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Autore: Samidare    12/10/2008    6 recensioni
[Attenzione: fanfic scritta secoli fa e mai conclusa]
Suna.
Vivo qui da quando sono nata, mai avrei creduto di essere meravigliata dal mio paese, dal mio mondo. Credevo di conoscere tutti gli abitanti di questo importante villaggio. Ma allora... chi è quello strano individuo?
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sabaku no Gaara | Coppie: Gaara/Matsuri
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
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MXG3

Cap. 3

(Non pensavo di postarlo, e invece finalmente.... penserò a un titolo in futuro ^-^)

-U-una d-doccia?- balbetto stordita

-Sì, sai... quella cosa che si fa quando si è sporchi, con acqua e sapone...- sembra divertito da quel gioco infantile, quello di punzecchiarmi... di trattarmi come una bambina.

-So benissimo cos'è una doccia!- Ho esaurito la pazienza.

-Me ne compiaccio...allora sei più intelligente di quanto sembri.-

Sospiro. “Sono calma, sono calma”.

Ma lui continua spedito.

-In questo caso, andiamo a lavarci.-

-Cos...ma tu hai solo i vestiti sporchi! Perché dovresti lavarti?-

-Perché lasciarti sola in un momento così traumatico mi sembra egoistico... Vorrei esserti d'aiuto, in qualche modo. In effetti, in qualsiasi modo... -

-Non mi serve aiuto.- è la mia risposta secca. Mi volto e prendo a salire le scale.

-Aspetta...!- nonostante tutto la sua voce è un tocco delicato e piacevole

-Cosa vuoi ancora?- dico con stizza scandendo bene le parole.

-Potresti darmi una lavata ai vestiti, allora?- mi chiede con uno sguardo dolce

Ho scelta?” mi domando...

No, non ho certo scelta; non posso certo contrastare da sola un serial killer di fama nazionale...

-Okkay...-

Non appena recepisce la mia risposta, la sua mano descrive un semicerchio mentre elegantemente si posa sul suo stesso collo. Gaara afferra il primo bottone e lo slaccia gentilmente, scoprendo la morbida pelle. Quando capisco che ha intenzione di spogliarsi lì mi volto di scatto.

-Ehi! Cosa stai facendo?? Puoi cambiarti in bagno... Smettila subito!- balbetto con le gote arrossate dalla vergogna.

-Smettere? Perché me lo chiedi? Vuoi forse continuare tu...?- sussurra

-Assolutamente no!- mormoro poco convinta. Dopo poco sento uno spostamento alle mie spalle.

-C-Che cosa stai facendo??- chiedo preoccupata

-Lo sai... da dietro sei molto più sensuale...- dice cingendomi i fianchi con il braccio sinistro -Mi fai venire voglia di...-

-...ucciderti.- concludo -Mi fai davvero venire voglia di ucciderti se tieni questo comportamento!- con poche parole rompo la magia. O almeno spero di averlo fatto.

-Allora perché non ci provi?- il suo fiato caldo mi accarezza il collo. Sentirlo così vicino e non poterlo vedere è una tortura...

-Non dire cose di cui potresti pentirti...- rispondo spavalda

-Pentirmi..? Su, fammi vedere di cosa sei capace...- mi incita.

Mi volto veloce e tento di colpirlo, ma dopo pochi secondi mi ritrovo costretta al muro. Con il solo avambraccio sinistro mi ha bloccato le braccia e la testa.

-Dicevi...?- chiede socchiudendo le palpebre

Io resto in silenzio... Gaara è incollato a me, e ringraziando il primo kazekage ha ancora, almeno, i boxer addosso. Il resto dei vestiti giace contro il suo petto, stritolato dal braccio destro. Si accorge che li sto fissando.

-Prendili, su... e datti una mossa.-

Afferro gli abiti sgualciti e salgo le scale, sento il suo sguardo di ghiaccio trapassarmi le spalle...

-Mentre ti aspetto lavati, sei inguardabile...- dice

Pff... maleducato...”

Entro in bagno e chiudo la porta di scatto.

-Ma guarda se devo fargli da cameriera...tsè- mi lamento con l'amico invisibile.

Forse in realtà sto solo tenendo la mente occupata ad insultarlo per evitare di pensare a quanto mi piace quel suo collo candido... quel suo incarnato chiaro... quei capelli infuocati...Appunto, come volevasi dimostrare... non resisto un secondo a non pensarlo...

Attraverso la stanza a passi veloci e apro il cestello. Spingo i suoi abiti con forza all'interno della lavatrice.

Poi sfilo i miei vestiti e li lascio scivolare a terra, ficcandomi velocemente sotto la doccia. La mia seconda doccia, quel giorno.

Il getto caldo dell'acqua mi distende subito. Mi rilasso, per quello che posso. Ma la mia mente sfugge al mio controllo.

E' così strano... non posso credere che sia un assassino...O meglio, posso crederlo perché l'ha fatto meno di mezzora fa sotto i miei occhi; però quello è diverso...L'ha fatto per difendermi. Per proteggermi. Non è come uccidere per puro divertimento, o no?

