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Autore: katyjolinar    06/10/2014    2 recensioni
18 anni sono un traguardo importante per tutti. Per un vichingo segnano l'ingresso all'età adulta e a Berk si celebrano in un modo molto particolare, soprattutto se chi compie gli anni è il figlio del capo villaggio
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era la mattina di Snoggheldhon.
Il sole non era ancora sorto sulla baia di Berk, e tutti gli abitanti del villaggio ancora dormivano.
Hiccup aprì gli occhi, fissando il soffitto. Non era il tetto di casa sua, perché quella notte non aveva dormito lì, ma la sera prima era sgattaiolato fuori di casa, come suo solito, con la scusa di portare Sdentato a sgranchirsi le ali, e poi, con il favore dell'oscurità, era andato a trovare Astrid, come ormai faceva tutte le sere.
Di solito saltavano di nuovo in groppa a Sdentato e salivano fino alla Mensa del Gigante, dove sistemavano delle coperte per terra e si stendevano, per passare qualche ora insieme, lontani da sguardi indiscreti, e fare l'amore finché, esausti, non si addormentavano abbracciati, ma la sera prima, approfittando del fatto che i genitori di Astrid avevano il turno di guardia alla stalla, dove le ultime uova di drago stavano per schiudersi, avevano deciso di restare in casa.
Astrid dormiva ancora, raggomitolata contro il suo fianco, con la testa sul suo petto e i capelli in faccia. Hiccup le baciò la testa e, delicatamente, la fece spostare, poi si alzò e cercò i suoi vestiti. Si stava finendo di fissare la protesi quando anche Astrid si svegliò.
La giovane si tirò su, guardando il compagno con aria assonnata, poi lo baciò.
"Già vai via?" domandò, carezzandogli i capelli.
"È quasi l'alba. È meglio se vado, ci vediamo comunque più tardi." la rassicurò il ragazzo, dandole un ultimo bacio e uscendo dalla finestra, mettendosi in groppa al suo drago, che aspettava pazientemente lì vicino.
Arrivato a casa, si accorse che suo padre era già in piedi, quindi lui e Sdentato entrarono più silenziosamente possibile.
Hiccup scese le scale, sbadigliando e facendo un saluto indistinto a Stoick.
"Buongiorno, figliolo." lo salutò, mangiando la sua colazione "Pronto per oggi?"
"Eh? Sì, più o meno..." rispose il giovane, versandosi del latte di yak e sedendosi al tavolo, di fronte al padre "Sei sicuro che non mi assaliranno non appena entrerò nella Sala Grande?"
"Non ti preoccupare, Hiccup, ho dato ordini precisi." lo rassicurò l'altro "Non riceverai pressioni. Hai già qualcuna in mente?"
"Oh, beh, io...." rispose, vago, Hiccup, finendo di bere il latte.
"Non fa nulla, figliolo. Stasera lo dirai." lo bloccò Stoick, sorridendo "Ora andiamo, ci sono molti preparativi da fare."
Saltarono sui loro draghi e volarono alla Sala Grande, dove cominciava a vedersi un po' di gente. Stoick diede qualche ordine in giro, mentre Hiccup lo seguiva, in attesa che lo raggiungessero anche i suoi compagni dell'Accademia dei Draghi.
"Sai, figliolo, devi ritenerti fortunato." disse, ad un certo punto il capo di Berk, mentre sistemava dei festoni lungo le pareti "Ai miei tempi non ci era consentito scegliere una compagna da soli, era sempre la famiglia a farlo per te... raramente capitava che i promessi si amassero già al momento del fidanzamento..."
"E questo è stato il caso di tuo padre, ragazzo!" si intromise Skarakkio, entrato nella sala grande già agghindato per la festa "sai, c'è mancato poco che tu nascessi fuori dal vincolo matrimoniale, i tuoi nonni erano furiosi quando l'hanno scoperto."
Hiccup fissò il padre, sorpreso. Non pensava che lui, così fissato col seguire le regole e le tradizioni, avesse evaso una delle più importanti. Certo anche il giovane stava contravvenendo alla stessa regola, ma non poteva certo dirglielo, si sarebbe infuriato, la cosa importante, ora, era arrivare alla sera e poter, finalmente, ufficializzare la relazione con Astrid. Fissò ancora per qualche secondo i due adulti, poi vide Moccicoso, Testa di Tufo e Gambedipesce entrare nella Sala e decise di raggiungerli.
