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Autore: MysteriousSx    04/10/2014    4 recensioni
iCarly è finito, dopo la partenza di Carly.
Al suo ritorno però, lei e Freddie si sono messi insieme, e Sam si è diretta a Los Angeles.
Ora, Carly e Freddie stanno per sposarsi .
Un giorno normale, uno qualunque, Freddie riceve una telefonata.
Una telefonata da Sam.
Tutto normale, aveva pensato all’inizio, forse aveva solo voglia di risentirlo.
Ma dietro quella telefonata, si nasconde il futuro di entrambi i giovani.
Volete sapere quale?
Aprite questa storia allora. Forza non siate timidi …
Dal testo:
“Nonostante l’avesse quasi sempre odiato durante la loro amicizia, quegli occhi l’avevano sempre affascinata.
Avevano qualcosa di attrattivo, di magnetico.
Freddie si perse di nuovo nel suo sguardo, lucido di lacrime che ancora dovevano cadere.
E piano piano, gli occhi di entrambi si chiusero, e meccanicamente i loro volti si avvicinarono”
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlotta 'Carly' Shay, Fredward 'Freddie' Benson, Nuovo personaggio, Samantha Joy 'Sam' Pucket, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Freddie passeggiava tranquillo per le strade di Seattle.
Era una calda giornata di sole, quella domenica di giugno, e lui aveva molte cose da fare, prima del matrimonio: doveva passare prima dal fioraio, poi a prenotare il ristorante ed infine a vedere se la lista nozze fosse pronta.
Aveva sempre la situazione sotto controllo, proprio come quando facevano iCarly.
iCarly, già. Il loro vecchio show, finito quando la sua ormai futura moglie, Carly, era partita per l’Italia.
Poi è stata la volta di Sam, a partire, ma Freddie non sapeva dove fosse andata, avevano perso i contatti e non si erano più sentiti.
Dopo 2 anni però, Carly era tornata e un paio di mesi dopo, lei e Freddie avevano cominciato ad uscire insieme.
E qualche settimana fa, avevano ufficializzato le loro nozze.
Sua madre non era molto contenta, ma lui ormai aveva 21 anni e decideva lui della sua vita: gliel’aveva detto e ridetto mille volte, e alla fine, lei aveva rinunciato e si era arresa alla loro unione.
Freddie stava guardando la vetrina di un negozio di computer, ormai il suo lavoro.
Si, Freddie era il tecnico in un laboratorio d’informatica di un' università, nella quale studiava anche.
Il cellulare gli vibrò nella tasca.
Si aspettò di vedere il nome di Carly comparire sullo schermo.
E invece ne comparì un altro: quello di Sam.
Sam lo stava chiamando? Non era possibile…
Curioso del perché, Freddie rispose alla chiamata.
“Pronto?”
“Benson? Sono io, Sam!”
Sam aveva una voce strana, Freddie avrebbe detto quasi sconvolta.
“Sam, ehi! Ma… va tutto bene? Hai una voce strana…”
“Scusa, non ti avrei disturbato, se non fosse per un emergenza…”
“Emergenza? Ma di che parli, Sam? Che ti è successo?”
“Scusa! Scusami…” ora la sentiva chiaramente singhiozzare dall’altra parte del telefono. “non sapevo chi altro chiamare…”
“SAM!” esclamò Freddie, ormai sull’orlo di una crisi di nervi. Era seriamente preoccupato per la sua amica. Sam non aveva mai pianto in vita sua…
“Mi dici che hai?”
“Ho un problema enorme, Fred…”
Freddie ci pensò su. Sam non gli avrebbe mai chiesto aiuto se non fosse veramente disperata.
“Senti, Sam: dove sei? Provo a raggiungerti!”
“Sono a Los Angeles…”
“Los Angeles?”
Freddie ci pensò su.
Arrivare fino a Los Angeles era un bel problema: cosa avrebbe raccontato a Carly?
Come avrebbe reagito?
Ma era solo Sam… lei era ancora sua amica! Era sconvolta, e aveva bisogno di lui…
Non avrebbe fatto nulla di male. No, non avrebbe fatto nulla di male!
“Prendo il primo treno e sono da te!”
Freddie sentì Sam dall’altra parte del telefono emettere un lungo sospiro di sollievo.
“Oh, grazie, Fred! Grazie!”
“Di niente! Ah, puoi scrivermi l’indirizzo di casa tua?”
“Si ti mando un SMS!”
“Ok, ti chiamo appena arrivo!”
“Grazie Fred! Sei un angelo!”
Un angelo! Sam non gliel’aveva mai detto!
Freddie si sentì avvampare le guancie: stava arrossendo.
Sam chiuse la chiamata e Freddie si diresse in stazione, con le guancie ancora calde e lo stomaco sottosopra.
 
