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Autore: Clira    11/10/2008    3 recensioni
Bene...allora...ciao a tutti! Sono nuova e ho bisogno di giudici imparziali, perciò recensite, please! Adesso la storia...si ambienta dopo il film "il pricipe Caspian": i fratelli Pevensie hanno fatto ritorno in Inghilterra da quasi sei mesi e Susan non riesce a dimenticare il suo bel re. Una notte, però, il grande Leone le appare in sogno e...una nuova avventura sta per cominciare! Tra battaglie, amori e altro ancora riusciranno i nostri protagonisti ad uscire indenni anche questa volta? Spero sarà di vostro gradimento!
Genere: Romantico, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: il matrimonio...mancato! CAPITOLO 8: IL MATRIMONIO...MANCATO...!

Susan si sfiorò il ventre con una mano; il dolore era improvvisamente scomparso. "Un bambino..." pensò tra sè. "Il mio bambino...sono incinta! Mio e di Caspian; solo nostro" era così felice! Nonostante avrebbe compiuto diciotto anni fra tre settimane non le importava nulla di essere ancora un po' troppo giovane.
Quandò uscì trovò Lucy ancora lì ad aspettarla e l'abbracciò forte. - Allora, Susan?! Che cosa c'è? Hai una malattia?! - chiese preoccupata la sorella minore. - Be', Lucy...diciamo che è una malattia un po' particolare, ma bellissima! -. La bambina inarcò le sopracciglia. - E di cosa si tratta precisamente?! Non esistono malattie belle! -  - Non è una malattia, io...Lucy, aspetto un bambino! -  - Che cosa?! -  - Già! Diventerai zia! - la piccola Pevensie la baciò sulla fronte. - Oh, Susan è meraviglioso! Sono tanto contenta per te! Ma quindi tu e Caspian avte fatto...? - ma si bloccò e divenne tutta rossa. La futura regina e mamma si mise a ridere. - Sì, Lucy, lo abbiamo fatto... -  - Oh, mio Dio...e quando?! -  - La notte in cui Aslan mi ha detto che sarei rimasta a Narnia. -  - Ah, ecco il perchè. Bel festeggiamento! -   - Ah! Ma sentitela! Sei ancora una bambina, Lucy! Non dovresti farti venire in mente certe cose! -  - Ma sei tu che mi ci fai pensare! -. Susan le diede una pacca affettuosa sulla schiena.
Quella notte rimasero a parlare per tutto il tempo, distese sul letto di Susan e Caspian, a fantasticare sul bambino che sarebbe arrivato a breve. Quando si fece giorno, si affacciarono dalla terrazza della stanza per vedere di scorgere i tre cavalli di Peter, Edmund e Caspian, ma niente; di loro neanche l'ombra, nè tantomeno dei cavalieri che avrebbero dovuto venir loro in aiuto. L'attesa era snervante  e Susan cominciava ad essere inquieta, così Lucy cercò di sviare la tensione. - Allora...hai già in mente qualche nome per il bambino? -  - No, non ci ho ancora pensato e poi lo voglio scegliere con Caspian il nome... -  - E preferiresti un maschio o una femmina? -. Sul volto di Susan si aprì un sorriso finalmente. - Vorrei dare a Caspian il suo erede, ma anche se dovesse essere una femmina andrà benissimo! Sono certa che anche lui ne sarà felice. -. Lucy posò una sua mano su quella della sorella maggiore. - Andrà tutto bene, vedrai... - Susan annuì. - E poi Caspian ti ha fatto promettere una cosa: adesso devi preparare il vostro matrimonio. -  - Oh, mio Dio! Soltanto una settimana! Sarà impossibile... - disse sconsolata. - Se vorrai ti aiuterò. - l'altra le sorrise. - Ma è ovvio! Tassativo, sorellina! Mi dovrai aiutare, da sola non ce la potrei mai fare. -.
Nel pomeriggio decisero le posizioni dei tavoli e cominciarono a preparare gli inviti; fortunatamente entrambe avevano una bella calligrafia.
