la luna il sole ama
Sento il
vento infiltrarsi tra i capelli e carezzarmi con
dita invisibili mentre scappo via da Andrea, dalle sue parole scortesi,
dai
suoi occhi che mi hanno scavato a fondo nell’anima. Le
lacrime che sono
riuscita a stento a trattenere davanti a lui adesso scorrono libere.
Che scema!
Chissà che penserà adesso di me! Me ne sono
scappata come una stupida. I miei
propositi di una conversazione senza litigi sono miseramente sfumati.
Certo, io
sono arrivata come l’angelo salvatore, e in fondo Andrea ha
ragione, che posso
saperne io della sua vita e dei suoi problemi? Non avevo alcun diritto
di
andargli a fare la morale. Forse ho sbagliato a dargli il mio lettore
mp3,
magari si è sentito umiliato. Che cavolo ho fatto???
È
meglio che io torni di corsa a casa! Questa giornata è da
cancellare. Ma
dimmi tu se quella si doveva mettere in testa di salvarmi. Io e lei
conoscerci?
Come può pensare che io, proprio io, decida di mettermi ad
ascoltare la musica
con lei in mezzo alla strada! Certo che le ragazze sono proprio strane!
È vero
che i suoi occhi mi ricordano quelli di mia madre, ma se pensa che
avrò pietà
per lei se lo scorda! “Dai Andrea, qual è la cosa
migliore che ti è capitata
oggi?” Hmf! Ho di nuovo un lettore mp3! E VAI!!!
- Sei tornato?
- Non mi vedi?
- Fai poco lo
spiritoso e vatti a cambiare. Prima di riaprire il locale
voglio dare una pulita alla casa. Se fosse per te vivremmo in un
porcile.
Cos’hai alle orecchie?
- Cuffie!
- Non mi avevi
detto che il tuo lettore si era rotto? Dove l’hai preso
quello? Se scopro che hai rubato i soldi dalla cassa sei rovinato!
- Non
è nuovo! Guarda.
- Allora dove
l’hai preso? L’hai rubato!
- Certo,
perché per te io le cose posso solo averle rubate!
- Tu non sei il
tipo da avere amici che ti fanno regali del genere.
Eccomi finalmente arrivata a casa. Mi chiudo dietro la porta lasciando fuori tutte le preoccupazioni. Qui non c’è niente che mi possa far male, che mi possa deludere. È il mio nido dove sono protetta, al sicuro da tutto e tutti. Poso lo zaino a terra nell’ingresso e mi dirigo in cucina. La tavola è già apparecchiata e c’è un buon profumino. Mamma mi sorride tra il vapore delle pentole, corro a darle un bacio e lei come al solito mi chiede com’è andata la giornata. Io rispondo come al solito che è andata bene. Ma le parole di Andrea non vogliono saperne di andarsene.
- OOH! Mi hai
sentito!? Dimmi dove hai preso quel coso!
- Tanto non mi
credi. Pensa quello che vuoi!
- Va bene!
Allora penso che l’hai rubato e non esci di casa per una
settimana!
- Buono. Allora
se uccido un tizio mi dai un mese?
- Io non so
più cosa devo fare con te Andrea?!
- Se ti dico che
me lo ha regalato una ragazza di scuola, mi credi?
- Con la faccia
da schiaffi che hai è possibile.
- Hmf!!
- Andrea.
- Eh!
- Mi raccomando.
- Mi raccomando
cosa?
- Usa il
preservativo.
- Ma che cavolo
dici! Primo, lo so da me. Secondo, non sono discorsi che
voglio fare con te e terzo.
- Terzo?
- Quella che me
lo ha regalato non mi interessa affatto!
- Ma.
Sarà. Tu comunque stai attento. Non voglio sorprese. Ci
mancherebbe
solo che mi porti guai in casa.
- I guai li
portano le ragazze e non i ragazzi! Ahi!
Cioè,
mio padre che mi da gli scappellotti. Manco fossi alle elementari.
- Vai a
cambiarti e cominciamo le pulizie.
- Io
però avrei fame.
- Cambiati, mangia un panino e comincia a pulire la cucina!
Il rumore
della porta che
si chiude ci avvisa che anche papà è tornato.
