Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: runami_ lu99    14/10/2014    5 recensioni
salve a tutti eccomi qui come promesso con la seconda long RuuuuuuNamiii!! con accenni ZoRobin
questa storia è dedicata alla carissima NamyMoon XD
Per salvare la loro navigatrice i mugiwara dovranno trovare quattro gemme molto preziose in quattro isole diverse, coinvolti in gioco mortale: il "Death Game" dovranno superare prove difficili e combattere contro vecchi e nuovi nemici, ma... chi c'è dietro a tutto questo? e soprattutto... perche?
[Dal 3° capitolo]
*Sanji aveva bussato, ma a quanto pare la porta era aperta ed essa si spalancò sinistramente illuminando la buia stanza interna con una fievole luce grigia, i tre compagni però riuscirono comunque a distiguere gli oggetti presenti all'interno, soprattutto, la poltrona girata sopra il quale uno strano soggetto sorseggiava dentro un calice dorato, un vischioso liquido rosso.*
[dal 15° capitolo]
*"Cosa mi spinge..." cominciò a camminare lentamente verso di lui.
"... A rialzarmi?" Chiese scrutandolo da sotto le sopracciglia.
"I miei compagni... per colpa di questa stupida storia sono tutti in pericolo, e tu..." lo indicò.
"Tu... mi stai intralciando impedendomi di portarli al sicuro"*
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Z | Coppie: Rufy/Nami
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

TU... CHI SEI?





"Come sarebbe a dire che chi viene colpito dalla maledizione muore?" Chiese Chopper una volta che Robin ebbe finito di leggere la leggenda.
"L'ho dedotto dall'ultima frase: se raggiunge il centro della vita, per quell'anima dannata sarà finita, così dice la maledizione, anche se non so bene a cosa si riferisca" disse lei pensierosa mentre con una penna appuntava qualcosa su di un taccuino.
"Fammi capire bene, questa è una maledizione che fa morire la gente che ne viene colpita?" Domandò Zoro.
"Esatto, ma non ho capito come fa a succedere, però di una cosa sono certa... un sortilegio simile deve essere stato creato solo da una creatura potentissima" spiegò.
"P-perche hai detto c-creatura e non p-persona o uomo?" Chiese il medico balbettando di paura sperando che come risposta non ottenesse quello che stava pensando.
"Perchè ciò che ha dato origine a quell'incantesimo... non può essere niente di umano" rivelò con indifferenza mentre con la penna continuava a scrivere, la piccola renna terrorizzata si aggrappò sulla testa di Zoro come in cerca di protezione.
"Allora se non è umano... che cosa dovrebbe essere?" Domandò lo spadaccino incerto.
"Io credo che sia un entità superiore... vi ricordate di Eneru dell'isola nel cielo?" Chiese l'archeologa.
"Si certo, il pazzo nudista* che le ha prese da Rufy... ma lui che cosa centra?"
"Lui era il dio del fulmine giusto? Ecco, chiunque abbia creato questa maledizione deve essere: o un dio, o una cosa simile" disse lei.
"U-un dio? beh p-però questa leggenda n-non è v-vera noh?" Domandò Chopper senza mai staccarsi dalla testa del verde.
"Non lo so, molte leggende che si credevano solo storielle, in realtà si sono rivelate vere... questa decisione spetta solo al destino" rispose la ragazza.
"Quindi ricapitolando: c'è una maledizione che fa morire chiunque ne venga colpito ed è stata creata da una specie di dio, ma non si sa se sia vera o no... perfetto, direi che va bene, ma ora io proporrei di tornare alla Sunny, è gia da tanto che siamo qui e si è fatto buio" disse Zoro interrompendo il discorso.
"Giusto, hai ragione, andiamo Chopper" concordò Robin, il medico un pò rassicurato scese dalla testa dello spadaccino e si avviò insieme ai suoi compagni alla loro nave.

--------------------------------

"Nami resisti, resta sveglia, non devi addormentarti per nessun motivo capito?" Rufy stava trasportando la sua compagna in spalla: non appena era stata colpita da quel fulmine in quella grotta si era sentita subito molto debole, tanto da non riuscire a reggersi in piedi, così il capitano l'aveva presa e ora la stava portando alla nave nella speranza di trovare Chopper già di ritorno dall'ispezione per poter dare un occhiata alla ferita e controllare il motivo di quella strana stanchezza.
"Rufy... ho sonno" sussurrò lei contro la sua spalla.
"No, Nami tu non devi avere sonno, resisti ancora un pò, siamo quasi arrivati" rispose lui con l'affanno e delle goccie di sudore che gli colavano dalle tempie.
"Non so... se ci riuscirò" gli occhi le si chiudevano da soli nonostante lei continuasse a lottare per tenerli aperti.
"Devi riuscirci, lo so che è difficile, ma non puoi mollare, non ora che siamo quasi arrivati" cercava di convincerla, anche se le sue energie sparivano come se, qualcuno o qualcosa, le stessero prosciugando, e lui aveva paura che se avesse chiuso i suoi bellissimi occhi, forse, non li avrebbe piu riaperti. Si, Rufy cappello di paglia aveva paura, il ragazzo che aveva rovesciato il governo mondiale senza mai fermarsi davanti a niente, ora aveva paura, un emozione che lui non aveva mai provato.
Bellissimi occhi? No, aspetta un attimo, okey che la sua navigatrice aveva davvero dei bei occhi, ma lui da quando pensava in quel modo? Sarà la fatica, ma soprattutto la fame, si, aveva solo molta fame, sicuro.
"Va bene... ci posso riuscire" sussurrò la rossa con un lieve sorriso, il capitano accelerò, doveva affrettarsi, aveva capito che la sua compagna non ce l'avrebbe fatta ancora per molto.

