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Autore: milly92    11/10/2008    3 recensioni
Debora è una normalissima ragazza di quasi sedici anni che purtroppo non esita a sentirsi “Sfigata” in ogni occasione, così decide di partecipare ai provini per diventare la “Life coach” del suo aspirante cantante preferito di un programma musicale, Music’s Planet, che si chiama Niko. Con suo grande stupore ce la fà, ma purtroppo per lei quell’evento non è un arrivo, bensì un inizio: ce la farà a vivere nel frenetico mondo della tv, dove contano solo l’aspetto esteriore, i soldi e il potere? Resisterà alle varie offese, orari stancanti e un certo aspirante cantante che la manda in tilt? E se poi all'affetto per Niko si aggiungesse anche quello per Andrea, basato più sul sentimento che sull'aspetto esteriore?? Dedicata a tutti coloro che amano sognare un (bel) po’ e che sanno che essere adolescenti e crescere NON è assolutamente semplice… Baci, milly92 ^^
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Just Believe In Yourself- Debora's Confessions'
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Non E' Bello Ciò Che E' Bello Ma E' Bello Ciò Che E' Famoso

Buon sabato a tutti!

Come al solito ho tantissimo da studiare, diciamo che il libro di letteratura greca mi sta guardando con un’aria minacciosa simile a quella del mio prof, per cui non vi tedierò ulteriormente con grandi discorsi come è mio solito fare.

Per cui ringrazio le new entry tra i preferiti e coloro che hanno recensito:

_Baby_Sweet_Love: Ecco il cap! Eh si, lo scambio di sms è stato davvero carino, per una volta non c’è stata la solita barriera cantante/ragazza comune tra Deb e Niko ma hanno compiuto quest’azione normalissima. Spero ti piaccia anche questo capitolo!

_New Moon_: Grazie mille, cosa te ne sembra di questo cap? Aspetto un tuo giudizio!

Giulls: Genero?! Diciamo che al momento la madre di Deb vorrebbe che Niko fosse il suo amante xD xD xD Si, l’idea della festa a sorpresa è stata carina, forse un po’ scontata, ma in questo cap scoprirai che Deb lo reputa un gesto “Ipocrita” ed io non le do tutti i torti. E tu? xD

La prossima settimana sarò davvero impegnata, quindi dubito che avrò tempo di aggiornare… A sabato!

La vostra milly92.

P.S. Mi è venuto in mente un piccolo sondaggio… Chi è il vostro personaggio preferito tra i personaggi secondari fino ad ora? Rispondete numerosi!

Capitolo 13

Non E' Bello Ciò Che E' Bello Ma E' Bello Ciò Che E' Famoso

Non riuscivo a vedere quasi niente tranne le decine di braccia che mi stringevano e che facevano a lotta per stringermi. Addirittura mi arrivò una testata da non so chi!

“Ahia! Calma, calma, sono qui, non me ne fuggo!” urlai disperata, con la testa dolorante e cercando di farmi spazio.

In un battibaleno si creò spazio intorno a me, così riuscii a respirare.

Davanti a me, mi resi conto, c’erano quasi quaranta persone, ed alcune continuavano arrivare. Rimasi stupita, e solo dopo qualche secondo riuscii a scovare le mie migliori amiche che si sorridevano e mi guardavano curiose nonostante le avessi viste solo sette ore prima. 

“Eh, salve a tutti” bofonchiai imbarazzata, con le mani sudate e le braccia tremanti: avere tutti quegli occhi puntati su di me mi innervosiva e allo stesso tempo mi imbarazzava.

“Quasi non ci credo che sei mia alunna, eri ancora più bella in tv” ironizzò la professoressa Siano, l’insegnante di arte, avvicinandosi e abbracciandomi.

“Si, ma la tv ti ingrassa ancora di più devo dire” precisò il famoso Gianmaria Lucrai, famoso perché girava voce che fosse gay ed era un appassionato di moda, con cui non avevo mai parlato prima.

