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Autore: franceschielllina    11/10/2014    1 recensioni
E' fantastico come una persona possa passare dall'essere un estraneo a diventare la ragione del tuo sorriso, anche se lui ancora non lo sa!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~~Il mattino dopo uscì presto,avevo appuntamento con Dal in caffetteria,era da molto che non passavamo del tempo io e lei.
 Arrivai in caffetteria, adoravo andare a fare colazione in quel posto, al mattino sfornavano le ciambelle più buone della provincia. Dal era già seduta nel nostro solito posto,così mi affrettai ad entrare. –Buongiorno,scusa per il ritardo- dopo aver bevuto un po’di the Dal rispose – Ti ho ordinato il caffè , va bene? – Perfetto stanotte non ho dormito molto- la mia amica mi guardò e poi mi disse - Sai,hai gli occhi di chi ha pianto tutta la notte per qualcuno che invece dormiva tranquillamente- feci un piccolo sorriso, era tutto quello che potevo dire in quel momento,perchè aveva perfettamente ragione- Non capisco cosa ci trovi in quel ragazzo ti fa solamente soffrire?!-.
Nessuno poteva realmente capire cosa trovassi in Tommy, in realtà nemmeno io avevo mai trovatouna risposta, lui era una persona totalmente diversa da me, non avevamo nessun punto in comune, ma eravamo amici. Thomas Maddox  era un ragazzo che amava far baldoria, stare con gli amici e non rispettare neanche una volta le regole dettate dai suoi genitori. In realtà non avevamo proprio niente in comune, neanche un argomento, ma quando stavamo insieme sembrava che tutte quelle differenze non esistessero.Le unica cosa che riuscì a rispondere a Dal fu –E’ speciale!- stava per replicare, quando qualcuno posò una ciambella sul tavolo.Dato che nessuna delle due l’aveva ordinata, capimmo perfettamente chi fosse. Alzammo la testa e infatti esclamammo – Joel!- lui con aria snob disse – Signore, è un piacere rivedervi- ci abbracciò,  -Quando sei tornato?- domandò Dal.
 Joel era uno dei migliori amici di Tommy e prima dell’inizio della scuola aveva compiuto diciotto anni,così ai suoi aveva chiesto di andare a fare una “gita” a Las Vegas con il fratello più grande.
-Ti avevo detto di non disturbarle- disse Tommy raggiungendo il nostro tavolo,l’amico fece spallucce e si sedette vicino a Dal, salutai Tommy e lui ricambiò, feci un piccolo sorriso,era sporco di zucchero a velo e lui notandolo, si pulì subito, poi aggiunse - Jess, io vado, mi accompagni, lui ha deciso di fare ancora un giorno di vacanza?-disse indicando l'amico, annuì, presi tutte le mie cose e salutai Dal e Joel.
 I negozi aprivano, il freddo era calato,le prime auto che passavano e le luci si spegnevano, la città si stava svegliando.
Tommy mi porse una cuffietta, me la misi nell’orecchio e ci avviammo verso la scuola con i Coldplay come sottofondo. Mentre andavamo verso l’istituto, guardai più volte Tommy e lì capì. Capì cosa trovavo in lui, perché lo amavo. E la verità è che ci innamoriamo di chi è in grado di tenerci testa,di chi non cede, di chi ci sfida,di chi è misteriosamente affascinate, di chi è in grado di distruggerci, di chi è nostro degno avversario. Ci innamoriamo dell’impossibile, perché siamo fatti così,in fondo ci innamoriamo di chi ci assomiglia ma non ha tutti i nostri difetti… o li ha ma li rende perfetti.
Gli sorrisi e lui mi domandò il perché, ma non risposi, perché il motivo del mio sorriso era lui e anche se sembrerà una cosa stupida sapevo che lo sarebbe per sempre stato.
