Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: NicoDiAngelo_    07/10/2014    0 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia su questo fandom quindi...siate buoni!
Come tutti sappiamo, casa Phantomhive è una casa piuttosto tranquilla... Cosa potrebbe succedere se un nuovo personaggio venisse a stravolgere tutto? (la mia allergia alle trame si fa sentire.... ETCHU!)
[probabili spoiler di tutte e tre le serie saranno segnalati all'inizio di ogni capitolo]
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Da quanto tempo, fratello- Disse.
Gli sguardi di tutti si fissarono alternativamente su Lilith e Sebastian. Effettivamente la somiglianza tra i due era sconvolgente.
- Fr… Fratelli?- disse Ciel.
- Esatto – disse Lilith – Fratelli, nati dallo stesso grembo e allattati allo stesso seno, per così dire-
- ma com… SEBASTIAN! Perché non mi hai mai detto che hai una sorella?!- disse il conte, furioso.
- Io…- iniziò l’interpellato ma fu subito interrotto da Lilith.
- Tu gliel’hai mai chiesto?- disse con un risolino.
-Io… - ora era Ciel a non sapere cosa dire.
- Capisco…-
- Comunque, che ci fai tu qui?- chiese il conte. Lilith sospirò.
- Come ho già detto, vagavo qui vicino quando sono stata sorpresa dalla tempesta, così ho chiesto riparo a Mey-Rin, ma sono svenuta e…-
- Ho capito, ho capito. Ma perché ti trovavi qui?-
- scappavo-
- Da chi?-
- Dal mio padrone. Ero la cameriera di un nobile ma il mio padrone era un porco… così ho preso baracca e burattini… anzi no, diciamo che ho girato i tacchi e ho tolto il disturbo.-
- capisco… senti ti andrebbe di lavorare qui? Effettivamente servirebbe qualcuno che aiuti Mey-Rin…-
- Okay, perché no…-
- È deciso, allora. Sebastian, trova una stanza per Lilith. Discuteremo di tutto domattina- disse il conte, sbadigliando.
- Come desidera- disse Sebastian con un mezzo inchino. Lilith gli si avvicinò e insieme uscirono dalla stanza, ma, mentre si trovavano ancora sulla porta, la coperta cadde dalle spalle di Lilith rivelando un tatuaggio: delle grandi ali nere.
*      *        *
La porta si richiuse alle loro spalle. Sebastian la precedette e le fece segno di seguirla. Lilith non se lo fece ripetere due volte.
- E allora… Sebastian?- disse timidamente.
- Si… era il nome del suo cane- rispose Sebastian quasi disgustato. Lilith si fece scappare un risolino, subito spento dall’occhiataccia di suo fratello.
Da quando siamo diventati così estranei?
- Quanti anni ha il conte?-
- 13-
-13!? Ma sei cretino?! Vuoi divorare l’anima di un bambino di 13 anni?!-
- Ti pregherei di non urlare. E comunque è stato lui a evocarmi-
- E tu non saresti dovuto andare citrullo!!!-
- Sono stato evocato tre anni fa da questo bambino che mi chiese il potere di vendicarsi di ciò che gli avevano fatto. Io ho solo eseguito ciò che mi è stato chiesto e, comunque, non so quando quest’incarico avrà fine. Potrebbero volerci giorno oppure anni…-
- ti ha evocato quando aveva 10 anni?!-
- Perché sei così sconvolta?-
- Avevo 10 anni anch’io, Sebastian! Oppure te ne sei già dimenticato?-
-Siamo arrivati. Domattina ti porterò dei vestiti nuovi- disse mentre si allontanava.
-Sebastian… Aspetta!-
- Che c’è?-
- Sono contenta di averti ritrovato- si avvicinò a lui e lo abbracciò. Lui esitò per un attimo prima di ricambiare l’abbraccio.
- Buonanotte, Lilith-
- Buonanotte, Sebastian-
Entrò nella stanza. Era molto semplice, c’erano solo un letto, una libreria, un armadio e una toeletta. Si sedette alla toeletta. La coperta cadde sul pavimento e rivelò un nastrino rosso legato intorno alla sua coscia, a cui era attaccato un cilindretto dorato.
