Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lovehope_    09/10/2014    3 recensioni
ATTENZIONE:Questa storia è ispirata al romanzo 'Blue lagoon' di Henry De Vere Stacpoole.
Cosa succede quando due ragazzi si ritrovano su un'isola sperduta nel bel mezzo dell'oceano Atlantico?
Sono praticamente l'opposto.
Lei, Jade Mills, diciassette anni, studente modello e obbediente a casa.
Lui, Dorian Anderson, diciotto anni, è tra i ragazzi più popolari e belli della scuola.
Ma un'isola, può cambiare decisamente tutto. Un'isola può far conoscere nel profondo.
E sarà odio o amore?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



                                                               Chapter nineteen





      
























































































































































Probabilmente erano passati giorni, e le condizioni di Dorian miglioravano velocemente. Mi preoccupavo sempre di disinfettargli la ferita e di fasciargli il petto. Lui, d'altronde, non si lamentava mai. Continuava a ripetermi che in realtà non sentiva dolore ma poco gli credevo. La ferita era al quanto profonda e lui non voleva semplicemente farmi preoccupare.
Da quel bacio nella sua stanza ce ne furono molti altri. Il rapporto tra me e Dorian era migliorato notevolmente. Non parlammo più della faccenda 'etichette', cercammo di far finta di niente e di prendere ogni cosa così come ci venisse data. Se avevamo voglia di baciarci, lo facevano, così come se avevamo voglia di coccolarci. All'inizio non scambiavamo mai le nostre effusioni davanti agli altri, specialmente a causa di David e, ahimè, di Charlotte. Ma Dorian pian piano iniziò a provocarmi anche davanti a loro, sostenendo il fatto che io fossi sua, e che David doveva farsene una ragione. Ma io non riuscivo ancora a metabolizzare il tutto, come pretendere che lo facesse David? In effetti, quando Dorian, non di certo casualmente, iniziava a baciarmi il collo o le labbra innanzi a David, questo sbuffava rumorosamente o se ne andava quasi correndo. Non volevo farlo soffrire, era questo che cercavo di far capire a Dorian e alla sua stupida gelosia. Per me David era divenuto importante e non potevo sbattergli in faccia, in quel modo, la cruda verità. Ma Dorian non ne voleva sapere di ragionare ed ogni volta che ci trovavamo in una discussione riguardante i suoi attacchi possessivi, cominciava a provocarmi, e così finivamo per baciarci e coccolarci appassionatamente. In effetti era molto bravo a distrarmi. Ora che Dorian era ferito, toccava a me pescare. Non mi facevo di certo problemi visto che amavo immergermi in quelle acque limpide. Tornai a riva con la rete piena di pesci, non mi era mai capitato e soprattutto ero da sola, senza nessun aiuto. Uscii con un sorriso trionfante stampato in faccia e mi diressi da Dorian, seduto a riva, con il suo corpo abbronzato e la sua bellezza mozzafiato.
- Guarda qui! - Urlai, correndo verso di lui tutta bagnata. - Guarda quanti ne ho pescati, Dorian! - Buttai la rete sulla sabbia accanto a lui, mentre si lamentava del fatto che lo stessi schizzando. Saltellai sul posto contenta, congratulandomi con me stessa e iniziando a fare una specie di balletto al quanto strano. Dorian mi guardò con un cipiglio alzato, confuso dalla mia reazione, ma subito dopo scoppiò a ridere visto che dovevo apparire più che buffa ai suoi occhi. D'un tratto sentii qualcuno chiamarmi da lontano.
- Ehi, Jade! Vieni ad aiutarmi? - David stava trasportando dei rami posti sulla sua spalla.
- Certo! - Risposi, alzando la voce per farmi sentire.
- Puoi portali tu al rifugio? - Chiesi a Dorian. Annuii senza guardarmi, la sua espressione divenne improvvisamente cupa. Quando mi diressi da David, lo trovai intento a posare i rami a terra.
- Cosa devo fare? - Domandai, una volta arrivata alle sue spalle. Mi indicò con un gesto del braccio un mucchio di legna più in là. Acconsentii in silenzio affiancandomi a David.
- Ora sei diventata la sua ragazza? - Mi chiese lui, all'improvviso. Lo guardai interrogativa.
- Sei la ragazza di Dorian? - Riformulò la domanda, cercando di non incontrare il mio sguardo.
- No. - Risposi semplicemente. Ma non volevo giustificarmi di quello che stava accadendo tra me e Dorian. Non eravamo fidanzati ma pur sempre un 'coppia'. E questo lo capì anche David visto che non indagò oltre. Quando finimmo di trasportare il tutto, ci sedemmo uno di fronte all'altro e legammo con dello spago i vari rametti.
- Mi dispiace, David. Ma io provo qualcosa per Dorian e... ti voglio bene, molto bene... - Cercai di spiegare a David i miei sentimenti ma lui mi precedette, non facendomi completare la frase ma facendolo lui per me. - Ma mi vedi solo come un amico. Recepito. - Disse con una smorfia sul viso e col capo chino verso il lavoro che stava compiendo. Sospirai dispiaciuta, perché lo ero davvero, nonostante tutto. E, mi sembrava stupido pensarlo, ma David molto probabilmente mi avrebbe resa sicuramente felice. Ma io ero attratta dalla parte oscura.
- Ti farà soffrire. - Decretò alla fine, puntandomi i suoi occhi addosso.
- Lo so. - Risposi in un sussurro, scampando al suo sguardo.



