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Autore: SheilaPhoenix    09/10/2014    2 recensioni
Sono passati degli anni dalla fine della guerra, Sasuke dapprima tornato a casa decise di tornare a vivere fuori dal villaggio della foglia.
Sakura forse per il troppo dolore si ammalò di cuore, lasciando sola una bambina di cinque anni che all’età di sei vorrà incontrare per la prima volta suo padre.
Di lui sapeva solo il nome Sasuke Uchiha..
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Al parco.


Sasuke dormiva tranquillamente sul divano quando sentì due mani strattonarlo leggermente.
<< Fammi dormire >>.
Disse voltandosi di spalle, sicuramente sua figlia voleva andare da qualche parte.
<< Sasuke svegliati ora ! >>.
Quel tono di voce, quel modo di dire le cose.
Sasuke scattò immediatamente seduto sul divano e guardò la ragazza che di fronte a lui lo stava fissando con una leggera smorfia sul viso.
<< Sakura >>
Disse incredulo.
<< Chi credevi chi fossi ? >>.
<< No tu.. Tu sei morta >>
Disse lui stringendo i denti.
<< Ma che dici ? Avanti poltrone hai fatto solo un incubo, sono viva e vegeta e voglio andare al parco >>.
Disse Sakura sorridendogli.
<< Le gemelle ? >>
Chiese ancora Sasuke credendo di essere impazzito.
<< Gemelle ? Di che gemelle parli ? >>
Domandò la rosa confusa, mise una mano sulla fronte del moro e scosse la testa.
<< Non hai febbre >>.
Disse lei allontanandosi quando Sasuke si mise in piedi e si guardò attorno.
<< Le gemelle.. Le nostre figlie Sakura >>.
Urlò ancora voltandosi ed entrando in panico, anche se pensandoci ora si era liberato di loro due e quindi doveva esserne felice, ma qualcosa gli faceva male, e si perché si stava abituando all’idea di essere padre.
<< Cos’è un modo carino per dirmi che vuoi dei figli ? >>.
Chiese Sakura speranzosa e guardando Sasuke.
<< No, noi abbiamo già dei figli.. Sono due e sono gemelle, una ha gli occhi come i miei e sembra a te e anche l’altra solo che ha gli occhi verde scuro e i capelli sono buffi come i tuoi.. Mikoto è tipo una esuberante e parla molto, Tsubaki l’altra è sempre silenziosa.. Sakura sono le nostre figlie, dobbiamo crescerle insieme anzi no.. Io a causa mia non le ho mai viste fine a due giorni fa, però se tu sei qui vuol dire che le cresceremo insieme come una… Famiglia.. >>.
Disse quasi in un sussurro, Sakura gli sorrse e lo baciò sulla guancia.
<< Sei caduto in un illusione per caso ? O stai sognando ? >>.
Sasuke scosse la testa.
<< E’ tutto vero.. Sakura sono felice che sei viva, e io.. Io volevo dirti cose che non sono riuscito a dire, mi spiace per quello che è successo io.. Io ti amo >>
Le confessò quasi in un sussurro, Sakura sorrise ancora arrossendo.
<< Sasuke se è un modo carino di dirmi che vuoi sposarmi o che vuoi dei figli.. Io.. Anch’io lo voglio e ti amo >>.
Disse lei baciandolo a stampo sulle labbra, Sasuke chiuse gli occhi appena e assaporò il dolce sapore delle labbra di Sakura sperando che non finisse mai.
***
<< Papà ? Papà ? >>
Quando Sasuke riaprì gli occhi aveva il braccio sul volto e una mano sulla pancia, la piccola Mikoto lo guardava sorridendo, accanto a lei Tsubaki stringeva ancora il peluche al petto, era incredibile quando gli ricordasse Sakura.
<< Svegliati papà, vogliamo andare in giro >>.
Disse Mikoto scuotendolo di nuovo, il parco Sakura voleva andarci.
<< Si, preparatevi.. Andiamo al parco >>.
Disse lui mettendosi a sedere e strofinandosi le mani sul volto, aveva sognato prima.
Mikoto e Tsubaki urlarono felici e andarono di corsa nella loro stanza a prepararsi, Sasuke le vide sparire in quella che un tempo era la sua camera e di Itachi.
