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Autore: pooly_and_hammy    08/10/2014    1 recensioni
bene gente,questa è una ff in collaborazione gli autori sono Deadpool96 e Ms Fly k (autrice di occhi di smeraldo) la trama in breve è questa: Un misterioso uomo sta invitando i migliori chojin del mondo a un torneo,per sconfiggerli,Muscle League o Dmp per lui non fa differenza,sono tutti debole feccia,e non vede l'ora di dimostrarlo....(Nella ff ci sono personaggi delle due ff La bella e la bestia di deadpool96 e occhi di smeraldo)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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Jeager era seduto sul letto della stanza che Caesar aveva dato a lui e i suoi compagni, evidentemente li voleva li per un po’ ,ma tutto sommato li aveva sistemati bene, esattamente come negli hotel a cinque stelle in cui erano soliti andare.
Si sfregò la faccia, per la prima volta nella sua carriera aveva paura, paura di morire sul ring.
“Jeager, c’è qualcosa che non va?” Kid gli domandò preoccupato, stranamente non sembrava spaventato…
“Non hai paura Kid?”
“Sì ma..”
“Ma?”
“Per la prima volta sento di dover fermare il nostro nemico per proteggere le persone a cui voglio bene, fin ora i nostri erano incontri di stupidi tornei di cui sinceramente mi interessava molto poco, ma quel Caesar Mask e la sua banda…qui è tutta un'altra storia..”
Il tedesco stette in silenzio per un po’ di tempo, poi parlò.
“Hai ragione, ora muoviamoci che riferiranno le coppie ”sorrise e insieme si incamminarono verso il luogo dell’incontro, tutti i chojin erano radunati in quel luogo, di fronte a loro Caesar sedeva su un trono nero con le federe viola a gambe incrociate e la testa appoggiata sul pugno.
“Lilith è il momento..”
La donna incappucciata si avvicinò a un microfono e cominciò a parlare
“Ora vi comunicheremo le coppie del torneo, dopo vi verranno comunicati i vari incontri, allora cominciamo: Hanzo/Maximilian, Bone Cold/Jeager, Kid Muscle/Ricardo, Kevin Mask/Mars…”la lista durò per un altro po’ mentre fra la folla c’erano bisbigli e commenti sulle coppie, Howard rimase cupo ad ascoltarli, doveva ammetterlo, Caesar era probabilmente il suo più pericoloso avversario, quel torneo era solo un gioco per lui, voleva umiliarlo, batterlo, schiacciarlo e la cosa peggiore è che gli aveva fatto capire che avrebbe potuto privarlo della cosa più importante per lui: Emerald.
I sui pensieri vennero interrotti dalla voce della ragazza che comunicava il primo incontro.
“Incontro numero uno del girone A: Io e Arthas contro Bone Cold e Jeager, si terrà domani mattina; ora potete congedarvi” la ragazza si allontanò.
Caesar rimase fermo un attimo, rise, poi si allontanò pure lui.
E a quel punto Howard Lancaster concluse che tentare di “sondare il terreno” non sarebbe stata una cattiva idea.
Cosa si sapeva di quella squadra di chojin? 
Primo: che il loro capo, Caesar Mask, era di quanto più folle e pericoloso le dinastia dei Mask avesse mai partorito. Ma arrivato a quel punto non riusciva ancora a riscontrare punti deboli fisici o psicologici a cui agganciarsi, e sicuramente la fine di Bjørn -povero Bjørn, pace all’anima sua- e di Turbinskii, nonché del cugino del suddetto Bjørn, non aveva contribuito a risollevare il morale delle “truppe”.
Secondo: l’uomo dai capelli bianchi, Arthas, aveva degli ottimi motivi per detestare Michael Connors -ergo, Lancaster- in quanto egli aveva stuprato ed ucciso sua moglie. Il difetto di prendere al proprio servizio ex mercenari criminali di guerra stava tutto lì, rischiare di essere coinvolti in cose che riguardavano unicamente il passato dei suddetti prima che finissero alle sue dipendenze. 
O meglio, nella sua famiglia. 