La mia preoccupazione da quell'incidente accaduto con Dorian non era del tutto svanita. Come farlo, d'altronde, quando ci trovavamo sulla stessa isola abitata da popoli armati? A turno, a coppie sia la notte che il giorno, iniziammo a restare di guardia. Al primo avvistamento avremmo dovuto avvertire immediatamente anche gli altri e ci saremmo nascosti in una specie di capanna mimetizzata tra i grandi cespugli costruita da Tom, David e Dorian. Era quasi il tramonto, ed io e Dorian eravamo di turno. Eravamo seduti uno accanto a l'altro, a riva, dall'altra parte della spiaggia.
Dorian poggiò lentamente le sue labbra sulla mia spalla, sentii il rumore dello schiocco e l'umidità del bacio sulla pelle. Rabbrividii.
- Perché continua a gironzolarti intorno quell’idiota? - Mormorò roco all'orecchio, mentre con un dito spostava una mia ciocca di capelli.
- Volevo soltanto che lo aiutassi. - Risposi guardando innanzi a me e godendomi i suoi casti baci dietro l'orecchio.
- Poteva chiamare chiunque. - Ribatté, scendendo con le labbra verso il collo e strappandomi un mugolio. La sua gelosia era esasperante ma per un certo verso mi piaceva.
- Dorian, non hai niente di cui preoccuparti. - Affermai mordendomi un labbro mentre i baci e le carezze di Dorian iniziavano a farsi più profonde.
- Piantala, Jade. Quel cretino ti muore dietro. - Sussurrò, girandosi verso di me e intrappolando il busto fra le sue braccia, mentre iniziava a baciarmi l'altra parte del collo molto più insistentemente. Mi stesi portando Dorian completamente su di me, beandomi delle sue attenzioni.
- Non so per quanto tempo ancora riuscirò a sopportare. - Affermò infine, unendo le sue labbra alle mie. Quando infilò la sua lingua nella mia bocca fui invasa dal suo sapore e il cuore rischiò di uscirmi dal petto a causa della sua veloce corsa. Quel bacio era intenso, era capace di prosciugare tutte le mie forze. Pieno di significati. Dorian mi voleva. Lo capivo anche dal modo in cui mi stringeva i fianchi, in una presa di possessione quasi facendomi male. Mi morsicò il labbro inferiore prima di pormi una domanda assai sconvolgente per il mio povero cuore.
- Vuoi diventare completamente, anima e corpo, mia, Jade? - Mormorò quella richiesta sulle mie labbra facendomi impazzire quasi del tutto.
Dorian mi voleva sua. Sua e di nessun altro.
Ed io ero troppo scioccamente innamorata per poterglielo negare.
Annuii col capo lentamente, emozionata, tuffandomi di nuovo sulla sua bocca e torturandogliela di baci e morsi. Nel frattempo le sue carezze si erano fatte più ardenti, e iniziarono ad intensificarsi quando arrivarono sulla mia parte intima. Emisi un gemito di frustrazione piuttosto rumoroso. Questo non fece altro che eccitarlo di più, tanto che scese a lambirmi il mento, lasciando un lieve morso per poi arrivare al collo e baciarmelo arditamente. Intanto la sua mano scostò le mie mutandine, liberando definitivamente la mia parte intima e trovandomi esposta più che mai. Infilò un dito nella mia intimità e sobbalzai dal dolore.
- Shh... - Cercò di calmarmi tornando alle mie labbra. - Ora passa. -
Probabilmente era molto esperto di queste cose dato le sue innumerevoli esperienze, ma decisi di non pensarci. Quello era il nostro momento. Iniziò a compiere dei movimento col polso e man mano diveniva sempre più piacevole, fino a quando non lo supplicai di continuare mentre con l'altra mano mi toccava il seno con carezze ardenti.
