Appoggio la schiena contro il muro della classe, gambe incrociate sulla sedia e mi preparo per un'altra noiosissima lezione di storia dell'arte. Oggi la mia compagna di banco era assente perciò mi aspettava una giornata molto lunga e abbastanza noiosa..
Le parole del prof mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro, ho molto sonno. Per passare il tempo e cercare di non addormentarmi, continuo a torturare e strofinarmi una voglia che ho sul polso. La sua forma ricorda quella del Tao, il simbolo dello Yin e Yang, ombra e luce, femmina e maschio. Non so bene come e da quando ce l'avessi quella macchiolina, però mi dava un senso di tranquillità e di sicurezza..
Ormai è passata piu di mezz'ora dall'inizio dell'ora, il sonno sta prevalendo su di me, ma ad un tratto un dolore atroce si fa sentire all'altezza della voglia. Mi mordo la lingua per non urlare, guardo il polso e i contorni del Tao erano rosso fuoco. Sempre trattenendo un urlo, corro fuori dalla classe facendo solo un cenno veloce al prof. Arrivo al bagno e corro ai lavandini, apro l'acqua e sotto al getto gelido ci infilo sotto il polso. Provo a toccare la voglia, ma appena il mio dito sfiora la pelle si brucia leggermente.
Sono letteralmente sconvolta, spesso quella maledetta macchiolina mi brucia a scuola ma il dolore non era mai arrivato a questi livelli. Mille pensieri mi passano per la testa, ma nessuno sembra rispondere alle mie domande..
Dall'entrata del bagno si affaccia Giulia, una mia compagna di classe, e con una faccia tra lo spaventato e il curioso si avvicina e cerca di prendermi il polso. Di scatto e d'istinto le allontano la mano.
– Ehi Carly, ma che fai? – Mi dice con un tono tra lo spaventato e lo scocciato.
– Giulia non mi toccare, io.. Io.. Sono pericolosa – Dico arretrando, appoggiando la schiena contro il muro – Non voglio farti del male. Torna in classe, fra poco rientro pure io. – ripeto con un tono quasi supplicante..
– Carlotta, sei diventata matta? Cosa vuol dire che sei pericolosa..? Sei la persona più tranquilla di questo mondo, non torceresti un capello a nessuno neanche.. Neanche non lo so, so solo che non sei pericolosa, ma tanto meno pazza. Comunque se è uno scherzo sappi che non è per niente divertente. – ribatte Giulia.
– Ti prego, torna in classe..! – Le dico quasi urlando.
– Va beh, oggi sei strana.. Ti lascio sola. – Dice Giulia andando via, visibilmente offesa per quanto successo.
– Mi dispiace.. – Le dico, ma lei era già troppo lontana e la mia voce era flebile.
La mia voglia stava perdendo di colore e il dolore si stava trasformando in un semplice prurito.. Mi guardo allo specchio, ho la faccia stanca, impaurita, la faccia di una persona che è smarrita nelle domande senza risposta nella sua testa.
Tornando verso la classe mi accorgo che sulla parete di quest'ultima c'è una bruciatura: il Tao.
CONTINUA..
Ciao a tutti! Mi scuso per aver pubblicato dopo così tanto tempo il capitolo. Spero molto che vi sia piaciuto e continuerete a seguire la mia storia.
Vi prego di lasciare recensioni, perchè mi sarebbero molto utili per migliorare la storia e la scrittura! Grazie mille a chi segue la storia :)