Subito dopo cena, entrambe andarono a letto, esauste. Susan, poi! Già il bambino cominciava a toglierle energia, in aggiunta al nervosismo per Caspian e i suoi fratelli, il fatto di non aver dormito la notte precedente e ancora la preoccupazione per la guerra che incombeva su di loro, avevano fatto in modo che la ragazza crollasse appena si fu infilata sotto le coperte. La mattina seguente, si svegliò in preda alle nausee. - Oh, no, ti prego piccolino! - implorò rivolta al suo stomaco. Quel giorno vide molti abiti da sposa, ma non ne scelse neanche uno; almeno aveva restrinto il campo; si consolava con quello. In compenso Lucy andò a colpo sicuro su quello che avrebbe preso. Susan non finiva mai di essere sorpresa dalla sorellina; era sempre così sicura di sè! Questa era una cosa che invidiava molto, quanto avrebbe voluto avere il suo carattere, a volte! Sospirò; il giorno seguente sarebbe stata un'altra lunga giornata. A sera, quando fu nella sua camera da letto, Susan rimase sulla terrazza per diverse ore, sperava di vedere le sagome dei suoi fratelli e di Caspian; non accadde. E ormai erano passati due giorni. Andò a letto, con un strana sensazione che le attanagliava il cuore. Si svegliò nel bel mezzo della notte, ancora con la nausea e fino al mattino rimase chiuse in bagno, con il ventre in preda alle fitte. Respirava affannosamente e non riusciva a muoversi. Aveva vomitato per tutto il tempo. Quando i dolori furono passati, si guardò allo specchio e sussultò; no, quella ragazza non poteva essere lei! Era più pallida, con gli occhi cerchiati e più scarna in volto; no, non era lei. Eppure si guardò intorno e non vide nessun altro. Fece una doccia e indossò un bell'abito rosso, poi scese per la colazione, ma non appena ne sentì l'odore corse di nuovo in bagno e rigurgitò per l'ennesima volta. Si nascose il volto tra le mani e pianse a dirotto, non udì neanche i colpi alla porta della stanza. Quando tornò fuori, trovò un'interdetta Lucy. - Allora?! -  - Allora cosa? -  - Che vuol dire " allora cosa"?! Dove sei sparita, Susan?! Mezz'ora fa' dovevi scegliere il menu! Il cuoco sta perdendo la pazienza! E ne ha tutte le ragioni! -  - Il menu?! - disse Susan con un brivido; il solo pensiero del cibo le fece venire il voltastomaco. - Perchè quella faccia pallida e quelle occhiaie? -  - Il bambino...le nausee... -  - Oh... - l'espressione di Lucy si addolcì - Se vuoi il menu lo scelgo io; conosco  i tuoi gusti e quelli di Ed e Peter, basterà che tu mi dica che cosa piace a Caspian. - disse in tono comprensivo - Lo sai che mi stai salvando la vita, vero? - la piccola sorrise. - È il mio compito, dopotutto! Devo prendermi cura di te; l'ho promesso a Caspian! -  - Che cosa?! -  - Ah, lascia perdere! E poi adesso che sei incinta devo anche preoccuparmi del mio nipotino! - esclamò posando la sua manina sul grembo della sorella. Susan la abbracciò; se non ci fosse stata Lucy con lei, non sapeva che cosa avrebbe fatto. Allora dopo che la bambina si fu informata su che cosa piacesse a Caspian da mangiare, corse dal cuoco, mentre Susan incaricò un paggio di portare gli inviti a tutti. Lei poi scelse i fiori da mettere sui tavoli e poi il suo bouquet; decise per una composizione di fiori di campo; quelli erano i suoi preferiti. Erano fiori semplici e lei non amava le cose sfarzose e fu soddisfatta della sua valutazione. Nel pomeriggio decise i brani che avrebbe suonato l'orchestra; le canzoni sue e di Caspian. Il giorno dopo avrebbe dovuto rivedere gli abiti da sposa. Andò a letto presto, sperando che quella notte sarebbe riuscita a dormire. Ma i suoi desideri furono vani; il bambino si agitò ancora di più della