Quando lo prese in mano, il cilindretto si tramutò in un pugnale, che afferrò con la mano destra, mentre con la sinistra afferrava una ciocca di capelli.
Un taglio netto.
Continuò finchè non tagliò ogni ciocca, tenendo come guida l’altezza del mento, ma, tagliando le ciocche una per una, il risultato fu un taglio disordinato e sbarazzino.
Nuova casa, nuova vita… nuova me.
*   *    *   
Il giorno dopo, Sebastian bussò presto alla sua porta per darle dei vestiti.
-E quelli?- chiese accennando ai suoi capelli con un sorriso.
- Così sono più comodi- disse semplicemente.
I vestiti portati da Sebastian si rivelarono essere un abito blu, un grembiule bianco e degli stivali marroni. Sicuramente dovevano appartenere alla cameriera poiché, quando li indossò, notò che erano cuciti per una persona leggermente più alta e meno magra di lei. Si guardò allo specchio, mentre legava il nastrino rosso, che la notte prima le era servito per reggere il pugnale, intorno al collo.
Sarà una giornata lunga.
Si recò in sala da pranzo dove trovò i tre servi pronti ad accogliere il padroncino. Si posizionò accanto a Mey-Rin nell’esatto istante in cui il conte entrò accompagnato da Sebastian. Mentre Ciel faceva colazione, le porte della sala da pranzo si spalancarono ed entrò un….
Un folletto travestito da confetto.
Il nuovo arrivato si rivelò essere una ragazzina, bionda, occhi verdi, che indossava un abito che la faceva sembrare un confetto.
-CIERUUUUUUUUUUU- gridò saltando al collo del ragazzino.
- Elizabeth!- esclamò quest’ultimo cercando di non soffocare.
- Cieru ti ho detto che mi devi chiamare Lizzy!- Sebastian e Lilith si misero a ridere nello stesso istante e nella stessa posa.
- Lady Elizabeth, qual buon vento la porta qui?- disse Sebastian.
- Avevo voglia di vedere il mio Cieru- disse la ragazzina.
- Oh. che stupido! Mi sono dimenticato di presentarvi la nostra nuova cameriera! Lady Elizabeth, vi presento mia sorella, Lilith Michaelis-
- Piacere di conoscervi- disse Lilith con una riverenza.
- Ma quanto sei…. CARINA!! Però… quel vestito non è affatto carino. Dobbiamo acquistarne uno nuovo-
E così, mezz’ora dopo si ritrovarono tutti e quattro (Lilith, Elizabeth, Ciel e Sebastian) al negozio di abiti per cameriere più popolare di Londra.
Dopo una serie di abiti improbabili (tra cui uno rosa confetto che Lilith aveva indossato solo sotto minaccia di suo fratello), Elizabeth si avvicinò tutta trionfante reggendo tra le braccia un abito.
Bianco.
No. non bianco!
-Io quel coso non lo metto!-
-Perché? È così caarinooo!-
-NON INDOSSERÒ MAI UN ABITO BIANCO!- gridò correndo nel camerino.
Sebastian entrò e la ritrovò che piangeva. Senza una parola le fece alzare il viso e le asciugò le lacrime. Dopo che si fu ripresa, le fece indossare un ultimo abito. Nero, lungo fino alle ginocchia, con la gonna leggermente ampia, le maniche lunghe e il collo alto.
Perfetto.
Uscendo dal negozio, Lilith andò a sbattere contro qualcuno. Alzò la testa e si ritrovò davanti un ragazzo.
Vestito di rosso.
La mano le corse al nastrino un attimo prima che si girasse e iniziasse a correre.
Non è possibile!








ANGOLO DELLA PAZZA ISTERICA DELL'AUTRICE
buongiorno bella gente!! sono tornata con un nuovo capitolo! (Ciel: potevi startene benissimo dov'eri)
nuovi misteri vengono alla luce. cos'avrà mai Lilith contro il bianco? per scoprirlo dovete attendere il prossimo episodio di Kuro... Maiden! (si, lo so, era pessima)
A chiunque recensisca, regalo un pasticcino fatto da sebastian!
Ci si rivede!
Lailah

 
  
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