--------------------------------

Sanji, Franky e Usop avevano aperto la porta di quella casetta al centro dell'isola, dove avevano visto uscire dal camino quel fumo nero, ritrovandoci uno strano soggetto girato di spalle che sorseggiava dentro ad un calice d'oro uno strano liquido rosso.
La stanza era abbastanza piccola, col pavimento in legno coperto da due dita di polvere che facevano da tappeto, di fronte a loro c'era una scrivania in legno scuro, quasi nero, l'unica pulita in quel luogo, sopra il quale erano sparsi fogli e diari ingialliti, l'unica fonte di luce, apparte il camino acceso, era una candela ormai quasi esaurita che facendo sciogliere la sua cera sopra un teschio d'uomo, l'aveva così fatto attaccare ad esso, come cemento usato per unire i mattoni di una casa in costruzione, la figura era voltata verso un camino acceso sopra cui era appeso un pentolone pieno di liquido verdognolo che bolliva, nella parete a destra si ergeva un enorme libreria piena di libri classificati in ordine alfabetico, Sanji notò in particolare uno di essi chiamato "magie ed intrugli: maledizioni" il muro sinistro, invece, era tappezzato di quadri anch'essi polverosi raffiguranti teschi, fuochi fatui, streghe messe a bruciare sul rogo, villaggi in fiamme, ma uno in particolare colpì il cuoco: il quadro al centro rappresentante una bella principessa dai lunghi capelli arancioni, con un lungo vestito bianco e azzurro decorato da brillantini di diamanti sulla larga gonna, e un principe che aveva una camicia bianca, sopra uno smoking dello stesso colore e la cravatta nera, i pantaloni candidi arrivavano fino alle caviglie e le scarpe bianche lucide risaltavano in mezzo a tutta quella folla, in testa portava un cappello a cilindro in tinta con il resto del vestiario.
Si guardavano negli occhi e ognuno dei due aveva una strana luce che brillava, a Sanji venne un colpo: quei due erano identici a Rufy e Nami.
Erano rimasti in silenzio, inquietati da quella figura che sembrava non voler mostrare il viso dato che era coperto da un lungo mantello nero che arrivava fino a terra, il soggetto continuò a bere il suo drink come se fosse il piu buono che avesse mai assaggiato senza muoversi minimamente, nonostante avesse sentito lo scricchiolio della porta che si apriva quando i pirati erano entrati.
"Ra-ragazzi, qu-questo posto mi spaventa a-andiamocene via da qui" sussurrò il cecchino con le gambe tremanti nella speranza di non farsi sentire dalla figura, cosa vana, i due amici non lo ascoltarono nemmeno, troppo curiosi di scoprire chi era quel soggetto che continuava ad ignorarli, anche dopo essere entrati nella sua abitazione senza permesso.
"Basta, io me ne vado" proferì Usop impaurito voltandosi verso l'uscita nel tentativo di lasciare quel luogo, tentativo che purtroppo non andò a buon fine a causa dell'infisso che chiudendosi con un tonfo, come se fosse animato di vita propia, aveva sbarrato la strada al nasone, Sanji e Franky si voltarono di scatto allarmati, c'era qualcosa che non quadrava, le porte non si chiudono da sole senza una forza che possa farle fare quel movimento e fuori non c'era nemmeno un alito di vento, qualcosa l'aveva fatta chiudere, ma la domanda era... cosa? C'era una sola spiegazione: la persona seduta sulla poltrona sghignazzava silenziosamente e con fare malizioso, quasi come se quello fosse stata opera sua, l'unico problema era che non si era mossa nemmeno per un istante, non avrebbe potuto raggiungere la porta da quella distanza, restando ferma per di piu, no, qualcosa doveva averla chiusa, una sorta di presenza che, forse, si aggirava ancora in quella stanza.
"Tranquillo Sanji, non c'è nessun fantasma qui dentro, è inutile che cerchi di capire come mai la porta si è serrata da sola" aveva parlato e la sua voce era quella di una donna, una donna molto vecchia, un momento, come aveva fatto a capire quello che pensava il cuoco? Come sapeva il suo nome? Era innaturale, non lo aveva nemmeno guardato in faccia, quella vecchia riusciva a leggere nel pensiero?
