indica.
« Tipico dei ragazzi bellocci
come te! Sentimi tu, non è una bell' etichettamento essere
un
Play-Boy; certo sembrerai figo, ti desidereranno, ma l'amore non l'
avrai mai!
La felicità ti sarà solo portata via!
Guarda che
hai fatto alla mia amica!?È presa da te senza nemmeno
conoscerti,
non sa nemmeno il tuo nome!!
Gente come te, proprio non la
sopporto!
Ti credevo uno apposto, uno che davvero fosse generoso
e aiutasse qualcuno, ma ciò che vedo è :solo un
ragazzo falso che
ha paura di ciò che ha di fronte! Che vuole essere amato
senza
amare; ma chi pensi di essere per trattare così la gente,
Eh?! »
Il
giovincello viene colpito al cuore; non perché quella
signorina le
piaccia, ma per quanto ella gli abbia aperto gli occhi.
La sua
amica la rimprovera. « Lascialo stare è un bravo
ragazzo, uno
altruista è poi... hai visto quanto è bono!?
»
Lui non sorride,
anzi per la prima volta si sento ferito.
La ragazza dagli occhi
freddi e bui, scuote l'amica esplicitando con pura enfasi. «
Riprenditi stupida, guarda oltre l'apparenza! Si vede subito che
è
uno che gioca col cuore di una ragazza. Scommetto che non ama
nessuna, e che è venuto solo per provarci con una di noi
due!
»
Kaito, Con voce fredda e assoluta esprime un secco. «
No!» Ed
afferma a denti stretti.
« Amo una ragazza, e... voglio fargli
un regalo, ma non so cosa possa piacerle, per questo l'ho chiesto a
voi che mi sembrate tipe romantiche, eccetto tu dagli occhi neri; una
glaciale come te non avevo mai visto! Pero' hai preso i punti
essenziali del mio essere, ma su una cosa hai sbagliato: io non gioco
col cuore delle ragazze perché sono loro ad attaccarsi a me,
anche
se non faccio nulla!
Ho un cuore, vedi di non giudicarmi senza
conoscermi! » Manifesta con voce offesa ed alterata che
mostra
chiaramente la sua rabbia.
La signorina ribatte. « Allora
smettila di provarci con Hikari, mi sono spiegata!? Lei ama un altro,
ed è Takashi, non te!!
Se tu ami un' altra, dovresti tu
scegliere un regalo per lei, e non chiederlo a delle ragazze!
Io
credo che a questa persona, darebbe fastidio se sapesse come hai
scelto un regalo per lei: dovrebbe venire dal cuore non
da
cosa potrebbe piacerle! »
Hikari ribatte in difesa del giovane. «
Takashi è solo un amico, io amo questo ragazzo, è
così perfetto!
»
Kaito specifica con tono un po' infreddolito. « Mi dispiace
se
ho rovinato un possibile amore, non sono colpevole di nulla. Ho
solamente detto una frase, se poi lei è stata facile a
cadere in mio
potere, beh non è un mio problema.
Riguardo il regalo, volevo
solo consigli... ma va bene! Ho capito! Ora me ne vado, ciao!
»
Sparisce in una nube bianca lasciando le due con occhi sbalordite che
urlano.
« È SPARITO!!»
- Quel
ragazzo è un vero mistero, non capirò mai che
cosa gli frulli nella
mente.
-
Medita
Lisa che sta difronte a dei negozi, mentre il suo sguardo è
perso
nel vuoto che viene reso vivo solo a causa della luce del sole che
fuoriesce da piccole nuvole bianche dal colore simile allo zucchero
filato.
- Ma
che cosa intendeva con quel messaggio?-
Mille dubbi e curiosità le assalgono in mente mentre tiene
il foglio
ancora trattenuto dalle sue piccole dita.
Quante volte aveva
riletto quel messaggio prima di perdersi in quel mare di luce solare
che presume le dieci del mattino? Forse più di dieci volte.
Solo
il rumore del clacson di una macchina posta verso la strada, la desta
dai suoi mille pensieri.
Spalanca gli occhi, rilegge il messaggio,
lo mette in tasca sentendo in essa un altra superficie cartacea: una
più spessa dalla forma quadrangolare.
- Ma
cosa c'è qui dentro?
-Farfuglia
fra sé.
Lo tira fuori rivedendo la lettera che aveva rubato in
camera di sua madre.