nottata precedente, probabilmente perchè tra i due era sua madre quella più agitata e lui lo sentiva. Susan  scese dal letto e si vestì, andò a piedi fino alla Tavola di Pietra e chiamò Aslan. Lui comparve parecchie ore dopo, quando la ragazza era piegata dal dolore. Il grande leone le soffiò sul volto e le fitte si placarono. - Grazie... - disse con un filo di voce. - Perchè sei venuta da sola a piedi? È pericoloso a quest'ora della notte; ci sono i vampiri e lo sai bene. -  - Sì, lo so, ma se andassi a cavallo rischierei di perdere...tu lo sai già, vero? -  - Sì, lo so, bambina mia e sono felice per te. -  - Caspian è vivo? - andò dritta al sodo. - Come posso sapere questo? -  - Perchè...perchè tu sei Aslan! Sei il grande Leone! Sei colui che ha sconfitto la Strega Bianca e che ha spazzato via l'esercito di Miraz e...sei l'unico che potrebbe rassicurarmi in questo momento.... - disse con voce sempre più incrinata e acuta. - E tua sorella? -  - Non voglio che mi veda in questo stato pietoso... -  - Dovresti avere più fiducia in lei; seppur piccola, Lucy sarebbe molto d'aiuto, è tua sorella, dopotutto. -  - Lo so, è una bambina incredibile. -  - Lo è davvero. -  - Ma quindi...Caspian...? - lo disse con timore sempre crescente nella voce. - Che cosa dice il tuo cuore? -  - Dice che è vivo, ma forse perchè è solo quello che spero. -     - Dovresti avere più fiducia anche in testessa, regina Susan. -. Lei emise una mezza risata nervosa. - Non ancora regina se...se il re non dovesse tornare... -  - Abbi fede... -. E detto questo sparì. - Aslan! Aslan! - ma lui non tornò. Così si affrettò per Cair Paravel. La strada fu piuttosto lunga e grazie a Dio non incontrò nessun nemico. Ormai il cielo era albeggiante e Susan per un po' rimase sotto un albero a guardare quello spettacolo; lo faceva spesso con Caspian al castello e in qualche modo quello la fece sentire vicino a lui. Poi riprese i suoi passi. Non appena entrò a palazzo e sentì l'odore della colazione impallidì ed ebbe un conato di vomito, ma riuscì a reprimere quell'istinto. Era dal giorno prima che non mangiava, non riusciva proprio a farlo, il solo pensiero del cibo la faceva star male. Per un momento le girò la testa e si aggrappò alla maniglia di una porta; per fortuna nessuno se ne accorse. Andò subito nella sua camera e lì la nausea si placò, poi entrò nel suo letto e cadde in un sonno profondo. Non seppe quanto tempo dopo, la voce di Lucy la svegliò. - Susan! Susan! Avanti, apri! Susan! Il sarto sta aspettando per la scelta del vestito! SUSAN! - tuonò la bambina. - Arrivo, Lucy, arrivo... - la sorella maggiore si trascinò giù dal letto e aprì la porta. - Il vestito, sì, l'avevo dimenticato, non farmi la predica per favore... -  - Sei bruttissima, lo sai? E hai un'aria sconvolta. - disse Lucy analizzandola. - Grazie... -  - Notte in bianco? -  - Sono andata a cercare Aslan alla Tavola di Pietra. -  - E perchè lo hai fatto? -  - Per Caspian...Ed...e Peter; speravo che sapesse... -  - Nessun problema. - continuò in tono deciso. - "Nessun problema" cosa? -  - Lui sta bene e anche i nostri fratelloni! Tutto si risolverà per il meglio, vedrai. -  - Come fai ad esserne così certa? -  - Lo so e basta; lo sento. -  - Vorrei tanto avere la tua sicurezza, sai Lucy? - la piccola sorrise. - Sei più forte di quanto credi, Susan, fidati... -  - Buffo...sono le stesse parole che mi ha detto Aslan. - -Be', ad ogni modo adesso dobbiamo andare, il sarto attende. -  - Va bene. Un momento, però, è meglio che prima mi metta un po' in ordine. - Lucy rise sommessamente. - Ehm...sì, forse è meglio! -. Cinque minuti dopo, le due erano nella stanza per la prova dell'abito.
