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Autore: GeorgiaRose_    06/10/2014    4 recensioni
Salve a tutti! Sono Martina Stoessel e ho 17 anni. In questo momento sono in aeroporto con mio padre… Ci stiamo trasferendo per l’ennesima volta a causa del suo dannato lavoro: il commercialista. Il mio rapporto con lui non è dei migliori, infatti litighiamo in continuazione, che sia per un motivo o per un altro.
Purtroppo mia madre è morta quando io avevo solo 4 anni, ed è stato da quel momento che mio padre è totalmente cambiato.
Questa volta andremo a vivere a Buenos Aires, mi ha sempre affascinato quella città e non vedo l’ora di vederla, sperando di incontrare persone simpatiche.
Sono al terzo anno di superiori e la mia nuova scuola si chiama “Istituto Baldracchieri”.
Bene! Questa è la mia vita e questa sono io!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jorge e fuori scuola con Xabi e gli altri. Non fa altro che pensare alla sera precedente: lui steso su Tini, lei in reggiseno… Si sta praticamente torturando con queste immagini. Inizia a cercarla con lo sguardo e quando la trova, non può far altro che sorridere. La ragazza sta ridendo, molto probabilmente per qualche battuta stupida di Lodo, o per qualche insulto sarcastico di Lucia. Jorge abbassa il capo, sorridendo ancor più. Se la persona che ami sta bene, stai bene anche tu. È proprio vero.
Ricomincia a squadrarla da capo a piedi, mordendosi il labbro inferiore.
-Jorge, ehi!- Lo scuote leggermente Xabi, allontanandosi dagli altri.
-Mh, cosa?- Finalmente inizia a guardarlo, distogliendo lo sguardo dalla sua fidanzata.
-Invece di spogliarla con gli occhi ogni giorno, perché non glielo dici che vuoi farlo con lei?- Chiede con un sorriso divertito.
-Ma di che parli?- Fa il finto tonto Jorge.
-Di Tini. Si vede lontano un miglio!
-Davvero si vede così tanto?
-Sì!- ride Xabiani.
-Be’, comunque ieri ci siamo quasi arrivati…
-Cosa? E me lo dici così? Ma soprattutto, perché ‘quasi’?
-C’erano più o meno sette persone al piano di sotto tra cui i nostri genitori. Non mi sembrava il caso.
-Se non ci fossero state persone al piano di sotto, credi che l’avreste fatto?- Chiede Xabi con la curiosità al massimo.
-Credo proprio di sì. È stato durissimo andarmene da quella stanza.
Xabi ride.
-Voi da quanto tempo state insieme?
-Da più o meno tre settimane.
-Quindi tra poco più di una settimana fate un mese… Ho un’idea!
-Quale?
-Sicuramente devi organizzare qualcosa per il mesiversario, no?
-Sì…- Dice Jorge ancora non capendo il piano dell’amico.
-Magari qualcosa di romantico, solo voi due e poi… Zack! Sarà il momento perfetto!
-Sai una cosa? Mi hai dato un’idea perfetta Xabi!
-Davvero? Ne sono contento!
-Sarà meraviglioso! Adesso però voglio fare io una domanda a te…
-Dimmi tutto!
-Come mai stai evitando Lodovica?
-Evitando? Ma non è vero!
-No? Ieri, dopo l’allenamento è venuta a cercarti e tu ti sei nascosto sotto al carrello del bidello… Questo come lo chiami? Rispondi solo a una domanda: ti vedi con un’altra Xabi?
Xabiani sospira. Non può nascondere niente al suo migliore amico. Annuisce.
-Cosa? La stai tradendo!? Xabiani!- Il suo tono è serio e arrabbiato, ma cerca comunque di non urlare.
-Jorge, ti prego… Non l’ho voluto io! Cioè sì… Ma è successo tutto all’improvviso! Mi sono innamorato di Mercedes e…- Jorge lo ferma.
-Mercedes? Quella Mercedes?- Jorge quasi sbianca a sentire quel nome.
-Sì, quella Mercedes!
-Glielo devi dire Xabi! Non volevo arrivare a tanto, ma se non lo farai tu, lo farò io.
-No, Jorge, ti prego! Mi serve del tempo!
-Tempo? Quale tempo, Xabi? La stai solo facendo soffrire così!
-Il fatto è che Mercedes è amica di Lodovica e.. Non vorrei che litigassero…
-Be’, dovevi pensarci prima di innamorarti! Adesso è troppo tardi.
Suona la campanella.
-Pensaci bene Xabi! Prima che sia troppo tardi! Capisci chi ami veramente e poi tronca con l’altra! Una delle due dovrà soffrire! Non puoi evitarlo! E sicuramente litigheranno!- Gli suggerisce il caro amico Jorge prima di avviarsi verso l’entrata.
Anche Xabiani stava andando verso la sua aula pensando alle parole del suo amico, quando una voce lo fa distogliere dai suoi pensieri.
-Xabi!!
-Dimmi Ruggero.
-Ehm, senti.. Devo dirti una cosa importante… Dopo la scuola, sul retro. Ok? Perfetto!- Ruggero non gli lascia neanche il tempo di proferire parola e se ne va con il sorriso sulle labbra.
-Dopo scuola. Sul retro. Ok…- Ripete Xabi allontanandosi.
Mentre si incammina verso la sua classe, l’italiano manda un messaggio a Lodo.
Xabi ti aspetta sul retro dopo le lezioni ;)