- Questa
da dove spunta fuori!? Ero convinta di averla messa in valigia...-
Pensa lei con occhi dalle iridi più vivaci in quanto
rammenta il
giorno in cui aveva preparato la valigia con sua madre.
Scuote la
testa chiedendosi. – La
leggo oppure no? Papà voleva che la leggessi una volta che
sarei
stata felice... Non posso trasgredire le sue ultime volontà;
ma non
sono felice, perché Kaito non mi ha ancora detto che cosa
prova per
me! -
Ragiona
mentre
ripone la busta in tasca.
Cammina un po' spaesata sentendo di
avere ancora un po' di fame. Così entra in un locale e
mangia una
pizza al prosciutto; la sua preferita.
Comincia a sentirsi un po'
sola, e sempre più in ansia, perché sente che
oggi accadrà
qualcosa d'insolito, ma non comprende se sarà un presagio
buono o
cattivo.
Per sicurezza, si toglie il ciondolo ed osserva i suoi
colori un po' strani: striato di oro, con macchie rosse accese.
Non
ha idea di cosa significhi, pero' le viene l'istinto di chiamare
Akako. Perciò senza ricordarsi che lei si trova nel futuro,
digita
il numero per poi avviare la chiamata; fortunatamente riceve
risposta, e ciò le fa balenare un incurvatura di speranza.
«
Akako, sono Lisa! »
La ragazza dai capelli rossi fa una risata
vanitosa. « Ciao cara, che piacere sentirti. Mi hai chiamata
ieri ti
ricordi? »
- Non
so cosa dire, ma di certo devo fingere che ero la Lisa del futuro.
- Medita lei studiando la situazione.
« Sì certo, come potrei
scordarmelo... Senti avrei una domanda sul ciondolo, te lo ricordi
no? »
Akako fa una voce un po' interpellante. « Scusami... hai
il mio libro con le spiegazioni a riguardo, perché mi fai
queste
domande? »
Lisa rimane a fissare il tavolo davanti a sé mentre
attua un risolino per sdrammatizzare la vicenda. « Hai
ragione ma
l'ho perso, quindi ti ho chiamata.» S'inventa con
sfacciataggine.
La
strega fa uno sbuffo asserendo con seccatura. « Certo che le
mie
cose tu le tieni con cura eh... Ad ogni modo dimmi i colori,
vedrò
di risponderti, ma vedi di trovarlo se non vuoi problemi! »
La
castana rabbrividisce, ricordandosi bene che cosa lei le fece.
« È
a casa; probabilmente uno dei miei figli l'ha preso e nascosto in
camera; dopo controllerò..»
Riesce a tranquillizzare Akako
perché sente da lei una risata più leggera.
« Perfetto, dammi
notizie appena lo trovi! Adesso spiegami i colori del tuo
ciondolo.»
Lisa, spiega le tinte e con esse le sfumature.
Sente
l'interlocutore rispondere con voce felice. « Sta per
accadere
qualcosa che vi renderà felici, ecco la traduzione. Oro
è lo stadio
prima del bianco, e il rosso acceso è amore passionale. Ora
chiudo,
che Saguro mi ha chiamato, ciao; salutami i tuoi piccoli! »
Lisa
pensa. –
Saguru?
E chi è? Mah...
-
Riflette con interesse per poi salutare la strega.
Lei guarda la
collana con la pietra pensando. - Qualcosa
che ci renderà felici eh... Chissà che intendeva,
forse oggi mi
risponderà? Mah... Adesso che farò fino alle
sei?! -
Si mette a mangiare tranquilla, finché non sente un
ragazzino
della sua età esprimere alla barista.
« Posso attaccare questo
manifesto?»
La barista risponde. « Certo!»
Lisa, curiosa
come è, si alza per leggere il manifesto attaccato alla
portiera del
vetro: vede un illustrazione di un posto con delle giostre e persone
felici; ciò, le fa capire che si tratta di un luna park.
Il
luna park nella sua città, almeno nei suoi ricordi, era
stato chiuso
al pubblico in quanto era andato in rovina per mancanza di fondi
dovuti al fatto che la popolazione era molto bassa.
Lei vive in
un piccolo paesino con un limitato quartiere urbano; non come Beika,
Gunma, Hokkaido ed altre prefetture di Tokyo che hanno immense strade
tra città e boschi.
Si avvia verso l'attrazione turistica
segnata sul volantino, per poi assistere alla sua apertura al
pubblico.