"Ehi, Hiccup!" lo salutò Testa di Tufo "Sappi che mia sorella è da stanotte che si sta facendo bella per te"
"Oh, per Odino... ma che hanno le ragazze?" si lamentò il ragazzo "È meglio se cambio aria, prima di veder arrivare qualche pretendente. Moccicoso, Tufo, voi restate qui ad aiutare; Gambedipesce, vieni con me, andiamo alle stalle a controllare le covate."
Il corpulento amico annuì e lo seguì entusiasta, insieme a Sdentato.
Appena arrivarono alle stalle andarono subito a controllare Muscolone e le sue uova; accanto a lei, seduta in un grosso nido di rami secchi, stava Tempestosa con due neonati di Uncinato Mortale addormentati, e mentre Gambedipesce si occupava della sua amica, Hiccup fece una carezza a Tempestosa e Sdentato annusò i due cuccioli addormentati.
"Stasera sarà una sera piena, mi sa..." sospirò, più tra sé che con Gambedipesce.
"Non vorrei essere al tuo posto, Hic... ci saranno tante ragazze deluse." affermò "Hai già scelto o sei ancora indeciso?"
Hiccup non rispose, Gambedipesce lo guardò. Era ancora intento a coccolare Tempestosa, la quale si gustava un mezzo salmone appena rigurgitato da Sdentato apposta per lei. Non aveva detto nulla, ma il ragazzo capì.
"Lei? Hiccup! Sei proprio sicuro? E se andasse male? Lo sai come è fatta, non ama essere obbligata a fare le cose!" lo ammonì.
"Non è un obbligo. Lo accetterà." rispose Hiccup, senza togliere gli occhi da Tempestosa.
"Come fai ad esserne così sicuro? Non le hai mai parlato, come non hai parlato con nessuna delle altre ragazze che aspirano a diventare la futura moglie del capo tribù."
"Non c'è stato bisogno di parlare." continuò il ragazzo "Non c'è bisogno di parlare quando... quando..." Hiccup diventò completamente rosso "okay, Gambedipesce, che rimanga tra noi, per piacere!" lo ammonì, guardandosi furtivamente intorno, quindi abbassò il tono di voce "Abbiamo contravvenuto alla prima regola della Benedizione di Frigga."
L'altro giovane lo fissò shockato, portandosi entrambe le mani alla bocca.
"T... tu e Astrid avete..." cominciò, prima a voce alta, ma poi abbassò improvvisamente il tono "Ti sei unito ad Astrid fuori della benedizione matrimoniale?! Hiccup! Sei impazzito?!"
"Gambedipesce, tu mi conosci! Non mi piace seguire le regole." scherzò Hiccup, prendendo un uovo appena deposto da Muscolone e immergendolo nella pozza d'acqua per permetterne la schiusa.
Il ragazzo annuì, dando da mangiare al suo drago un grosso pezzo di pietra lavica trovata fuori dalla stalla, quindi seguì l'amico all'esterno e tornarono alla Sala Grande.
I preparativi procedettero veloci, e nel tardo pomeriggio era tutto pronto.
Vennero apparecchiate le lunghe tavole, disposte a ferro di cavallo attorno a un ampio spazio centrale, che sarebbe diventato la pista da ballo al momento della cerimonia di fidanzamento di Hiccup. Su una parete vennero disposte una gran quantità di botti di bevande varie, utili a mantenere alto il morale dei partecipanti.
Poco prima di sera tutti tornarono alle proprie case per prepararsi.
Hiccup salì in camera sua e aprì il baule con il suo vestiario. Sdentato lo osservava incuriosito, mentre prendeva un abito praticamente nuovo e lo metteva sul letto.
Era di colore scuro e sembrava molto elegante, Hiccup non lo indossava quasi mai, non amava molto quell'abito; lo fissò, poi prese a fare alcune modifiche alla casacca per renderlo più adatto alla sua persona, quindi lo indossò.
Il drago fece un verso allegro, quando il ragazzo si mostrò di nuovo; questo significava che era perfetto.
Scesero nell'entrata, dove Stoick li aspettava impaziente, e insieme tornarono alla Sala Grande.
Qualche minuto dopo cominciarono ad arrivare tutti gli altri, e si fecero vedere anche le prime ragazze, che per tutto il giorno non si erano viste. Avevano tirato fuori i loro abiti più belli e sfoggiavano pettinature elaborate, ma Hiccup ne aspettava solo una, che non si fece attendere molto.