- Allora, vostra maestà; l'altro giorno avete detto che eravate molto indecisa tra questi cinque modelli, così ve li ho direttamente portati; alla bottega li avevo tutti. Probabilmente non saranno della vostra taglia, ma non importa a quello si rimedia. Venite, eccoli qui. -. Susan li passò in rassegna uno per uno, ovviamente consigliata da Lucy e alla fine scelse il terzo che aveva visto. Era lungo fino ai piedi, con un bel nastrino legato in vita, corpetto aderente, maniche lunghe che andavano allargandosi verso la fine e così era anche la gonna. Un leggero velo avrebbe ricoperto il suo volto e ovviamente...tutto era rigorosamente bianco. - Ottima scelta, mia regina! È un pezzo davvero unico e si adatterà perfettamente al vostro corpo. Adesso vi lascio nella mani delle mie assistenti, loro provvederanno a prendere le misure. -  - Grazie mille, sir Garizlim. -  - E di cosa, vostra grazia? L'abito sarà fatto portare al castello domani stesso; lavoreremo tutta la notte; se vostra maestà si deve sposare tra solo pochi giorni... -  - Oh, ma non vi dovete preoccupare, fate con calma; il re.... - s'interruppe per un momento e Lucy  le lanciò uno sguardo preoccupato. - ...non si sa ancora bene quando sarà di ritorno... - concluse con uno sguardo languido. -  - Ad ogni modo il vestito verrà consegnato domani, mia regina... -  - Grazie ancora. -  - I miei ossequi! -  - Ossequi. -
                                                                            ***
Due giorni dopo, fu tutto quasi pronto; una delle poche cose che mancavano...era lo sposo. "Ma tornerà davvero?" si chiedeva Susan, tormentata da mille pensieri.
- Ehi, sorellina... -  - Lucy! Entra pure! - disse cercando di nascondere l'aria stanca. - A chi vuoi darla a bere? - disse come captando i suoi pensieri. - Sicuramente non a te, vero? -  - Già.. Perchè ti trattieni, Susan? Perchè ti chiudi in te syessa? A che cosa servirebbero altrimenti le sorelle? E io sono sempre qui, sono con te, voglio esserci. Sfogati. Così non fai bene neanche al bambino... -. Susan fu colpita per l'ennesima volta dal comportamento della sorella, così piccola e matura. A quel punto esplose e cominciò a singhiozzare disperatamente, nascondendo il volto nel grembo della sorella. Lei le scostò i capelli dal volto bagnato e le accarezzò la schiena. - Fatti coraggio, Susan, vedrai che torneranno... -. Quella notte si addormentò lì e Lucy non fece nulla per cercare di andar via; si distese sullla schiena e dormì tranquilla, con una mano ancora posata sulla guancia della sorella.