***

Martina è appena entrata in classe, in compagnia di Lodo. Vede il suo Jorge seduto all’ultimo banco, che le sorride da lontano, indicandole il posto accanto a lui.
Con un sorriso, Tini si avvia verso il banco, ma viene quasi immediatamente fermata.
-Stoessel, dove crede di andare? Primo banco, forza!- La Sinneghan ha una capacità di farla innervosire pari a 10000.
Esegue gli ordini.
-Vedo che non ha seguito il mio consiglio!- Esclama Tini quando ormai tutti sono entrati.
-Cosa intende dire?
-È ancora tutta incazzata! Gliel’ho detto! Uno scopa-amico può aiutarla!- Sorride soddisfatta Tini, facendo ridere la classe.
La Sinneghan cerca di mantenere la calma.
-Io non sono arrabbiata!
-La vena che le pulsa sul collo dice il contrario, però.- Dice Tini indicando il collo della signora.
-Stoessel, fuori! Immediatamente!- Urla quasi la professoressa.
-Così mi fa solo un piacere, lo sa questo, vero?- Ride Tini alzandosi. –Arrivederci!
Tini esce dall’aula. Questa Sinneghan è veramente insopportabile!
Oggi è Sabato e, per fortuna, si fanno solo tre ore. Nel pomeriggio ci sarebbe stata la prima partita di campionato e voleva fare qualcosa per il suo Jorge.
Entrò nella sala d’arte dove vide la professoressa Candal sistemare delle cose nell’armadietto.
-Professoressa…
-Martina, dimmi pure.- Anche la Candal è dai modi gentili e dà del tu agli alunni.
-Posso prendere un po’ di cose per fare un cartellone?
-Certo! Per cosa lo devi fare?
-Per la partita di questa sera!
-Se vuoi ti do una mano! Io ho solo l’ultima ora e ne stavo approfittando per dare una sistemata, se ti serve aiuto…- Tini la interrompe.
-No, non si preoccupi. Faccio da sola!
-Sei sicura?
-Sicura! E.. grazie mille!
Prende vari oggetti: un cartellone verde, uno rosso, pennarelli, pastelli, matite, gomme, vernice e chi più ne ha più ne metta.
Dopo circa un’ora e mezza finisce. La Sinneghan ha lezione per due ore il Sabato. Un vero strazio!
Tini è soddisfatta del suo lavoro: una palla di basket disegnata e colorata con la vernice in alto a destra, la scritta “Ti amo” in alto a sinistra, e la scritta rossa di cartoncino “Sei il migliore!” padroneggia il centro. Infine, con il pennarello nero, in basso a sinistra c’è la scritta “By Tini”.
È convinta che la squadra vincerà alla partita di questa sera e ovviamente crede che sarà grazie ad Jorge e questo è il motivo della scritta.
Un’ora e mezza passata perfettamente!

