Anime & Manga > Special A
Segui la storia  |       
Autore: Ammie    05/10/2014    1 recensioni
Una storia che emoziona, che appassiona, che fa sorridere, che fa sognare e che ha a che fare con la cucina.
Sto parlando di Tadashi e Akira. La loro storia vissuta dal punto di vista della ragazza, che seppur con un temperamento aggressivo si sente persa negli occhi scuri del fidanzato.
Tra i veloci battiti dei loro cuori si presenteranno vari ostacoli, alcuni molto difficili da superare. Solo di una cosa sono certi: del forte amore che li lega...
Riusciranno a restare uniti oppure si arrenderanno alle prima difficoltà?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akira Todo, Tadashi Karino
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una notte d’inferno.
 
 
-Ascolta, Akira- tentò un’ultima volta, avvicinandosi a lei. -Io cercavo solo di…-
-Risparmiatela- disse alla fine, prima di sparire nel buio della strada.
Il ragazzo rimase immobile per vari minuti, prima che qualcuno osasse raggiugerlo.
-Ehi…- disse Yahiro, posandogli una mano sulla spalla.
Nonostante il gesto di conforto, Tadashi sentì il mondo crollargli sotto i piedi. -Dimmi che non è mai accaduto- mormorò, tenendo gli occhi fissi davanti a sé. Quando poi l’amico rimase zitto, lui ebbe la conferma che stava cercando: Akira se n’era andata… E lui si sentiva più solo che mai.
 
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
 
 
Continuava a chiamarlo, ma lui non rispondeva. Il cellulare non era spento, eppure, nemmeno dopo dieci chiamate, lui non dava segno di vita. Gli mandò un messaggio, ma ancora non successe nulla. Akira sospirò pesantemente: i piedi le dolevano, aveva freddo e probabilmente il trucco si era rovinato, ma non le importava. L’unica cosa che aveva in mente mentre camminava in quella strada buia e silenziosa era l’immagine del suo ragazzo, il suo Tadashi, e Lydia che si baciavano. Avevano avuto dei problemi alcune settimane prima ma lui, portandola allo chalet, l’aveva tranquillizzata, confessandole che gli piaceva anche il suo lato di donna orso. Se avevano chiarito perché lui l’aveva baciata? Certo, non gli aveva dato modo di spiegarsi, ma quelle parole erano state come una pugnalata al cuore e Akira, sotto sotto fragile e insicura, era crollata. Camminava da una decina di minuti e iniziava a inquietarsi: l’unica luce proveniva da alcuni lampioni malfunzionanti che si trovavano a vari metri di distanza l’uno dall’altro. Ogni tanto sentiva dei rumori strani, ma non appena spostava lo sguardo tutto sembrava normale. Nonostante fossero le undici di sera, non sarebbe tornata a casa. Probabilmente il suo ragazz… Tadashi sarebbe corso subito lì, e non aveva alcuna intenzione di vederlo. Non subito, almeno. Si spaventò quando all’improvviso il suo cellulare prese a squillare, ma subito si riprese e rispose. -Sì…?-
-Aki! Maledizione, cos’è successo? Dove sei?-
La ragazza sospirò di sollievo appena sentì la sua voce. Gli diede le informazioni necessarie, ma si lasciò sfuggire ancora qualche lacrima di dolore. -Shou, fa paura qui…-
-Ho letto il messaggio. Sono per strada, non preoccuparti- le disse, con una nota agitata della voce. Non gli piaceva saperla in giro, al buio e soprattutto sola. -Continua a parlarmi. Cos’è successo? Non avevi quella festa…?-
Un brivido di freddo le percorse la schiena. -Abbiamo litigato. Sul serio, stavolta- Sentì un altro rumore. Si girò di scatto, ma di nuovo nulla. -Fa’ presto-
-Arrivo. Non accadrà nulla, sta’ calma. Respira- continuò, sperando di calmarla.
La ragazza fece come detto, ma non riuscì a scrollarsi di dosso quel senso d’inquietudine. -Loro… Si sono baciati- disse poi, sedendosi a terra.
Sentì silenzio per alcuni secondi, ma alla fine Shou aprì bocca. -Stupido!- inveì. -Come diavolo ha potuto farti questo?- sbottò, accelerando.
-Non ora, non voglio pensarci…- disse, asciugandosi un’altra lacrima. -Voglio solo fare una doccia calda e andare a letto-
-Mmh…-
Akira indugiò su ciò che voleva chiedergli. Tornare a casa era fuori discussione, e aveva il sospetto che se fosse rimasta a dormire da un’amica, la mattina seguente si sarebbe trovata di fronte Tadashi. Alla fine, comunque, non rimase altra scelta. -Posso restare da te questa notte…?- domandò, con voce tremante.
-Puoi restare da me quanto vuoi, Aki- disse dolcemente.
Il vento si alzò, procurandole un altro brivido di freddo. -Shou, se ci sono problemi, però, io…-
-No- la bloccò, vedendo in lontananza qualcuno seduto a terra. -Starai nel mio appartamento- decise.
Nonostante un’altra lacrima le rigò il volto, lei forzò un sorriso, notando pochi secondi dopo una macchina che si avvicinava molto velocemente. Spense il telefono non appena il ragazzo scese dall’auto, correndole incontro preoccupato. Ricominciò a piangere quando lui la strinse forte a sé, mormorandole frasi di conforto e accarezzandole piano i capelli.
-Sei freddissima…- disse, avvolgendola con la sua giacca e strabuzzando gli occhi per la scollatura del costume.
-Andiamo via…- lo supplicò tra i singhiozzi.
-Sì- continuò, stringendola maggiormente a sé per scaldarla. -Andiamo a casa-
 