Il giorno dopo, le due lo passarono sempre insieme e fu il primo giorno da quando i tre ragazzi erano partiti, che Susan non fu colta dalle nausee e riuscì a mangiare qualcosa. - Domani dovrei sosarmi, Lucy. Ma lui dov'è? Dov'è Caspian? - disse con le lacrime agli occhi. Sul viso della bambina si aprì il sorriso più largo che Susan avesse mai visto. - Che cosa c'è? -  - Proprio dietro di te. -  - Che cosa? -  - Caspian: è proprio dietro di te! -. Susan si voltò di scatto. Per un attimo le parve che il tempo si fosse fermato, poi ricominciò a trascorrere, molto lentamente vide Caspian, Edmund e Peter avanzare nella loro direzione; dietro i tre ragazzi c'era un numero consistente di uomini. Lucy corse in direzione dei fratelli; Susan fece lo stesso, ma  puntando prima a Caspian. Il futuro marito scese da cavallo e le andò in contro, era ferito. Quando furono abbastanza vicini, Susan gli saltò al collo, piangendo. - Una settimana! Siete stati via una settimana, Caspian! Sei giorni senza avere alcuna notizia di voi! Pensavo foste morti! - il ragazzo riuscì a malapena a capire cosa stesse dicendo. Poco dopo anche gli altri tre Pevensie li raggiunsero e subito Edmund e Peter la strinsero forte. - Oh, mio Dio! Ho avuto così tanta paura di potervi perdere tutti quanti! Ma siete feriti! Che cosa è successo?! -  -Abbiamo avuto un piccolo incontro con l'idra... - cominciò Edmund. - Scontro più che altro... - lo corresse Peter. - Ma a lei è andata male. - concluse Caspian. - Voi...voi siete riusciti ad ucciderla?! -  - Sì! Grazie al tuo consiglio! -  - Che vuoi dire? -  - Poco prima di partire, Arione ci aveva detto di come fare ad ucciderla perchè tu lo avevi scoperto! È grazie a te se siamo ancora vivi! - asserì Edmund. - Ma perchè non ce ne hai parlato tu stessa? - chiese Caspian. Susan sgranò gli occhi. - Be'; ero troppo sconvolta e troppo impegnata ad urlarti contro per ricordarmi anche di dirti come sconfiggere un mostro con un numero non ben definito di teste, se permetti! - Caspian non fiatò. - Donne... - disse Peter con non curanza. - E con questo che cosa intendi dire?! - chiesero in coro le due sorelle. Gli altri tre si misero a ridere. - Ma Susan...adesso che ti guardo...sei dimagrita tanto! Che cosa è successo? - le chiese poi il futuro marito. La ragazza per un momento guardò Lucy, ma poi decise che non era ancora il momento di dire del bambino; erano appena tornati e avevano bisogno di riposare senza nessun altro pensiero. - Sai com'è; mi hai lasciata qui da sola a preparare il nostro matrimonio...! Se qui con me non ci fosse stata anche Lucy, a questo punto non so come avrei fatto! - Caspian baciò una mano alla piccola di casa Pevensie. - Ti sono debitore. - lei arrossì leggermente, ma poi disse: - È di dovere; dopotutto tra poco entrerai a far parte della nostra famiglia!. -  - Adesso andiamo, però; dovete essere curati. - tagliò corto Susan.
Per tutto il resto del giorno, i cinque ragazzi rimasero insieme e la sera, Susan si sforzò il più possibile di mangiare per non destare sospetti.
- Ti rendi conto che domani ci sposiamo? - le chiese Caspian prendendole una mano. - No! Non ancora! -  - Anzi, domani a quest'ora sarai già mia moglie. - Edmund, Lucy e Peter sorrisero. Dopo cena, andarono subito a letto; avevano bisogno riposo prima del "grande giorno", senza contare che i tre ragazzi erano stanchissimi dopo quel viaggio. Erano riusciti a portare con loro gli uomini di Archen, per la prossima battaglia sarebbero stati pronti. Susan e Caspian si infilarono sotto le coperte e Caspian la baciò con trasporto. - Mi sei mancata. - disse con una voce che lasciava trapelare tutta la sua stanchezza. - Mi sei mancato anche tu, Caspian. - esitò per un istante, poi cercò di continuare. - Ehm...tesoro...ci sarebbe una cosa che dovrei dirti...Caspian? Caspian? - lo scosse lievemente, ma lui si era già addormentato. Sospirò. Gli passò dolcemente il dorso della mano su una guancia, poi spense la luce e anche lei fu colta dalla stanchezza. Quella notte, per fortuna dormì bene.
