Crossover
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Autore: mydaimonissnake    05/10/2014    1 recensioni
Come si stabilisce se qualcuno è buono o cattivo? Le creature della luce sono davvero tutte buone? E quelle dell'oscurità tutte malvage? La verità è che chiunque è libero di scegliere da che parte stare. Solo scacciando tutti i pregiudizi e guardando veramente nel cuore di ognuno si può capire gli altri. E nel momento del bisogno, quando il destino della Terra è in pericolo, i veri eroi si uniranno, indipendentemente dalle razze a cui appartengono.
I personaggi della fic saranno quasi tutti tratti da telefim, anime, libri e quant'altro, alcuni manterranno i loro veri ruoli altri invece avranno una storia diversa che spiegherò man mano.
Grazie in anticipo a chiunque leggerà.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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SENTIMENTI ALTALENANTI
 
 
 


-Alucard ti saluta, e ha detto che per il momento dovremo cavarcela da soli. Vuole che troviamo i Winchester per avere la conferma che Lucifero sia stato liberato veramente.-
-Capisco. Senti Simo, io ho ispezionato la sala e la cucina mentre Morgan e Prentiss sono andati di sopra, ma non ho trovato nulla di interessante. C’è solo questa porta nascosta che dà su queste scale, che presumo portino nel suo laboratorio.-
Veronica mostrò a sua sorella il passaggio segreto nel muro che avevano di fronte.
-Mi accompagni giù?-
-Ok.-
Veronica sembrava più preoccupata da quello che avrebbero trovato in quel laboratorio, che per la possibile minaccia di cui erano venute a conoscenza, ma questo non la stupì affatto. Sapeva che sua sorella stava semplicemente costringendosi a non pensarci. Era il suo modo per affrontare la paura: non pensare a quello che la spaventava, almeno finché non ne era costretta.
Stavano per scendere le scale quando Hotchner le raggiunse.
L’agente disse loro tutto quello che JJ gli aveva raccontato, mandando Veronica nel panico più totale al pensiero che uno dei suoi piccoli fosse in pericolo, mentre Simona imprecava mentalmente contro tutto e tutti. Possibile che in questa giornata andasse loro tutto storto?
 
 
 
 

-Quanti anni hai?-
-Ne ho 16, se vuoi sapere quelli umani. Altrimenti, fra due giorni saranno sei mesi che sono un vampiro.- Sasuke gli rispose senza girarsi, si limitò a tirare la cerniera per chiudere il borsone dove aveva infilato le poche cose che aveva, perlopiù vestiti.
Questa era la quarta volta che si ritrovava nella situazione di dover radunare tutto quello che gli apparteneva, per andare a vivere in un posto che non conosceva, con persone che non conosceva.
Ormai avrebbe dovuto farci l’abitudine, eppure si sentiva ancora come la prima volta, e come la seconda, triste, arrabbiato e soprattutto impotente. Era una cosa che detestava. L’ultima volta non era stato così.
Sasuke aveva deciso autonomamente di andare con Orochimaru, anche se quell’uomo non gli piaceva molto. L’accordo che avevano fatto però l’aveva convinto. Ci aveva creduto. Aveva davvero creduto che Orochimaru avrebbe mantenuto quanto gli aveva promesso. Ora l’illusione si era infranta. Era stato così stupido!
Andò al comodino e recuperò la collanina che si era tolto prima di fare la doccia, e che non aveva fatto in tempo a rimettersi quando erano stati attaccati. Accarezzò il semplice cristallo azzurro con un dito, una carezza lieve, un gesto che aveva ripetuto tante volte nel corso degli anni. Faceva male. Eppure era anche piacevole. Era l’unica cosa che gli era rimasta di lui. Sasuke se la rimise al collo, e la nascose sotto la maglia.
Un’abitudine che aveva preso, per nasconderla agli occhi degli altri, per proteggerla dai loro sguardi.
Era una cosa troppo personale per mostrarla al resto del mondo.
Sasuke si concesse un ultimo secondo, poi scacciò i ricordi, costringendoli di nuovo a fondo, e fece riaffiorare la freddezza con la quale si ammantava sempre per non mostrarsi a chi gli stava intorno.  
Quando si girò verso Alexander ogni traccia di una qualsiasi emozione era sparita dal suo viso.
-Sono pronto.-
Il vampiro più grande sospirò sconfitto, aveva sperato di riuscire a parlargli, di sapere un po’ di più di lui e magari scoprire perché un ragazzino come lui avesse attirato le attenzioni di un tipo come Orochimaru, ma guardandolo capì che non ci sarebbe riuscito.
Sasuke aveva eretto un muro massiccio tra loro, non avrebbe ottenuto nulla se gli avesse fatto delle altre domande adesso.
-Bene, allora scendiamo.-
 