Non poteva crederci. Come aveva potuto quel ragazzino far soffrire la sua Akira? La ragazza per cui provava qualcosa? Spostò lo sguardo verso l’orologio: le due e mezza di notte. Appena varcata la porta si era fatta un bagno caldo e lui le aveva preparato del thè, ma non era servito a molto, dato che aveva pianto fino a pochi minuti prima. Sospirò, scostando una ciocca di capelli dal suo viso. Com’era bella nel suo letto, sotto la luce della luna che penetrava dalla finestra… E con la sua maglietta addosso. Aveva ancora gli occhi rossi e gonfi per tutte le lacrime che aveva versato, eppure Shou non poteva trovarsi di fronte a spettacolo migliore.
Sentì improvvisamente un cellulare squillare nella stanza accanto, quindi velocemente uscì per lasciarla riposare in pace. Guardò lo schermo: Tadashi. Non poteva rispondere, non era giusto… Ma quanto avrebbe voluto farlo. Avrebbe voluto rispondere a quel telefono e informare il suo caro fidanzato che era un vero idiota. Che Aki era con lui, nel suo appartamento. Nel suo letto. Tuttavia scosse la testa: lui non era un cattivo ragazzo, e non lo sarebbe diventato ora. No, ora doveva solo pensare alla bellissima ragazza che gli aveva rubato il cuore molti anni prima e che grazie al destino forse sarebbe diventata sua.
-Akira… E Shou…- sussurrò fiducioso, posando il telefono e tornando da lei. Si distese accanto alla ragazza, sperando di non svegliarla, e la osservò. Osservò quelle labbra rosa e morbide che voleva sentire contro le sue da quando l’aveva rivista. Si avvicinò pian piano, ma poi scosse nuovamente la testa. Avrebbe aspettato che fosse ben sveglia e consapevole per quel momento, anche se desiderava con tutto il cuore strapparla un bacio.
Oh, come lo desiderava.
 