***

SOTTOFONDO: https://www.youtube.com/watch?v=5anLPw0Efmo
Xabiani è sul retro della scuola, proprio come detto da Ruggero. Gli allenamenti inizieranno tra mezz’ora, poi ci sarà un break e si riprenderà con il riscaldamento alle 18:00, un’ora prima della partita.
-Xabiani!- Xabi sente una voce femminile chiamarlo, una voce che conosce fin troppo bene…
-Lodo.- Dice sorpreso. –Ecco, io ora devo andare. Devo vedermi con Ruggero, ciao.- Dice velocemente. Nervi al massimo.
-No, Xabi!- Lo ferma lei per un braccio. –Ho chiesto io a Ruggero di farti venire qui! Devo capire che ti prende!
-Io? Io non ho niente, davvero! Ora devo andare!
-Xabi non puoi evitarmi per tutta la vita! Cosa ti prende? Ti prego dimmelo!
-Lodo, io…- Sta cercando una scusa, ma no. Non può più mentirle. Deve farlo per lei, per lui e per Mechi. –..io credo che sia arrivato il momento di finirla.
-Di che parli?
-Di noi, Lodo. Io credo di non amarti più come prima… Mi dispiace.
Le prime lacrime iniziano a scendere sul volto di lei, anche se dentro di lei, in fondo in fondo, sa che lei vuole e prova la stessa cosa.
-Rispondi solo ad una domanda, Xabi: c’è un’altra?- Chiede cercando di trattenere i singhiozzi.
Xabi si limita ad abbassare il capo. Non riesce a proferire parola. Sa di averla delusa, e questo lo distrugge. Gli fa male. Non vuole che lei soffra, figuriamoci se a causa sua. Lodovica ha sempre saputo risollevargli il morale quando era a terra, riusciva a farglielo portare al “cielo”. Solo con una risata gli risollevava la giornata. A lui sono sempre piaciuto le feste, ma è sempre stato, in fondo un tipo calmo, anche solitario a volte. Lodovica è riuscita a fargli capire che la vita è troppo breve per passarla da soli, che bisogna sempre pensare che, da un giorno all’altro, sarebbe arrivato qualcuno che avrebbe cambiato la sua vita, che lo avrebbe salvato da quella triste e solitaria. Lodovica è arrivata e lo ha salvato. Lodovica. Quel nome che è riuscito a farlo innamorare, ma forse, non era amore, era riconoscenza. Sì. Xabiani le sarebbe stato riconoscente per tutta la vita. È riuscita a portare il sole dove prima c’erano solo nuvole. Grazie a lei è entrato nella squadra di basket, che poi ha scoperto essere la sua passione; grazie a lei ha conosciuto Jorge, il suo migliore amico; grazie a lei ha ripreso a sorridere, prima pensava troppo a quella ragazza dai capelli biondi, che aveva conosciuto il primo anno, il primo giorno, alla prima ora, in aula di chimica; grazie a lei era riuscito a dimenticare Mercedes. Ed ora eccola lì. Quella ragazza che ha fatto tanto per lui, tanto forte, tanto paziente, sempre solare, sorridente, è davanti a Xabiani con il capo chino, gli occhi umidi e i pugni serrati.
-Lodo ti prego…- Xabi le tocca la spalla sinistra, ma la ragazza si ritira subito.
-Non toccarmi. Chi è, Xabi? Ti prego, dimmi chi è!- Ormai è scoppiata in un pianto liberatorio.
Proprio in questo momento arriva Mercedes, correndo all’impazzata, facendo svolazzare i boccoli biondi.
-Xabi!- Il suo sguardo si posa su Lodovica. –Gliel-gliel’hai d-detto?- Balbetta.
Lodovica alza gli occhi. Ha capito. Mercedes sa. Sa chi è. E lo ha capito anche lei. Mercedes, una delle sue migliori amiche, l’ha tradita. Si sente delusa da due delle persone più importanti della sua vita. Inizia a correre, senza una meta. In questo momento non vorrebbe esistere. Non vorrebbe essere da nessuna parte. Vorrebbe buttarsi giù da un ponte per farsi scivolare addosso tutti i problemi, come se una folata di vento riesca a portarli via. Vorrebbe non esserci cascata. Vorrebbe non essersi innamorata di quel ragazzo che sbavava dietro alla sua amica Mercedes. Forse, vorrebbe non aver mai conosciuto Mercedes. Forse, adesso non starebbe così male. Forse, sarebbe riuscita a superare tutto, da un giorno all’altro, se Mechi non fosse entrata a far parte della sua vita.
Ha bisogno di piangere, di sfogarsi. Ha bisogno di un abbraccio, di carezze, ha bisogno di una persona.  Ha bisogno di Ruggero.
STOP SOTTOFONDO