“Che vuol dire che non sai quando torni?”
“Che ho un impegno di lavoro, tesoro! Mi hanno chiesto un favore ad un' università di Los Angeles e non posso rifiutare!”
“Mmm… Ok, d’accordo! Beh, fammi sapere quando torni!”
“Contaci!”
Freddie chiuse la chiamata, con un senso di colpa che gli avvolgeva lo stomaco.
Aveva appena detto una bugia alla sua futura moglie. La ragazza che lui aveva amato fin dalle elementari.
Provava un senso di disgusto per se stesso.
Che male c’era dirle che andava ad aiutare Sam?
Niente, per lui era solo un’amica, niente di più.
Ma se era solo questo, perché allora non voleva che Carly sapesse niente? Perché sarebbe stata gelosa, certo! Carly era molto gelosa di Freddie!
Il treno gli sfrecciò davanti, scompigliandogli i suoi capelli neri e portandogli via il pensiero di Carly.
Salì sul treno e prese posto a sedere.
Il viaggio doveva durare un’oretta, più o meno.
Freddie prese il suo portatile e lo aprì sul tavolino davanti a se.
Fortunatamente, quando era passato a casa per prendere qualche cosa da portarsi dietro nel viaggio, Carly non c’era.
Lei sapeva riconoscere se Freddie diceva una bugia, semplicemente guardandolo negli occhi.
Per questo, aveva preferito dirle tutto per telefono.
Freddie cercò l’indirizzo di casa di Sam su Google Maps: non era lontano dalla stazione, lo avrebbe raggiunto senza problemi.
Non appena scese dal treno, Freddie cercò la via di casa di Sam.
 
La sua casa era quasi a inizio via.
Freddie cominciò ad agitarsi. Chissa’ cosa le era successo.
Bussò energicamente alla porta. Pensò che Sam sarebbe comparsa sulla soglia, splendidamente in forma e con un sorriso stampato in faccia e che gli dicesse che era stato tutto uno scherzo.
Questo era tipico di lei.
Ma da dentro, sentì una voce confusa, ma indubbiamente la voce di Sam, molto stremata che chiedeva: “Chi è?”
“Sono io, Freddie!”
“Entra, è aperto!”
Non era uno scherzo: Sam era sconvolta e molto stanca.
Freddie aprì la porta e varcò la soglia di casa sua.
Sembrava fosse passato un uragano: cose fuori posto, vestiti sparsi a terra…
“Sono in camera, Fred! Mi raccomando, chiudi la porta!”
“Certo!” rispose Freddie con poca attenzione: era ancora distratto dalla confusione.
Si accorse che non era mai entrato in casa di Sam. Cioè, in quella di Seattle.
E forse se l’era immaginata anche peggio.
Il pensiero di Sam in camera da letto gli balenò nel cervello.
Scavalcò i vestiti sparsi a terra e si diresse verso la camera da letto.
Sam era distesa sul letto, la faccia sudata, gli occhi rigati di lacrime, e la pancia leggermente cresciuta sotto la maglietta.
Freddie non l’aveva mai vista in quello stato: gli sembrava un’altra.
La sua attenzione gli ricadde sulla pancia.
Troppo ricurva per essere semplicemente qualche chilo in più.
Riuscì a malapena a sbiascicare:
“Sam… sei… incinta?”
  
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