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Autore: ChrysTheElf    06/10/2014    2 recensioni
Lo guardò, voleva capire chi aveva di fronte. Il ragazzo aveva gli occhi verdi, e in questo nulla da ridire, ma i capelli dello stesso colore? QUESTO era strano! E ancor di più, portava una rosa all'occhiello.
UNA ROSA ALL'OCCHIELLO?
"E' inconcepibile" pensò Crow "Come si fa ad andare in giro in pantaloncini, camicia a mezze maniche ed una rosa all'occhiello?!"
Genere: Comico, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cyrus, Drew, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Anime, Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'I due mondi del futuro'
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Era già tutto pronto. Mancava soltanto l’arrivo del ragazzo. Arianna osservava impaziente l’orologio, e Grosky stava sfogando il nervosismo con una serie di flessioni. Persino il centinaio di poliziotti lì riuniti, che  nemmeno conosceva il motivo della convocazione, si sentiva in ansia.
-Professore.- Chiamò Emmy -E’ sicuro che Crow tornerà qui senza bisogno del nostro intervento?-
-Certo, Emmy.- Le rispose -E’ evidente che Crow non ha viaggiato tra le dimensioni da solo. Qualcuno deve averlo portato nell’altro mondo di proposito, e sono anche sicuro che quel qualcuno voglia usarlo per disfare il tessuto dello spazio, e raggiungere questo universo.
Sia Luke, sia Emmy rimasero pietrificati dalla spiegazione. Al contrario, Arianna era troppo agitata per seguirla. Rimase ferma accanto a suo fratello Tony e a Randall, che stavano facendo l’impossibile per rassicurarla.
-Ma, professore- domandò Luke -Come ha fatto a dedurre tutto questo?-
-Non è stato difficile. Non bastava l’energia dell’esplosione, nemmeno combinata al potere del gioiello. Era necessario che qualcuno dall’altra parte tentasse di richiamarlo. Non conosco la tecnologia usata, e francamente nemmeno credevo potesse esistere qualcosa di così evoluto, ma…- Fece una pausa -Evidentemente, in quel mondo c’è qualcuno che ha studiato le porte degli Aslant per molto tempo. E il suo scopo…- Altra pausa -Temo che stiamo per scoprirlo.
 
Giovia era maledettamente forte. Era sicuramente uno degli avversari più ostici e più tenaci che Vera avesse mai affrontato. Lo scontro era furibondo. Per ogni colpo di Blaziken, Skuntank rispondeva con furia ancora maggiore.
-Blaziken, Stramontante!-
-Skuntank, Velenpuntura!-
I due pokémon si scontrarono violentemente a mezz’aria. Skuntank venne sbalzato via, ma non sembrò aver riportato gravi danni. Blaziken, del canto suo sembrava non averlo nemmeno sentito, l’attacco.
-Arrenditi, non ce la puoi fare contro Blaziken!- Esclamò Vera.
-Tu dici? Fossi in te controllerei prima di dire certe spacconate…- Le rispose Giovia con un sorriso beffardo stampato sul viso.
La ragazza con la bandana controllò le condizioni di Blaziken. Anche se un attimo prima sembrava stare bene, adesso sembrava sofferente. “E’ stato avvelenato!” Pensò Vera a denti stretti “ Merda! Ma la probabilità non dovrebbe essere  del 30% circa? Che fortuna ha ‘sta tizia?”
-Blaziken, te la senti di continuare?- Chiese al suo pokémon.
Blaziken le rispose con un ghigno.
Vera sorrise. Potevano farcela.
-Ok, Blaziken.- Disse –Visto che sei già indebolito, che ne dici di concluderla con un colpo solo?-
-Cosa?!?- Esclamò Giovia -Ma chi ti credi di essere? Skuntank, punisci la sua arroganza con Nottesferza!-
-Blaziken, Calciardente!
 
Perché? Perché era stata sconfitta? Perché non era diventata ancora abbastanza forte da poter competere con QUELL’avversario?
Eccolo. Avanzava verso lei con calma, ormai non aveva nulla da temere. Saturno la guardava con sicurezza dall’alto in basso. Martes non si era mai sentita così umiliata.
Era stata totalmente distrutta nello scontro. Tutti i suoi pokémon sconfitti dal solo Toxicroak. Non mi sento di definirlo ‘scontro a senso unico’ solo perché non renderebbe l’idea.
“Ora mi darà il colpo di grazia” Pensò Martes con amarezza “E’ giusto. Dopotutto è lui il più forte.”
-Allora Martes- Cominciò il ragazzo -Che ne dici, ora, di accettare quell’invito a cena?
 
