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Autore: runami_ lu99    04/10/2014    5 recensioni
salve a tutti eccomi qui come promesso con la seconda long RuuuuuuNamiii!! con accenni ZoRobin
questa storia è dedicata alla carissima NamyMoon XD
Per salvare la loro navigatrice i mugiwara dovranno trovare quattro gemme molto preziose in quattro isole diverse, coinvolti in gioco mortale: il "Death Game" dovranno superare prove difficili e combattere contro vecchi e nuovi nemici, ma... chi c'è dietro a tutto questo? e soprattutto... perche?
[Dal 3° capitolo]
*Sanji aveva bussato, ma a quanto pare la porta era aperta ed essa si spalancò sinistramente illuminando la buia stanza interna con una fievole luce grigia, i tre compagni però riuscirono comunque a distiguere gli oggetti presenti all'interno, soprattutto, la poltrona girata sopra il quale uno strano soggetto sorseggiava dentro un calice dorato, un vischioso liquido rosso.*
[dal 15° capitolo]
*"Cosa mi spinge..." cominciò a camminare lentamente verso di lui.
"... A rialzarmi?" Chiese scrutandolo da sotto le sopracciglia.
"I miei compagni... per colpa di questa stupida storia sono tutti in pericolo, e tu..." lo indicò.
"Tu... mi stai intralciando impedendomi di portarli al sicuro"*
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Z | Coppie: Rufy/Nami
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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TRA VISIONI, LEGGENDE E MALEDIZIONI





"Qu-questo posto me-mette i brividi" Usop, Sanji e Franky camminavano da un paio di ore e in tutto quell'arco di tempo il cecchino non aveva fatto altro che spaventarsi ad ogni singolo rumore, infatti ogni volta si nascondeva dietro all'enorme mole di Franky.
"Fifone che non sei altro, vedi di sbrigarti o ti lasciamo qui" lo riprese Sanji.
"Io non sono un fifone, sono solamente prudente" commentò il nasone.
"Si certo e io sono la fatina dei denti" lo prese in giro.
"Fratelli la finite di fare questo chiasso, si sentono solo le vostre voci" intervenne Franky.
"Forse perchè ci siamo solo noiiii!!??" Urlarono i due.
"È probabile" rispose il cyborg incerto mentre gli altri due cadevano a gambe all'aria dallo shock.
"Hey e questo muro?" Chiese Sanji dopo essersi rialzato e aver notato la gigantesca parete bianca che si parava di fronte a loro sbarrandogli la strada, appoggiò una mano sopra di essa scoprendola ruvida e guardò in alto come a voler vedere dove andasse a finire.
"Che muro?" Domandarono in coro il cecchino e il cyborg, il cuoco si voltò.
"Questo muro! Dovete essere propio cechi per non vederlo" disse indicando il vuoto dove un attimo prima si innalzava la presunta parete, si voltò e vide che era sparita.
"A-aspettate un momento, qu-qui c'era un muro bianco gigantesco... non sto scherzando!" Esclamò agitato, i suoi compagni lo guardarono alzando un sopracciglio.
"Hai le visioni fratello?" Domandò Franky.
"Certo... Sanji, sarà meglio che quando torniamo sulla nave vai in infermeria da Chopper a farti controllare" disse il nasone, nessuno dei due aveva visto quello che aveva visto il biondo.
"Nono ragazzi io vi giuro che ho visto un muro qui davanti..." insistè.
"... L'ho anche toccato" continuò.
"Aaaahh ho capito adesso... cerchi di farmi paura con delle storielle, ma non ci riuscirai, perche il grande capitano Usop non ha paura di niente" alzò un dito al cielo.
"Ahahah, per un momento ci ero quasi cascato, mi stavi mettendo davvero paura fratello" disse Franky picchiettando sulla spalla del cuoco la sua manona da robot e proseguendo la strada seguito dal cecchino, Sanji rimase intontito per un po: no seriamente, ma come cazzo avevano fatto a non vederlo? Non se lo spiegava, come era possibile non vedere una cosa così gigantesca, davanti agli occhi per giunta, c'era qualcosa che non quadrava, ne era sicuro.
"Hey cuoco, hai intenzione di fare i funghi li o continuiamo?" Domandò il cyborg.
"No... arrivo" rispose correndo verso i due compagni.