- Dio, Jade. Sto impazzendo. - Emise un gemito soffocato mordendosi il labbro e guardandomi con uno sguardo liquido capace di farmi venire in un istante. Scoprì anche il seno e scese a baciarmelo come un frutto maturo, mentre tra sospiri e gemiti di piacere sentivo la sua erezione sulla mia gamba. Decisi che era il mio momento di agire. La prima volta avevo lasciato a lui tutto il lavoro, ma stavolta sentivo il bisogno di donargli piacere anche io. Così presi il suo viso tra le mani e lo baciai appassionatamente, mentre capovolgevo la situazione, sedendomi sul suo corpo. Gli lambii la pelle partendo dal collo, lasciando lievi morsi fino al petto. Sentii il suo cuore accelerare quanto il mio e sorrisi contenta della sua reazione. Accarezzai il suo petto, baciandoglielo a tratti e le mie mani scendevano sempre più giù, fino ad arrivare alla sua evidente erezione coperta dai boxer. Iniziai a tremare impercettibilmente per la mia mancata esperienza e infilai una mano al di sotto della stoffa. Sussultai al contatto con la sua asta, dura ed eretta.
- Jade! - Quasi gridò Dorian, sentendo la mia mano nelle sue parti basse. Alzai il capo verso di lui. Eravamo entrami eccitati e sorpresi, per la mia spiccata iniziativa. Non se lo aspettava, glielo si leggeva negli occhi.
- Accarezzami. - Sussurrò pochi attimi dopo, capendo la mia insicurezza nel compiere quel particolare 'lavoro'. Prese il viso tra le sue mani e iniziò a baciarmi, inondandomi del suo sapore. Una volta preso coraggio, iniziai a muovere la mano donandogli piacere, mentre lui emetteva sospiri sulle mie labbra, torturandole. Il suo modo di ansimare mi eccitava più del dovuto, era sinfonia per le mie orecchie. Ma, d'un tratto, Dorian capovolse di nuovo la situazione.
- Non ce la faccio più. – Mormorò sulle mie labbra, con una voce roca e soffocata, probabilmente al limite della sopportazione.
- Fidati di me. - Disse prima di sfilarsi le mutande ed entrare lentamente dentro di me. Un dolore acuto, come se fossi stata spezzata in due, attraversò il mio basso ventre. Mi artigliai alle sue spalle, stringendo gli occhi ed emettendo un mugolio di dolore. - Aspettavo da troppo tempo questo momento, Jade. - Era l'unico a parlare in tutta quella situazione. Forse ero troppo imbarazzata, o forse troppo impaurita, ma qualcosa di sicuro c'era: ero felice. Felice di fare l'amore con lui. Iniziò con spinte lente, muovendo il bacino avanti e indietro, mentre di tanto in tanto mi baciava il viso, le labbra. Cercava di tranquillizzarmi in tutti i modi possibili anche se continuavo a sentire quel dolore. Ma man mano iniziò ad affievolirsi lasciando posto al piacere puro. E Dorian lo capì dal fatto che iniziai a gemere, muovendo inavvertitamente il bacino verso lui, incitandolo a continuare. Si morse il labbro socchiudendo gli occhi in un'espressione di pura sensualità. E così velocizzò le spinte, portandomi ad attorcigliare le gambe attorno al suo bacino, artigliandogli la schiena e graffiandolo appena. Era tutto così surreale, tutto così bello. Se avessi saputo che l'unione dei nostri corpi fosse stata così intensa e meravigliosa avrei ceduto prima alle sue provocazioni. Ma quelli erano solo pensieri in preda al piacere. In realtà, quello era il momento giusto, era il vero momento. Quello che aspettavo da tempo. Perché non c'era sesso senza amore, ed io ero perfettamente innamorata di Dorian. Le sue labbra, le sue mani e il suo profumo erano dappertutto. Forse quello era il paradiso, chi lo sa. Ma non ero mai stata così bene in vita mia come quella volta.
- Ti amo. - Tre parole. Otto lettere. Un solo significato*. Ero immersa nel piacere intenso e probabilmente potevo dire di non essere molto lucida, ma io quelle parole le avevo sentite. Ero stata io a pronunciarle? No, impossibile. Le stavo solo pensando...
Dorian aveva sussurrato quelle parole in modo quasi impercettibilmente prima di venire, seguito da me che subito dopo, al suono di quella dichiarazione che mai mi ero sognata di sentire uscire dalla bocca di Dorian, raggiunsi il culmine, la vetta massima del piacere puro.






