Si è svegliato.
La notizia più bella,ma non è tutto oro quel che
l’uccica.
3 ORE PRIMA
“Ally sta bene”
“cosa?” ero tremendamente felice a quella notizia
lei annuì e mi abbracciò forte.
“ora devo andare”
“dove?”
da lui
“ho un servizio importante da svolgere” sorrisi
un ‘ciao’ sentii come sottofondo ,ero
già troppo lontana,ma vicina alla
felicità.
Corsi il vialetto,prima di sbucare vicino a quella grande struttura
bianca,fredda.
Bussai in quella stanza,che ormai conoscevo a memoria.
Aprii ed era lì più bello,e raggiante, aveva
preso colore. Era tornato il
vecchio Cameron.
“che ci fai qui?” pronunciò quelle
parole con odio
“stai bene?” mi avvicinai
“smettila di far finta di preoccuparti”
“ma che dici” non stavo capendo
“va via” aprì la porta
“Cameron..” avevo le lacrime agli occhi
“via” urlò
e me ne andai,via,come lui desiderava. Ma perché mi aveva
trattata male? Mi
odiava? E perché?
troppe domande rimbombavano nella mia testa,e piansi,ancora,per lui.
Cameron:
mi
accasciai sul letto,senza forze,con quale
faccia si era presentata da me,lei che non si era mai preoccupata di
come
stavo.
Tra poche ore sarebbe venuto Nash ,allora decisi di preparare il
borsone e
tornare a casa,che poi tanto ‘casa’ non la sentivo
più.
“A bello” Nash entrò raggiante con un
sorriso grandissimo
lo abbracciai e gli sussurrai un ‘mi sei mancato
fratello’
Caricammo il borsone in auto e mi accompagnò a
‘casa’.
Il tragitto fu rumoroso dalle tante parole di Nash,dalla sua
felicità alla
storia con Holland,che continuava a meraviglia.
Entrai in ‘casa’ e mi affrettai a prendere due
birre dal frigo.
“Allora,ti sei fatto na bella dormita eh?” rise e
mi diede una gomitata
amichevole .
annuii e sorrisi
“Nash..”
“si” bevve un sorso di birra
“chi è venuto in questo mese?”
“i tuoi familiari,io Holland e i ragazzi”
annuii,lei non era mai venuta,lo sapevo.
“oddio sono le 10 è tardi” si
alzò dal divano
“dove vai?”
“da Holland” sorrise
“giusto” risi
Appena andò via,riordinai l’armadio con le cose
che stavano nel borsone,e poi
mi feci una bella dormita,ma questa volta mi sarei svegliato.
Ally:
‘via’ quelle parole non le riuscivo a togliere
dalla mia mente,allora decisi di
affrontarlo,di prendere il toro per le corna..
toc toc
mi aprì
“ehy”
“che vuoi”
entrai senza chiedere il permesso
“Ally va via”
“basta con questi ‘vai via’,mi sono
scocciata,mi potevi dire di tutto,che ero
una rompiscatole stronza menefreghista, ma arrivare a dire che non mi
sono
preoccupata per te è troppo” poi continuai
“ti odo”
bugiarda,pensai tra me e me
“io ti amo”
“ripetilo”
“ti amo piccola rompiscatole stronza menefreghista”
rise
sorrisi e lo baciai
Un bacio pieno di passione,amore e dolcezza
“voglio fare l’amore con te”
arrossii
“anch’io”
e così mi prese in braccio,io misi le mie gambe attorno al
suo bacino,e gli
lasciai languidi baci sul collo,mentre lui apriva la porta della stanza.
mi adagiò piano sul letto,come se teneva qualcosa di
prezioso tra le mani e
aveva paura che si rompesse.
la stanza era piena dei nostri gemiti,e parole dolci.
tutti e due arrivammo urlando i nostri nomi,poi mi misi vicino al suo
petto e
mi addormentai.
sognai una vita perfetta con lui,poi un rumore mi fece svegliare.
era solo il mio cellulare.mi rigirai tra le lezuola,poi guardai meglio
alla mia
destra lui non c’era.
Mi alzai velocemente e mi rivestii,forse stava in cucina a prepararmi
qualcosa;scesi frettolosamente le scale ma non c’era traccia
di lui.
Mi aveva abbandonato e delusa uscii da quella casa.
Cameron:
me
ne andai da lì,perché capii che non potevo
renderla felice,o forse perché gli avevo confessato i mie
sentimenti come un
coglione.
Era passato già una ora,e lei era andata via di
sicuro,allora decisi di
ritornare a ‘casa’.
Non c’era,come avevo previsto.
ritornai nella mia stanza,il letto era disfatto e mille immagini di me
e lei
ritornarono in mente. Cacciai quei pensieri,e presi il borsone.
Partivo.
Chiamai Nash e ci incontrammo al parco
“che succede?” guardò il borsone
“vado via”
“come?”
“ho deciso di cambiare aria”
“e dove vai”
“non so”
“Cameron,ma perché?”
alzai le spalle e lo abbracciai.
“ora vado”
“torna presto”
“promesso”
e così mi allontanai e andai alla stazione.
Il treno era lì,salii e lasciai che mi portasse in qualsiasi
luogo.
Alzai gli occhi al cielo,una nuova vita mi aspettava.
Ally:
il
mattino seguente andai a scuola,il cielo
aveva il mio stesso umore,pioveva.
Vidi Holland vicino al cancello triste e mi avvicinai
“Holland che succede ti vedo..strana”
“Cameron è andato via”
“dove?”
“non si sa”
e l’unica cosa che feci fu quella di uscire dal cancello di
quella scuola,e
piangere.
E alla fine capì che Cameron non mi aveva lasciato solo in
quelle lenzuola,mi
aveva lasciato anche nella vita quotidiana.