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"Yohohohoho... Fa, La, Sol, Reeeeee!" Brook stava controllando la nave, ma siccome era gia da tanto che faceva la guardia decise di passare un pò il tempo scrivendo una melodia.
"Finitooooo!" Esclamò uscendo sul ponte per osservare il mare, quando però lo vide rimase di sasso.
"Cosa... cosa sta succedendo?" Si chiese, e se non fosse stato uno scheletro, si sarebbero visti gli occhi che uscivano fuori dalle orbite.
"Com'è possibile che il mare si ghiacci... in piena estate!?".

 

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"Zoro noi siamo qui, non da quella parte" disse Chopper, si perchè, lo spadaccino era già la trentesima volta che rischiava di perdersi se non fosse stato per i richiami del medico e di Robin che gli indicavano la strada giusta.
"Lo so, stavo solo controllando cosa c'era dentro questo cespuglio... cosa credi" rispose il verde.
"Si certo, come prima che dicevi di aver visto una scimmia con le ali" intervenne la renna mentre un gocciolone gli si formava dietro la testa e Robin sorrideva divertita.
"Guarda che ho visto seriamente una scimmia che volava!!" Urlò irritato, era vero: poco prima il verde si era fermato perche aveva percepito una presenza grazie all'aiuto dell'haki dell'osservazione, poi aveva sentito un rumore e si era allarmato, aveva sfoderato le sue due spade, quando si voltò una scimmia a testa in giú, era a qualche centimetro dal suo naso e delle ali bianche la tenevano sospesa per aria, si prese uno spavento tanto che i suoi due compagni si voltarono chiedendogli cosa avesse, ma quando gli disse di guardare davanti a loro la scimmia era sparita e i due lo presero per pazzo.
"Zoro siamo qui non li" disse Robin, il verde si voltò, aveva, di nuovo, sbagliato strada.
"Si... arrivo" sussurrò, i tre amici camminarono ancora per qualche minuto finchè non decisero di fare una pausa per riposarsi un po: Zoro si sdraiò con la schiena contro un albero, le gambe incrociate e le mani unite dietro la testa; Chopper raccoglieva delle foglie da un piccolo cespuglio, diceva che avevano un ottimo effetto sulle bruciature e Robin osservava in giro se trovava qualche cosa di interessante, lo spadaccino continuava a muoversi come se qualcosa lo stesse disturbando.
"Ma che cavolo... e questo cosa diavolo è?" Domandò guardando su cosa si era seduto.
"Ragazzi venite qui a vedere" disse mentre continuava a fissare la base dell'albero su cui prima si era appisolato, la renna e l'archeologa si avvicinarono incuriositi.
"Cos'hai trovato Zoro?" Domandò Chopper affacciandosi, sotto quel tronco c'era una roccia piantata nella terra su cui era stato inciso qualcosa in una lingua incomprensibile.
"È un antica leggenda" proferì Robin, ovviamente lei era l'unica che poteva leggere quell'iscrizione.
"Una leggenda? E cosa dice?" Chiese il medico interessato.
"Ve la leggo...