Come premio per chi si è presentato entro le 11.00,
vengono dati ben dieci giri di giostre gratuite grazie ad un Buono
che viene donato all' entrata dell' attrazione turistica.
Per un
attimo, un breve istante, Lisa diventa felice perché
riassapora la
sua fanciullezza: i momenti in cui socializzò con i bambini
stando
seduta sulla giostra dei cavalli, il quando si sedeva su giostre che
giravano facendola volare e urlare di pazza gioia; sì, le
mancavano
quei momenti di pura felicità e meraviglia.
Fa il giro sulla
ruota panoramica guardando dall' alto il paesino sperando di poter
intravedere il suo amore segreto;
peccato
che sia impossibile, perché le case sono talmente tante e la
vegetazione poca, che i pedoni non si intravedono nemmeno di un
soffio.
Ella, Intorbidisce i suoi occhi con pensieri malinconici
suggestionati ancora una volta dal dubbio che la persegue fin da
quando aveva iniziato a provare
l'amore.
Finisce il giro. Va alla sala giochi, si sfoga, si diverte ;
senza nemmeno saperlo, supera i record mondiali, forse
perché gioca
senza pensare?
Vede lo schermo del display ed agisce secondo il
suo istinto pero' con la testa che pensa ad altro sembrando quasi un
genio.
Inizia ad annoiarsi, fa quasi tutte le giostre, finché
non sente da un megafono che sulla pista di pattinaggio, ci
sarà una
gara di pattini e che il premio sarà un biglietto per le
terme.
-
Terme,
ne avrei bisogno.
-
Pensa lei dirigendosi al luogo della disputa.
S'iscrive,
fortunatamente non le chiedono la carta d'identità.
Mette i
Roller in dotazione che vengono dati a tutti i concorrenti, e quando
tocca il suo turno inizia a pattinare.
Questo sport, è un altro
suo piccolo talento, sia sull' asfalto e sul ghiaccio.
Durante
l'esecuzione, si muove con grazia senza fare molto rumore con i
pattini. Gira su me stessa seguendo la musica. Lascia il pubblico
senza fiato, ciò lo sa perché ascolta il pubblico
urlare dei forti
“ Wow” seguiti da immensi applausi.
Finisce la sua
performance, e la giuria le dà un voto molto alto,
più di tutti
quelli che avevano partecipato.
Arriva il momento del premio e
Lisa vince i biglietti; a fortuna gliene danno ben quattro.
Subito,
senza rifletterci, il suo pensiero va a Ran e Sonoko.
- Ci
andremo io, Kaito, Ran e Sonoko. -
Medita con un volto felice anche se dopo pochi istanti, inizia a
ricordarsi che sta in un altro tempo e che non sa dove parare la
testa per tornare indietro.
La tristezza le ritorna al cuore
come se fosse la ricaduta di una malattia che va e viene: S'insidia
nella mente, raggiunge la parte emotiva di esso, si fa sentire nel
cuore per poi corrodere l'animo. Il suo umore scema, i suoi occhi
perdono lucentezza. Diventano opachi, fissano quel vuoto che
è
occupato da una visione di passanti sorridenti che si diverte con i
loro problemi nascosti sotto l'apparenza di un sorriso.
La
solitudine l'accompagna per tutto il tragitto, nemmeno si rende conto
di finire in un luogo oscuro, dove, la luce del giorno si ferma sui
muri per poi, lasciarne l'ombra. Stranamente un posto così
per Lisa
va più che bene, perché si sente a suo agio nelle
sue: malinconie,
tensioni, dubbi, perplessità, smarrimenti.
Definisce quel
vicolo: buio, stretto, infimo, non curato, con cocci di vetro sparsi
qua e là, come identificatrice del suo stato d'animo.
Si
siede su uno scalino di quel quartiere. Tiene le mani sulle ginocchia
e comincia a cantare una canzone, una afflitta, preoccupata, che le
fa lacerare la gola ad ogni parola pronunciata.
Si ferma non
appena nota sul cielo un oggetto volante; sarà stata forse
la sua
immaginazione? Un gioco di luce? Non lo sa, ma si alza, e comincia a
inseguire l'oggetto in una corsa. Non bada agli ostacoli, non fa
attenzione al muro alto che senza pensarci lo supera. A lei importa
importa capire cosa sia quel misterioso oggetto svolazzante tra il
cielo blu mentre esso si confondono col bianco candido delle
nuvole.