D’accordo, da quel punto di vista forse il matrimonio di Emerald con Michael non sembrava poi così edificante, ma d’altra parte quando lui l’aveva preso con sé ed Hammy l’aveva preso come marito entrambi sapevano benissimo cosa era, ed in qualche assurdo ed incomprensibile modo lo avevano accettato con spaventosa tranquillità. Howard in particolare sapeva tutto quello che Michael aveva fatto dal primo spintone dato all’asilo in poi e…
‘… “e” niente. Torniamo alle cose importanti ’ pensò.
Forse avrebbe potuto trovare il sistema di sfruttare quanto era successo a quell’uomo per distruggerlo in qualche modo. Insomma, se c’era qualcuno che poteva farlo di certo era lui; il motto di famiglia “we can” non era certo stato messo lì così per decorazione dal primo Lancaster cui, dopo l’unione dell’altro ramo della famiglia con la casata degli York in seguito alla Guerra delle Due Rose, era stato dato il titolo di marchese.
“we can”.
“we can survive”, anche dopo che l’altro ramo della famiglia unito agli York aveva dato origine ai Tudor.
‘ se pensassi che potrebbe funzionare, potrei sempre dare l’ordine di ritrovare la tomba della moglie di quell’uomo, riesumarne i resti…’ no comment riguardo a ciò cui si spingeva Howard Lancaster nel caso, come quello, in cui la figlia era in potenziale pericolo ‘e mostrargli l’immagine di alcuni soldati mentre si divertono a fare di quelle povere spoglie mortali quel che pare loro, in modo da fargli perdere il controllo e commettere qualche idiozia. O così si spera…’
“Howard Lancaster, segui la gente come il cane che sei?”
Caesar, con quel suo tono arrogante, lo distrasse dalle proprie riflessioni. 
“se un povero insignificante scarto della propria famiglia ha il diritto di concedersi due passi, a maggior ragione ne ho il diritto io stesso”.
La donna incappucciata accanto a Caesar si irrigidì e parve volersi lanciare contro il marchese. “tu…” nella veemenza dei suoi movimenti il cappuccio le scivolò, scoprendo un volto dai tratti finissimi e delicati che l’evidente furia ed il disprezzo negli occhi di un chiaro verde-azzurro non riuscivano comunque ad imbruttire “non osare rivolgerti in questo modo al maestro, sozzo cabron! Non è lui quello insignificante qui, ma tu, che sei paragonabile a qualcosa come uno sputo lanciato sopra a degli escrementi di-“
“Lilith. Basta così”.
La ragazza di quietò immediatamente a quell’ordine dato in modo così secco, lasciando intravedere nel proprio sguardo un barlume di qualcosa di…indefinito, al di là di freddezza e furia.
“lascia che il povero, debole e a breve del tutto sconfitto Howard blateri quanto vuole. A breve non avrà più modo di fare l’arrogante, né quel ridicolo piglio da persona che si sente superiore quando invece…” Caesar si concesse una risata sarcastica “è meno di niente, in confronto a noi. Andiamo”.
Ovviamente ad Howard non erano piaciuti affatto quei commenti, oltre a pensare che quella ragazza avrebbe veramente dovuto lavarsi la bocca -rimproverava sempre Emerald quando eccedeva col linguaggio, pur sapendo che non serviva granché- ma in compenso, se si trattava di sondare il terreno, la reazione eccessiva di una ragazza che fino a quel momento si era dimostrata piuttosto fredda gli aveva rivelato qualcosa.
‘ tu continui a difenderlo, ragazza, ma non credo che un essere simile potrebbe mai provare un qualsivoglia tipo di affetto nei tuoi confronti. Se ci ho visto giusto e c’è di mezzo un amore non corrisposto, potrebbe tornare utile anche questo. In qualche modo. Devo pensarci sopra. E che Caesar stia pur certo che alla fine di tutto questo deplorerà a lungo l’essersi messo contro la Muscle League, e soprattutto di essersi messo contro il sottoscritto osando minacciare la mia famiglia…’ decise di ritirarsi nell’alloggio assegnatogli ‘perché se disgraziatamente tutto questo non dovesse bastare, io in effetti ho veramente sia mezzi particolari per andarmene di qui rapidamente con Emerald e Michael che una bomba a idrogeno!’
   
 
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