Subito vado a rifugiarmi nel suo
abbraccio, e i brutti pensieri se ne vanno via di colpo, accompagnati
dall’immagine del bel tenebroso Andrea. Mamma è
già pronta con i piatti, così
mentre il mio papo va a posare le sue scartoffie da avvocato la aiuto a
portare
in tavola. Il pranzo a casa è sempre un bel momento,
soprattutto se c’è anche
papà con noi. Eh si, qualche volta non ce la fa a tornare
per pranzo, ma è
normale, poverino, con il lavoro che fa deve accontentarsi di mangiare
un
panino al bar del tribunale. Ovviamente i manicaretti di mamma sono
un’altra
cosa!
- Ehi
Scriccioletta, hai già finito? Guarda che non sei a
dieta! –
- Si papo lo so,
ma non ho più fame! –
- La mamma
sarà proprio contenta di cucinare per te, vero
Francesca? –
- Dai Mauro
lasciala stare, se non ha più fame! –
- Ecco, vedi?
Anche mamma te lo dice! Se non ho più fame!
–
- Ah bene! Fate
la coalizione? Adesso vi faccio vedere
io! –
“Ho
capito, ti do
fastidio”. “Mi dispiace che la pensi
così.” “Tu nemmeno mi
conosci.” Andrea,
smettila di pensare a lei! Pensa alla sua amica. Chiara Giordano
può portarti solo guai. Lei non ti apprezzerebbe mai per
quello che sei! Vuole
solo cambiarti! Casomai in questo momento sta piangendo abbracciata al
suo
orsacchiotto di peluches e un giorno, non molto lontano,
vorrà che tu gliene
regali due o tre. Lasciala perdere!
Ancora con le lacrime agli occhi mi butto sul letto, senza accorgermi che sto per piombare sulla mia palla di pelo, che per fortuna scappa in tempo, prima di essere schiacciata da me! La prendo mentre con le zampette cerca di risalire sul letto, e me la metto sulla pancia, accarezzandola. È la mia gattina, Jamila, bella in arabo, un batuffolo color miele dal pelo lungo e gli occhioni grigi. Lei per un po’ si struscia e fa le fusa, poi si stufa e se ne va a giocare con il filo della lampada sul comodino. Ripenso ancora alle parole di Andrea e alla misera figura che ho fatto io. Mi vergogno troppo perfino per raccontarlo a Viola. Anche lei sicuramente si metterebbe a ridere e mi prenderebbe per stupida. Forse se gliene avessi parlato prima, lei mi avrebbe evitato tutto ciò. Andrea si sarà fatto anche lui una risata, e starà ascoltando musica dal mio lettore mp3! Spero solo che non lo dica in giro perché non saprei che dire, morirei di vergogna! Sento l’odore del caffè e infatti subito dopo mamma mi chiama. Il caffè segna la fine della pausa per tutti. A me tocca andare a fare i compiti, papà torna allo studio, e mamma anche lei va a lavorare. È commercialista e lavora nello studio di mio nonno, suo padre, quindi può anche permettersi la mattinata libera ogni tanto, come oggi, però il pomeriggio anche a lei tocca uscire di casa! In realtà ha ripreso a lavorare solo da un po’ di anni a questa parte, perché fino a quando io ero a scuola media lei è rimasta in casa per me. E si, è una brava mamma, non c’è che dire!
- ANDREA!!!
- EH!!
- Se hai finito
con la cucina, comincia a pulire il bagno.
- Odio pulire il
bagno. E poi non capisco perché tocca sempre a me? Siamo
in due, no? Ogni tanto potresti pulirlo anche tu!
- Ti lamenti
solo per non lavorare!
- Pà.
- Mh!
- Stasera esco
con gli amici.
- Sbaglio o eri
in punizione?
- Sbaglio o ti
ho detto che non ho rubato niente?
- Non fare
tardi, domani c’è scuola.
- Mh!
- Sono sempre
troppo pochi per te!
- Ok, ok, ma per
oggi ne ho avuti abbastanza!
- Si, per oggi
si! Dai finiamo le pulizie tra un’ora devo riaprire il
negozio.
- Ti devo
aiutare in negozio?