O forse io sono solo un divertimento... una stupida pedina del suo gioco che può vivere finché lo diverte... Forse fa così con tutte le sue vittime. Forse io non sono “speciale”....

Eppure c'è qualcosa nei suoi occhi, nel suo sguardo, qualcosa che lo fa sembrare sincero, vero.

Sembra che per lui uccidere non sia solo un divertimento, ma un mezzo estremo.

Mi guardo i piedi. Sono stretti tra loro. Che infondo anche io abbia paura di lui? Di quel ragazzo-killer? Non me ne rendo conto. Ma forse davvero è così.

Chiudo gli occhi e deposito piano il sapone sulla mia pelle. Più penso e meno capisco Gaara.

Cosa vuole davvero da me?”

Sento una forte curiosità crescere sempre di più in me. Finalmente ho deciso. Gli chiederò qualcosa di più su di lui. Se si presenterà il momento opportuno, ovvio.

Mi accorgo che pensando sono scivolata sulla parete fino a sedermi. Mi rialzo e iniziò a sfregare bene il sapone, poi mi sposto verso il getto dell'acqua per potermi sciacquare.

La porta si apre sgraziatamente. Una voce da fuori dice: “L'ho trovato 'sto bagno finalmente”.

Una chiazza rossa si dipinge sulla scena attraverso il vetro smerigliato. Gaara è entrato.

-Sono pronti i miei...?- poi tace, guardandosi in torno.

-Ehi! Ma sei ancora sotto la doccia??- chiede camminando verso la fonte di quello scrosciare.

Trasalisco. Lui tace per un po'.

-Mmmh...- dice pensoso -Ti serve una mano?-

-Assolutamente no!- urlo sciacquando via le ultime tracce di sapone

-Ah, ok. Pensavo di doverti passare l'asciugamano, ma se non vuoi, meglio...-

A quello si riferiva? Voleva passarmi l'asciugamano?? Giusto... è sulla sedia...e ora come faccio??”

-Aehm... Gaara... potresti passarmi l'asciugamano??-”Stupidastupidastupidastupida..”

-No- è la sua risposta secca. Non me l'aspettavo.

-M-ma prima tu hai detto che... insomma...oh, per favore, passami quell'asciugamano!- chiedo imbarazzata

-No- ripete ancora

-Per favore...-

-Cosa sei disposta a fare in cambio?-

-...-

Sto in silenzio. E ti pareva?

-Beh... io... cosa mi chiederesti di fare?- magari non è per forza qualcosa di male. Magari vuole dei soldi. Magari...

-Questo lo scoprirai se accetti...- sorride malizioso. Lo capisco da uno sbuffo.

Ci penso su. Non credo che la mia sorte cambierebbe granché, se uscissi senza vestiti e attraversassi la stanza...

-Va bene, accetto.-

-Davvero?- chiede speranzoso

-Sì, davvero... ma muoviti a darmi quell'asciugamano...-

Gaara apre lievemente il vetro smerigliato della doccia e infila una mano che regge l'asciugamano.

-Non sto guardando.- dice

-Wow, che gentleman...- rispondo scocciata. Richiudo il vetro senza curarmi del suo braccio, e indosso l'asciugamano.

Poi spalanco il vetro della doccia ed esco, con l'asciugamano annodato sopra il seno. Ma appena scesa mi ritrovo faccia a faccia con Gaara. Mi ritraggo di scatto.

-Cosa facevi così vicino alla doccia?- chiedo

-Ti passavo l'asciugamano, ricordi?- dice annoiato. Poi mi prende il mento tra le mani e trascina il mio volto accanto al suo.

-La tua pelle è così bella, arrossata dal vapore...- sussurra sulle mie labbra -mi fa venire voglia di mangiarla-

Non credo di essere rossa solo per il vapore...”

Prende ad accarezzarmi la guancia e scende sulla pelle del collo.

-... è così... sensualmente colorata, quasi irritata... come se fosse stata baciata... in questo modo...-

Poggia le sue labbra sul mio collo e alterna baci a piccoli morsi delicati. Quando si allontana la pelle è più rossa di prima.

-Vorrei essere io la causa di questo rossore... sono geloso del vapore...- continua a sussurrare.

Non so se ne è consapevole, ma è già la causa del mio rossore. Sono imbarazzatissima. Sento il cuore accelerare sempre più... Sono scossa da brividi bollenti.

La sua mano mi afferra nuovamente il mento e la sua lingua profana le mie labbra. Di nuovo. Sento un forte calore diffuso, le sue mani mi cingono e mi tirano via l'asciugamano. Sussulto. Lui si allontana da me e mi fissa.

-Quanto sei rossa... avrò molto lavoro da fare per chiarire al vapore chi comanda...- così mi afferra delicatamente e mi poggia a terra, sopra l'asciugamano motivo di tanti ricatti e discussioni.

Poi inizia lentamente a baciarmi il collo, e con piccoli morsi marca il suo territorio.