“Oh, ma grazie” sbuffai mentre qualcuno rideva.

“Gianmaria, piacere” disse porgendomi la mano.

“Piacere. Allora come stanno le cose a te ingrandirebbe i brufoli” risposi, stringendogli la mano e facendo ridere di più gli altri.

Anche lui mi concesse una risata con il suo portamento effemminato prima di lasciare posto alle 14 ragazze della mia classe che si buttarono addosso tutte insieme, lasciandomi senza fiato.

“Debora! Debora!” iniziarono ad urlare.

Che ipocrisia, fino a due settimane fa non se ne fregavano proprio di me ed ora se ne escono con un bel party nell’auditorium, mancano  solo i palloncini …

“Che figo il balletto” si complimentò estasiata Sara, la “coreografa” della classe, ma anche capo oca a mio giudizio. “Ce lo insegnerai?”

“Se avrò tempo” dissi vaga, mentre la mia insegnante di Spagnolo, Giovanna D’Alise, mi abbracciava premurosamente.

Ma almeno non avevo fatto una figuraccia… O così sembrava.

Sembravo appena tornata dalla guerra per tutte le persone che mi stringevano e urlavano il mio nome, e le cose furono ancora migliori, o peggiori, una volta fuori dall’aula.

Tutti mi guardavano, mi scrutavano, di sicuro giudicavano.

Anche in bagno le ragazze mi scrutavano tra una sigaretta e l’altra, qualcuna che non conoscevo più sfacciata mi fermava, qualcun’altra si limitava a fare un cenno all’amica. 

“Deb, sei la pop star del liceo!” disse entusiasta Cristina, che per l’occasione indossava una gonna di jeans, una maglia con il collo a barca rosa e delle ballerine abbinate.  “Ricordi come era schifosa la vita prima che tu andassi a Music’s Planet?”

“Ma che, Cri, mi stanno solo giudicando male” ribattei, notando due dell’ultimo anno che mi additavano.

Ma si, ero la cretinetta del secondo anno che si pavoneggiava per essere andata in tv, no?

“Ciao” mi salutò la più popolare della scuola, Paris

Eppure, con un po’ di soddisfazione, mi dovetti ricredere un po’: notai che tante ragazze, soprattutto quelle del primo anno, si vestivano come me, avevano quei piccoli particolari che c’erano solo nel mio stile: fasce colorate nei capelli, frontini con la frangetta davanti, maglie a maniche lunghe con  sopra i top, e tante ragazze che avevano avuto i capelli lisci ora li portavano mossi come i miei.

Alla fine capi che era bello essere un po’ più conosciuta, specialmente quando queste mie “ammiratrici”, se così le posso chiamare, mi fermavano e si complimentavano.

Poco dopo però venne il tempo delle verifiche, dove fui soggetta a molte battutine, tipo: “Scusa se  qui non c’è il conduttore a farti la domanda”.

Presi sette e mezzo a diritto e sei e mezzo a matematica con una nota di tristezza, ma ovviamente non avevo potuto dare il massimo avendo così poco tempo per studiare.

“Su, tirati su” esclamò Sabrina. “Non hai mica preso un’insufficienza!”

“Infatti, io ho preso sei a diritto e cinque a matematica, cosa dovrei dire…” tentò di tirarmi su Lina.

“Ho trovato qualcosa che potrebbe tirarti su” esclamò a bassa voce Giusy, trattenendo a stento un urletto. “Daniele sta venendo verso di noi!”

“Chi?” domandai senza capire.

“Giusto, tu non sai niente! E’ un  nuovo studente, si è trasferito da Roma la settimana scorsa, è uno schianto…”

Lo confermai tre secondi dopo, quando un ragazzo dai capelli biondo cenere e gli occhi verdi, alto e con indosso un giubbino di pelle batté sulla mia spalla, facendomi voltare.

 “Ciao” mi salutò , mentre Cristina tentava con un dolce: “Ehi, Daniele, ciao!”