- Tu che dici?
- Faccio i
compiti e scendo! Ah! Oggi ho fatto la prima interrogazione di
matematica.
- Mh.
- Mh! Mh! E poi
lo dici a me che parlo per monosillabi! Non ti interessa
sapere com’è andata?
- Lo so
già, com’è andata.
- ???
- Tu non sei
stupido. La tua intelligenza è al di sopra della media.
Quello
che mi preoccupa è il tuo caratteraccio e la tua
svogliatezza. Mi raccomando
Andrea, se ti fai bocciare anche quest’anno ti mando a
lavorare in fabbrica!
Non credevo che mio padre pensasse quelle cose di me! Lo sento distante ma in fondo mi conosce. Ha solo un problema, non si fida di me! E fa bene!
E adesso al
lavoro! Per domani c’è latino, inglese e
matematica. Inizio dal latino, che è la cosa che
più mi scoccia. Per fortuna
riesco a sbrigarmi in fretta, e inglese e matematica non sono un
problema.
Mentre ricontrollo gli esercizi d’inglese squilla il
telefono, finalmente ho la
scusa per fare pausa!
- Pronto?
–
- Chiara? Sono
Vittoria –
- Ciao!
–
- Che facevi?
–
- Ho appena
finito inglese –
- Hai fatto
latino? –
- Si! Mi resta
solo mate, perché? –
- Niente, allora
dato che hai quasi finito ci vediamo fra
un’ora davanti il bar vicino scuola? –
- Si, fra
un’ora ce la faccio, ma come mai? –
- Niente, ha
organizzato Lucia per passare un pomeriggio
assieme, vengono anche Viviana, Giovanni, Francesco e Marco. Lo dici tu
a
Viola? –
- Certo, allora
ci vediamo fra un’ora davanti il Bar Alba
–
- Si, a dopo!
–
Già
sono elettrizzata per l’uscita un po’ a sorpresa,
era
da tanto che non uscivamo tutti assieme. Chiamo subito Viola al
cellulare.
- Violetta!
Preparati ad uscire! –
- Ciao, tutto
bene anch’io grazie! –
- E dai, tanto
lo so che stai bene, ci siamo separate
all’uscita di scuola! –
- Si si, che
c’è? –
- Lucia ha
organizzato un’uscita, ci vediamo fra un’ora
al Bar Alba, viene anche Marco! –
- Ah
… Fra un’ora? Kia non ce la faccio! –
- Come no?
Perché? –
- E devo ancora
studiare! Ho fatto solo latino –
- Ma
così ti perdi l’uscita! Dai fai inglese e mate te
la
passo io domani –
- Si,
è facile per te! Tanto oggi ti ha già
interrogata!
Io quest’estate non ho aperto libro, non mi ricordo niente!
Ti ricordo che
siamo all’ultimo anno, e quest’anno ci sono gli
esami! –
- Non ci avevo
pensato … Ma allora proprio non vieni? –
- Kia, no! Come
te lo devo dire? Dispiace anche a me! –
- Idea! Vengo a
fare mate da te e ti aiuto a ripassare
tutto, poi quando finiamo raggiungiamo gli altri –
- Ma
così tu ti perdi l’uscita … No
veramente Kia, ce la
faccio da sola, tu vai! –
- Sicura? Guarda
che non ci metto niente a venire –
- Sicura,
sicura! Anzi fai una cosa, controllami Marco! –
- Ehehehe va
bene capo! Comunque se cambi idea basta che
mi chiami al cellulare –
- Ok! Ci
sentiamo! –
- Ciao buono studio! –
Ti ti ti ti
Ti ti ti ti
-
“Goya”, dimmi!
- Io e Picasso
siamo appiedati. Che fai la porti tu la macchina?
- Ci potete
contare.
Gli esercizi di
matematica sono fatti in un attimo, e ho
anche il tempo per darmi una sistemata, tanto il Bar Alba è
vicino, e anche se
ritardo, ormai mi conoscono tutti, non posso arrivare in anticipo, ci
perderei
la faccia! Chiamo mamma per avvertirla che sto uscendo, che si ho
finito i
compiti, si torno prima di cena, si sono con persone che conosce. Ogni
tanto è
stressante il solito interrogatorio, ma in fondo non mi fa poi tanti
problemi,
per fortuna! Pronta per uscire!
