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Autore: MetalheadLikeYou    11/10/2014    1 recensioni
Chi mai avrebbe voluto una bambina di nome "Inferno"?
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Con il passare del tempo io, Ville e Alexi diventammo dei buonissimi amici, tanto che ci soprannominarono il Trio.
Allu era più chiacchierone, ti scaldava il cuore e ti trascinava con se in tutto e per tutto, mentre Ville era quello più riflessivo e solitario.
.
Per quanto mi sforzassi di mostrare ed ostentare una forza e un menefreghismo che non possedevo, dentro di me soffrivo.
Stranamente, era come se Ville mi avesse portato via una parte del mio cuore.
***
In questa storia ci saranno anche altri personaggi di altre band finlandesi.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19



Distaccarmi così dalla mia amata Finlandia fu doloroso.
Ma ciò che più mi fece star male, fu lasciare la mia vita e tutto quello che avevo costruito, illudendomi come una stupida che fuggire fosse l'unica e sola cosa da fare.
 
Così alla bellezza di 32 anni ero scappata via, di nuovo, prendendo il primo aereo da Vantaa e atterrando al John F. Kennedy, a New York.

Mi ero sentita una perfetta estranea e per fortuna trovare il mio hotel non fu difficile, riuscii a chiamare il taxi con un fischio, un po come nei film e diedi l'indirizzo.
Nonostante la facciata bianca ed imponente, le grosse vetrate e un tappeto rosso sulle scale, l'accogliente e raffinata hall, l'hotel non era chissà quanto costoso, anzi.
Mi fermai alla reception dove una ragazza di nome Emily mi salutò con dolcezza e rispetto, chiedendomi i documenti e porgendomi la chiave della mia camera.

Non entravo in un hotel da quando ero tornata dal tour e tutta la tristezza accumulata durante il viaggio, uscì fuori non appena mi chiusi la porta alle spalle.
Fissai la stanza, sentendomi di nuovo sola.
Avevo chiesto un letto singolo proprio per evitare di immaginarmi lì con lui.
La stanza era al buio ed io non avevo nessuna intenzione di accendere la luce, del tutto superflua.
Mi sedetti sul letto, accorgendomi di quanto fosse morbido e constatando che Lui sarebbe piaciuto.

Lui.


Mi mancava.
Mi mancava come l'aria, mi aveva chiesto di sposarlo ed io ero andata via, spezzado ulteriormente il mio cuore, sapendo che per lui era lo stesso e che non potevo più tornare indietro, non ne avevo la forza.
Non riuscivo nemmeno più a pronunciare il suo nome.
Mi passai una mano sul ventre.
La mia vita era finita.
Per cosa poi?
Per colpa di uno stupido cantante, innamorato della ragazza di un suo amico.
Presi la prima cosa a portata di mano e la scagliai con rabbia contro il muro, accorgendomi solo dopo di aver lanciato una delle due scarpe che avevo lasciato ai piedi del letto.
Mi lasciai cadere di schiena, fissando il soffitto e cercando di calmare i miei singhiozzi.
Stupido Ville.
Stupida me che ero andata da lui.
Se solo avessi deciso di tagliare i rapporti con lui, continuando per la mia strada senza preoccuparmi dei suoi continui cambi di umore, in quel momento sarei stata a casa mia, con mio figlio dentro di me e suo padre che mi baciava con amore.

Mi guardai i polsi, dove i miei tatuaggi bruciavano.
Che strano scherzo del destino.
Fissai l'Heartagram, pensando a quanto avrei voluto picchiare quel finnico borioso ed egoista.
Ripensai alla nostra discussione, rivedendo i suoi occhi pieni di odio e tristezza.
Presi il mio pacchetto delle sigarette e il posacenere, poggiandomi allo schienale del letto e fissando un punto immaginario sul muro.
Mi aveva rovinato la vita.


*

Per le prime due settimane, passai le mie giornate in hotel.
Nella mia stanza.
Nascondendomi al mondo come spaventata da esso e cercando qualcosa che mi spingesse a rialzare la testa.
L'unica cosa che trovai, fu il fondo delle mille bottiglie di vino e super alcolici che ordinavo e mi facevo portare in stanza, finendole una per una, illudendomi come sempre che questo mi avrebbe tirata su.
E più bevevo, più cedevo.
Mi ostinavo a ripetermi di non aver bisogno di nessuno, che a nessuno sarebbe importato di me e che, ormai, era inutile combattere per qualcosa.

Accesi il mio telefono e sullo schermo comparirono le innumerevoli chiamate del mio ex ragazzo, di Tony e Tuomas.
Composi il numero del mio inglesino preferito e aspettai la sua risposta.

"Pronto, Hell...mio dio".
"Ciao Tony" - salutai - "come stai?".
"Io sto bene, tu?".
"Sto benissimo, sto benissimo, si, si".
"Sei ubriaca?".
"NO!".
"Hell..non farlo, non bere" - sussurrò.
"Sto male" - ammise.
"Lo so, torna qui, sistemeremo tutto".
"No, non si sistemerà niente, non riavrò la mia vita, non riavrò Lui, non riavrò nemmeno mio figlio!" - urlai nel pieno della rabbia, piangendo - "Non cambierà nulla" - ripetei di nuovo, con voce distorta e impastata.
"Finirà tutto questo, finirà".
"Come sta?" - domandai conoscendo già la risposta.
"E' distrutto. Proprio come te" - confessò.

Tony nonostante mi ripetesse di non voler parlare di lui ma di me, mi riverò che il mio ex ragazzo era distrutto.
Dopo la mia partenza si presentò al locale, chiedendogli in lacrime e sorretto dal suo fedele Janne di dirgli dove ero andata, ma ovviamente, Tony rispose di non esserne a conoscenza.
Mi raccontò che Marcello aveva assistito a tutto ciò e aveva aiutato il tastierista a portare a casa il cantante che aveva chiesto di rimanere solo ed i due, rispettando il suo volere, si allontanarono dalla casa, anche se, dopo qualche secondo erano dovuti rientrare in caa di corsa perchè lo avevano sentito urlare, trovandolo nel pieno del caos.

Come un pazzo furioso e un animale appena liberato dalle catene, aveva preso a rompere qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, prima una delle sue chitarre classiche, poi una sedia, molte delle foto messe sulle mensole.
Aveva rovesciato il tavolo e per fortuna, erano riusciti a fermarlo prima che potesse distruggere anche quella ESP gialla e nera che tanto amava.
La chitarra che io gli avevo regalato.

Sapere tutto ciò, mi terrorizzò ed attaccai, senza più dire una parola, spegnendo il telefono e sprofondando nel letto, piangendo.
 








*********
Ebbene sono tornata, dopo circa un mese sono di nuovo qui.
Vi sono mancata?
Voi molto.
Lo so, sono una persona orribile perchè sto facendo soffrire tutti e chieso scusa.
Ora come sempre ringrazio le mie adorate Lea_love_Valo che per posta ha continuato a scrivermi e Lilith_s per il commento bellissimo che mi ha fatto commuovere.
Grazie davvero :3
Un bacione a tutti/e.
Alla prossima!!!
  
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