Appena entrambi ci fummo ripresi dallo stato di relax totale, Dorian mi prese per mano e ci dirigemmo verso il mare.
– Dobbiamo pulirci. – Spiegò tranquillo, accennando ad un sorriso mentre io divenni rossa dall’imbarazzo. Era pur sempre la prima volta per me! Lui invece sembrava molto sereno, non c’era traccia di vergogna o altro, al contrario di me. Insieme ci immergemmo in acqua, senza mai staccare la nostre mani intrecciate. Dorian mi trasportò nella parte più fonda, e una volta arrivati, mi prese per i fianchi avvicinandomi a lui. Una scossa elettrica percorse la mia colonna vertebrale appena avvertii il suo corpo praticamente appiccicato al mio. Nonostante fossimo in acqua, la sua pelle risultava sempre calda ed estremamente liscia e morbida. Mi diede un dolce bacio a stampo, guardandomi intensamente e appoggiando la sua fronte contro la mia.
– Ti è piaciuto? – Sentivo il suo alito caldo sulle mie labbra. Annuii nascondendo il mio viso in fiamme nell’incavo tra la sua spalla e il collo, mentre posai le mani sul suo petto, godendomi la sensazione di protezione che emanava. Inoltre eravamo ancora entrambi nudi. Non che mi mettesse a disagio perché ormai Dorian conosceva abbastanza bene il mio corpo, ma perché avevo timore che qualche potesse sbucare all’improvviso e vederci avvinghiati in quel modo.
– Hai sentito tanto dolore? – Chiese, avvicinandomi ancora di più a lui.
– Solo all’inizio. – Risposi con voce fievole aspirando il suo odore mischiato a quello del sesso.
– Ti era mai capitato prima di… di sverginare una ragazza? – Dovetti prendere una grande dose di coraggio per formulare quella domanda, ma avevo bisogno di sapere.
– No, era diciamo una specie di prima volta anche per me. – Rispose divertito, cominciando ad accarezzarmi dolcemente la schiena con le sue grandi mani. Mi morsi il labbro dalla vergogna. Probabilmente non era abituato a ragazze impacciate come me, sicuramente non gli era nemmeno piaciuto. Eppure aveva un’aria appagata, forse solo perché aveva rifatto sesso dopo molto tempo.
– A te è piaciuto? – La voce mi tremava. Cercavo di nascondermi sempre di più dai suoi occhi, girando la testa appoggiata sulla sua spalla al lato opposto. Mi strinse forte, forse capendo il motivo del mio disagio.
Fare l’amore con te per la prima volta è stato cento volte meglio del solito sesso. – Mormorò con voce roca, cullandomi fra le sue braccia e lasciandomi un bacio sul collo. Il fatto che anche lui distinguesse il sesso dall’amore mi fece emozionare a tal punto che credetti da un momento all’altro di piangere dalla felicità. Alzai il capo e presi la sua testa avvicinandola alla mia velocemente per poi baciarlo, appassionatamente…intensamente. Non mi stancavo mai di sentire il suo sapore, ero drogata di lui. Infilai la mia lingua nella fessura tra le sue labbra, iniziando una dolce danza con la sua. Arpionai le mie gambe al suo bacino mentre lui poggiò le sue mani alla base della mia schiena. Mi staccai dalla sue labbra iniziando a baciargli il mento, il collo, poi di nuovo il mento e dalla guancia arrivai dietro l’orecchio. Lo sentii trattenere un gemito e un suono gutturale uscii dalle sue labbra.
– Il fatto che tu abbia donato la tua verginità a me Jade, non sai quanto mi renda felice. – Ammise all’improvviso, con la voce rotta dal piacere.
– Appartengo a te. – Sussurrai sulle sue labbra, regalandogli uno sguardo intenso e pieno di significati. “E tu, Dorian, appartieni alla mia vita, per sempre.”