Eccoli, sono
già tutti là! Che strano vedere Marco ad una
delle nostre uscite pomeridiane! Fino all’anno scorso non
c’era mai, stava
sempre con la sua ex e quelli del classico. In fondo non ho con lui
molta
confidenza, è Viola che ci ha sempre parlato di
più. Lei dice che è simpatico,
quindi mi fido, e poi anche a me sta simpatico.
- Ciao raga!
–
- Ecco la
ritardataria! –
- Dai! Solo 10
minuti! Che volete che siano in confronto
all’eternità! –
- Niente! Tanto
noi abbiamo deciso che fare senza di te!
–
- Eh si, chi
tardi arriva male alloggia, non hai potere di
replica! –
Come al solito
ognuno dice la sua … prima o poi anche
loro arriveranno in ritardo e allora … ci penserò
io!
- Quindi dove si
va, dato che avete deciso? –
- Alla
cioccolateria in centro –
- Che buono!
–
- Scusate ma
Viola? – chiede giustamente Marco
- Ah si, non
viene! Stava ancora studiando matematica,
dato che non si ricordava niente! –
- Bene! Allora
possiamo andare! –
- Chi mi ospita
sulla moto? –
- Kia Sali con
me, tieni il casco –
- No Vittoria,
io non aspettavo altro per sfoggiarla in
giro sulla moto! –
-
Francè, e che le ragazze si sfoggiano adesso? No no
vado con Vittoria! –
Dopo
così tanto tempo è bello ritrovarsi di nuovo
insieme, è quasi come se i mesi dell’estate non
avessero interrotto nulla, e
ognuno è ansioso di raccontare le avventure delle vacanze.
Subito ritroviamo le
nostre solite battute. All’inizio Marco è un
po’ a disagio, ma poi si ambienta
subito, mettendosi a scherzare con Giovanni. Hanno preso di mira
Vittoria.
Giovanni gliene dice di tutti i colori nella speranza che lei si
decida,
Vittoria se la ride alla grande. Io Vivi e Lucia un po’ diamo
man forte a
Vittoria, un po’ prendiamo in giro Francesco che, dato che sa
che Giovanni con
Vittoria fa sul serio, ci prova con noi tre, nella speranza che almeno
una di
noi ci stia. Francesco è proprio simpatico, è il
solito tipo dalla battuta
facile e la parlantina allegra, che fa credere chissà che
quando in realtà
tutti sanno che il suo è tutto fumo e niente arrosto.
Finalmente
arrivano le cioccolate, tutte diverse, e
ovviamente ognuno vuole assaggiare quella degli altri! Così
quando ci alziamo
per andarcene sul tavolo ci sono una serie di macchie di vario colore,
dal
nocciola al marrone scuro, al bianco al verde per chi, come me, ha
preso la
cioccolata al pistacchio, discretamente coperte da una serie di
tovagliolini,
tutti quelli che c’erano nel distributore sul tavolino.
Ovviamente la cameriera
che viene a ritirare i soldi ci guarda male, così usciamo
ridendo lasciandola
alle prese con vassoi e pezzuole.
Ci salutiamo
felici di questo pomeriggio trascorso
allegramente, senza pensare troppo alla scuola, e ce ne torniamo a
casa.
Vittoria mi accompagna in moto, è sempre molto gentile, e
simpatica. Anche con
lei ci conosciamo dalle medie, ma lei non abita così vicina
a casa mia, così
anche se andiamo molto d’accordo non abbiamo mai legato come
me e Viola.
Chissà che sta facendo adesso, sarà ancora alle
prese con la mate? Speriamo
bene!
