Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: BecauseOfMusic_    07/10/2014    1 recensioni
Elisa ha fatto domanda per un corso trimestrale di canto in una rinomata scuola americana durante l'estate, aspetta la telefonata che le confermi che è stata accettata, invece viene contatta dal manager di un famosissimo gruppo musicale, che le propone un lavoro da corista per il tour estivo.
Quando arriva in america con il suo ragazzo tutto sembra perfetto, fino all'incontro con le star, con Joe Jonas in particolare...
Può bastare un'estate per farle cambiare idea sull'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono in ritardo e il capitolo è breve, ma vi prego di non odiarmi, perchè ho tantissime cose da fare in questi giorni ):
Come sempre: recensite! Vi aspetto per sapere cosa pensate della storia :)

Un abbraccio

BecauseOfMusic_


Le settimane che seguirono furono frenetiche: tre concerti in tre città diverse, poi i manager annunciarono che avremmo fatto un concerto ogni due giorni per tutta la durata di luglio, mentre agosto l'avremmo passato tutto in Europa; per me fu un sogno sentir pronunciare quella parola, perché significava anche Italia, dove io mi sarei fermata, mentre loro sarebbero tornati a casa e tutto sarebbe finito...
Non potevo fare a meno di essere triste, perché avevo fatto nuove amicizie, e lasciarle mi sarebbe costato non poco << ma >> mi dissi << perché preoccuparsi adesso di quello che succederà tra due mesi? Sii felice e divertiti, visto che ne hai la possibilità >> Dato che Paul aveva ripreso a venire alle prove cercai di stare lontana da Joe: non volevo farlo ingelosire inutilmente, e cominciai a frequentare Sophia, un'altra ragazza del coro: era poco più alta di me, portava i capelli biondi a caschetto e si truccava molto.
Scoprii che conosceva i Jonas da molto prima di me, quasi da una vita, e scherzava e rideva con loro come se fosse una sorella acquisita. Non mi nascose che le interessava Nick, ma lui sembrava non considerarla affatto in quel modo e lei se ne era fatta una ragione. Andavamo in giro per le città a fare shopping e chiacchieravamo tanto. Ben presto diventammo grandi amiche: non mettevo un vestito senza chiederle un parere, passavamo la pausa pranzo insieme quando Paul non era presente, uscivamo nei locali la sera insieme a tutte le altre, e trascorrevamo i giorni liberi dal canto a sistemare unghie e capelli. Può sembrare un po’ infantile, ma avevo assoluto bisogno di un’amica femmina, e finalmente ne avevo trovata una. Il mio ragazzo continuava a cambiare lavoro mano a mano che cambiavamo città: non capivo come fosse possibile, visto il poco tempo che trascorrevamo nelle varie località, ma era lui ad insistere: sosteneva che altrimenti si sarebbe annoiato troppo. Mi disse che era stato assunto come fattorino da una catena di fastfood piuttosto grande e aveva sistemato tutto anche con i vari trasferimenti, per cui non avrebbe più dovuto licenziarsi; fui davvero felice per questo suo traguardo e speravo di festeggiare in modo adeguato, ma mi disse che aveva programmato di uscire con i colleghi la prima sera per conoscerli meglio. Era una scusa bella e buona, ma non avevo alcuna voglia di litigare, così lasciai correre. Non ostante mi fossi allontanata Joe mi cercava spesso, e in ogni città che visitavamo riusciva a trovare il modo di mostrarmi una foto della spiaggia e a ricordarmi il nostro patto; era una delle cose che non capivo di lui: aveva paura che non mi buttassi nella carriera da solista? Oppure voleva che non dimenticassi che in cambio mi avrebbe detto un segreto? Una sera tornai a casa e quando aprii la porta trovai Paul con un cucciolo di cane in braccio, un bovaro.
-Per te.- mi disse semplicemente, mentre io andavo in brodo di giuggiole per il cucciolo -l'ho visto nella vetrina del negozio e ho pensato a te, così l'ho preso- gli diedi un bacio appassionato come ringraziamento, e lui mi chiese:
-Come lo vuoi chiamare? Devo farlo scrivere sulla targhetta del collare...-
Ci pensai su un po', poi decisi che avrebbe dovuto essere originale
-Cheesecake- decisi -il suo nome é Cheesecake-
Paul mi sorrise, prese il collare e uscì dalla porta mentre io mi affrettavo a chiamare Sophia e informarla della novità.
  
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