"Si, hai indovinato, leggo il pensiero... e non sono vecchia, ho solo 1536 anni" di nuovo, era incredibile, l'interpellato strinse i denti come a voler diminuire l'inquietudine che accresceva dentro di lui a causa di quella persona, mentre gli altri due spostavano lo sguardo dalla poltrona girata a quella del compagno, segno che non ci stavano capendo un emerito tubo.
"Tu... chi sei?" Chiese il biondo un po titubante della risposta dopo un paio di minuti di silenzio, la figura si girò lentamente facendo scricchiolare la poltrona di pelle nera sopra il quale era seduta, non appena fu voltata verso di loro i pirati volarono in terra dallo spavento, era davvero orribile: il viso di un colore verdognolo coperto da una ragnatela di rughe era puntato su di loro, gli occhi che sembravano due pozzi di sangue erano spalancati, quasi volessero uscire dalle orbite, dalla bocca colava un filo di quel liquido rosso che stava bevendo che, a giudicare dall'odorato raffinato del cuoco di bordo, era sangue misto a peperoncino piccante, disgustoso, il resto del corpo era nascosto dal lungo e sgualcito mantello nero che indossava, eccetto la mano ossuta con delle lunghe unghie ingiallite e incurvate verso la fine, che teneva stretto il calice, e l'altra accarezzava una strana scimmia viola con le ali appollaiata sulle sue ginocchia, la donna ghignò sadica mostrando i denti oramai marciti e le gengive bluastre, ai tre pirati salì un conato di vomito che però riuscirono a rispedire indietro.
"Chi sono? Io sono conosciuta in tutto il mondo, anche se con diversi nomi, io sono l'inizio della fine, io sono tutto e... niente" sibilò per poi ridere malvagiamente.
"A-aiuto ragazzi" Balbettò Usop nascondendosi dietro a Franky.
"E cosa vuoi da noi? Come fai a conoscere il mio nome?" Il cuoco parlava in tono deciso senza mostrare alcuna paura.
"Beh... direi che ormai tutto il mondo conosce i vostri nomi, la ciurma di Cappello di Paglia" ghignò ancora e come prima il senso di nausea prese tutti e tre i pirati.
"Per quanto riguarda la prima domanda... beh è semplice..." si fermò un istante, si alzò e prese un mestolo di legno che immerse nel pentolone dietro di lei cominciando a girarlo.
"Un anima dannata sta per venire in mio possesso, per salvarla dovrete trovare 4 gemme di enorme valore in quattro isole diverse: acqua, sabbia, vento e fuoco e condurre a me il suo vero amore, se non me li porterete in tempo... la vostra amica morirà" la sua risata agghiacciante rimbombò in quel luogo, come un fulmine che squarcia a metà il cielo e poi si dileguò in una nube di fumo nero come la pece che uscì spalancando la porta e librandosi in cielo pronunciò queste parole.
"Sia fatta la mia volontà" per poi sparire nel nulla insieme alla capanna.
"Cosa diavolo intendeva?" Chiese Franky.
"Non ne ho idea, ma ho una brutta sensazione" Sanji prese a correre in mezzo al bosco.
"Torniamo alla Sunny, presto!" urlò e anche i due compagni lo seguirono sparendo nel bosco, ignari di essere seguiti a distanza da una piccola ombra che sghignazzava divertita della loro preoccupazione.





ANGOLO AUTRICE:

Eccomi!!

lo avevo detto che aggiornavo in orario tardo non ammazzatemiiiiiii!! XC
comunque sia... sono qui e spero che il cap vi sia piaciuto XD perdonate se ci sono errori ma non ho avuto il tempo di ricontrollarlo domani correggerò ^.^
ringrazio come sempre tutti quelli che mi seguono e quelli che leggono <3<3<3<3<3<3<3<3 grazie milleeeeeeee!! ^^

soprattutto quelli che hanno recensito lo scorso cap (al primo 3 recensioni, al secondo 4, al terzo 5, vai che arriviamo al seiiiii XD)

NamyMoon (non devi ringraziarmi ancora XD)
Roxy001 (thank youuuuu)
Mad_Dragon (evviva il poooooo ahahahahah X,D)
ZoRobin2000 (mito leiiiiii)
Roxanne_16 (recensore Junior XD)

prossimo aggiornamento sabato 24 ottobre
*questo è un mio soprannome dato che Eneru era sempre a petto nudo XD
ora vado perchè sono di fretta
ciaoooo
hola
la pazza sclerata
Lu XD

E VIA! PIU VELOSHE DELLA LUSHE! (Kizaru Style) XD
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: runami_ lu99