nell'antico regno di Baratusa viveva una bella principessa dai lunghi capelli color del tramonto, il suo nome era Mina, era uno spirito ribelle, a lei non piaceva vivere segregata in casa come suo padre, il re Arjey, le ordinava, odiava le cerimonie, soprattutto quelle che il padre organizzava per trovarle un marito ideale, lei il marito se lo voleva trovare in base al carattere, al comportamento, non in base ai soldi che aveva. Suo padre la riprendeva tutte le volte perche con i principi risultava scortese nonostante loro continuassero ad insistere chiedendo la sua mano.
Un bel giorno la principessa Mina si era svegliata di buon umore, nemmeno lei ne sapeva il motivo, ma era convinto che quello sarebbe stato un bellissimo giorno, quando ella fu scesa per fare un abbondante colazione suo padre le diede la notizia dell'imminente cerimonia per decidere lo sposo ideale, lei non replicò.
Lo stesso pomeriggio la festa ebbe inizio, la principessa Mina scartava un principe dopo l'altro finche dalla porta non vide arrivare un giovane dai ribelli capelli corvini, la colpì la sua bellezza ed il sorriso, così sincero, si alzò dal suo trono, ignorando le richieste di un altro spasimante, e si diresse verso il suo obbiettivo, quando fu li vicino riuscì a sentire la sua voce così calda ma allo stesso tempo infantile come il suo sorriso, lo sentiva discutere con quello che doveva essere suo padre, del fatto che a lui non piacessero quelle cose, che la sua sposa se la voleva scegliere lui, propio come voleva Mina, con il sorriso piu smagliante e sincero che avesse si presentò al giovane principe che aveva scoperto chiamarsi Fury, lui appena la vide ne rimase incantato, aveva un viso così perfetto e la pelle chiara sembrava di velluto, per non parlare dei suoi splendidi capelli color del tramonto, insieme passarono una splendida serata tra battute e scherzi, come due vecchi amici che si sono ritrovati, nessuno dei due aveva mai passato così tanto tempo a ridere.
Avevano deciso di darsi appuntamento di nascosto ai confini del regno. Il giorno dopo uscirono di soppiatto dalle loro stanze dirigendosi al luogo indicato, cominciarono a passeggiare nel bosco mano nella mano finchè non giunsero in una grotta, presi dalla curiosità entrarono e la percorsero fino in fondo trovandovi un enorme diamante purissimo, meravigliati dalla bellezza della pietra si avvicinarono, la principessa come allungò la mano per toccare l'oggetto, la grotta si aprì in due e un fulmine colpì in pieno la sua mano, il principe Fury la allontanò, guardò la mano della sua amata per constatare la ferita e vide che sul palmo c'era una macchia nera che lentamente si ingrandiva, ad un certo punto la terra tremò e una voce che sembrava provenire direttamente dall'inferno rimbalzò sulle pareti rocciose...


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"Rufy dove sei?" Nami camminava per il bosco alla ricerca del compagno, stava in silenzio per cogliere anche solo il minimo rumore, un fruscio di foglie, la navigatrice si girò di scatto puntando gli occhi su un cespuglietto che si muoveva, si avvicinò in punta di piedi per non fare rumore.
"Buuuu!" Il capitano spuntò fuori all'improvviso con un sorriso a trentadue denti, la rossa per lo spavento cadde a terra e cacciò un urlo, quando si rese conto di chi era la persona si alzò di scatto.
"Idiota di un capitano mi hai spaventato a morte" urlò dirigendo il suo pugno sulla sua testa che per l'impatto venne immersa sottoterra.
"Così impari" disse continuando la strada a braccia incrociate lasciando il ragazzo a dimenarsi nel tentativo di togliere la testa incastrata.
"Aspettami Nami!" Esclamò una volta liberatosi, corse nella sua direzione.
"Naamiii! Dove seeeiiiii!?" Con le mani messe a cono davanti alla bocca Rufy continuava a chiamare la sua compagna finchè non la vide che guardava un punto imprecisato davanti a se stessa.
"Ah eccoti... cosa c'è? Hai visto qualcosa?" Domandò una volta affianco a lei.
"Guarda li" disse indicando un punto in mezzo al bosco, Rufy fece come detto e lontano intravide un incavatura nella roccia.
"Ma è una grotta" fece un sorrisone.
"Esattamente" confermo.
"Dai andiamo" il ragazzo la prese per il polso e la trascinò in quella grotta, era tutto buio, non si riusciva a vedere un palmo dal naso.
"Rufy dove sei?" Disse Nami portando le mani avanti nella speranza di trovare la schiena del capitano.
"Hey sono qui" sussurrò lui appoggiando la sua mano sulla spalla di lei che sobbalzò a quel contatto.
"Guarda, c'è una luce la" interevenne il ragazzo, la navigatrice incuriosita si diresse verso di essa, quando fu vicino si dovette parare gli occhi con un braccio per evitare di accecarsi, così fece anche Rufy, una volta abituati poterono osservare bene il luogo in cui si trovavano: era una stanza circolare, con le pareti che sembravano fatte di ghiaccio data la luce bluastra che copriva il loro naturale colore grigio, al centro della stanza c'era un piedistallo in vetro trasparente e sopra di esso si innalzava un diamante gigantesco, grande come un pallone, la rossa meravigliata da tanta bellezza si avvicinò seguita dal suo nakama, allungò una mano per poter prendere quel gioiello quando la cupola della grotta si aprì e un gigantesco fulmine colpì in pieno la sua mano, lei urlò per il dolore, immediatamente Rufy la tirò via per vedere la ferita, sul palmo della mano c'era una macchia nera, grande quanto una pallina da ping-pong.
"Rufy... mi fa male" disse lei tenendosi il polso mentre la chiazza si allargava molto lentamente.
"Andiamocene da qui" disse lui prendendola in groppa e cominciando a correre verso l'uscita, ma una scossa di terremoto lo fermò e una grossa crepa piena di lava incandescente si formò davanti a lui impedendogli di passare, poi, una voce, che sembrava provenire dalle viscere della terra echeggiò nella caverna.