 La prima settimana passo molto velocemente e stranamente Tommy ed io passavamo molto tempo insieme,sembrava funzionare,tutto era tornato alla normalità. L’unica cosa negativa erano i miei, litigavamo spesso,in particolare con mia madre,diciamo che mio padre faceva più da calmante fra le due. Quel fine settimana scoppiò la terza guerra mondiale. Io adoravo mia mamma , era una grande lavoratrice,l’apprezzavo molto, si faceva sempre in quattro per tutti,ma aveva sempre qualcosa da dire su di me, sbagliavo sempre. Avevamo appena avuto una piccola discussione in cucina, ma non volevo peggiorare le cose perché tra poco Tommy sarebbe passato a prendermi per andare a ballare, non volevo rovinarmi la serata, così andai in camera mia.Una cosa che non sopportavo di mia madre, era il fatto di farmi pesare i miei sbagli, non la smetteva fino a quando non le davo ragione. Entrò in camera mia con il cesto del bucato e iniziò a buttarmi  la biancheria addosso. –Ma cosa stai facendo!- lei con aria superiore, come solo lei sapeva fare rispose- Ti porto il bucato-dato che volevo risolvere prima dell’arrivo di Tommy dissi – Mi dispiace per prima la possiamo smettere, perfavore- No,sei solo una grande maleducata, non hai mai rispetto per me- guardai l’ora, erano quasi le dieci, così incominciai a vestirmi, lei mi squadrò per qualche secondo poi mi disse- Dove pensi di andare?- Ho la festa stasera ricordi?!- lei fece spallucce- Non sono la servitù io, non è il caso che ti cambi sempre di abito,andavi bene anche prima- E’ una festa e Tommy mi sta venendo a prendere- lei iniziò ad urlare, così urlai -La vuoi smettere? Per me è una cosa importante- Certo, tanto ci sono qua io che lavo e stiro - Mamma smettila! Ti prego è molto importante,smettila!- il viso di mia mamma si rilassò e con voce dolce mi disse - Tesoro sei bella così come sei- ma si sbagliava.Fin da bambina ho sempre avuto qualche difficoltà ad accettare il mio corpo,non mi piaceva particolarmnete nonostante tutti dicessero il contrario.
 Le lacrime iniziarono a rigarmi le guance e le parole mi uscirono senza controllo-Tu non sai cosa vuol dire aspettarlo e sapere che non arriverà mai- mi sedetti sul letto e mia madre si mise affianco,stava per dire qualcosa quando il campanello suonò. Si alzò e prima di scendere ad aprire la porta mi disse -Fidati sono stata adolescente anche io- .Era una donna meravigliosa, anche se un po’ rompipalle, ma sapeva tirati su il morale nche con poche parole ed era pronta a sostenermi sempre. Mi asciugai le lacrime, mi truccai e quando fui pronta scesi in salotto. Mia madre e Tommy erano in cucina a parlare-Allora Thomas, tutto bene? Ho saputo che hai trovato qualcuna- Sì è una bella ragazza- mia madre chiuse l’acqua- Sai Jessica dice di non sentirsi carina,vorrebbe fare colpo su un ragazzo-sentii Tommy tossire- Ah si?Non ne so niente, e comunque per me è una bella ragazza- sospirando mia madre disse- Sai ho sempre pensato che tu e mia figlia vi sareste messi insieme- a quel punto entrai, era arrivata a troppo. –Vogliamo andare?-lui annuì, salutò mia madre e uscimmo il più in fretta possibile. –Di cosa avete parlato?- Niente di importante-sembrava un po’ giù di morale –A che ora ti riporto a casa?-mia madre aveva un’unica regola per le uscite, a fine serata Tommy mi doveva riaccompagnare a casa, si fidava solo di lui –Non ho un’ora,torno quando voglio-sorrise e disse-Stai diventando proprio una ribelle-sorrisi e lui mi cinse le spalle.