Dopo cena guardo un po’ di tele, ma stasera non c’è molto da vedere, i soliti distretti di polizia che chissà a quale serie sono arrivati, e che non ho mai seguito, al contrario di papà, che per queste cose e per i vari commissari Montalbano e affini esce pazzo. Accendo il pc, su msn non c’è nessuno collegato, nemmeno Viola, chissà che fa. Niente da fare, vado a letto, magari mi addormento! E non ho più nemmeno il mio lettore per ascoltare un po’ di musica con le cuffie! Jamila è già pronta ad acciambellarsi vicino a me, sa che mi piace coccolarla prima di dormire, e lei, furba, non rifiuta mai un po’ di coccole! Chissà se anche Andrea ascolta la musica a letto dall’mp3 … il mio … Domani prevedo già una giornata difficile. Speriamo che non mi prenda in giro!
- Oh! Ma quanto
c’hai messo?
- Ho dovuto
aspettare che mio padre si addormentasse. Dovevo fregargli le
chiavi. Dove andiamo?
- Al Lupo mannaro
- Certo che
avete una fantasia...
- Avete?
Perché, tu dove vorresti andare?
- Andiamo al San
Salvador.
-
Così lontano?
- Lontano?
Scusate, ma io che la rubo a fare la macchina di mio padre?
Tanto vale che usciamo a piedi!
- Ma vuoi
mettere quanto siamo più fichi con la macchina?!
- Ma vuoi
mettere quanto siamo più idioti ad andare sempre nello
stesso
postò?
- Hai sentito
che la settimana prossima apre un nuovo locale?
- Si, ma la
settimana prossima!
Dopo una
mezz’ora di discussioni sterili ci convinciamo ad andare al
solito
pub. Spesso mi chiedo perché mi ostino a stare con questi
ottusangoli! E poi
ricordo! Perché tuo padre ha ragione. Tu non hai amici. Sei
poco affidabile,
scontroso e pezzo di merda. Hmf!
-
“V.G.”!
- Dimmi!
- Hai visto le
ragazze che sono appena entrate?
- No, dove?
Non posso
credere ai miei occhi! Li stropiccio ben bene e ci riprovo. Ehi!
La situazione non cambia. È lei! È proprio lei!
Cosa ci fa una ragazza timorata
di Dio come lei in un pub a quest’ora? Dovrebbe essere a casa
con mamma e papà!
-
“V.G.”! Ti piace quella?
- Eh?
- La guardi da
quando è entrata.
- Chi
è?
- Una della mia
classe.
- Ah. Una nuova
preda!
- Hmf!
- E quindi nella
tua nuova classe ci sono delle “monelle”.
- Non fino ad
oggi.
-
“V.G.”, attacca! Sguinzaglia il cane! Quella ha
qualcosa da nascondere!
Se insisti cade.
- Cade anche se
non insisto!
“Picasso”
aveva ragione. Quella aveva qualcosa da nascondere. Di giorno
angelo e di notte demonio? Devo scoprirlo. Prendo una birra ed un
analcolico e
mi avvicino.
- Viola. Che
sorpresa vederti qui senza il tuo cagnolino al guinzaglio!
- Non
è giusto che parli di Kia in questo modo! In fondo non
l’ha fatto
apposta di romperti l’iPod.
- Stavamo
parlando di te! Che ci fai in questo postaccio?
- Mi diverto.
Ih! Ih! Ih!
Che risata
orribile! Almeno è carina. Andrea, adesso ci vuole un
po’ del
tuo sangue freddo. Lo so che gli ormoni stanno ballando, ma calmati,
oppure
questa scappa. Tecnica della coercizione. Siediti al bancone con i tuoi
amici e
fissala. Le ragazze che ci sono con lei cominceranno ad invidiarla
perché c’è
uno che la fissa e la costringeranno a non perdere
l’occasione.
-
“Vi”, hai visto come ti guarda quello?
- Si,
è un mio compagno di classe.
- Uno
così è in classe con te? Perché non ce
lo presenti?
- E no ragazze.
L’ho visto prima io!
-
Però quello non mi sembra un tipo che puoi fare aspettare.
Quello ne
trova quante ne vuole. Ti conviene sbrigarti.
Fatto! Adesso
falla impazzire.
-
Perché mi fissi?
What's the problem I don't see no ring on your hand (qual è il problema non vedo anelli sulla tua mano)
I be the first to admit it, I'm curious about you, you seem so innocent "(sono il primo ad ammetterlo, mi incuriosisci, sembri così innocente)
- Ti dispiace?
Saresti la prima!