Acqua, sabbia, vento e fuoco,
Son quattro prove da superare, non un gioco,
Se la vostra anima volete salvare,
Le quattro meraviglie dovete trovare,
Terre isolate e pericoli in agguato,
Emozioni che nessun uomo ha mai provato,
Ogni volta che il tramonto fugge,
Il buio aumenta e l'anima strugge,
Se raggiunge il centro della vita,
Per quell'anima dannata sarà finita.

Rufy rimase fermo fino a quando tutto non tornò normale, come un felino che agguanta la sua preda, si piombò fuori di li e corse a perdifiato verso la nave nella speranza che Chopper fosse tornato dall'ispezione.

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"Cosa vuol dire?" Chiese la renna pensierosa.
"È una maledizione" proferì Robin, Zoro la guardò di traverso.
"Una maledizione che se non viene rimossa in tempo dal corpo... quello muore"

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"Guardate siamo arrivati" Usop indicò una piccola casetta davanti a loro dal cui camino uscivano dei fili di fumo nero.
"Questa deve essere l'unica abitazione dell'isola" ipotizzò Franky.
"Si è questa, forza... chi bussa?" Domandò Usop.
"Perche non lo fai tu?" Disse il cyborg sapendo benissimo che il compagno non si sarebbe mai fatto avanti per la troppa paura.
"Io? N-no io... io sto controllando se ci tendono qualche agguato, vai tu Franky" lo incoraggiò.
"Fifone" sussurrò lui, due leggeri tocchi risvegliarono i due dalla loro litigata seguiti subito dopo da un cupo scricchiolio: Sanji aveva bussato, ma a quanto pare la porta era aperta ed essa si spalancò sinistramente illuminando la buia stanza interna con una fievole luce grigia, i tre compagni però riuscirono comunque a distiguere gli oggetti presenti all'interno, soprattutto, la poltrona girata sopra il quale uno strano soggetto sorseggiava dentro un calice dorato, un vischioso liquido rosso.





ANGOLO AUTRICE:

E anche questo capitolo è andato... ragazzi lo so che è corto e... non mi ammazzate se ho finito il cap in questo modo... voglio tenere la suspanceeee! XD
ringrazio moltissimo chi ha messo la storia tra le preferite/ ricordate/ seguite e chi ha solo letto... anche a te! si esatto, tu che stai leggendo in questo momento XD
voglio ringraziare in particolare coloro che hanno recensito lo scorso capitolo:

rufy346 (scusami Anna se ti ho risposto in ritardo XD)
NamyMoon (siiiii soprattutto a te dato che questa fic ti è dedicataaa XD)
Mad_Dragon (grazie anche a te che mi correggi ogni errore, davvero te ne sono grata XD ^.^)
I will love you (nuovo recensore... OH CHE BELLOO XD)

detto questo ho finito... il prossimo aggiornamento arriverà Martedì 14 Ottobre però con orario un po piu tardo dato che non avrò connessione -.-"
grazie mille ancora a tutti
ciaoooooo XD
hola
la pazza sclerata
Lu XD

E VIA! PIU VELOSHE DELLA LUSHE! (Kizaru Style) XD

  
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