Astrid entrò nella sala dietro un gruppo di adulti, in silenzio, guardandosi attorno; indossava un abito lungo con scollo a V di velluto rosso, con una cintura di cuoio che le stringeva la vita. Teneva i capelli sciolti e sulla fronte aveva una sottile fascia dorata. Hiccup ne restò affascinato, non l'aveva mai vista così, in abiti femminili, ed era incredibilmente bella. Si sorrisero, poi andarono a sedersi ai loro posti per mangiare.
Ci furono brindisi, chiacchiere allegre e diverse portate di cibo, prima che un gruppo di vichinghi si alzasse e andasse a posizionarsi in fondo alla pista da ballo, dove erano stati messi alcuni strumenti musicali. Stoick si alzò e fece un discorso; Hiccup fece un respiro profondo: era quasi il momento.
"...ed ora pregherei le ragazze di disporsi qui in centro, affinché mio figlio possa vedervi bene." concluse l'uomo. Molte ragazze si alzarono, mettendosi in fila di fronte al tavolo del capo e di suo figlio, tra loro c'era anche Astrid.
Hiccup si alzò, camminando lentamente. Passò accanto ai suoi amici dell'Accademia, seduti al tavolo con lui; Moccicoso fissava Astrid con aria incredula, Gambedipesce, l'unico del gruppo a conoscere la decisione di Hiccup, guardava un po' lui e un po' suo cugino, pronto a portare via Moccicoso nel caso avesse avuto una reazione esagerata, mentre Testa di Tufo continuava a mangiare, incurante di quello che stava succedendo attorno a lui.
Hiccup raggiunse le ragazze, camminò tra loro, guardandole una per una. Sapeva che non poteva andare dritto verso la sua scelta, per cui si prese tempo, facendo un giro attorno a tutte le ragazze, quindi tornò vicino al tavolo e le guardò nell'insieme. Dopo qualche secondo camminò di nuovo lungo le file, fermandosi ancora a guardarle una per una, ed arrivò ad Astrid.
La guardò come le altre e sospirò.
"Oh.... che Loki si prenda la mia anima, dannazione!" esclamò, poi si avvicinò a lei, la prese per i fianchi e la attirò a sé, baciandola con molta passione.
Astrid ricambiò immediatamente, passandogli le braccia attorno al collo, mentre intorno a loro si fece un improvviso silenzio.
Si staccarono dopo qualche minuto, ma senza allontanarsi tra loro, e si guardarono attorno. Tutti erano immobili, con gli occhi fissi su di loro; Hiccup fece spallucce.
"Che c'è? Ho fatto la mia scelta, se vi va bene è così, se no... beh, non c'è un'alternativa!" esclamò.
Scoppiò un fragoroso applauso. Quando si fu placato, Stoick si avvicinò ai due ragazzi, fiero della scelta del figlio, e posò le mani sulle loro spalle.
"Signori! Mio figlio e la mia futura nuora! Che si aprano le danze!" esclamò, facendo un cenno all'improvvisata orchestra.
Hiccup prese meglio la compagna, conducendola lungo la pista da ballo a suon di musica. Dopo poco vennero raggiunti da tutti gli altri e la festa continuò, più allegra di prima.
Dopo circa mezz'ora, mentre le danze continuavano, Hiccup, Astrid e i ragazzi dell'Accademia dei Draghi si raccolsero in un angolo, per poter parlare tra loro. Il ragazzo non mollava mai la compagna, e si sedettero insieme su una panca, mentre gli altri si sistemarono per terra, attorno a loro. Testa Bruta li raggiunse poco dopo e si fermò davanti alla coppia, guardando i due con aria seria. Improvvisamente li abbracciò entrambi, cogliendoli di sorpresa.
"Sono così felice!" esclamò "Siete davvero una bellissima coppia!"
"Ehi, sorellina, ma tu non eri tra quelle che voleva sposarsi Hiccup?" domandò Testa di Tufo, confuso.
In tutta risposta, la ragazza, tenendosi la gonna dell'abito e, con un colpo ben assestato, stampò l'impronta dello stivale in faccia a suo fratello.
"Oh, si! Stivali nuovi! mi piacciono! Fallo di nuovo, ti prego!" disse il giovane, sorridendo soddisfatto.
Hiccup e Astrid li guardarono, ridendo. Non era cambiato nulla, tutto era tornato alla normalità, l'unica differenza era che ora loro erano ufficialmente una coppia.
Il ragazzo la strinse protettivo, baciando la compagna per l'ennesima volta.
Ora sarebbe andato tutto bene.
   
 
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