"You wanna get in my world, get lost in it (vuoi entrare nel mio mondo, perderti in esso)
Boy I'm tired of running, let's walk for a minute "(ragazzo sono stanca di correre, camminiamo per un minuto)
- Vuoi ballare?
- Qui? Non siamo
in una discoteca.
- Ma
c’è la musica! Ti vergogni? Non vuoi essere
guardata ed ammirata da
tutti e tutte?
Solletica il
loro ego, ed in pochi istanti le convincerai a fare quasi ogni
cosa!
- Oh!
“Goya”, hai visto?
- Cosa?
- Guarda come si
struscia quella. Se fossi al posto di Andrea sarei già
uscito dai gangheri.
- A lui piace
giocare al gatto col topo.
Praticamente
è fatta! Mi basterebbe un gesto per portarmela a letto. Ma
non
le darò questa soddisfazione senza soffrire un po’.
- Scusa, vado un
attimo dai miei amici.
- Vai a
pavoneggiarti con i tuoi amici?
- Hmf! No, do a
te la possibilità di farlo con le tue
amiche.
- Che
indisponente!
-
“V.G.”, sei stato grande! La tua tecnica funziona
sempre.
- Aspetta a
cantare vittoria. Manca ancora l’ultima fase. Deve tornare da
lui ed invitarlo ad uscire un’altra volta.
-
Verrà, verrà. Quanto scommettiamo?
- Voi due
dovreste smetterla di guadagnare su di me! Voglio una
percentuale.
- Tu
già ti becchi le donne.
- Ah! Ah! Ah!
- Vedo che ti
stai divertendo.
- E tu, hai
finito di divertirti?
- Si, stiamo
andando via.
- Buono a
sapersi.
È
già la terza volta che suonano questa canzone. E non ce ne
potrebbe
essere una più adatta.
you're teasing me (mi stai prendendo in giro)
you know what I want (tu sai quello che voglio)
and I got what you need" (ed io ho ciò di cui tu hai bisogno)
Neanch’io
riesco a credere a quello che sta accadendo.
the feeling that youre giving really drives me crazy (le sensazioni che mi dai mi fanno diventare pazzo)
you don't have to play about the joke "(non buttarla sullo scherzo)
Mi
si avvicina lenta, ha una minigonna da capogiro, mi blocca il ginocchio
tra le sue cosce. Il petto è sempre più vicino
alla mia mano, con le labbra mi
sfiora l’orecchio e: “Ci vediamo
sabato
sera!”.
you already know (già lo sai)
that I'm all yours (che sono tutta tua)
what you waiting for?" (che stai aspettando?)
I
ragazzi mi guardano attoniti. “Picasso” da trenta
euro a “Goya”. Ma
nessuno dei due sa che io sono ancora più stupito di loro.
Mai e poi mai mi
sarei aspettato un atteggiamento tanto spregiudicato da lei. Voglio
proprio
vedere cosa farà domani in classe.
Andrea,
ricorda: Ok andare a dormire alle tre di
notte, ok fumare, ok mangiare schifezze. Ma non bere più di
tre birre quando
l’indomani devi andare a scuola! Ho un mal di testa
insopportabile. E in più mi
tocca dire grazie alla tontolona. Non vorrei che racconti a Viola che
mi ha
dato il suo lettore e che io non l’ho ringraziata. Mi
rovinerebbe tutto il
lavoro che ho fatto ieri sera.
Finalmente
ricreazione! Non ce la facevo più! Alla fine il
prof Majorana non ha più interrogato in mate. Viola ha
studiato tutto il
pomeriggio per niente, poverina! Bé, proprio per niente no,
almeno ne sapeva un
po’ più di ieri! La lascio con le altre e corro in
bagno prima che si affolli
del tutto, tra chi va a fumarsi la sigaretta e chi ha scambiato il
bagno delle
ragazze per un circolo di arte e cultura
contemporanea, ovvero fa disegni sul muro e spettegola.
- Oh, ciao
Paolo. Sai dov’è quella che sta seduta
davanti a me?
- Chiara o Viola?
- La mora. Ma
tanto so già che sono insieme.
- No.
- Cosa?
