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Autore: namelessjuls    10/10/2014    5 recensioni
"E lei, per colpa di troppo amore, aveva perso tutto."
"She needs a wild heart."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bradley Simpson, Connor Ball, James McVey, Nuovo personaggio, Tristan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5
 
Adrenalina al massimo, gente sudata che continuava ad urlare e strusciare l’una contro l’altra, musica a palla e alcolici in ogni angolo.
In mezzo a tutto questo, Aleisha stava cercando di non mettersi ad urlare o di non svenire da un momento all’altro.
Bradley era li, la stava stringendo, non se ne voleva andare, e lei non sapeva che fare.
All’iniziò pensò fosse solamente un effetto collaterale dell’alcool, ma anche se continuava a sbattere più volte le palpebre il ragazzo riccio rimaneva proprio li, davanti a lei, a sorriderle in attesa che realizzasse che era esattamente lui.
“Bradley?” Chiese, tanto per essere sicura.
Lui rise mentre annuì, come se la sorpresa della ragazza fosse molto divertente.
“Che ci fai qui?”
Lui scosse le spalle “Facevo un giro e ti ho visto.”
“Mi stavi seguendo?” Sputò fuori lei, non era la prima volta che Bradley lo faceva, amava controllarla anche quando lei pensava di essere sola.
Lui sorrise, passandosi la lingua sulle labbra “Forse.”
Aleisha iniziava a sentirsi soffocare, tra il caldo e la stretta salda del ragazzo contro la sua vita, e provò a liberarsi, divincolandosi sul posto.
“Non te ne andare.” La pregò il ragazzo, capendo le sue attenzioni, al quale lei non voleva dare ascolto.
“Voglio che tu mi lasci in pace, Bradley.” Lo guardò dritta negli occhi, cercando di far capire quanto fossero serie le sue parole “Non voglio che ti avvicini mai più a me.”
Bradley ricambiò per un istante il suo sguardo, prima di scuotere la testa “Non lo dici davvero.”
La ragazza cercò nuovamente di liberarsi dalla presa del ragazzo, che notò diventare sempre più salda intorno al suo corpo.
“Si, Bradley, è finita, te ne devi andare.”
Non sapeva se fosse l’alcool o fosse veramente la sua mente a farle dire quelle cose, ma sapeva con certezza che erano le cose più giuste da dire, anche se faceva male.
Aleisha vedeva dal viso di Bradley che il ragazzo stava per scoppiare, lo capiva dai suoi occhi, stretti in fessure, e le labbra che continuava a mordere fiso a farle sanguinare.
Avrebbe voluto piangere, ma non lo avrebbe fatto, se avesse pianto, Bradley sarebbe partito alla carica.
La distanza tra i due si restrinse quando il riccio avanzò leggermente con il viso verso quella della ragazza, soffiando sulle sue labbra “Mi prendo sempre ciò che mi spetta.”
Ad Aleisha le se gelò lo sguardo, pietrificata dalla paura per quelle parole che sapeva non potevano portare a niente di buono.
Per lei, naturalmente.
Bradley sorrise di nuovo, estinguendo completamente la distanza con il suo viso lasciandole un leggero bacio al lato della bocca.
“Ci vediamo, Shai.”
Così come era comparso se ne era andato, e Aleisha si era ritrovata sola, alla ricerca di qualcuno che la portasse in salvo da tutti i suoi problemi.
“Shai?” La voce chiara di Luke fu come un lampo a ciel sereno, e la ragazza si buttò letteralmente tra le braccia del biondo, bagnando completamente la sua canotta con le sue lacrime.
“Hey, Shai, che è successo?” Le chiese lui, stringendola forte a se.
Lei si limitò a scuotere il viso, pregandolo con lo sguardo per uscire da quel posto.
“Tristan?” Chiese Luke, capendo i suoi pensieri.
“Gli lascerò un messaggio, ora andiamo.”
Luke teneva Aleisha contro al petto, mentre cercava di farsi spazio tra la folla verso l’uscita.
Non sapeva che era successo ma di sicuro centrava Bradley.
E lui odiava quel ragazzo.
Con tutto il cuore.