Continua l'inseguimento, finché non finisce contro
qualcuno.
Kaito, rimane a cercare un regalo per Lisa, ma
non riesce a trovare nulla, se non qualche fiore sparso fra i prati
del parco vicino a lui. Non sa cosa vuole cercare, non ha nemmeno
idea di cosa possa piacere alla ragazza, ma sa che qualunque cosa lui
le darà, lei ne sarà contenta; sì, lo
comprende, ma ciò non gli
basta perché vorrebbe qualcosa di più adatto all'
occasione, un
dono che
possa parlare da solo, che non abbia bisogno di parole, di simboli;
insomma un regalo
fatto
con il cuore.
Passa e ripassa fra i
negozi
di
quella città finendo nei luoghi più affollati
perdendo ore alla
ricerca di qualcosa d'interessante.
Tra gioielli, pietre
preziose, portachiavi e peluche, nemmeno una riesce a soddisfarlo; e
pensare che lui sa che Lisa è una fanatica di gioielli,
esattamente
come lo è lui ma suppone
che
sarebbe troppo scontato comprare una cosa simile, ed è
così che
dopo un paio di ore, comincia a crucciarsi
riflettendo
a cosa portare a quella buffa ragazza che gli ha sconvolto la vita ed
il suo stesso destino.
Entra in un quartiere, si mette a
giocare con un fiore dal colore rosa opaco dal un profumo
impercettibile: Era un fiore trovato sull' asfalto, probabilmente
lasciato da qualcuno che lo aveva strappato in precedenza uccidendolo
senza più dargli cura. Da una parte questo, lo fa riflettere
perché
gli fa capire che serve curare
per
tenere intatto
qualcosa.
Ed è così che inizia a chiedersi se abbia mai
accudito
i
sentimenti
di tutti i suoi legami affettivi; non solo verso Lisa, ma anche verso
Aoko. Non può' negare che non gli manchi, ma non sa come
potergli
parlare. Darebbe molto per rivederla, almeno tornarle amico,
perché
forse Aoko per lui non è del tutto indifferente: Quel
sentimento
d'amore che provava mesi fa per lei ancora prima di conoscere Lisa,
ormai si è mutato in fratellanza. La vede come una sorella,
non come
amante e nemmeno come amica, e se ripensa a come l'aveva trattata,
illusa, presa in giro, si sente addolorare... Viene preso dai sensi
di colpa, ma non può' farci nulla. Non sa quando
ritornerà nel suo
tempo, non sa cosa deve fare, e oltretutto non sa il perché
sia lì!
-A
cosa sta servendo questo viaggio nel futuro? Devo comprendere
qualcosa? Devo fare qualcosa per tornare indietro oppure è
la Lisa
stessa che deve completare qualcosa? -
Più ci pensa, più si sente bloccato ed
imprigionato anche se
non perde le speranze.
Raccoglie dalla tasca dei suoi pantaloni a
jeans, le sue carte da Poker. Ci gioca, ma arriva una folata di vento
che le muove facendole volare via in una scia che si innalza verso il
cielo incolmata da un candido bianco di nuvole.
Kaito d'istinto
le rincorre, non può' perdere un mazzo così
importante; non quelle
carte che suo padre amava; Non le carte da Poker.
Svolta l'angolo
e si scontra con qualcuno.
Lisa cade all' indietro, guarda chi
ha scontrato, per poi trovare una ragazza dai capelli neri ed occhi
lilla vestita da cerimonia che si lamenta esasperandola.
Lisa,
Con una scusa se la svigna, riuscendo a sparire di fronte ai suoi
occhi.
Arriva in un parco giochi per bambini abbandonato da
tempo. Ci entra nonostante ci sia il cartello di non accesso. Guarda
il parco con lo scivolo e due altalene con occhi spenti entrando
ancora una volta nei meandri dei suoi ricordi.
Fa qualche passo e
trova un fiore per terra anch'esso distrutto, pero' ancora del suo
colore naturale.
Lo raccoglie, lo porta con sé.
Si siede su un
altalena e comincia a fare quel tipico gioco che fanno gli
innamorati.
Si dondola leggermente sull' altalena mentre strappa a
due dita i petali uno alla volta asserendo con una voce in stile
cantilena che varia dalla parola.
« Mi ama...» Strappa un
petalo partendo dall' alto.
« Non mi ama...» Ne Strappa un
altro andando in senso orario.