Ormai stava arrivando sulla vetta. I tecnici avevano già concluso il loro lavoro. Al suo arrivo era tutto pronto. La macchina per attraversare i mondi, un sogno coltivato per cinque anni, dopo la sua ultima sconfitta sulla Vetta Lancia. Ce l’aveva fatta. Niente poteva fermarlo, a questo punto. Neppure il moccioso.
-Salve, signore.- L’accolse Plutinio -Volevo avvisarla che i preparativi sono st…
-A dopo i convenevoli!- Rispose il capo -Attivate immediatamente il macchinario! Venti uomini, con me! Gli altri restino qui e si preparino! Sta arrivando un ragazzo e, credetemi, è maledettamente pericoloso! Non osate sottovalutarlo, tenetelo impegnato, e mantenete la porta aperta!-
Queste furono le ultime direttive di Cyrus. Plutinio attivò il congegno, una sorta di enorme arco a tutto tondo incorniciato da fili metallici, e al centro dell’arco si materializzò un portale. Era uno di quegli assurdi portali eterei di un colore azzurro luminoso, di quelli che si vedono spesso nei film di fantascienza. Ed era pronto per essere varcato.
 
Arrivò dall’altra parte. Attorno a lui degli enormi blocchi di pietra, davanti un prato sterminato. Ancora più avanti, un inaspettato comitato d’accoglienza.
Decine di poliziotti, forse addirittura un centinaio. Tutti armati. Da qualche parte in mezzo a tutta quella gente, la voce di una ragazza chiamò “Crow!”, e il ragazzo, ancora legato, sollevò la testa, a metà tra il sollevato e l’angosciato.
Alla vista di quel marasma di sbirri, i suoi subordinati scapparono. Tutti loro avevano con sé i propri pokémon, ma contro un centinaio di fucili già puntati sarebbero serviti a poco.
Cyrus vide il suo sogno infrangersi in un istante. I poliziotti gli urlarono di rimanere immobile: anche se gli altri sgherri erano scappati, lui non l’avrebbero lasciato fuggire tanto facilmente.
Per di più, ora, un uomo avanzava verso di lui. Aveva un aspetto bizzarro, con quel vestito così elegante e fuori posto, e quel assurdo cappello lungo una trentina di centimetri. Ma non era tempo di soffermarsi sui dettagli: era nei guai e non trovava modo di uscirne. Almeno finché non abbassò lo sguardo su Crow.
 
Il boato dell’urto fu tremendo. Entrambi i pokémon vennero sbalzati via, e le due allenatrici si guardarono per un attimo negli occhi. Nessuna delle due aveva paura. Giovia avvertiva solo un po’ di preoccupazione, mentre ancora tentava di valutare l’avversaria. Vera, al contrario, si sentiva al contempo felice, furiosa ed eccitata.
I loro pokémon si rialzarono. Si avvicinarono l’uno all’altro, sfidandosi a chi avrebbe ceduto per primo. Alla fine fu Skuntank a cadere. Non ci fu sorpresa da parte di Giovia, che in un lampo richiamò il proprio pokémon e chiamò sul campo Crobat. L’Aerasoio  di quest’ultimo fu così immediato che Blaziken non riuscì ad evitarlo: anche lui si accasciò al suolo. Accadde tutto in una frazione di secondo.
Vera rimase per un attimo sbigottita dalla velocità dell’avversaria, ma i suoi riflessi presero il sopravvento. Automaticamente estrasse due pokéball dalla cintura. Con quella che teneva nella mano destra richiamò Blaziken, con l’altra mandò a combattere anche lei il suo secondo pokémon: la sua bellissima Glaceon.
Questa volta lo scontro fu totalmente impari. Un lampo azzurro, Crobat venne congelato e cadde al suolo esausto: Geloraggio.
Giovia era arrivata al suo ultimo pokémon, mentre a Vera ne rimanevano altri cinque, compreso Glaceon, che di fatto finora aveva scagliato un solo colpo.
Alla Comandante non restò quindi che far scendere in campo Bronzong: statisticamente, era avvantaggiato dal tipo, contro Glaceon, ma nemmeno lui avrebbe potuto sconfiggere 5 pokémon di fila.
Aprì lo scontro in vantaggio usando Vortexpalla, colpendo in pieno Glaceon.
-Glaceon, dobbiamo aiutare Drew! Chiudi ora lo scontro con Palla Ombra!- ordinò Vera al proprio pokémon.
Bronzong non riuscì a schivare il colpo. Venne abbattuto in un attimo, e la battaglia si concluse con una rapidità inaspettata. Giovia si lasciò cadere a terra. Stava per piangere. Era finita. Non era riuscita a fermare la ragazzina. Era stata un completo fallimento.
Vera la superò senza rivolgere la parola. Aveva conosciuto anche lei la sconfitta, sapeva che non c’era niente di più umiliante, in quel momento, della compassione dell’avversario. E poi lei aveva una missione. Un suo amico era in pericolo, ed il suo fidanzato era andato a salvarlo da solo.
 
