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Autore: Natalia_Smoak    04/10/2014    4 recensioni
Vorreste disperatamente vedere una scena in arrow, ma gli autori non hanno pensato a realizzarla?! Che problema c'è? Chiedete a me!
Dal primo capitolo:
Felicity era piegata sulle ginocchia, il freddo del pavimento le stava penetrando dentro le ossa e la pioggia tremenda la faceva tremare. 
Dietro di leì l'arcere nero, al secolo Malcom Marlyn, la tenava stretta per i capelli.
Davnti a lui tutto il Team Arrow era schierato: Diggle gli puntava una pistola contro, Roy stringeva i pugni pronto ad attaccare, Laurel preso il posto di sua sorella Sara era pronta ad attaccare ed Oliver aveva già una mano sulla sua faretra.
"Interessante, un tempo solo Mr Diggle conosceva il tuo segreto. A quanto,pare non sei stai furbo come pensavo se tutte queste persone lo hanno scoperto" disse con fare derisorio Malcom
"Loro sono qui perché  ho deciso io di farli venire" rispose Oliver
"Tanto non ti servirà a nulla, la biondina, qui, ha sbagliato a cercare di rintracciarmi, si è fatta beccare" mente parlava Malcom iniziò a accarezzare il corpo di Felcity in un gesto ricordava così tanto quello del Conte.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Arrow promtps'
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Prompt 32
 
Di Delena forever: Mi chiedevo se avresti potuto scrivere una scena straziante,si ho fiducia in te e so che sapresti esprimermi tantissime emozioni.
Io sono un appassionata di letteratura e lettura in generale,da come avrai capito ahaha.
Quindi sarebbe possibile, scrivere della morte di Fel e di come reagirebbe Oliver. Qualcosa di straziante. Da brivido. Sorprendimi,so che ce la farai. 
Un bacio Delena Forever
 
La pioggia scrosciante si abbatteva su gli ombrelli.  Neri. Tutto era nero in quel fottutissimo giorno, gli ombrelli, il cielo, le persone e le anime.
Tutti stavano dando l’ultimo saluto a Felicity Smoak.
Il detective Lance stringeva forte sua figlia Sara, mentre Laurel le passava un braccio sulle spalle, Digg era lì vicino a loro, la sua faccia era scura, e non una sola espressione solcava il suo volto.
Roy e Thea erano in disparte, il ragazzo piangeva copiosamente, e Thea gli teneva stretta la mano.
Oliver era l’ unico che mancava all’appello.
I tre giorni successivi alla sua morte gli aveva passati da solo, nel buio della sua stanza, senza mangiare, senza dormire e senza vedere nessuno. Erano tre giorni che la pioggia scrosciava copiosamente; il mondo aveva perso il suo sole.
Il ragazzo era disteso supino sul letto, non faceva nulla, semplicemente fissava il soffitto in stato catatonico, non aveva voglia di nulla, l’unica cosa che desiderava ora era perduta per sempre.
Si mise una mano sugli occhi per ripararsi dalla fioca luce che filtrava dalle finestre,
Aveva mal di testa, fortissimo.
Il suo corpo stava cedendo per la stanchezza accumulata questi giorni, lui non voleva, non poteva mettersi a dormire, ma questa volta l’istinto di autoconservazione del suo organismo ebbe la meglio sulla sua volontà.
 
 
 
Correva, correva in mezzo alle foglie, in mezzo al bosco,ma… un momento, lui quel posto lo conosceva: Lian Yu. Smise di correre e riprese il respiro, come diavolo era possibile?
Delle voci lo distrassero, una era una voce maschile molto simile alla sua, la seconda era femminile, e lui l’ avrebbe riconosciuta tra mille: Shado.
Senza pensare si diresse verso di essa, stando ben attento a non farsi vedere. La scena lo stupì: quelli che parlavano erano lui e Shadow, erano immersi nell’acqua di un lago fino alle ginocchia lei gli stava lavando via il sangue dalle mani:
“Tutti abbiamo una sorta di Demone dentro. Il tauteging dice che esistono lo ying e lo yang, due forze opposte presenti in ognuno di noi, l’oscurità e la luce, l’assassino e l’eroe.” Gli disse Shado mentre lui si abbassava per baciarla. Vide lei togliersi la maglia, poi lo fece anche lui. Per un secondo fu buio, e poi lui era di nuovo lì, ma non nascosto tra gli alberi, ma immerso nell’acqua.
Alzò gli occhi sulla ragazza davanti a lui: i capelli erano biondi, gli occhi chiari…
“Felicity” sibilò portandole una mano sulla guancia per accarezzarla.
“Sei davvero tu?” le chiese avvicinandosi a lei
La ragazza annuì impercettibilmente
“Sei così bella” sussurrò mente con lo sguardo e con le mani le accarezzava il corpo nudo dalla vita in su
“Oliver” mormorò lei accasciandosi sulla sua spalla
“Dimmi, amore mio” le soffiò tra i capelli
“Lo sai, non ho molto tempo, volevo solo dirti che ti ho amato tanto” rivelò stringendosi a lui
“Lo so, ti ho amata tanto anche io.”
I due stettero così per un po’, finche Felicity non si stacco leggermente da lui
“No” provò il ragazzo trattenendola per un braccio
“Oliver, vorrei, ma devo…devo andare” rispose riavvicinandosi e dandogli un dolce bacio
“Sii sempre eroe che vorresti essere” disse la ragazza staccandosi da lui per scomparire piano piano.
Oliver si svegliò di colpo, il corpo sudato e scosso da tremiti e gli occhi pieni di lacrime. Dopo tre giorni Oliver pianse, pianse finche la stanchezza fisica ed emotiva non ebbero di nuovo la meglio su di lui facendolo sprofondare nel mondo dei sogni, dove lui poteva sperare di rivederla
 
 
 
 
Spazio autrice
Ed ecco il capitolo finale, che dire? Finale col botto?
Premetto che questo non è assolutamente il mio genere, ma la richiesta era questa.
Ora passo ai ringraziamenti; in primis un grazie a tutti voli lettori/ protagonisti, perché senza i vostri prompt tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile! Grazie!
Poi un grazie ai vari commentatori e lettori silenziosi, grazie a chi ha inserito la storia nelle preferite/ricordate/seguite!
  
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