 
 
 
 

-André aspetta, fermiamoci. Non credo riusciremo a trovarla così facilmente. Forse se ci dividiamo avremo più fortuna.-
-Va bene. Non pensi che dovremo chiamare Simona, però? So che in questo momento probabilmente staranno combattendo, però potremmo mandarle un messaggio. Tanto alla fine lo scoprirà comunque.-
Oscar lo guardò seccata, poi però sospirò e si rassegnò a dargli ragione. –D’accordo.-
André le fece un piccolo sorriso e Oscar sentì la rabbia abbandonarla. Non era sicura che fosse perché le aveva sorriso o perché in quel momento avevano cose più importanti di cui preoccuparsi di una stupida lite, ma lei era stanca di avercela con lui. In realtà era stanca anche fisicamente, rischiare di morire porta via parecchie energie, stava scoprendo. Non vedeva l’ora di potersi fare una bella dormita.
-André ascolta, mi dispiace per prima, avevi ragione tu…-
Oscar smise di parlare quando sentì le braccia del suo compagno stringerla a sé. Si appoggiò a lui, con la guancia sulla sua spalla, il naso a sfiorargli il collo, le mani sul suo petto a stringergli il cappotto.
-Mi dispiace davvero- gli ripeté, mormorandolo piano al suo orecchio.
-Dispiace anche a me.-
Lui la strinse un po’ di più, poi le baciò la tempia e si scostò.
Non appena sciolsero il loro abbraccio, Oscar sentì il proprio telefono vibrare.
Si affrettò a prenderlo e si lasciò sfuggire un lamento quando vide chi la stava chiamando.
 
 
 
 

Dawson si riscosse dai suoi cupi pensieri quando sentì Joey chiamarlo e prenderlo per mano.
-Sono sicura che Jen sta bene, vedrai che la troveranno presto.-
-Lo spero.- Dawson fece un gran sospiro. Si sentiva in colpa. Jen era la sua ragazza, gli stava camminando accanto, come aveva fatto a non accorgersi che era sparita? Ricambiò la stretta di Joey, ultimamente tra loro due c’erano stati dei problemi, ma lei era sempre stata prima di tutto la sua migliore amica e in questo momento saperla al suo fianco gli era di grande conforto.
Dietro di loro Pacey cercava di rassicurare Jack, anche lui piuttosto in ansia per le sorti di quella che ormai considerava a tutti gli effetti una sorella.
Rossi chiudeva la fila. Stava in silenzio e bene attento a non perderli di vista. Solo quando finalmente arrivarono a casa si permise di allentare la guardia su di loro.
Reid e JJ furono molto felici di rivederlo, e lo misero subito al corrente di quello che era successo ad Hotch e gli altri. I vampiri si allarmarono un po’ quando seppero che Simona e Veronica erano state informate della loro uscita, ma alla fine furono tutti contenti quando capirono che gli altri sarebbero tornati presto. Sicuramente loro avrebbero saputo come risolvere tutto.
 
 



Note:
volevo solo avvisare chi segue questa storia che c’è la possibilità che il prossimo aggiornamento ci metterà un po’ ad arrivare (come ha fatto questo del resto). Mi spiace, ma spero che per la fine di ottobre riuscirò a tornare a postare di nuovo regolarmente.
Grazie a tutti, e a presto!
Snake. 
  
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