“Ciao” risposi senza sapere cosa fare o dire, dato che aveva ignorato il saluto della mia amica.   

“Tu sei Debora, vero?”

“Ehm, si, e tu…?”

“Piacere di conoscerti, mi chiamo Daniele e vado in 4°B” si presentò, porgendomi la mano.

Mentre la stringevo mi dissi che la 4°B oramai poteva essere denominata la classe degli dei scesi in terra, dato che ce n’erano altri molto carini.

“Sei nuovo?” chiesi, anche se sapevo già la risposta.

“Si, mi sono trasferito da Roma da una settimana”

“Poverino, dalle stelle alle stalle” commentai, dato che la mia scuola non era nemmeno lontanamente adagiata come una di Roma.

“Ma no, mi trovo meglio qui ad essere sincero. Comunque, piacere di averti conosciuta, seguo Music’s Planet solo per te! Ciao, bellissima” si congedò, facendomi l’occhiolino ed andandosene, lasciandomi come una cretina che ebbe a stento il tempo di replicare: “Ciao”.

“Oddio!!!!”

Appena fu lontano,le ragazze mi saltarono addosso, dicendomi di essere diventata una “attizzatrice certificata”.

“Guarda, per quello che ha fatto gli perdono il fatto di non avermi salutata!” concesse Cristina.

“Ma lo sai che per tutta la settimana ci ha domandato solo ed esclusivamente di te?” mi informò Giusy cn un’aria un po’ invidiosa. Scrollai le spalle, senza sapere cosa dire o fare. Che fosse brutto non era affatto vero, ma dire che mi piacesse era una bugia dato che al momento pensavo solo a Niko.

Tra sguardi, qualche complimento, domande curiose e strane considerazioni riuscii a chiudermi in un bagno con le mie quattro migliori amiche durante la ricreazione che precedeva le lezioni pomeridiane tipiche della mia scuola e iniziai a parlare a raffica, rispondendo ad ogni loro domanda.

“Com’è Massimo?” chiese Lina.

“Dolcissimo” risposi, “Mi ha anche invitata alle sue nozze!”

La notizia fu accolta con stupore, ovviamente. Nessuno ci credeva….

“E qual è la cosa più brutta che ha fatto da quando lo conosci?” chiese Sabrina.

Le passai in rassegna una ad una e decisi che potevo fidarmi di loro. Potevo rispondere sinceramente.

“Bussare alla porta mentre Niko mi stava per baciare” risposi sognante, cercando di intravedere le loro reazioni.

Silenzio. Poi alla fine Giusy rise, dicendo: “Si, dai, a chi vuoi piglià in giro!” e Cristina mi guardava come se stessi limonando con Berlusconi davanti ai suoi occhi.

Sabrina e Lina sembravano stordite, guardandosi a vicenda per poi fissarmi.

“Cioè, tu stavi per essere baciata da Niko, quel Niko?!” chiese Lina stupita.

“Si, giuro!” risposi alzando le mani.

“Oddio” fece Cristina.  

“Beata te” aggiunse Giusy.

“Ora ci racconti tutto!” impose Sabrina, prima di aprire la porta di scatto e dire: “E che c***o, fatevi gli affaracci vostri!” a due del primo anno dietro la porta di cui aveva intravisto le scarpe.

Ridemmo per un istante, inveendo contro le spione, prima di tornare serie. Tutte pendevano dalle mie labbra e per un  mi godetti il momento creando suspense con abilità.

Alla fine raccontai tutto per filo e per segno, lasciandole a bocca aperta.

“Io ti ammazzo! Hai fatto colpo su Niko, ti rendi conto? Ci hai anche ballato “Your eyes”  a quella stramaledetta festa! Esci in tv tutti i giorni, vivi con delle persone importanti…” iniziò Cristina con finta aria critica, prima di abbracciarmi. “Solo che me lo devi presentare…!” aggiunse con aria furba.

Non feci in tempo a rispondere “Si” che mi squillò il cellulare. Lo presi e sul display lessi “Niko chiamata”.