***

La partita di basket è appena iniziata. Martina, Felipe, Ana, Olgo, Roberto e Angela sodo seduti in prima ‘fila’. Tutti hanno qualche gadget della squadra, come un cappellino, una sciarpa o una bandiera. Tini, inoltre ha il cartellone che ha preparato questa mattina con tanta cura per il suo fidanzato.
-Blanco ha la palla. La passa velocemente a Sanchez, per voi fare uno scatto verso il canestro. Sanchez gli restituisce la palla, e… Canestro!- Afferma il telecronista.
Esultano! Jorge ha fatto l’ennesimo canestro. È davvero bravissimo.
Passano ancora i minuti, scorrono velocemente. Martina sente l’adrenalina scorrerle nelle vene.
-Ormai mancano gli ultimi quindici secondi. Per ora i Vodkal stanno vincendo per un punto! Ma i Wickets sicuramente non si arrenderanno e cercheranno di sfruttare al meglio i quindici secondi rimasti.- Dice ancora la voce che fuoriesce dall’altoparlante.
C’è un time-out. Le squadre si riuniscono vicino alle panchine, a cerchio.
-Allora, ragazzi! Siamo un punto sotto ma ce la possiamo fare. Dobbiamo credere in noi stessi, nelle nostre capacità e nella squadra!- Inizia Jorge..
Dopo circa due minuti si torna in campo.
Jorge riesce a prendere la palla dalle mani avversarie, e la passa a Xabi che sembra essere attento sulla partita, nonostante quanto successo questa mattina con Lodovica.
Ancora uno scambio di passaggi e poi Jorge si trova con il pallone. È a sette metri di distanza dal canestro. Non riuscirà ad andare più avanti con il pallone, davanti a lui la squadra avversaria sembra un esercito pronto ad attaccare, ma anche a difendere. Deve tirare.
5… Il tempo scorre. 
È titubante, ha paura di non farcela e deludere la squadra.
4… Manca poco. Ha paura, ma poi la sente. La sua voce. Martina.
-Forza, Jorge!- Urla la ragazza.
3…  Quella frase gli ha dato una forza inspiegabile. È come se fosse, in un qualche modo, rinato. È strano come una semplice frase, detta dalla persona giusta, possano cambiarti da un secondo all’altro.
2… Jorge si decide a tirare. La palla raggiunge il canestro. Il tiro è preciso, ma la sfera inizia a roteare.
1…  Il pubblico presente incrocia le dita, mentre il cuore di Jorge parte all’impazzata.
0… Il fischio della fine e l’ingresso del pallone nel canestro. Due cose all’unisono. È come se tutto intorno ad Jorge si fosse spento, va tutto a rallentatore, silenzio. Non sente niente. Guarda verso il tabellone. Vodkal: 63 Wickets: 65. Ce l’ha fatta. Ha vinto. Tutto si riaccende. Si sente portare in alto dalla squadra, che iniziano a farlo saltare sulle loro spalle.
-Chi vince?- Urla Jorge con il braccio proteso verso l’alto e il pugno chiuso.
-Wickets!- Urla il pubblico e la squadra in coro.
-Chi vince?- Urla ancora.
-Wickets!- Riceve la risposta.
Quando lo fanno scendere è tutto un fremito. Sente i brividi scorrergli lungo la schiena. Ha vinto. La prima partita. La più importante del campionato, anche più della finale.
Si sente abbracciare da dietro, da due braccia esili, ma allo stesso tempo forti. È la sua Tini.
-Amore!- Si volta verso di lei.
-Ah, Jorge sei stato grande!- Esclama lei, entusiasta.
-Be’, sì. L’ho ammetto!- Si vanta lui.
-E sei anche modesto, eh!- Scherza, invece, lei.
-Questo è per te!- Dice, cambiando discorso.
Jorge afferra il cartellone dalle mani della fidanzata, ancora arrotolato. Toglie l’elastico e lo apre. Rimane sbalordito. La palla da basket, la scritta al centro…
-Ti piace?
-È bellissimo!- Sorride lui ancora guardandolo. Quel ‘Ti amo’ in alto a sinistra è sicuramente la parte più bella. –Ma sei tu la migliore.- Dice avvicinandosi a lei e abbracciarla. Si guardano negli occhi, per poi baciarsi dolcemente.
-Ti amo, Tini. Più della mia stessa vita.