Akira aprì gli occhi, meravigliandosi della stanza in cui si trovava. Shou aveva un gusto tipicamente occidentale in fatto di arredamento, con alcuni accorgimenti che però facevano intendere l'origine giapponese. Si tastò gli occhi, e sentendoli ancora un po' gonfi andò al bagno per darsi una rinfrescata. Si guardò allo specchio: per via dell'umidità i lunghi capelli avevano le punte arricciate, gli occhi erano stanchi e le guance più paffute del solito. Indossava ancora la maglietta che il suo amico d'infanzia le aveva prestato. Arrivando a metà coscia era troppo grande per lei, ma aveva quello stesso profumo di colonia che lei aveva avvertito quando si erano abbracciati nel terrazzo di camera sua.
-Aki?- irruppe una voce. -Sei in bagno?-
-Sì- rispose, aprendo la porta. A quel punto spalancò gli occhi, trovandosi davanti uno Shou in soli pantaloni. Pantaloni. Niente maglia. -Ehm... Che c'è?-
-Volevo solo sapere come stavi-
-È tutto okay...- sospirò. -Grazie ancora per l'ospitalità, Shou- mormorò imbarazzata, cercando di sistemarsi i capelli il meglio possibile.
-Sei sempre la benvenuta qui- Sorrise calorosamente, facendola arrossire. -Dormito bene?- domandò appoggiandosi alla parete.
La ragazza lo guardò in silenzio per poi abbassare la testa. -Non proprio...- sospirò. Aveva pianto così tanto che poi aveva dormito come un sasso, ma nei suoi sogni aveva visto Tadashi e Lydia, mano per mano, sorridenti. Scosse la testa: non era il momento di abbattersi e darla vinta a quella serpe. Avrebbe chiarito le cose, decise, ma solo quando si sarebbe sentita pronta.
Shou fremette, riconoscendo quello sguardo velato di tristezza che l'aveva accompagnata per tutta la sera e la nottata precedente. Era meglio cambiare discorso. -Ho pensato di prepararti qualcosa, anche se in cucina sei tu l'esperta- disse, prendendole affettuosamente la mano e trascinandola in cucina. -Che ne dici?-
La piccola tavola di cristallo era imbandita da una tipica colazione all'inglese, proprio come piaceva a lei. -C'è un odorino delizioso- ammise sedendosi di fronte all'amico, che intanto gioiva internamente nel vederla ancora coperta da un suo indumento. Portò alla bocca il primo assaggio, complimentandosi con il cuoco per l'eccellente lavoro. Portò alla bocca il secondo, chiedendosi cosa stesse facendo il suo ragazzo in quel momento. Con il terzo ricordò i giorni felici trascorsi allo chalet tra le montagne e con il quarto ricominciò a sentirsi triste e sconsolata. Scusandosi con l'amico d'infanzia, dopo alcuni minuti si ritirò in bagno per un'altra doccia calda. Prima però, decise di controllare il cellulare, trovando molti messaggi e chiamate, la maggior parte di essi da parte di Tadashi. Ascoltò un messaggio in segreteria, ritrovandosi in lacrime poco dopo: la voce del suo ragazzo era rotta, disperata.
"Akira, ascoltami. Ho fatto tanta fatica a confessarti ciò che provo... Quella notte, te la ricordi quella notte, vero? Un anno fa... Ero così felice che la notte quasi non ho chiuso occhio. Non posso perderti per un errore... Mi ha baciato senza che me ne rendessi conto, Akira, e quanto mi pento di non averla fermata in tempo. Ma l'ho allontanata subito, sai?" Si sentì un singhiozzo, che fece stringere il cuore della ragazza così tanto che fu costretta a portarsi una mano sul petto. "Appena ho realizzato cosa stava facendo l'ho allontanata... E non te l'ho detto prima perché non è importante, perché non conta nulla per me, Akira. Io..." Un rumore di qualcosa di rotto catturò l'attenzione della giovane, ma poi alla voce del fidanzato prese posto quella di Hikari. "Takishima, reggilo!  Akira? Stai bene? Siamo così preoccupati, sei sparita nel nulla! Ryuu e Jun ti hanno cercata per ore, ma non ti hanno trovata... Ti prego, dimmi che non ti è successo niente! Tadashi è stravolto e non abbiamo ancora capito bene il perché... Se avete litigato c'è sempre un modo per sistemare le cose!" Sorprendentemente si ritrovò a sorridere. La solita Hikari. "Appena puoi chiamaci!"
Ancora scossa e incredula per quanto aveva sentito si tolse i vestiti con mani tremanti, pregando perché l'acqua bollente potesse chiarirle le idee. Probabilmente la sera prima avrebbe dovuto avvisare qualcuno, chiamare e rassicurare gli amici... Ma non ce l'aveva fatta. Era rimasta troppo addolorata dal fatto che loro di fossero baciati. Credeva fosse tutto passato, come dopo una tempesta... Credeva di averla trovata, la quiete. Dopo il commento di quello studente sulle sue maniere brusche, Tadashi l'aveva consolata. Dopo la crisi dovuta all'arrivo di Lydia lui c'era stato, anche se aveva trovato difficile ammettere una cosa del genere. Forse era vero.  Anzi, ripensandoci era effettivamente vero: non aveva mai sentito la voce del suo ragazzo così carica di dolore. Tadashi non l'aveva veramente tradita, eppure il fatto che quella serpe avesse toccato la bocca che Akira tanto adorava, sembrava una battaglia persa. Una sconfitta –da un certo punto di vista- non troppo grave, ma che comunque lasciava una sorta d'inquietudine nel suo cuore. Per quanto riguarda i suoi dubbi sull'essere troppo donna orso, poi... No, non ce l'avrebbe fatta a guardarlo negli occhi.
Che succederebbe, se Tadashi si rendesse conto che era Lydia la sua ragazza ideale? Così bella e -quasi- altrettanto brava in cucina, che non gli scagliava addosso le cose... Era vero che allo chalet le aveva confessato di essere la sua donna orso preferita, ma se cambiasse idea?
Per lei sarebbe stata la fine.

