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Autore: LouisLiamNiallHarryZayn    06/10/2014    2 recensioni
Liam, amico di Harry che grazie al suo infallibile metodo riesce a convincere tutto il gruppo a trascorrere una settimana a Las Vegas.
Zayn, amico di Harry che sta ancora piangendo in un angolino per i soldi spesi in questo stupido ed inutile viaggio.
Niall, amico di Harry che scoreggia ogni ora del giorno.
Louis, cugino di Liam molto amato da Harry e sua prossima preda preferita dopo la nonna di Niall a essere preso sotto un bus a due piani.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A week in Vegas


 
Penso che la nonna di Niall stia calando di posizione nella mia lista nera -giuro che l'ho realmente fatta- e al primo posto stia per avvivarci a furia di miei calci nel culo, sicuramente abituato a certe presenze, Louis in tutta la sua finta eterosessualità.
E non solo adesso devo restare circa un'ora fuori da ogni negozio in cui Louis vede una "t-shirt favolosa e imperdibile" sotto il Sole cocente e il caldo nauseante, ma devo anche sorbirmi un nano iraniano che continua a lamentarsi sui suoi progetti futuri andati in frantumi per colpa di quel finto pacifista di Liam.
"E mi spieghi chi me li darà i soldi per comprarmi casa?" mi chiede mentre sento un suo leggero singhiozzo.
E' normale che l'istinto di gettare Zayn in una piscina e lasciarlo affogare mi pervada completamente, eccitandomi allo stesso tempo?
"Ao Zayn, me le hai ammosciate" rispondo andando incontro a Niall che sta mangiando un gelato, ma dove l'ha preso?, e si guarda attorno indagatore.
"Ragazzi abbiamo finalmente finito" urla stra-felice Louis uscendo dal negozio con circa venti buste con le stampe di marche che non potrei permettermi nemmeno fra settanta-ottant'anni.
Vedo quel povero santo di Liam uscire esausto dal negozio e vedo nei suoi occhi la voglia di prendere un coltello e trafiggere il cugino senza la minima pietà.
Come biasimarlo?
"Bene ragazzi e Louis" dico mentre lui fa una smorfia seccata "adesso è il momento di fare cose da uomini, e non da checche isteriche come qualcuno" continuo indicandolo "e andare finalmente a giocare d'azzardo" concludo battendomi le mani da solo mentre tutti, a parte Zayn ancora sconvolto, sorridono e annuiscono.
-
"Ma abbiamo realmente diciotto anni" sospiro frenando la voglia suicida di ammazzare Louis.
"Non avete documenti e non entrate" dice i buttafuori dopo aver fatto passare Niall, Liam e Zayn che mandandoci un bacietto volante sono andati alle slot abbandonandoci fuori dal casinò.
Louis sbuffa e notando sicuramente il mio forte nervosismo, forse è una delle uniche cose sensate che abbia mai potuto fare, mi allontana dalla guardia mentre un "ma vaffanculo te e tutta la razza tua" mi esce dal cuore con una leggera sfumatura di odio e sarcasmo nella voce.
"Ma Harry, non serve portarlo" comincio mentre la checca-boy si siede su una panca e io osservo a metà fra l'incantato e l'arrabbiato la meravigliosa vista piena di luci e colori che Las Vegas ha da offrirci.
"Potevi anche non ascoltare il mio consiglio" si incazza il nanetto da giardino alzandosi scocciato.
"Non avrei dovuto" rispondo ringhiando mentre mi giro notando che alcune delle moltissime persone presenti si sono voltate nella nostra direzione.
Comincio ad incamminarmi nella via seguendo il mucchio di gente e lasciando la mia futura preda da sola.
"Non mi lasciare da solo" dice con tono falsamente dolce mentre si incammina con me, che non ho voglia di rispondergli, ed entro in un bar di cui non leggo il nome.
Qualche ora dopo mi ritrovo seduto su uno sgabello ubriaco marcio mentre getto sul bancone il mio ormai amato bicchierino.
"Ne vuoi ancora ragazzino?" dice la barista mentre mi versa ancora un po' di quella magica miscela arancione nel bicchiere.
Bevo tutto in un sorso e sento tutto lo stress del viaggio e l'incazzatura di qualche ora fa scivolare via e bruciare inseme all'alcool giù per il mio corpo.
"E alla fine lo hanno beccato mentre si toccava il pistolino" finisce di raccontarmi la storia Louis, altrettanto ubriaco quanto me, mentre cominciamo a ridere come due imbecilli.
Sotto l'effetto dell'acool Louis non è tanto male, in tutti i sensi. Ma che cazzo sto dicendo?
Scende a meraviglia l'ennesimo bicchierino lungo la gola e lo sento bruciare quando arriva alla fine del mio stomaco ormai inondato dagli alcolici.
"E' io ti ho mai raccontato di quella volta in cui Niall ha fatto svenire una cameriera in un hotel con una sua scoreggia?" urlo, senza accorgermene, e Louis comincia a ridere come un coglione.
Mi gira appena la testa e la voglia di vomitare l'anima si sta impadronendo di me.
Porto immediatamente, dopo aver lasciato una generosissima somma al bancone, Louis fuori da quel locale con me e dopo aver vomitato in una stradina abbastanza nascosta ecco che mi ritrovo schiacciato dalla figura di Louis che mi ficca la lingua puzzolente in bocca.
Ed è così che mi viene il colpo di genio.
"Louis perché non ci sposiamo?" comincio a ridere e vomito ancora attento a non colpire le mie scarpe.

E del resto della serata resta solo il buio.  


Buonasera fanciulli.
Allora cosa ne dite di questo capitolo?
Vi informo subito che nei prossimi capitoli avremo anche la possibilità di vedere la storia dal punto di vista di Louis.
(lo faccio anche per scrivere più capitoli dato che arrivati a fine settimana -nella storia intendo- sarà tutto finito).
Allora che mi dite?
Grazie per le recensioni e le visualizzazioni.
Anadate a scuola e studiate caproni.
Un beso.
 
  
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