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Autore: theyrockme    08/10/2014    1 recensioni
Non dico nulla spero solo che vi piaccia :)
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono ore che sono in questo fottuto ospedale e non è passato un medico. Sono ore che faccio avanti e indietro da questo dannato corridoio snervante e nemmeno l'ombra di un medico. La mia disperazione sale e mi porto le mani tra i capelli tirandoli per la frustazione.
Mi appoggio al muro. Voglio sapere come sta porcatroia.
"Un fottuto medico in questo ospedale non c'è?" Urlo e sento dei passi veloci affrettarsi lungo il corridoio. Grazie a dio.
"Cosa succede qui?" Il medico si sistema gli occhiali sulla punta del naso squadrandomi.
Mi avvento letteralmente su di lui prendendogli il camice.
"Voglio sapere come sta il mio fidanzato. Adesso" ringhio spingendolo contro il muro.
"Signore mantenga la calma". Quasi gli rido in faccia. Ho sedici anni, non sono un signore.
"Mi dica qualcosa porcatroia mi aiuti." Sbraito mentre stringo la presa su di lui.
"Beh, il signor Tomlinson, giusto? Gia... mh dalle ultimi analisi abbiamo tratto la conclusione che: non ce la farà. Gli restano pochi giorni"
Le mie mani tremano mentre le stacco dal camice, la bocca spalancata. Sto boccheggiando.
"Lei non è serio" balbetto cercando di non piangere davanti a lui, ma i miei occhi mi tradiscono e le lacrime scorrono sul mio viso.
Mollo la presa su di lui inedietreggiando e gli do le spalle appoggiando la fronte al muro. Inizio a piangere ininterrottamente, rabbia e dolore mi stanno uccidendo. Prima che possa tirare un pugno al muro mi sento tra le braccia di qualcuno. Lou! Spalanco gli occhi per ritrovarmi tra le braccia di mia madre.
"Harry, calmati". Sussurra dolcemente.
"NO" sto urlando. Mi starà sentendo tutto l'ospedale ma vaffanculo, non mi importa. Mi stacco dal suo abbraccio e corro nella stanza di Lou chiudendomi dentro a chiave con lui. Ignorando le urla di mia madre e del medico.
Mi siedo su una di quelle seggioline blu stupide da ospedale accanto a Louis, sdraiato sul letto, pieno di tubi ovunque, pallido che lotta per ogni singolo respiro.
"Hey...." sussurro mentre gli prendo la mano intrecciando le dita alle sue.

SO YOUR FRIEND'S BEEN TELLING ME, YOU'VE BEEN SLEEPING WITH MY SWEATER

Noto che ha addosso il mio maglione. Forse un po' troppo grande per lui, ma era perfetto.

"Mi han detto, che non riesci a stare senza il mio maglione. Wow..." continuo a guardarlo. Sembra marmo...

BET MY FRIEND'S BEEN TELLING YOU, I'M NOT DOING MUCH BETTER, 'CAUSE I'M MISSING HALF OF ME.

"Oh indosso anche io un tuo maglione. Profuma di te... tremendamente tanto. E mi manchi da morire."
I'M WALKING 'ROUND WITH JUST ONE SHOE...

"Ed essere qui senza di te... è... come non avere uma scarpa. Si mi manca il sostegno. Cammino con una sola scarpa. Seriamente piccolo.'

I'M HALF A HEART WITHOUT YOU

"E... dio Lou..." mi sfugge un singhiozzo.
"Ho il cuore diviso, mi manca un pezzo. Ed è tuo...."
"Lou, amore mio, ti prego, resisti, tu sei più forte di una stupida malattia. Abbiamo superato tutto. I pregiudizi a scuola i pregiudizi della nostra famiglia, supereremo anche questa... te lo prometto. E se tu....davvero non... ne uscirai... io ti seguirò. Te lo prometto.
Appoggio la testa alla sua mano, bagnandola completamente. Tiro su con il naso mentre gli stringo la mano.
"Per favore, voglio vedere i tuoi occhi stupendi di nuovo, voglio di nuovo quel sorriso, voglio baciarti, abbracciarti, sentirti e farti ridere, stringerti e amarti."
La porta cigola e si avvicina qualcuno. Ma che mi importa?  Il mio ragazzo sta morendo, qualcuno può anche uccidermi che non mi importerebbe. Lucemia del cazzo.
Mi si posa la mano sulla schiena, strofinandola.
"Tesoro..." la voce dolce di mia madre mi scalda.
"No mamma, so cosa vuoi dirmi. Non sto bene. Non sto bene affatto. Sono stufo di fingere un sorriso." Non dice nulla mentre sento la sua mano staccarsi dal mio maglione. Scommetto che si è seduta sulla sedia accanto alla mia.
"Harry....?" Mia madre mi chiama e mi volto verso di lei.
"Perché hai fatto domanda per gli esami del sangue? E perché ti sei messo come donatore di midollo?" Sul suo viso le emozioni si mescolano, in un misto di paura e incazzatura.
"Voglio salvarlo, mamma"
"Hai sedici anni, Harold."
"L'amore non ha un'età mamma." La guardari quasi male. Lei non mi avrebbe allontanata da lui e tanto meno una fottuta malattia.

[...]

Quando apro gli occhi sono in una stanzetta grigia. Sento gli occhi pesantissimi e il corpo debole, fragile.
Accanto al mio, c'è un altro letto. Le solite flebo, tubi e macchinari vari collegati a me e alla persona nel letto.
Ma quella persona era felice e aveva un sorriso bellissimo e luminoso sul viso. Sorrisi automaticamente pure io.
"Ti amo tanto, tanto che non puoi immaginare" sussurrò dolcemente Louis.
  
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