 Arrivammo al Palace Music, una vecchia palestra tutta rimodernata e diventata una specie di discoteca, prima di entrare Tommy mi guardò e mi disse – Jess, non puoi entrare vestita così- il Palace, era un locale di alta classe, per entrare dovevi vestirti davvero bene e dato che mia madre riteneva che questa cosa fosse solamente una grandissima stupidaggine, mi faceva andare solamente vestita in modo molto casual, ma quello che non sapeva è che io avevo sempre un piano di riserva. Guardai Tommy –Lo so,per questo aspetto Dal- Aspetta non ti è arrivato il suo messaggio,arriva più tardi-no, e sapevo anche il perché… Presi Tommy un braccio r lo trascinai con me dietro al muro –Che fai?-inizia a tirare fuori i vestiti dalla borsa –Mi devo cambiare, tu fai il palo-. C’era poca luce e meno male mi vergognavo tantissimo, mi spogliai, mi sciolsi i capelli e indossai il tubino blu elettrico e mi rifeci il trucco, Notai che Tommy ogni tanto dava un’occhiata, così lo provocai- Tommy, mi allacci la zip?-Maddox mi si avvicinò,ora anche lui era nella parte buia, nessuno avrebbe potuto vederci. Sentì che mi sfiorava la schiena,tremava, e il suo respiro fece rabbrividire anche me, tirò su la zip- Sei stupenda Jess- mi spostò una ciocca di capelli e le sue dita sfiorarono il mio collo con tocco soffice e dolce,erano fredde. Mise l’altra mano sul mio fianco ed io mi voltai di scatto,mi accarezzò la guancia e mi sussurrò- Jess..-Si- risposi con voce strozzata- Ti prego, ti prego dimmi che non c’è nessun altro oltre a me,non potrei sopportare l’idea di vederti così con un altro- non capivo bene cosa volesse dire, ma per una volta decisi di dirgli una parte della verità- Tommy, ci sei solo tu.-dopo di che presi le mie cose e gli dissi che era meglio entrare.
 Gli altri erano già dentro,Sam ballava con due ragazzi,mentre Joel era nella parte superiore che beveva qualcosa,gli altri erano tutti sui divanetti già belli allegri. Tommy salutò tutti,poi mi andò a prendere qualcosa da bere. Dopo qualche bicchierino mi ritrovai nel così detto mondo dell’ubriachezza. Ballavamo,scherzavamo,la mia mente sembrava così vuota e i miei sentimenti per Tommy sembravano così lontani,mi guardai in torno e notai ch Joel mi stava fissando così lo invitai a ballare con me. Mi muovevo in modo molto sensuale e le mani di Joel percorrevano tutto il mio corpo fino ad incontrarle mie, le quali si intrecciarono. Ad un tratto mi voltai e lui mi disse che ero bellissima e per una volta pensai di fregarmene di Tommy,non esisteva più. Joel mi guardava e io guardavo lui,mi strinse a lui e chiuse gli occhi,così lo feci anche io,avrei desiderato baciarlo più di ogni altra cosa in quel momento,ma non accadde mai. Joel e Tommy si stavano picchiando,dato che Maddox aveva spinto a terra quello che stava per baciarmi, ma gli altri riuscirono a dividerli. Sam portò via Joel e io fuori Tommy. Lo spinsi contro al muro e la mente mi tornò leggermente lucida-Ma cosa cazzo ti è preso!-Tommy sembrava tutto tranne che sobrio-Ti stava toccando e tu hai promesso!-voleva alzarsi ma lo misi a terra-Stavamo solamente parlando,tu sei fidanzato ora basta!-e prorpio in quel momento uscì Marnie ,ci corse in contro e si chinò da Tommy e io rientrai.
 Dal finalmente era arrivata e mi domandò dov'era Tommy-E' in buone mani!-presi la bottiglia di Tequilae passai accanto a Dal senza degnarla di uno sguardo , avevo solo bisogno di bere e di dimenticare.Dicono che l'alcool aiuti  dimenticare,ma a me continuava a far riaffiorare solamente ricordi e emozioni. Sam si sedette vicino a me e mi domandò come stessi, io risposi- Mai stata meglio-buttai giu un po' di quella roba e poi dissi-E' come una droga,inizi e non smetti,ci provi ma non ci riesci,la cerchi e ricominci,l'amore fa schifo-mi alzai, volevo solo andare a dormire, ma proprio mentre scendevo le scale persi l'equilibrio,per fortuna lui mi prese-Ti riporto a casa- ma io feci di no, così mi portò a dormire da lui.Mi mise sul suo letto, fece per andare in cucina ma io lo trascinai accanto a me-Resta qua Tommy,resta con me-nel giro di pochi secondi ci addormentammo abbracciati .
 
 
  
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