Dopo essere usciti dall’acqua, ci asciugammo e ci rivestimmo in fretta. Subito dopo tornammo al rifugio siccome il nostro turno era finito. Dorian insistette per farmi dormire nella sua stanza, accanto a lui.
– Guarda che non ci sarà una seconda volta, sono troppo indolenzita! – Lo avvisai scherzando mentre lo vedevo spaparanzarsi sul letto di paglia, portandosi le braccia dietro il capo.
– Per oggi. – Ammiccò, con un sorriso malizioso che mi provocò un piacevole formicolio al basso ventre.
– Dorian! – Esclamai con un’espressione falsamente indignata sul viso. Lo sentii ridere di gusto mentre mi stendevo accanto a lui. Mi appoggiai col capo sul petto, sentendomi avvolgere dalle sue braccia.
Adesso sei davvero completamente mia. – Mormorò con voce rauca. Sorrisi al massimo della contentezza addormentandomi poco dopo, cullata dal respiro regolare di Dorian.




Quando la mattina dopo mi risvegliai, lo trovai ancora a dormire. Aveva una mano sul mio fianco e l’altra era intrecciata alla mia mano, posata sul suo petto. Era uno dei miei risvegli più sereni. Ma quando mi ritornarono in mente le immagini della sera prima, una strana sensazione mi attanagliò lo stomaco. Non ero più vergine, avevo donato il mio corpo e la mia anima a Dorian. Questa consapevolezza mi rendeva felice ma non riuscivo più a vedere tutto rosa e fiori come la sera scorsa. Ero stata ubriacata dalle attenzioni di Dorian e in un certo senso, non ragionavo del tutto lucidamente. Ma quella mattina, mi resi conto che ormai non avevo più vie di scampo. Ero innamorata persa di Dorian. E questo mi bastò per capire che ormai ero legata per sempre a lui. Eppure non ci eravamo ancora definiti, non esisteva nessuna constante nel nostro rapporto ma io avevo dato ascolto solo al cuore. E come dimenticare del suo ‘ti amo’, un attimo prima di venire? Sicuramente gli era scappato di bocca, perché Dorian non era per niente il tipo. Magari lo aveva detto solo in preda al piacere…
Avrei dovuto chiederglielo ma la risposta mi faceva troppo paura.
Così, mi alzai dal letto e decisi di uscire fuori, solo per prendere aria, ma non prima di aver lasciato un casto bacio sulle labbra di Dorian che dormiva beatamente. Quando arrivai a riva, mi accorsi che qualcosa non quadrava. Quella mattina era il turno di guardia di David e Tom. Ma non c’erano lì. Mi allontanai di poco, e notai da lontano, quei due che parlavano gesticolando in modo evidente con un gruppo di indigeni. Sbarrai gli occhi cercando di capire cosa diavolo stessero facendo. Quelle persone erano pur sempre selvatiche e potevano attaccarli da un momento all’altro, come avevano fatto con Dorian. Quando finirono di ‘parlare’ li vidi tornare entrambi con un sorriso trionfante sul viso mentre io avevo uno sguardo spaventato ma per lo più arrabbiato.
– Ma che vi salta in mente? – Urlai una volta che si furono avvicinati del tutto. Non mi calcolarono per niente ma anzi, si batterono il cinque come due bambini.
– Ehi! Sto parlando con voi! – Gesticolai nervosamente puntando un dito contro David.
