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Autore: Melody999    10/10/2014    1 recensioni
Isabelle si trasferisce nella piccola cittadina di Holenn. E' una ragazza timida, insicura, asociale. Ma il suo trasferimento la cambierà per sempre...su di lei, infatti, ricade una decisione importante da prendere: salvare o distruggere la Terra?
Amore, avventura e mistero in un contesto adnnatamente sovrannaturale.
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Lukas
A parlare era stato un ragazzo spuntato dal nulla nel vicoletto oscuro e che ormai era a nemmeno 10 metri da noi. Era alto, con una corporatura atletica. Indossava un maglioncino a v blu notte, dei jeans skinny blu denim e delle scarpe di cuoio marroni. I suoi capelli erano biondi, mielati, dorati e i suoi occhi…di ghiaccio ardente. Sembrava un angelo. Il mio angelo.
-Eddai, Lukas, mi sto solo divertendo un po’ con questa bella fanciulla- Lukas, e così che si chiama allora.
-Non ci provare nemmeno, Isabelle è con me-
COME SA IL MIO NOME?!?
-Suvvia, non fare il guastafeste, vattene-
-Jack, se non la molli ti riempio di botte, e sai quanto può far male uno dei miei destri…-
-Grrr, come vuoi- risponde Jack rabbioso. Il mi aggressore si sposta infastidito, ringhia contro il mio salvatore e se ne va.
-Tutto bene? - chiede Lukas premuroso mettendomi le mani sulle spalle
-Sì, grazie- E’ davvero carino!  Arrossisco, ma lui sembra non accorgersene.
-Bene, allora ti riporto a casa-
-Oh, grazie, ma come sai dove abito? E il mio nome? -
-Beh, Holenn è una piccola città. Appena qualcuno si trasferisce qui, tutti lo sanno. Io ho solo avuto la fortuna in più di essere un caro amico del sindaco e di avere le tue informazioni personali, Isabelle Crossblood-
-Mhhh- la storia non mi convince, ma non indago oltre
-Non sei un tipetto molto loquace, eh? Dovresti essere grata del fatto che io stia parlando proprio con te: ci sono moltissime ragazze che mi cadono ai piedi e io le ignoro sistematicamente! -
La mia faccia ora sembra un peperone vivente, e purtroppo lui se ne accorge e incomincia a ridere. Ma non è un riso sguaiato, maleducato. Sembra un riso tranquillizzante, confortante.
-Tranquilla, tranquilla, sto scherzando! -
Tiro un sospiro di sollievo. Ma c’è proprio gente strana qui!
-Andrai alla Saint Jerome? -
-Sì-
-Oh, anche io ci vado! Sono all’ultimo anno, quindi credo che saremo in alcuni corsi assieme. Ti potrà sembrar strano, ma dai paesi vicini vengono molti alunni, quindi la scuola ha deciso di istituire dei corsi per lauree differenti. In cosa ti vorresti laureare? -
-Giurisprudenza- addirittura venivano dai paesi vicini in questo buco? Ma dove son finita?
-Non ci credo- mi guarda con sguardo sorpreso
-Sei libero di non farlo- odio quando fanno queste affermazioni. Perché mai dovrei dire una balla?
-Non fare l’acida, saremo compagni di corso dopo tutto- questa volta fui io a stupirmi. Io e lui nella stessa classe? Per una volta il destino aveva fatto un lavoro decente.
Prima che i me ne possa accorgere, ci troviamo sulla veranda di casa mia.
-Beh, sono arrivata. Grazie mille di tutto, Lukas, sono in debito con te- dico guardandolo negli occhi
-Oh, non devi sentirti così…ma se proprio vuoi farmi un favore…no, no, lascia stare- scuote la testa come se ciò bastasse a incenerire l’idea
-Ti prego, dimmi come posso sdebitarmi! Please! -  mi sento in debito e questo non mi piace, devo rimediare assolutamente alla cosa
-Mhhh- si porta una mano dietro la testa per grattarsi i capelli con fare imbarazzato- allora potresti venire con me alla festa di domani, che ne dici? - mi guarda speranzoso. Sta scherzando, vero? Io, l’ultima arrivata, che esce con il ragazzo probabilmente più figo della scuola? Forse la brezza della Fortuna inizia a soffiare dalla mia parte!
-Me lo stai chiedendo davvero o sto sognando? -
-Vuoi per caso un pizzicotto? - dice lui sorridendo e allungando le dita a tenaglia verso il mio braccio
-NO! – faccio un passo all’indietro (non mi piace il contatto fisico!) e mi rendo conto di aver urlato un pochettino, di aver esagerato, così tento di recuperare il salvabile -cioè, non mi serve un pizzicotto e sì, mi piacerebbe molto uscire con te domani-
-Oh, tesoro, non fraintendere, il mio non è un appuntamento, è un’uscita fra amici-
Amici? Dopo neanche un’ora? In effetti mi sento come se lo conoscessi da tempo.
-Sisi, tranquillo, avevo capito- mi affretto a rispondere
-Bene, e…un bacio sulla guancia al tuo angelo custode non lo dai? - chiede malizioso.
Aveva appena dato voce ai miei pensieri di poco prima, incredibile. Ma questa occasione non l’avrei persa.
-C’è tempo, tesoro. Ci vediamo domani alle 7 di sera proprio qui, bye! - e con ciò entro in casa lasciandolo con un sorrisino stampato sul volto. Da dietro la tenda della finestra della porta dietro cui ero nascosta, lo vedo dire “Che tipetto” e poi lo vedo andare via. 
Mi giro, appoggio le spalle alla porta e precipito verso il pavimento.
Awww, Lukas, credo di essermi presa una bella sbandata per lui!
Aspetta aspetta aspetta, questa è la mia prima cotta, e un vero sentimento dopo lungo tempo.
Se questo è un sogno, non svegliatemi. Vi prego, non fatelo.
 