- Mi pare che
Chiara sia andata in bagno e Viola
sia in cortile con Marco.
-
Grazie. A buon rendere.
Per
fortuna Andrea non ha mosso un muscolo verso di me,
almeno credo, dato che non l’ho nemmeno guardato. Se ho ben
capito le sue
abitudini, adesso non si muoverà dall’aula per
tutta la ricreazione, e io non
rientrerò se non quando la prof d’inglese
starà per entrare. Se sono fortunata e
riesco ad evitarlo fino a lunedì magari si dimentica che
esisto. Purtroppo io
da stamattina non faccio che pensare a lui e ai suoi occhi, e questo un
po’ mi
spaventa. Certo, mi dico, sto pensando a come evitarlo, quindi non
è così
tragica!
Non
che mi faccia piacere sapere che Viola sia con
Marco, ma almeno non devo ringraziare la “signorina
sbadatella” davanti a lei.
Ho già preso i soldi così non devo rientrare in classe. Gli altri saranno già fuori, devo sbrigarmi. Oddio, non può essere, che ci fa Andrea fuori dal bagno delle ragazze? Che faccio? Forse se guardo per terra e cammino veloce ce la faccio a non dare nell’occhio.
- Ciao
- Ciao
Tiene lo sguardo basso. "Certo, dopo il modo in cui l’hai trattata ieri!" Mi sento a disagio! "Ti credo. Primo, non sei capace di dire grazie. E secondo, siete imbambolati da un paio di minuti davanti al bagno delle ragazze. Ma dai! Che ci vuole? Dille grazie e vai via! Non è che dopo ci devi uscire insieme o diventate amiconi. Allora?"
Uno, due, tre.
Uno,
due, tre.
- Scusami!
-
Grazie!
-
Di cosa?
- Non ti devi
scusare. Anzi...grazie per l’iPod!
Ciao.
Fatto!
E adesso speriamo di farla finita con questo
stillicidio.
Uff, ce
l’ho fatta! Dai, non è stato poi così
terribile,
riprenditi! Il cuore mi va a mille all’ora! E poi che fa,
viene anche lui
fuori? Speriamo che non abbia intenzione di fermarsi con noi, se no io
oggi
muoio!
-
Kia, dove sei stata?
- In bagno.
-
Ti senti male?
- No
Viola, è tutto a posto.
- A proposito di
stare male, ma ieri dove sei
finita Viola? Ti aspettavamo al Bar Alba.
-
Avete ragione ragazzi, ma ieri sera ho dovuto
studiare.
Ehehe,
Viola si sta rifacendo del tempo perso ieri! Sono
proprio carini lei e Marco, e ieri Marco ha chiesto subito di lei, si
vede che
ci sperava che veniva! Ancora non gliel’ho raccontato! Chi sa
come sarà felice
di saperlo!
Non avrei voluto
ascoltare, ma non so perché le
merdate mi arrivano subito all’orecchio! Quindi la ragazzina
mente agli amici
per poter frequentare le bettole. Avevo capito bene, di giorno angelo e
di notte diavolo. Ottimo!
Si! Lei
è davvero perfetta per me. Di giorno
strusciati quanto vuoi con il tuo bambolotto, ma di sera , accanto a te
avrai
un uomo vero!
Voglio che tu
sappia!
Voglio che tu ti
senta accerchiata!
Più
avrai paura e più ti legherò a me!
Appena
rientriamo in classe tiro in disparte Viola con la
scusa di controllare gli esercizi d’inglese e le racconto di
Marco. Mentre
parliamo Andrea si avvicina al suo banco, dietro di noi. Ma che fa?
Prima mi ringrazia e poi mi fa la piazzata?
La campanella
è suonata, mi avvicino spavaldo e con
il ghigno malefico. Lei sta parlando con la sua amica. Non mi vede.
Sbatto le
mani sul banco e mi piazzo dietro di lei. Mi guarda...trema. anche
l’altra
osserva tutto con timore. Mi chino su di lei e porto la mia bocca al
suo
orecchio.
Adesso mi va di
giocare!
Non ci
credo, parla a Viola all’orecchio e Viola è
arrossita, ma che avrà da dirle in quel modo? Non capisce
che la mette in
imbarazzo? In fondo non si sono mai neanche parlati!