 
 
Eccomi!
Scusate di nuovo il ritardo, ma il mio computer ha avuto dei problemi e non ho potuto usarlo per ben OTTO GIORNI. Uffa.
A tal proposito avrei bisogno di un favore: potete -sia nelle recensioni come allegato o come messaggio personale- consigliarmi un valido antivirus o comunque una protezione per pc? Ve ne sarei davvero grata.
Passando ad altro, grazie per le meravigliose recensioni che mi avete lasciato! Appena sarò libera dal lavoro e dal Boss Tiranno risponderò con calma… Aggiungendo qualche dettaglio sul prossimo capitolo. Quindi, se siete curiose, leggete le mie risposte!
Altra novità è una storia un po’ “lunga” su Kei e Hikari… A rating rosso.
OMG!
Una mia carissima e absolutely lovely fan me l’ha chiesto… E siccome sapete -sì, ormai lo sapete- che sono, ehm, un po’ perv, ho deciso di accettare la sfida. E se vi state chiedendo perché ho usato il termine sfida, beh… È perché quella coppia non mi fa impazzire, lo ammetto. Diciamo che non mi hanno colpito particolarmente né nel manga che nell’anime. Dato che il Red Rating sta diventando quasi il mio pane quotidiano (adesso non spaventatevi però!) ho deciso di provarci. Voglio vedere se, nonostante la mia coppia preferita sia un’altra, riesco a esprimere sensazioni e attimi degni di strapparvi qualche lacrima. Mi seguirete?
Una delle ultime cose da mettere a punto è il titolo, che mi sta dando non poche difficoltà.
Infine, parliamo di noi: come vi è sembrato questo capitolo? Avrebbe dovuto essere più lungo, ma dopo aver detto bye bye per un po’ al pc non ho potuto scrivere a mano perché il lavoro mi ha completamente distrutta…
Ad ogni modo, fatemi sapere cosa ne pensate! Lasciatemi recensioni, tante recensioni, tantissime recensioni! Ci conto, eh, quindi non deludetemi.
Un bacio e un grazie a tutte le mie dolci lettrici.
 
Ammie.
 
P.S. Evviva Halloween!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Special A / Vai alla pagina dell'autore: Ammie