Inizia a giocare col lobo del mio orecchio sinistro, mordicchiandolo delicatamente, chiaramente consapevole del prurito dietro la nuca, così eccitante, che mi procura... Lo lascio fare, non mi era mai successo prima... quando sto con Gaara, che il motivo sia una sua perversione omicida o meno, mi sento apprezzata in tutto... mi fa sentire speciale con le sue attenzioni tutte dedicate a me... mi fa sentire...

-Amata.-

-Cosa...?- chiedo sopraffatta dallo stupore. Gaara ha parlato improvvisamente...

-Mi domandavo... tra me e me... sembra che tu...- comincia

-Sembra che io??- lo incito a proseguire

La pelle del volto si arrossa, e distoglie lo sguardo.

-Nulla.- dice infine

Speravo davvero che la smettesse di mostrarsi sempre così distante da me da non poter condividere neppure i suoi pensieri... Ma forse ho perso di vista il gioco... Io sono solo il passatempo, non sono mica una parte attiva della sua vita...

Resta in silenzio ora. Gli occhi mi sfuggono.

Mi avvicino a quel suo collo candido e lo sfioro con le labbra, invitandolo a concentrarsi su di me. Sento i suoi muscoli irrigidirsi, e lui voltarsi verso di me.

Uno sguardo impenetrabile... Lo fisso a mia volta, ma con sguardo interrogativo.

-Scusami.- dice velocemente

-Di cos...?-

Ma non finisco la frase, che si stacca da me e si appoggia alla finestra, lasciando lo sguardo libero di guardare il cielo.

Mi alzo silenziosamente, e annodo nuovamente l'asciugamano; poi lo raggiungo da dietro e gli cingo la vita.

-Gaara, forse tu... non lo pensi, ma... ti puoi fidare di me, davvero... Se volessi parlare...-

Si volta di scatto e mi fissa con occhi severi che mi lasciano senza parole.

Piego la testa di lato, affranta, e mi lascio cadere sulla sedia. Quello sguardo, così freddo... sembrava quasi volermi rimproverare...

Un fruscio, e Gaara è in ginocchio. Appoggia lievemente il suo capo, reclinato, sulle mie gambe piegate. Chiude gli occhi in un sospiro profondo.

Chissà quali grandi sofferenze si porta dentro... Sembra quasi un bambino indifeso.

Tremando la mia mano si posa sul suo capo, e prende ad accarezzarlo lentamente, con lievi movimenti rotatori.

Sento il suo respiro farsi calmo e regolare.

Restiamo così, non so per quanto tempo, in silenzio; e sento di provare quello stesso dolore che affligge il giovane volto disteso su di me...

Nonostante il nostro amore già consumato, in quel momento raggiungiamo la massima intimità... Mi sento totalmente fusa a lui... Come un'unica entità...

Gli offro un casto bacio sulla guancia gelida, mentre il sole tramonta rosso di sangue dietro al profilo delle montagne rocciose...


L'angolo dell'autrice, finché resta viva...

E' sì, perché molti di voi desiderano sinceramente uccidermi per il mio disdicevole ritardo... ^-^

Devo dire che se non fosse stato per una certa persona, che mi ha mandato una certa mail di sollecitazione, difficilmente avrei aggiornato così presto >///<

(Brava, bisogna dire le cose come sono, pane al pane e vino al vino... ndUn_personaggio_qualunque_dei_promessi_sposi)

Per carità quelli lasciamoli stare...

Cof cof... cmq, dopo le dovute scuse (dove sarebbero qst dovute scuse?? ndSasu)(Taci biscia volante!), passiamo al commento del capitolo... Era pronto da circa 2 mesi * le lettrici affilano le sciabole * Calme ragazze, su... Dicevo, il capitolo era pronto, però – a parte gli ingenti danni al pc come “impedimenta” - non riuscivo a trovare una conclusione... ero ferma alla scena di Matsuri che esce dalla doccia, e non sapevo come concludere...

Così ho deciso di anticipare ora il tema della prossima puntata, per preparare psicologicamente le lettrici al capitolo di seghe mentali che sta arrivando, (sarà anche sexy e divertente, promesso ^-^) ma anche i personaggi stessi... Difatti un capitolo del genere non potevo farlo nascere di punto in bianco.

Sono abbastanza soddisfatta, non ho potuto rileggere ma conto nel vostro aiuto per la revisione!

E che dire... se siete arrivati fin qui, i miei complimenti!

_

Chiedo pietà alle fan di altri lavori che sono ad oggi in blocco, rimedierò...

Do tanti saluti alle lettrici, abbracci alle recensitrici (spero si scriva così OO''') e baci a coloro che mi preferitano la storia ^-^

(Non voglio sapere cosa dai a chi ti mette tra gli autori preferiti... ndSasu)


Dimenticavo, sondaggio per il prossimo episodio... Lo volete un extra sulla morte della biscia?

Sasu: Che biscia?

E io che fischietto guardando da un'altra parte...

   
 
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