                                                                                        ***
La mattina dopo, quando si svegliò, Caspian dormiva ancora, ma aveva un'aria serena e rilassata. Che bello che era mentre dormiva. - Ti amo tanto, lo sai? - sussurrò guardando i suoi occhi chiusi. Il matrimonio sarebbe cominciato fra tre ore, così decise di lasciarlo dormire ancora un po', ma lei doveva iniziare a prepararsi. Lucy già l'attendeva nella "sala del vesito". - Stanotte non sei stat male, vero? - le chiese la sorellina. - No.- Si vede; hai un'aria raggiante! -  - Sì, ma soprattutto perchè... - stai per sposare il tuo amato re... - completò Lucy per lei. - Esattamente! -  - Sei agitata? -  - Un po'... -  - Sono tanto contenta per te, Susan... -. Quest'ultima impiegò più di un'ora per truccarsi e un'altra ora buona fu dedicata al vestito, poi indossò la croce della nonna con cui era partita. Lucy la guardava meravigliata, anche lei un piccolo gioiello nel suo vestito. - Sei bellissima. -  - Lo sei anche tu! -  - Sì, ma... - la porta si aprì e lei si interruppe. Edmund e Peter entrarono nella stanza, anche loro vestiti magnificamente, però rimasero a bocca aperta quando videro la sposa. - Susan, sei... - ma non riuscirono ad aggiungere altro. Lei li abbracciò. - Come ti senti? -  - Un po' nervosa... -  - Be', penso che sia normale... - disse Peter, sorridendole. - Suppongo di sì. -  - Noi eravamo venuti per salutarti prima che compissi il grande passo, quindi ora...andiamo via. -  - Sì,, va bene. -  - Non farti attendere troppo, eh? - continuò Edmund. Susan rise. - Sì, d'accordo. -. Anche Lucy uscì poco dopo, lasciando la sorella maggiore da sola con i suoi mille pensieri. "È davvero tutto perfetto..." pensò tra sè, poi si posò una mano sul ventre ancora piatto. - Staremo bene, vedrai... - mormorò, ma poi una voce alle sue spalle la fece voltare. Figura magra, alta, capelli d'argento e occhi neri. - Buongiorno, regina Susan... - disse in tono maligno; poi per la ragazza fu il buio più totale.
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Ed eccolo qui anche il numero 8! Spero vi piaccia e scusate se non ho aggiornato prima, ma adesso non manterrò i miei standard di circa un capitolo al giorno, a scuola abbiamo cominciato ritmi un po' più pesantucci. Comunque mi aspetto taaaanti commenti su questo nuovo chappy! Fatemi sapere in tanti! Anche perchè a me non è piaciuto più di tanto, però siete voi che avevte l'ultima parola e confido nella vostra magnanimità! Passando ai ringraziamenti...

bulmettina: grazie per i complimenti, gioia e spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento e che ti abbia incuriosito!! Grazie mille ancora di tutto! Bacioni!

WaterAlch: grazie anche a te per i tuoi pareri, mi raccomando, continua a recensire e ti posso capire perfettamente sul fatto che tu abbia un debole per il bel principe, credimi! Quanto ti capisco! Comunque grazie ancora! Smack!

lucia lair: grazie per i complimenti, cara! Dimmi se anche questo capitolo è stato di tuo gradimento; spero di sì! Per quanto riguarda l'installazione del programma...allora...io sono andata su "guida all'html" qui nel sito, poi accanto alla scritta Nvu italia c'è scritto un sito, devi cliccarci sopra. Ti appare una pagina sull'azzurrino, viola o qualcosa del genere( spero non mi prenderai per daltonica!!! Ih ih ih ih!!!) ^_^. Dopo, sulla sinistra c'è una lista e nel terzo rettangolino a partire dall'alto c'è scritto download. Clicca anche lì e poi, andando un po' più giù clicca su:" installer winowsNvu 1.0con dizionario italiano. Dovrebbe essere così, poi segui le istruzioni, però non ne sono sicura al 100%...spero che vada bene. Baci e grazie ancora per la recensione! Continua anche nei prossimi capitoli, moi raccomando! Baciiiiiiii!
  
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