“Allora, mi dici che è successo?” Le chiese, una volta che furono fuori dalla discoteca e l’aria fredda di ottobre gli aveva invaso completamente le ossa.
“Bradley era qui.” Sussurrò lei, asciugandosi una lacrima mentre lui prendeva le chiavi della macchina nera “Non mi lascerà mai stare Luke, mai.”
Luke non alzò lo sguardo sulla ragazza fino a quando non furono fuori dal parcheggio, e Aleisha aveva ormai le guance asciutte.
“Se prova ad avvicinarsi di nuovo a te lo farò fuori.”
La bionda scosse la testa al suo fianco “Bradley è intelligente, e furbo, saprà aggirare sia te che Ashton e arriverà a me.”
Le nocche di Luke diventarono bianche quando lui strinse in modo convulsivo il volante della macchina.
Detestava essere inutile.
“Ashton non è in casa.” Costatò poi, quando arrivarono davanti a casa Scott.
Aleisha annuì “E’ dalla sua ragazza, probabilmente tornerà domani mattina, mentre mamma sarà a lavoro.”
“Vuoi che rimanga?” Subito si schiaffeggiò “Scusa, è una domanda stupida.”
La bionda sorrise, scuotendo la testa e slacciandosi la cintura “No, che non è stupida. Comunque se vuoi puoi rimanere.”
Le fossette che Luke aveva ai lati si infossarono completamente nelle sue guance quando lui sorrise in modo raggiante, visibilmente felice mentre parcheggiava l’auto nel vialetto di casa.
Aleisha trovò con difficoltà le chiavi di casa, nascoste nel fondo della borsa, facendo sussultare Luke quando urlò di averle trovate ed aprendo la porta.
Il biondo conosceva bene casa Scott e per questo non gli fu difficile prendere dei pantaloncini e una maglia dal cassetto di Ashton ed andare ad aspettare Aleisha in camera sua mentre aspettava che la ragazza si cambiasse.
Si era quasi addormentato quando lei entrò in camera, dentro il suo pigiama troppo grande per lei e i capelli biondi legati in una coda disordinata.
Non si era struccata bene e quindi aveva tutto l’alone nero intorno agli occhi verdi, ma a Luke non importava, lei era bellissima, anche così.
“Prima tu.” Le disse, permettendole di stendersi nello spazio del letto vicino al muro, mentre lui stava nella parte vicino al bordo.
“Non hai freddo?” Chiese lei, sentendo la pelle fredda del ragazzo contro la sua, e per quanto lui scuotesse la testa per negare lei si accucciò comunque al suo fianco, infossando il viso nell’angolo del suo collo.
Probabilmente in quel momento l’ultima cosa che Luke sentiva era il freddo.
“Vuoi che spenga la luce?” Chiese, e sentendo la risposta affermativa si sporse verso l’interruttore, raggiungendolo a stenti.
La stanza calò in un silenzio totale, interrotto solo dal respiro dei due ragazzi contro la pelle dell’altro.
Entrambi avevano troppi pensieri per la testa e sembravano volersi godere quell’istante di pace fino alla fine.
“Shai?” Chiese, improvvisamente lui.
“Si, Luke?”
“Non mi importa di che ha in mente Bradley, io ti proteggerò sempre.”
Gli occhi azzurri di Luke erano così vicini a quelli di Aleisha che riusciva a scorgerne il colore chiaro anche attraverso alla poca luce che arrivava attraverso le finestre oscurate.
Erano sinceri, tranquilli, sicuri, proprio come il ragazzo che li possedeva.
“Grazie Lukey, ti voglio bene.” Disse lei, sotterrandosi di più nel petto del ragazzo.
“Anche io, Shai.” Rispose lui, passandole una mano lungo la schiena per tranquillizzarla.
Di sicuro non potevano sapere che fuori, nascosto tra le ombre della notte, qualcuno stava guardando proprio nella direzione della finestra di Aleisha.
 
 
Angolo autrice.
 
Sono di fretta, scusate, quindi sarò breve.
Scusate il ritardo, siete fantastiche, davvero.
In questo momento sono troppo sconvolta, Animals, Thinking Out Loud e Good Girls tutte in poche settimane, no, il mio cuore non può sopportare così tanta figaggine.
Ok, ora scappo, ditemi che ne pensate se vi va <3
Giulia.
  
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