“Oh cavolo, mi sta chiamando!” urlai presa, cercando di non farmi cadere il cellulare dalle mani.  “Già prima mi ha inviato un sms…”

“E tu non ci dici nulla?!” fece Giusy sbalordita.

“E rispondi, muoviti!” disse Lina emozionata.

“E metti il vivavoce!” aggiunse Sabrina, avvicinandosi a me.

“Ok…” risposi, premendo il tasto altoparlante. “P-Pronto?”

“Ciao piccolì” esclamò la voce di Niko, mentre attorno a lui si sentivano tante voci.

Cristina mi guardò incredula, facendo una faccia sognante e sillabando “Piccolì, madò che dolceeee!”

“Ehi star” risposi arrossendo. “A cosa devo questa chiamata?”

“Così, la life coach non si scorda mai e si chiama nei momenti di relax”

“Si, e dove l’hai letta questa? Nel manuale della futura pop star italiana?”

“Dai scherzo… No, volevo sentirti…!”

A queste parole rimasi paralizzata mentre Sabrina faceva una faccia in stile “e ti pareva” e Cristina e Giusy cercavano di calmare Lina in preda ad uno shock.

“Già mi manchi” aggiunse serio.

“Oh si, ehm, cioè, vale lo stesso per me” risposi dandomi mentalmente della stupida.

“Allora, cosa dicono i fans?”

“Ma quali fans…! Il massimo che mi hanno detto è che in tv sembro più grassa”

“Carini. E come sono andate le interrogazioni?”

“Bene… E tu? Come è andata? Chi hai votato?”

“Non sapevi che il voto è personale…”

“… Uguale, libero e segreto? Si, gliel’ho detto poco fa alla prof di diritto, ma non credo sia così segreto dopo l’animata discussione di stamattina, no?”

“E meno male che hai studiato da sola diritto”

“Si, perché certe persone mi avrebbero solo distratta” feci prima che mi potessi fermare, chiudendo gli occhi per la bomba sparata.

“Ma a te non sarebbe dispiaciuto essere distratta da quel che ho capito, no?” stette al gioco lui ma quasi serio, mentre le mie amiche si erano rassegnate e facevano finta di pregare.

“Non so…”

“Comunque se vuoi potrò distrarti domani visto che verrò a prenderti fuori scuola”

“Cosa?”

“Si, Salvatore mi accompagnerà alle tre e qualcosa al tuo paese e poi andrà a prendere Luigi perché ha avuto qualche problema, non so” mi spiegò. “Poi ritornerà con lui e ritorneremo al loft”

“Ah, benissimo”

“Ti potrò distrarre?”

“Dipende da cosa intendi per distrarre…” risposi mentre Lina scuoteva il capo e mi faceva segno: “Tu sei scema”

“Lo vedrai” fu la sua riposta. “Comunque ci vediamo domani, ok? Ho un appuntamento con i miei migliori amici…”

“Va bene star, anche se alla fine non mi hai detto chi hai votato”

“Ah ah! Ciao piccolina, ti voglio bene”

“Anche io, un bacio”

Staccai con il fiato corto, mentre le ragazze mi fissavano incredule.

“Debora, ti rendi conto? Gli piaci!”

Dopo tutte queste subdole considerazioni la ricreazione terminò e ritornai in classe, dove la professoressa Nusco, l’insegnante di italiano,  mi invitò a narrare come si svolge il programma, quando si registra, e mi consegnò il mio compito in classe.

Miracolo, avevo preso sette e mezzo per la prima volta! Il massimo che aveva messo era sempre stato sette…

Al termine delle lezioni, con un po’ di folla intorno ritornai a casa con Cristina che mi scortava.

Dopo aver parlato un po’ con mia mamma, mi pregò di connettermi ad internet.

Ubbidii, senza capire cosa volesse. Ma lo capii tre secondo dopo: avevo trenta richieste di amicizie su Netlog, venti contatti su msn volevano aggiungermi e quaranta e-mail nella posta in arrivo.