Cominciava a spazientirsi. Quei pivelli gli stavano solo facendo perdere tempo. Non era difficile sconfiggerli, ma dopo il quindicesimo cominciavano ad essere troppi. Per sua fortuna, tutti quelli che non si sa perché erano tornati indietro dal portale, erano così in panico da non averlo neppure notato. Ma lui andava di fretta. Crow era tornato nel proprio mondo insieme a Cyrus, e se tutti quei soldati del Team Galassia erano fuggiti indietro, un motivo doveva esserci.
Erano ormai venti minuti da quando si era separato da Vera, e da quando era arrivato aveva già sconfitto sedici nemici , ma sembravano mancarne ancora una decina. In quel momento, sentì dei passi alle spalle, rapidi, da corsa: non aveva bisogno di voltarsi per sapere che Vera l’aveva raggiunto.
-Qui ci penso io!- Urlò la ragazza, arrivata ad un paio di metri da lui -Tu attraversa la Porta! La chiuderò non appena sarai tornato.-
Drew la ringraziò con lo sguardo. Non c’era tempo per le parole. Corse rapido verso la Porta Inversa, mentre i colpi diretti contro di lui venivano deviati dai pokémon di Vera. Saltò nel vuoto.
 
-Non provate a colpirmi! Ho un ostaggio!- Cyrus aveva afferrato Crow per il collo, e ora lo teneva stretto davanti a sé -Ci tenete al ragazzo, no?-
I poliziotti abbassarono le armi. Anche il tizio con la tuba si fermò sul posto.
-Weavile, sterminali!- Con queste parole fece uscire il pokémon dalla sfera. I poliziotti della prima linea fecero per rialzare i fucili, ma Weavile fu più veloce. Colpì quasi tutti i piedipiatti, chi con Gelopugno, chi con Nottesferza. I pochi a non essere colpiti si ritirarono saggiamente indietro.
-ORA BASTA!- Urlò Cyrus -Da oggi in poi, sarò io il padrone di questo mondo, inutili sbirri!-
-Piantala, Cyrus.
Questa voce dietro di lui, una pioggia di petali colpì Weavile in pieno. Cyrus si girò, sgomento: proprio lui, proprio quel ragazzo che già aveva dimostrato di poterlo obbligare a modificare i suoi piani. E nei cui occhi, ora, brillava una sfumatura di odio, unita ad una inspiegabile consapevolezza di avere il potere.
Il suo sguardo inquietò il Capogalassia, anche se non bastò a fargli perdere del tutto il raziocinio. -Altrimenti?- Il suo tono era calmo e ragionato -Non vorrai rischiare di colpire il tuo amico, vero?-
-Oh no, nessun rischio.- Rispose Drew accennando un sorriso -Rose non mancherebbe mai il bersaglio. SOLARRAGGIO!-
 Ancora prima che il fascio di luce partisse, Cyrus l’aveva capito: sarebbe stato centrato in pieno. Reagì d’istinto, mollando a terra il ragazzo e lanciandosi di lato. Ma anche l’uomo con la tuba l’aveva intuito. Rapido e letale, afferrò il Capogalassia per le spalle, impedendogli ogni movimento. Cyrus era stato sconfitto.
 
Consiglio, ora di ascoltarsi Wonderwall degli Oasis, leggendo questo paragrafo. Rende, rende.
 