Nel frattempo, in un boschetto a qualche centinaio di metri dalla casa di Isabelle
- E un bacio sulla guancia al tuo angelo custode non lo dai? - dice con tono da femminuccia il compagno di Lukas infilandosi la giacchetta in pelle nera
-Taci-
-Oh, domani andiamo alla festa insieme? Non fraintendere, non è un appuntamento- continua l’altro per infastidirlo
-Ho detto di tacere- cosa voleva adesso quello?
-Vuoi un pizzicotto, tesoro? -
-Lo vuoi un bel pugno sui denti? – dico infastidito
-Ehi, calma, amico! – dice mettendo le mani in alto in segno di resa
-Allora smettila- che rabbia che mi fa, perché devo stare proprio con lui?!
-Dii la verità, sei cotto a puntino di Isabelle, lo sei sempre stato- Colpito
-Perché tu no, vero? – sembra che il contrattacco abbia funzionato
-Beh, ovviamente, lei è Isabelle Crossblood, nessuna la può eguagliare- dice serio il compagno per poi scomparire nella radura.
Aveva ragione, lei era unica. E insostituibile. Non potevo perdere il gioco se lei era il jackpot finale. Mi dovevo impegnare al massimo. Lei sarà mia.

Casa Crossblood, 10 PM
Mia madre mi ha visto con Lukas sulla veranda e a cena mi ha fatto prima un interrogatorio e poi un imbarazzante discorsetto sulle relazioni di coppia. Come se non sapessi già certe cose all’età di 17 anni. Ma lei, alla fin fine, sembrava felice per me, al contrario di mio padre che sembrava proibirmi il contatto con qualsiasi ragazzo con la sola forza di uno sguardo.
Ora sono nel mio tiepido lettuccio, che già fantastico su domani sera alla festa di paese. Io e lui. Lui e il suo sguardo protettivo, una barriera di ghiaccio letale.
Lui sembra il mio angelo custode, anzi, lo è.

Angolo della banana gialla e blu
Per prima cosa vorrei farvi notare che sto pubblicando alle ore 22.22, orario molto importante per me.
Ok, ora, grazie per aver letto. Se vorreste farmi anche il piacere di recensire (verde, bianco, rosso, è uguale, mi aiutano a capire meglio come strutturare la storia), sarebbe fantastico.
Alla prossima volta!!!

 
   
 
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