E così via...
Kaito si
rialza trovando un ragazzo che gli fa la predica di avergli sporcato
i suoi nuovi vestiti.
Lui esasperato cerca di tranquillizzarlo,
ma quando vede che non ci riesce passa al piano B: la fuga. Con un
trucco magico sparisce difronte a lui lasciandolo senza parole ed
intanto lui se la svigna con un flebile sorriso, che pero' si spegne
non appena nota di aver perso le sue amate carte.
Una parte di
lui comincia a sentirsi ancora più triste, il suo battito
del cuore
aumenta.
Corre cercandole in ogni dove ma non le trova. Non sa
quanti chilometri stia facendo, ma non smette di rovistare nella
città.
Lisa ancora sull' altalena, sta continuando quel
gioco del Si e del No, ma non riesce a smettere perché
quando arriva
all' ultimo petalo che termina con il “ Non ti ama
“ Giunge una
carta trasportata dalla forza del vento, che taglia il gambo del
fiore a due, e con essa altre carte si spargono ai piedi di lei e
così anche il gambo tagliato si raggruppa in quel mazzo di
carte
sparpagliate che toccano il terriccio marroncino giallognolo.
Lei
li scruta trovando tipo venticinque carte coperte e ben tre aperte;
queste sono: Regina di cuori, Asso di cuori e fante.
Lisa non
capisce, ma ugualmente raccoglie il mazzo chiedendosi di chi mai
possano appartenere.
S'incammina per cercare il padrone di esse
anche se gli sembrano quelle di Kaito, ma sa che non potrebbe mai
gettarle via, come lei mai getterebbe via le sue carte da poker
perché sono state un regalo di suo padre; uno dei tanti
fortunatamente.
Ella passa per le strade chiedendo in giro se
qualcuno avesse perso quelle carte, ma tutti negano.
Dopo tre ore
di ricerca, si stanca e le mette in tasca per aspettare le 18.00 come
programmato nell' appuntamento con Kaito.
Kaito ormai senza
più voglia, entra in un negozio di fiori, poi, dato che non
aveva
ancora trovato un regalo per Lisa, decide di farne uno
personale.
Entra in un negozio, compra il necessario per poi
andare in un posto al chiuso tranquillo, ed iniziare il suo lavoro:
Si fa male un sacco di volte, si graffia ma non demorde, vuole
completarlo ed ha solo due ore di tempo.
Dopo sbagli riesce a
finirlo Facendo poi, un lieve sorriso di soddisfazione con gote rose.
S'incammina verso il luogo tanto atteso mentre nota alle sue
spalle il colore degli edifici illuminati d'arancio segno che
è
giunto il tramonto.
Lisa s'incammina verso il luogo della resa
dei conti.
Entra nella sua vecchia scuola, provando molta
nostalgia del bel tempo andato: delle sue lezioni, dei suoi litigi
con quel sempliciotto di Alan e poi, di come si confidava con Sara
tuttavia,Non va da lei, perché non vuole ritardare
all'incontro.
Si
mette di fronte alla chiesa, fa il simbolo della sua religione, ed
entra nella scuola senza farsi vedere dalle suore per raggiungere la
terrazza.
Appena ci arriva trova KaitoKid che sta sulla ringhiera
ad osservare il tramonto.
Lei ci si avvicina lentamente, con
passo felpato, silenzioso per poi da dietro dire.
« KaitoKid!
»
il ragazzo si gira esplicitando con voce tranquilla.
«
Sbagliato» Fa uno schiocco tornando il ragazzo normale.
« Sono
Kaito Kuroba, e tu sei solo Lisa Elison! »
Lei aggrotta gli occhi
non capendo cosa intenda.
« Interessante, è la prima volta che
mi dici una frase simile. » Esprime guardandolo con un po'
d'interesse.
Kaito si gira verso la ragazza vedendo come i raggi
del sole rossi la rendano più particolare: i suoi occhi
azzurri
diventando quasi celeste perlato, la sua pelle si illumina di arancio
misto al rosa.
« Sai, dopo questi fatti ho riflettuto molto su me
e te. » commenta facendo un passo verso lei . « E
sono pronto a
rispondere a quella domanda...» Aggiunge fermandosi.