Mi
chino ancora un po’, le lecco il lobo
dell’orecchio e le sussurro:
wherever you are (ovunque tu sei)
I'm all alone( io sono tutto solo)
and it's you that I want" (e voglio te)
_________________________________l'angolo di BLU REI & Celestellina
Cele*: ta daaaaaaaan! Non ve lo aspettavate vero?
BLU: Cele, certo che non se lo aspettavano, ci abbiamo messo un secolo!
Cele*: Ma no, dico di Viola!
BLU: ah! Io dico della lentezza lumachifera che ci ha colpito! Ma va bene ... non se lo aspettavano neanche di Viola! Certo che dal titolo qualcosa dovevano aspettarsela!
Cele*: Certo, se no il titolo che ce lo mettiamo a fare? Coreografia?
BLU: ehehehehe (omino che si strica a terra)P.S. vorremmo dire a tutti i nostri fans (scusate l'ardire) che questo capitolo è stato scritto tra mille peripezie e notti insonni, quindi, per pietà, diteci cosa ne pensate....
Cele*: In parole povere, recensite!
BLU: già già :p
Ci inchiniamo a ringraziare gli UNDICI preferiti!!!! baby_dark, Bella4 e Bella5 (che è la stessa persona?), Bellis (baciottini), GIUGGIOLINA1808, Junna, Kaoru, kiki92, Laprinc, lorella, Sheila84
(BLU: io mi inchino ma mi fa un pò male la schiena)
E ora passiamo a rispondere alle recensioni!
lorella: lo stupenda e il bravissima con ben due punti esclamativi ci hanno mandate in sollucchero e vedere che c'era una nuova estimatrice della nostra storia ci ha dato il colpo di grazia! Speriamo che anche questo capitolo sia di tuo gradimento ... facci sapere!
Kaoru: che ci recensisci sempre due volte! ti arriverà presto a casa il premio fedeltà e buongusto con la modica cifra di 99,99 € iva inclusa! Ti ringraziamo nuovamente per averci "appellate" nuovamente geni! Speriamo che tu abbia finito col dentista così questo capitolo ti sembrerà ancora più bello, e si, Andrea ha addosso una bella corazza, dura spessa e lucente, non è proprio quella del principe azzurro, ma vedremo che succederà di questa corazza ....
Sheila84: carissima, in quanto a spararci la polvere troppo in fretta ... dopo mille anni il nuovo capitolo è qui!!!!! e abbiamo un sacco di assi nella manica, quindi resta sintonizzata su questo canale! grazie per i complimenti e perchè anche tu ci segui pedissequamente in ogni nostro lavoro!
Junna: che sorpresona! occhietti a stella coriandoli stelle filanti e petardi ... siamo felicissime! come vedi tra viola e marco tutto benissimo ihihihihihi (ma quanto siamo cattive?) e l'attesa non è stata troppo lunga, era solo un pò ... (at) tesa ... A parte gli scherzi siamo contente che Andrea e Chiara ti piacciano come personaggi e ti aspettiamo con una nuova recensione!
Laprinc: il tuo sguardo selettivo ancora una volta ha fatto centro! Eh si Andrea non è rockettaro come tuo nonno, come vedi da questo capitolo non è più un uomo propriamente "solo" anche se di problemi ne ha ancora (comunque gli uomini soli si incontrano dove la gente va a telefonare). Siamo contente che la storia ti è piaciuta, inoltre, come vedi, Viola è corsa a comprare il manuale da te consigliato per modernizzarsi un pò, chiara ancora non l'ha trovato in libreria ...
Laprinc: due recensioni come le tue meritano due risposte! Meno male che tuo nonno in pigiama sulla punto ci sta solo seduto e non se ne va in giro! per il resto tutto come da sopra! Aloha! Nihao! Hola! Goddbye! Au revoir! Aufiedersen! Ciao!
saluti a tutti e ci rivediamo al prossimo capitolo! recensite gente, recensite! (BLU: è una minaccia?... si!)
Ah! Scusate per la dimenticanza! La canzone che da il titolo al capitolo è "Promiscuous girl" di Nelly Furtado