“Vedi, sei famosa!” mi disse la bionda soddisfatta. “Ed io lo sarò appresso a te, haha!”

Ma non ero ancora andata nel forum di Niko…

“No, Deb, non ci andare, ti prego…” mi ammonì fermamente la mia amica, togliendomi il mouse di mano.

“Perché?” chiesi sentendo puzza di bruciato.

“Ma no, che ci vai a fa…”

Fui più veloce di lei, ripresi il mouse e andai sul forum, aspettandomi qualcosa di molto brutto. Ma, ahimè, non mi ero preparata abbastanza.

Nelle varie discussioni della sezione “Music’s Planet” ce n’erano tre dedicate a me. Ma non dedicate nel senso positivo…

La prima si chiamava “Debora, la life coach. Cosa ne pensate?”

Un’utente, una certa xgirlx90, scriveva:

“Ragazzi, non so se avete saputo della futura entrata dei life coaches a Music’s Planet, ovvero persone che dovranno seguire i talent giorno dopo giorno con supporto morale. E indovinate Maria chi ha scelto per Niko?  Una sedicenne della provincia di Caserta che si chiama Debora. L’ho vista nella puntata quotidiana, e ne sono rimasta allibita: non troppo alta, un po’ atteggiata, pomposa e sicuramente stracotta di Niko. Dico io, ma a che servono ‘sti life coaches? Staremo a vedere…”

La seconda si intitolava: “Io a quella Debora l’ammazzo!”, e l’autrice era una certa Mery&Love.

“Sono incazzata nera raga! Ma chi si crede di essere quella tipa?! L’avete vista come fa la vittima? E Niko la consola pure! Le sta sempre dietro e lei se la gode un mondo! Poi ha fatto il comizio con Rossella e si ritiene grande amica di Massimo… Insomma, siamo a Music’s Planet, non al GF!”

La terza, ma non per ordine di crudeltà, era di una certa Niko6Bono e si chiamava: “La ballerina del cavolo”.

“Oddio, avete visto le prove? Mi sono schiantata dalle risate ihih! Quella Debora sembra un maiale rincretinito! Ma chi si crede di essere? E Niko le ha anche fatto i complimenti, si vede che erano falsi! Madò, ma cosa succede a chi balla peggio? Spero proprio che li caccino fuori, così quella cessa se ne andrà…”

Ovviamente mi incazzai di brutto, ma tra le prime risposte ne lessi una di “Cri92”:

“Zitte oche che non siete altro! La vostra unica giustificazione sapete qual è? L’I-N-V-I-D-I-A!!!! Conosco Debora e lei non è assolutamente il tipo di persone da pavoneggiarsi, anzi, spesso le dico che deve avere più fiducia in sé stessa! E anche se non la conoscessi non mi darebbe quest’impressione! E poi mi congratulo con l’adamin, permettere di offendere persone così, tanto che ve ne frega? Basta che non si offende Niko, eh!”

E quella Cri92 era propri Cristina… La guardai, era un po’ imbarazzata.

“Oh, grazie tesoro!” dissi prima di cacciare via alcune lacrime, un misto tra rabbia e gratitudine. L’abbracciai affettuosamente prima che il mio cellulare iniziasse a squillare.

“Chi è?” mi chiese lei.

“Mah, non so, non ce l’ho registrato…”

Aprii lo sportellino del cellulare e risposi.

“Pronto?”

“Ehm, parlo con Debora?”

“Si, con chi parlo?”

Era una voce maschile un po’ familiare. Cristina mi fece strani gesti, curiosa.

“Sono Daniele, ci siamo parlati stamattina, non so se ricordi…”

Rimasi stupita, riconoscendo la voce. Sillabai “Daniele” a Cristina che mi chiedeva chi fosse e lei divenne scarlatta e sobbalzò dalla sedia, sbracciandosi in gesti frenetici.

“Oh, oh! Si, Daniele, certo, ciao…” feci, facendole segno di calmarsi.