Lisa
distoglie un attimo lo sguardo per poi riposizionarlo sul ragazzo
farfugliando incredula e dubbiosa. « Domanda? Io te ne ho
fatte
molte... a cosa vuoi rispondermi?! »
Il castano fa un altro passo
verso lei manifestando
a
voce emozionata. « A quello che ora, in quest'ora e giorno mi
chiederai! Sarò sincero non ti nasconderò nulla!
» Afferma con
occhi limpidi indicando se stesso mettendosi una mano al petto come
segno che sarà deciso e sincero.
Lisa spalanca leggermente la
bocca. Il suo cuore vibra di tensione, il suo stomaco inizia a
crearle minime scariche elettriche facendola Deglutire più
volte la
saliva, per poi arrossire non appena realizza cosa potrebbe sentirsi
dire.
– Ora...
Lisa, ora! -
La sua coscienza le parla, le fa da maestra, la guida e la rasserena.
« Cosa provi per me, io non mi raccapezzo più...
voglio capire
mi ami, o sono solo una ragazza da.. da... divertimento!? »
Questione con voce tremante, mentre le sue spalle sono leggermente
alzate a causa della insicurezza. Strizza gli occhi in attesa della
risposta da parte dell' interlocutore.
Kaito socchiude un po' gli
occhi mostrando le sue emozioni, non di delusione ma di colpa. Non
pensava che Lei potesse vederlo, come un ragazzo che gioca col cuore
delle ragazze.
« Lisa... se io avessi voluto davvero giocare con
te, non ti avrei mai lasciato così tanto tempo con me.
Vedi,
dopo che mi avevi lasciato, ed io avevo fatto lo stesso con Aoko, ero
entrato in un momento di tensione ad avere una nuova ragazza; non mi
sentivo pronto, avevo paura che se io mi fossi di nuovo fidanzato con
un altra, mi sarei sentito male proprio come stavo con Aoko.
Ma
poi le cose si sono degenerate... Io e te, abbiamo avuto mille
diverbi, discussioni, delusioni, pianti... Sì Lisa pianti!
perché
tu non hai idea di come mi hanno fatto stare le tue parole; quello
che tu pensi che per me sia solo stato un male minore, in
verità mi
aveva ferito dentro nell' animo; e se vuoi saperla tutta, per te ero
entrato in depressione che tu stessa in poche ore avevi disciolto
come neve al sole.
era stato un avvilimento
che
mi corrodeva l'anima, che non mi faceva altro che desiderare di
lasciare perdere tutto...
Lo vuoi sapere, ero geloso, fin troppo
di te! Hai presente l'ossessione? Beh, ci va vicino! Ma non sono
ossessionato, sono semplicemente... innamorato alla pazzia di te!
»
Lisa con il cuore a mille fa un passo ma si ferma non appena
sente Kaito continuare a parlare.
« Quando tu stavi con Henry,
lo sai quanto mi hai fatto sentire male?! Ne hai idea!?
Tu parli
sempre di te stessa, ma non hai mai compreso che, ciò che mi
separa
da te a me fa... morire, distruggere psico-fisicamente!
Lo sai
quante volte volevo piangere ma per colpa del mio ego avevo
trattenuto tutto dentro?
Hai idea dei complessi mentali che mi
facevo per colpa tua!?
Tu da quando avevi iniziato a parlare con
Henry, diventai sempre più triste.
Volevo farmi forte, essere
indifferente, divertirmi con altro... ma non ci riuscivo.
Credevo
che Caroline fosse un amica, ma quella mi aveva baciato, e con esso
mi aveva incastrato in un ricatto.
Lo sai? A me di quel bacio non
era mai importato, ma mi ero sentito così preoccupato per la
tua
possibile reazione a saperlo che non sapevo più cosa fare.
Per
questo te lo dissi io prima che quella star mi mettesse contro di
te... Avevo terrore; ormai l'avevo capito che tu stavi perdendo
l'amore per me, lo sentivo, bastava sentirti al telefono di come mi
respingevi e non mi ascoltavi più! Ma tu per una volta ogni
tanto
hai cercato di entrare nel mio cuore e di scoprire che volevo solo
difendermi a mio modo?!
Avevo l'angoscia di farti soffrire come
avevo fatto addolorare Aoko. Pensavo, che se mi fossi messo con te
poi... avrei amato altre, proprio come ho fatto con Aoko! Ma volevo
pure mantenere un immagine! desideravo insomma: essere single anche
con Kid. Ma oggi una ragazza; non chiedermi chi fosse perché
quella
è stata probabilmente la molla che mi ha fatto decidere, mi
ha
espresso chiaramente che: anche se avessi avuto molte fan io non
avrei avuto la felicità! Ed infatti è
così!
