Un Omaggio A Mimete

-Aspetta aspetta aspetta, fermati un attimo e spiegami tutto fin dall’inizio. Questo Witches Electronic Warp sarebbe un’invenzione di una certa Mimete…
-No, non lei. È stata Eudial a costruirlo. Eudial era il capo delle Witches 5, le Cinque Streghe, nostre vecchie nemiche. Anche Mimete ne faceva parte, ed era molto gelosa della sua collega. Così la uccise e ne prese il posto. Per tentare di sconfiggerci, utilizzò proprio una delle creazioni di Eudial, il Witches Electronic Warp per l’appunto. Grazie a quello Mimete si trasferì in uno schermo gigante, dicendo che la sua forza era stata decuplicata. Purtroppo anche Mimete come Eudial prima di lei era soggetta alle gelosie delle sue colleghe. Una di queste, Telulu, aspettò solo che Mimete diventasse una cosa sola con il televisore per staccare la corrente.
-O mio Dio. Mimete che fine fece?
-È svanita nel nulla. Si è spenta, nel vero senso della parola.
Ino rimase allibita dal racconto di Makoto. Non poteva credere che fossero esistite persone ciniche ed assetate di potere al punto da assassinarsi a vicenda come le Witches 5.
-Inaudito… Makoto, sei proprio sicura che quello sia lo stesso marchingegno?
-Sicurissima. Ancora non riesco a capire come faccia ad essere qui.

Da sotto la colata di fango elettrico, la voce di Woo Shenron da piccola si stava facendo sempre più alta.
-Vedete lassù in cima? Là dentro c’è la vostra amica, quella che sa usare i fulmini come me.
-Sailor Jupiter…- sussurrò Michiru.
-Esatto, quella lì. Pensavate che schierandola al vostro fianco avreste potuto affrontarmi alla pari? Peccato davvero, perché adesso lei sta dalla mia parte.
-Stai mentendo!
-In parte sì, visto che non mi sta aiutando di sua spontanea volontà. Con una speciale macchina l’ho intrappolata in un televisore, che grazie a lei ora è carico di elettricità infinita, da cui sto traendo la mia nuova energia.
-Un televisore? Ma…- anche a Michiru tornò subito alla mente la triste sorte di Mimete.
-Non appena siete atterrati sul pianeta, non ho fatto altro che spiare le vostre mosse. Dopo aver ammirato la vostra Makoto all’opera, mi sono ingegnato per escogitare un modo per farla diventare mia alleata, o comunque per sfruttarne il suo potere senza che lei facesse resistenza. Non trovandolo, vi ho mandato contro alcune delle macchine da guerra lasciate abbandonate e mi sono messo in contatto con Baby Bulma e Chaos Goku. Non potete immaginare quale onore per me è stato ricevere in dono da Chaos Goku in persona il Witches Electronic Warp, in memoria di una delle battaglie con le guerriere sailor! (a dire la verità me lo ha lanciato dietro urlando di non farmi mai più vedere, ma alla fine è il risultato che conta). E ora che le chiacchiere sono terminate, direi di dare inizio allo spettacolo.

-E adesso che facciamo?
-Non ne ho la più pallida idea, Ino. Tu te ne intendi di tecnologia?
-Di QUESTA tecnologia proprio no. Se vuoi posso provare a schiacciare qualche tasto a caso…
-NO! Potresti combinare dei disastri indicibili!
-Grazie per la fiducia…
-Ho trovato, so chi potrebbe aiutarci! Bisogna trovare Hotaru!
-Hotaru? E lei cosa ne sa?
-Se tu le avessi fatta parlare della sua vita precedente ora lo sapresti!
-Makoto non cominciare! Piuttosto dimmi come faccio a rintracciarla!
-Beh, guarda di fuori, genio! Da qui si vede tutta la città nel raggio di un chilometro!
Senza replicare, Ino si affacciò all’enorme finestra e cominciò ad aguzzare la vista. Fino a quando non li vide. Hotaru e Choji stavano camminando fianco a fianco, chiacchierando amichevolmente come fosse una normale giornata di vacanza. Cosa più inammissibile, la sailor si serviva dal sacchetto di patatine, senza che il buon ninja le dicesse niente.
-Lo-lo-lo-lo…
-Ino? Che succede? Parla!

Ai piedi di Hotaru e Choji cadde un kunai con legato un biglietto. La sailor lo raccolse e prese a leggere, mentre il compagno di squadra ne approfittò per continuare a mangiare da solo.
“Makoto è entrata in un televisore dice che Hotaru potrebbe aiutarla a liberarsi perché magari si ricorda delle Witches 5 fate presto PS: il messaggio si autodistruggerà entro dieci secondi?”
Choji fece appena in tempo a strappare il foglio dalle mani di Hotaru e gettarlo lontano che questi esplose. Alzando lo sguardo, riconobbe la figura di Ino sulla cima della torre.
-MA SEI SCEMA?! DOVEVI PROPRIO USARE UNA CARTABOMBA?!
-QUANTO LA FAI DIFFICILE! L’IMPORTANTE E’ CHE IL MESSAGGIO TI SIA ARRIVATO, NO?
-E NON POTEVI URLARE COME STAI FACENDO ADESSO INVECE DI FARCI QUASI SALTARE PER ARIA?
-E RISCHIARE DI PERDERE LA VOCE? DICO, SEI IMPAZZITO?…
Ad interrompere la discussione tra i due ninja, che probabilmente si sarebbe protratta all’infinito, fu lo stagliarsi della figura di Woo Shenron da dietro la torre: dal fango elettrico stava prendendo forma la versione ingigantita del drago malvagio.