“Ciao Debora, tutto bene?”

“Si, si, ehm, a te?”

“Si ora che sono riuscito a rintracciarti!”

Rimasi scioccata mentre Cristina continuava, questa  volta silenziosamente, quella sorta di danza.

“Giusto, posso sapere come hai avuto il m….”

“Devi sapere” mi zittì, “Che la gente che conosci sta vendendo il tuo numero e indirizzo msn come se fosse oro….”

La notizia mi fece rimanere ancora più perplessa, non sapevo e credere o meno ad un’assurdità del genere.

“Eh?”

“Si, è così! Comunque, ti ho chiamato per invitarti ad una festa stasera….”

“Ah…”

“Si, ci sarà molta gente del classico europeo, ovviamente potrai portare anche le tue amiche, ma nessun ragazzo mi raccomando!”

La sua voce era accattivante, e stavo già per dire di no quando vidi che Cristina dato che avevo messo l’altoparlante per la seconda volta in quella giornata stava esultando di gioia. Lei amava le feste. Amava le feste con i “Belloni”. Amava divertirsi in generale. E decisi che per lei, per ringraziarla, ci sarei passata sopra e ci sarei andata anche se sapevo che mi avrebbe usata per vantarsi con gli amici.

Così tre ore dopo io e la mia “banda” eravamo fuori la casa di Daniele, ovvero una villetta con un portone quasi regale. Era molto famosa nella città, la nominavano la “piccola reggia” perché al centro del cortile c’era una fontana reale molto elegante, e quando era stata messa in vendita era stata oggetto dei pensieri di qualche riccone maddalonese. E invece la famiglia di Daniele li aveva scavalcati, direttamente da Roma!

Indossavo un vestitino non troppo formale color pesca, un po’ come le altre ragazze, tutte ben truccate e decise a divertirsi.

Ad accoglierci fu Daniele in persona, vestito con dei pantaloni neri aderenti ed una camicia nera con la cravatta allentata. Era fin troppo bello per poter sembrare vero! Mi sorrise prima di salutarci tutte con i famosi tre baci. Gli presentai quelle che non conosceva e poi ci condusse nel cuore della festa, ovvero nel retro del grande cortile, decorato con luci da discoteca ma soprattutto con tavoli pieni di alcolici.

Alcuni dei suoi amici subito si presero le mie amiche, e alcune di loro che erano fidanzate dovettero respingerli a forza; invece notai con una risata che Sabrina se ne stava con un ragazzo con cui si stava frequentando e Cristina e Giusy andare a ballare con due ragazzi niente male. Evidentemente era tutta una messa in scena, perché alla fine rimasi da sola con Daniele.

“Vedi, non mi sto vantando di te e di averti alla mia festa” disse subito.

“Non ho mai detto questo” replicai freddamente.

“Fai bene allora, perché io e te ci conosciamo da otto ore…”

“Appunto”

“Cosa appunto?”

“Appunto nel senso che ci conosciamo da sole otto ore  quindi mi sembra affrettato invitarmi…”

“Ma per certe cose il tempo non serve” replicò lui convintissimo “Su, sciogliti…” aggiunse, prendendomi per mano e cercando di condurmi al centro della pista da ballo.

Cosa fare? Stare al gioco e passare una bella serata o fare la musona?

Quello che scelsi è ovvio…

Tre secondi dopo me ne stavo a ballare come una furia insieme a Daniele, che era un asso nel ballare quasi quanto Niko. Niko…. Pensando ciò mi risvegliai dal mio torpore, ritornando alla realtà, alla realtà di Music’s Planet. Cosa stava facendo Niko? Mi stava pensando?

“Cosa c’è?”

Daniele si era accorto della mia preoccupazione, perché mi ero fermata e stavo fissando il vuoto.

“Oh, niente, tranquillo!”

“Su, dimmi…” disse, passandomi un braccio attorno alle spalle e conducendomi fuori dalla pista da ballo. Mi versò qualcosa da bere nel bicchiere e lo bevvi, senza neanche curarmi di vedere cosa fosse.