Da quando ho
represso i miei sentimenti per te sono iper- ultra-infelice,
sconsolato, solo, amareggiato. E lo sai? Io ho sempre avuto
vivacità,
spontaneità, solarità, carisma. Mai mi ero
ridotto ad uno straccio
per una ragazza! Mai, nemmeno per Aoko!!
E ora ci troviamo qui,
in questo futuro e cosa scopro? Che stando con me saresti stata
infelice, e così pure io... perché sai, vedere il
me stesso
ubriacarsi e dormire in strada, non è una grande cosa, anzi
mi ha
messo inquietudine; ma ti sei soffermata a chiedermelo?! NO! Tu hai
pensato solo a Koiji e Saori. Hai pensato ad un futuro individuale,
non ti sei posta nemmeno il problema di come io mi sarei sentito;
Certo, hai fatto una ramanzina a Lisa, ma per me o per te!? Io sono
sicuro che era per te; non ti piaceva essere vista così
debole, e
l'hai fatta ragionare e con esso me.
Io ti credo, crederò a ciò
che vuoi, ma bada a come io mi sento con te!
Smettila di illuderti
che sei solo tu a patire, guarda che sarò anche un ladro, ma
sono un
ragazzo con delle emozioni e tu... non te ne sei accorta; ma
è
questo che amo... io amo quando tu sei felice perché mi
rendi
felice, mi piace tutto di te, sei la persona più bella,
dolce,
emotiva, fantastica, luminosa, solare, giocosa, strabiliante, di
tutte le ragazze e principesse che ho incontrato nella mia vita! Hai
superato Aoko! Nessuna ti eguaglia. Ti ho amata già dal
primo
momento che ho visto in te Seya! Lo capisci?
Solo che poi amai
Lisa. E se te lo chiedi: amo Lisa non Seya!
Perciò...
Piantiamola questo gioco di: seduzione amore, tradimento, speranza,
illusione, io voglio tornare il ragazzo di prima e lo voglio essere
con te!
Ho sperato che allontanandomi dall' amore sarei tornato
come prima, ma ho fatto una sciocchezza che mi è costata
cara! Ho
fatto solo del male a te e me; me ne prendo la
responsabilità, ma
ora voglio rimediare, dammi tempo, mesi, anni... mai più ti
farò
piangere per dei miei comportamenti!
Ti amo, ecco la risposta!!»
Conclude con occhi lucenti che tremano allo sguardo pieno di lacrime
di commozione da parte della fanciulla.
Lei con le mani sulla
labbra, fissa con passione e
lacrime
piene
di emozioni, il ragazzo che ha le gote rosee seguito da uno sguardo
deciso ma emotivo. I suoi lineamenti per la ragazza, si trasformano
in docili, malleabili che le inteneriscono il suo cuore.
Senza
pensarci si getta tra le braccia del ragazzo per poi baciarlo all'
istante a labbra, senza dargli tempo di aprire bocca: Un bacio a
stampo che per Lisa è il profondo del suo amore per lui.
Kaito
senza pensieri risponde all' effusione
stringendola
a sé mentre il vento scompiglia i loro capelli: quelli di
lui
arruffati, sbarazzini, mentre quelli di lei lunghi, lisci fluenti,
setosi e folti dal color trasformato in rame grazie ai raggi solari
che li colpiscono.
Si staccano mentre Lisa con fiato mozzato.
«
Ti amo, prometto che penserò di più ai tuoi
sentimenti.
Hai
fatto un discorso sublime, mi hai commossa, lasciata senza fiato! Se
prima ero triste, ora sono al settimo cielo! Non ho parole per
descriverti che emozione sto provando in questo momento, sappi solo,
che non ti costringerò mai ad essere il mio ragazzo se non
te la
sentirai.
Ti dirò un segreto: Non voglio un fidanzato, desidero
solo che tu ami solo me! Non voglio solo baci e coccole, io voglio
passare delle giornate con te in segno del divertimento: giocare,
scherzare, bisticciare per poi fare pace. Ecco cosa aspiro
Kaito!»
Il
ragazzo per ciò che sente scoppia in una risata, non per lei
ma per
lui, per indicarsi di quanto è stato sciocco. «
Perché ridi? »
Domanda Lisa non capendolo.