*Angolo autrice*
Ehi Ehi Ehi!! Anche se con un po' di ritardo, ecco il capitolo 20! Vi è piaciuto babbani? Spero di sì, anche se a me l'unica parte che mi è piaciuta è quella col sottofondo (è fondamentale, guai a voi se leggete quel pezzo senza sottofondo. Vi ammazzo. lol)
Però, andiamo per gradi!
Per prima cosa.... Aspettate, cosa succede per prima cosa? lol Ah, sì! Xabi e Jorge. Jorge fantastica sul corpo si Tini... Ma che baldracco pervertito che abbiamo qui! In più Xabi gi dà un'idea per il mesiversario *-* Che idea sarà? Ma, soprattutto, Jorge riuscirà a fare 'quello che vuole fare' con Tini? Ehi, porcelline (lol) state iniziando a pensare male, vero? ahahah sclero.
Okk, cambiamo scena. Tini fa le solie battute sarcastiche con la Sinneghan! ahia, la vipera la caccia fuori, ma Tini trova qualcosa da fare! Il cartellone per Jorgito @-@ aaaw Ma che doclezzaaaaa
Lodo-Xabiani-Mercedes. Eccoci arrivati alla scena che mi è piaciuta. Sono riuscita in un qualche modo ad esprimere cosa provono Xabi e Lodo e credo di esserci riuscita abbastanza bene, maaaaaa a giudicare siete voi quindi mi aspetto delle recensioni, eh!
Infine infineeeee Abbiamo la partituzzaaa. Premetto che io di Basket non ci capisco una mazza! Ho inventato tutto quello che ho scritto e, se avete notato, non ho usato parole tecniche o 'del campo' lol. I Wickets vincono!! Eh, sì, lo ammetto: ho chiesto il nome in prestito ad High School Musical lol. E poooooi, infine infine infine infineeeee, abbiamo una piccola scenetta Jortini. Tini gli dà il cartellone e poi quella frase di Jorge alla fine *-* Ah, e non dimentichiamoci che lui ha avuto il coraggio di tirare grazie a lei, eh! Sono troppo dolciosiiii!!! In questo capitolo niente Brenda e niente Diego, niente Stephie, niente Michael.. La situazione sembra bella per gli Jortini. Accemto il 'sembra'. Che Brenda stia ancora bramando contro quei due O.o? E chi lo sa, apparte me? ahah
Okkkkkkkkkkk, ditemi cosa ve ne pare del capitolo in una bella recensiosetta, gracias. E adesso mi volatilizzo perché l'angolo autrice sta diventando più lungo del capitolo, lol
Questo è il mio twitter per qualunque cosa: https://twitter.com/Smile__Ever
Tanti besosss!!

Smack Smack.

  
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