“Sto bene” risposi dopo essermi scolata il tutto. “Davvero, è stato un attimo, niente…”

“Sicura? Dai vieni, anche io mi sono scocciato di ballare…” confermò, facendomi segno di seguirlo.

Attraversammo il cortile, aprì la porta d’entrata e mi ritrovai in un magnifico ingresso stile impero.

“Wow” esclamai.

Lui ignorò la mia considerazione e mi condusse nella sua stanza, che era circa cinque volte la mia, con i poster dei Greenday appesi dovunque. C’era un bel balzo di stile dalle altre stanze alla sua camera a dire la verità, lì mi potevo sentire perfettamente a mio agio dato che era molto informale.

Così parlammo, e alla fine scoprì che non era male come carattere, era solare e sapeva farmi ridere.

“Ti vedo sempre in tv, sai?” mi disse all’improvviso.

“Davvero?”

“Si, vedo quella trasmissione solo perchè ci sei tu, ed averti qui è una cosa magnifica, un sogno!”

Mi fece arrossire come una cretina, e per farmi sentire a mio agio rinnovò il suo sorriso rassicurante, accarezzandomi una guancia.

“E’ una novità per me, tutto questo. Dopotutto io in tv non faccio niente, e vedere che almeno nella mia città qualcuno mi conosce…” dissi, sentendomi un grandissima stupida. 

“Non è vero che non fai niente, sei te stessa e questo è un grande pregio, in tv tutto è sempre così falso!”

Gli sorrisi, non sapendo cosa dire o fare.

Ci scambiammo anche gli indirizzi e-mail prima di scendere in cortile e scatenarci a ballare, questa volta con più convinzione.

Non successe niente di che, ma il giorno dopo a scuola tutti mi salutavano ancora di più, sorridendomi, e durante l’ora di educazione fisica vidi che Daniele era affacciato alla finestra per salutarmi.

Infatti, mi raggiunse in corridoio alla fine dell’ora e alla fine delle lezioni venne fuori la mia classe per salutarmi dato che quel pomeriggio sarei ritornata al loft.

“Allora oggi te ne vai di nuovo?” mi chiese dopo avermi presa in disparte.

“Si…”

“Non sai quando tornerai?”

“Quando verrà eliminato Niko.Perciò spero di tornare il 4 Giugno, dopo la finale! Non vorrei portargli sfiga…”

“Sei fin troppo buona, Deb, allora addio! E ricorda che se non deciderai di tornare ti seguirò…” disse, abbracciandomi con calore. Tutti ci guardavano sghignazzando, e mentre si allontanava mi mandò un bacio.

A quel punto, mentre le mie amiche mi saltavano addosso e commentavano, mi sorse una domanda spontanea: se non fossi uscita in tv, Daniele mi avrebbe mai guardata?!

 

Qualche Anticipazione:

Sussultai, prima di voltarmi e trovarmi faccia a faccia con Niko che sorrideva. “Insomma, non potevo non scegliere la cappella di S. Nicola, no?” mi salutò.

__________

“Salve ragazze, voi dovete essere le amiche di Debora!” disse lui, passandosi una mano dietro al nuca. Sembra addirittura imbarazzato! “Mi ha parlato molto di voi!”

“Oh, anche lei ci ha parlato molto di te…” fece Giusy, guadagnandosi un’occhiataccia torva da parte mia.

__________

“Oh no, allora è vero che noi campani siamo un po’ scemi!” si lagnò ironicamente Niko, mentre Francesco gli si gettava addosso e fingeva di picchiarlo.

__________

“Ma no, mi riferisco alla maturità, si vede che sei più “Grande” di loro mentalmente” spiegò, “Ma cos’erano quelle frecciatine su un certo Daniele?” chiese poi, riferendosi a quando Sabrina lo aveva nominato circa i miei eventuali fans.

 

 

 

 

 

 

  
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