« Perché hai detto ciò che non
avrei pensato di sentirti dire! Ero convinto che ora mi chiedessi di
essere il tuo ragazzo, per questo non ti rispondevo mai a questa
domanda. »
Lisa si mette a ridere di cuore. « Quanto sei stato
scemo; non ti avrei mai costretto, perché io... tengo a
cuore i tuoi
desideri! »
Kaito le dà un altro bacio dolce e leggero per poi
mettergli un anello fatto da lui.
Lisa lo guarda e domanda. «Ma
cosa? Sembra fatto a mano » Commenta stupita guardando il suo
anulare destro.
« È per te, per il White Day, la risposta del
tuo cioccolato... L'ho fatto io; lo so che non è perfetto,
anzi
credo che sia un disastro, ma spero ti piaccia! »
Lisa incredula
fa un sorriso ad occhi. « Sei rimasto fuori tutto questo
tempo per
cercarmi un regalo? »
« Sì, mi dispiace di averti lasciata
sola, ma dovevo...» Esprime distogliendo lo scruta con un
lieve
sorriso dettato dall' imbarazzo.
« Non preoccuparti, questo è il
più bel regalo che tu potessi farmi. Lo sai tanti andrebbero
a
compare un anello, ma tu mi ami così tanto che l'hai fatto a
mano
con delle perline! Sei d'avvero un mago! »
« Anche tu sei una
maga, amo da impazzire i tuoi trucchi... pero' non potrò
usare più
le carte che ci accomunavano. » Commenta con disdetta.
« Perché?
» Domanda lei con occhi contenti.
« Le ho perse... Il vento me
le ha portate via. Le ho cercate ma nessuno le ha viste... »
Lisa
fa una risata pensando. - Ecco di chi erano! - Prende dalla tasca il
mazzo. « Questo vero? »
Kaito strabuzza gli occhi stupito. «
Dove le hai trovate!? »
« Sai, quelle carte sono speciali; hanno
proibito che io rinunciassi a te oggi... dovresti starne attento!
»
«
Che fortuna, che le hai trovate! »
« Già, » afferma pensando –
Credo
che io e te siamo davvero destinati Kaito... Regina di cuori= amore
assoluto, Asso di cuori= amore corrisposto. Fante = dichiarazione?
Non lo so cosa intendevano quei segni, ma io ora sono pronta per
tornare al mio tempo Akako...
Lisa
guarda il ciondolo suo trovandolo di colore oro striato di bianco.
«
Kaito, adesso fammi tu una domanda! »
Kaito ci pensa su per poi
domandare curioso. « Sai come siamo finiti nel futuro?
»
Lisa
risponde senza più timore. « Akako mi aveva messo
un ultimatum,
dovevo chiederti se mi ami o meno, e che se non l'avessi fatto entro
le 17.00 io e te avremo avuto problemi... Quindi la colpa è
mia!
»
Kaito sta zitto pensando. - Quindi
Akako ci ha portato qui... Pero' mi sono dichiarato, quindi cosa devo
fare ancora per tornare nel mio tempo?
-
« Lisa, ti ha detto se dovevamo fare qualcosa per tornare nel
nostro tempo? »
« No... pero' so come possiamo scoprirlo! »
«
Io non vado a trovare Akako! »
« Andremo da noi stessi di questo
tempo e chiederemo come hanno fatto loro a tornare al loro
tempo!»
«
Giusto, ottima idea, sei un genio! »
« per così poco?»
«
Dai andiamo! »
Kaito e Lisa escono dalla ex-scuola della
fanciulla, per poi dirigersi verso i loro sé stessi adulti,
sperando
di scoprire come tornare a casa.
Angolo
autrice:
Chiedo
scusa per le altre FF, le sto scrivendo ma sono arrivato a dei punti
morti. Inoltre in queste settimane ho avuto problemi personali. Pe
cui chi aspetta le FF sulle altre Crossover, prego di portare
pazienza^_^
Spero
che questo capitolo anche se corto, sia stato ricco di
emozioni.
Sinceramente non sono del tutto soddisfatta, ma non
avevo ispirazione, e la fantasia è stata poca; anche se mi
sorprendo
di come ho usato delle carte da gioco.
Ammetto
che sono stata ispirata anche dalle opening dell' anime D.C
specialmente sulla parte dei fiori!
Nel
prossimo capitolo dovrebbe esserci l'ultima parte di questo
viaggio.
A presto^^