Si mise seduto ancora intontito dal sogno di poco prima e si avvicinò al frigorifero per prendere da bere, osservò gli utensili che erano ben puliti e messi in ordine, come se qualcuno era stato in casa sua.
Poi una lettera bianca era messa sotto al barattolo vuoto dei biscotti.
<< Cos’è ? >>
Si avvicino’ per prendere quel foglio e lo aprì, le mani gli tremarono quando lesse le prime parole, ma non finì  la lettura perché le sue figlie lo chiamavano impazienti per andare al parco.
***
Mikoto e Tsubaki correvano senza fermarsi per tutto il parco, salivano sullo scivolo e sulle altalene avvolte anche in maniera pericolosa facendo persino preoccupare Sasuke, Mikoto si arrampicava sull’albero mentre Tsubaki aspettava sotto e guardava la sorella, le vedeva giocare come due bambine della loro età eppure si preoccupava, era strano detto da lui, non credeva che in soli due giorni avrebbe provato tutte quelle emozioni con le sue figlie anche se non voleva darle a vedere.
Seduto su quella panchina non staccava mai gli occhi di dosso alle due bambine, non accorgendosi neanche della donna che si era andata a sedere accanto a lui.
<< Ciao >>
<< … >>.
La donna sorrise fissandolo, non le aveva risposto e sospirò provandoci ancora.
<< Sei anche tu qui con tuo figlio ? >>
<< Figlie >>
La corresse lui, che cosa voleva quella ? già non la sopportava e voleva andarsene, ma erano appena arrivati, magari cambiava panchina.
<< Sono quelle due belle bimbe laggiù ? Sai che non vedo molti padri portare le proprie figlie al parco ? Tua moglie lavora molto ? >>.
Sasuke trasalì, Sakura poteva essere sua moglie ma non lo sarebbe mai diventata perché non c’era più.
<< No, lei è morta >>
Disse freddamente, ritornare a Konoha lo aveva cambiato e ora si sentiva persino debole, gli faceva male pensare a Sakura che non c’era più e che non avrebbe cresciuto le sue figlie come voleva, e ancora di più pensava che sarebbe diventato un pappamolla con quelle due bambine che già gli piacevano molto.
Lui non era il tipo che piangeva, ma se lo era avrebbe iniziato a piangere senza sosta, aveva capito che Sakura nel momento che più aveva bisogno di lui era sola, e nel momento che aveva iniziato a crescere le bambine sicuramente si era sentita ancora più sola.
<< Mi spiace, anche io sono vedova.. Mio marito è morto in missione tre anni fa, per questo non lascerò mai mio figlio diventare un ninja >>.
Disse la donna asciugandosi una lacrima solitaria, Sasuke sospirò infastidito alzandosi dalla panchina, Tsubaki gli stava andando incontro.
<< Cosa c’è ? >>
Chiese osservando la figlia.
<< Tieni >>.
La bambina gli diede il suo peluche dalla quale non si separava mai, Sasuke lo prese sentendosi un cretino, poi Tsubaki si mise sulle punte dei piedi e per la prima volta lo baciò sulla guancia e Sasuke ne fu felice tanto da sorridere come da tempo non aveva mai fatto.
La donna che si era seduta vicina se ne andò trascinandosi dietro un bimbo di quattro anni, nessuna avrebbe mai preso il posto di Sakura in alcun modo.
***
Verso sera Sasuke mentre le figlie dormivano, decise di leggere quella lettera che aveva trovato la mattina.
<< ‘’ << Grazie.. Sasuke voglio ringraziarti per il tempo passato insieme, per tutti quei giorni che mi hai reso felice anche se a modo tuo,  avrei voluto crescerle con te, mi spiace non avertelo detto prima di non averti parlato di loro ma ero decisa a vendicarmi, solo ora che so che presto morirò vorrei cambiare le cose, ma non posso.
 ti amo Sasuke e nonostante tutto continuerò a farlo, perché il nostro amore è forte e supererà anche la morte.. Sasuke non dimenticarti mai di me.. Le bambine dille che le voglio bene sono sicura che con te saranno al sicuro e che saprai renderle felice come facevi con me.. >>.
Sasuke si lasciò sfuggire una lacrima, alla fine non aveva resistito e aveva pianto per lei, per non essere riuscito a dirle che l’amava, ma Sakura lo sapeva e ne era sicuro.

  
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