La battaglia era finita. Drew era stato eccezionale. Ora Crow era libero, mentre Cyrus era stato legato per evitare che tirasse fuori qualche altra sorpresina dalla pokéball. Il ragazzo aveva potuto finalmente riabbracciare Arianna, ma anche la sua famiglia ed i suoi amici. E anche il professore. In fondo era stato lui ad organizzare quel comitato di benvenuto tra i fucili, non c’era il minimo dubbio.
Era davvero felice di averli potuti rivedere tutti quanti. Ma fu costretto ad interrompere i saluti per affrontarne uno molto più doloroso. Lui e Drew non si sarebbero più rivisti.
-Ehi, Drew- cominciò -senti…
-No, stai tranquillo, Crow.- Lo interruppe quest’ultimo -Non c’è bisogno che tu mi dica niente. So anch’io che non potremo rivederci, ma…- Non era facile trattenere le lacrime. Anche Crow aveva gli occhi lucidi.
-Ti ringrazio!- Esclamò Crow, quasi urlando -Tu mi hai aiutato molto, nel tuo mondo. Sono finito lì senza sapere come né perché, e tu mi sei subito diventato amico. Non hai esitato a salvarmi nemmeno quando quelli del Team Galassia mi hanno rapito… Non sai quanto ti…- Gli si spezzò la voce. Era troppo doloroso.
-Ma anch’io devo ringraziarti. Non ho mai avuto un amico come te. Quei pochi giorni passati insieme sono stati fantastici. E, anche se ho sempre saputo che, prima o poi, saresti dovuto tornare nel tuo mondo, io… io ho sempre sperato che non accadesse. Non volevo perdere un amico. E sono sicuro che anche Vera la pensava come me.-
Ormai erano scoppiati entrambi a piangere. Drew non sapeva più cosa dire. Intervenne il professore.
-Ragazzi- disse col suo tono più tranquillo -Non dovete disperare. Non lo sapete che, finché c’è vita, c’è speranza? Se vorrete rivedervi, e sarete vivi, potrete farlo. L’importante è che continuiate a sperarlo.- Una lacrima gli scese mentre abbassava la tesa del cilindro -E credetemi, so di cosa parlo.
Non c’era altro da dirsi. O meglio, c’erano così tante cose che non sarebbero mai riusciti a dirle tutte. Si scambiarono semplicemente un abbraccio, poi Drew e Cyrus attraversarono il portale.
Crow pianse.
 
Dalla finestra dello studio, si godeva di un’ottima vista su tutta la città. Ormai era notte, e la pallida luce della Luna illuminava debolmente le finestre dei palazzi circostanti. All’interno, un uomo spense con decisione la luce rossastra del mozzicone di un sigaro.
-Quanto è debole. Ero certo che quell’incompetente avrebbe fallito. Meglio così, in fondo. Mi è stato molto più d’aiuto.-
Un ragazzo entrò nello studio. I lineamenti, così come i vestiti, erano indefinibili nell’oscurità pressoché totale della stanza.
-Capo, e tutto pronto.- Disse.
-Molto bene.- Gli rispose -Allora possiamo andare.
 
Io: Non ci credo. Non ci credo manco io! E’ finita!
Crow: Ma… e quell’epilogo?
Io: Beh, puoi vederlo come anticipazione della seconda parte!
Crow, Drew, Vera, Luke, Arianna, Layton, Flora, Cyrus, Saturno, Emmy, Clive, Rosso, Ruby, Blu, Descole, Giovanni, Prof. Oak, Grosky, Rocco, Don Pablo, Martes, Giovia: COSA?!?!?
Clive: Ma allora ci sarà veramente un sequel! E ci sarò veramente io?
Io: Sì, tu sarai il protagonista! Insieme all’unico a non essere mai apparso qui, tra quelli che prima hanno esclamato “COSA?!?!?”
Luke: Quindi, intendi dire…
*Tutti si voltano da una parte*
Io: No, non potete dirlo! I lettori attenti lo capiranno da soli, tutti gli altri aspetteranno. E ora ne approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno seguito questa storia, tutti i recensori, e i miei amici che l’hanno letta. Tengo a fare presente, che unire l’universo dei pokémon con quello del Professor Layton non è stata una passeggiata: dosaggio delle battaglie, divisione della storia, spiegazioni… è stato un lavoraccio, ma le recensioni positive, e i pareri degli amici mi hanno convinto a continuare. E arrivati fin qua… perché fermarsi? Tutti sintonizzati, guai a chi perde il seguito!
   
 
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