– Jade, io e il mio socio qui abbiamo fatto un grande affare! – Esclamo contento Tom dando una pacca amichevole sulla spalle di David. Li guardai stranita non riuscendo a decifrare quello che mi stavano dicendo.
– Quale sarebbe questo grande affare? – Chiesi con voce infastidita, mentre incrociavo le braccia al petto.
– Abbiamo in un certo senso stipulato una specie di patto. – Spiegò Tom. – Abbiamo stabilito quale fosse la nostra parte di territorio, possiamo usufruire della cascata perché ce l’hanno anche loro dall’altra parte dell’isola, inoltre possiamo pescare ma solo su questa parte di mare. – Disse indicando con le braccia la distesa di acqua dietro di noi. – E non possiamo assolutamente entrare nella loro parte di territorio. – Quando finì di parlare avevo voglia di pestarlo a sangue perché non vedevo nessun patto. Eravamo sempre in pericolo.
– Scherzi? – Chiesi spostando il peso da una gamba all’altra mentre sentivo il nervosismo salirmi a fior di pelle. – In cambio, però, non ci attaccano. – Concluse David. Beh, ora il patto era più plausibile.
– Ottimo lavoro. – Commentai rivalutando la situazione.
Quando spiegammo l’accaduto agli altri una volta intorno al falò tirarono tutti un sospiro di sollievo o quasi. – Chi ci dà la certezza che non ci stessero prendendo per culo? – Domandò giustamente Dorian, seduto accanto a me.
– Nessuno. Infatti dobbiamo rimanere sempre in allerta. – Rispose con un certa freddezza David, intento ad alimentare il fuoco. Niente da fare, i due si odiavano a prescindere. La situazione, comunque, iniziò ad acquietarsi, anche se solo in piccola parte. Tutti sembravano più tranquilli.
– Come mai sei scappata questa mattina, tigrotta? – Il soffio di Dorian all’orecchio mi fece rabbrividire inconsapevolmente.
– Non sono scappata. – Affermai, girando il capo verso di lui. – Volevo solo prendere aria. – Mi giustificai. Lo vidi sorridermi dolcemente per poi accarezzarmi la guancia. Chiusi gli occhi sospirando, sentendomi coccolata e per poco non iniziai a fare la fusa. Un attimo dopo, avvertii le labbra di Dorian sulle mie. Così calde, così morbide. E mi baciò, dolcemente e lentamente come poche volte aveva fatto.
Mi baciò lì, davanti a tutti.
E io per la prima volta non mi ribellai, troppo presa da Dorian e da quell’amore infinito che solo lui sapeva darmi.




































_____________________________AUTRICE_____________________________


* 'Ti amo' in realtà è detto in inglese, quindi risulta 'I love you', appunto otto lettere e tre parole.

Ehilà, ragazze!
Eccomi qua con un altro capitolo, spero di non aver fatto ritardo ma tra un impegno e l'altro ho trovato un 'buco' di tempo per pubblicarlo.
Bene, bene Jade ha perso definitivamente la verginità con Dorian, ora possiamo dire che è davvero innamorata la ragazza. E di Dorian cosa pensate? Anche lui prova lo stesso o è semplice attrazione? Mi piacerebbe sentire i vostri pensieri quindi sarei felice se lasciasse qualche recensione. 
Ringrazio chi recensisce e segue la mia storia!
Al prossimo capitolo,
Marta.


 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lovehope_