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Autore: LunariaScrittrice    11/10/2014    6 recensioni
CrossOver: Detective Conan/ Kaito Kid/ Lisa e seya
Capitolo-> Risvolti! (capitolo finale)
PER CHI LA SEGUIVA, AVVISATEMI SE NON POTETE PIù LEGGERLA.
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Lui: Usa trucchi di magia insegnati dal suo defunto padre, per cercare una pietra rara che possa aiutarlo a scoprire chi si stato ad assassinarlo.
Lui è Kaito Kid il mago prestigiatore ladro , conosciuto come: Phantom Thief Kid ( Il ladro gentiluomo)
Lei: Usa trucchi di magia insegnati da suo padre, per far trionfare la giustizia. Ruba solo oggetti già rubati per ritornarli ai veri proprietari.
Lei è Seya la maga prestigiatrice ladra (Saint Tail) , conosciuta come: Kaitō Seinto Tēru( La misteriosa ladra Saint Tail)
Potrebbero mai due ladri come loro famosi nella loro città conoscersi?
Shinici Kudo Detective che promette che un giorno arresterà Kid
Alan Asuka Detective che promette che un giorno arresterà Seya.
Shinici e Alan si alleerano per acciuffarli?
un imminente trasloco dividere Seya da Alan
Kid e Seya entrambi ladri con scopi ben precisi
Entrambi con due nemici...

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Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Seya,Kid Vs Shinichi, Alan e i MIB'
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Il Giusto, la Giustizia e la Verità





Molte persone entrano in un aula rettangole. Il pavimento è di marmo bianco, le pareti sono allo stesso medesimo colore. Al centro ci stanno sedie e panchine collegate fra di loro dal colore nero.
Ai lati di queste sedie poste sia a destra e a sinistra, c'è una piccola via centrale che porta in avanti fino ad altre postazioni dove ci stanno i testimoni, imputati, il giudice eccetera.

Ran Osserva il luogo, per la prima volta nella sua vita sta seduta al tavolino della difesa con accanto Shinichi , mentre dalla parte opposta c'è sua madre che le va contro. Ella la guarda con severità, sa bene che anche se Ran è sua figlia lei verrà trattata allo stesso modo che tratta gli altri.
Ran, sente la tensione salirle a livello dello stomaco, come se fosse ad un appuntamento.
Gli sguardi di Sonoko, di Shinichi e di suo padre la scrutano con preoccupazione, e questo fa sì che la sua strizza si senta ancora e ciò si manifesta anche a livello di corpo: Un calore le vampa alle guance, la sua fronte s'inumidisce lentamente, non crede nemmeno più di avere la voce per parlare.
Deglutisce e beve l'acqua che ha portato da casa. Fa respiri profondi per calmarsi ma proprio non ci riesce.
Improvvisamente una dolce mano sfiora la sua per poi stringerla.
Si gira a destra e vede il bel volto di Shinichi che la rassicura con solo uno sguardo. Subito il suo cuore si calma, la sua fiducia risale e si sente di nuovo energica.
« Andra tutto bene, salveremo quell' innocente che ho messo nei casini vero? » Domanda lei che ha più paura di mandare in prigione un' innocente piuttosto ché l'udienza e parlare.
Shinichi risponde con tono rassicurante. « Fidati di me, farò scoprire la verità, pero' cerca di essere calma, farò di tutto per non mangiarti, ma non potrò mostrarti nulla mentre ti parlerò. Quindi cerca di sopportare. » L'avvisa con la tensione di deluderla una volta visto come lavora e come tratta una persona da analizzare.

Entrano i giudici, assieme alla difesa, e poi arrivano tutti i coinvolti dell' caso.
Il signor , Akahito Mastuishi. Chiyo Setsuishi ed Emiko Ryuki.
Akahito si siede a a sinistra del giudice per esplicitare la verità.
Mentre i sospettati si siedono in tribuna cosicché il giudice dià inizio alla sentenza:Questa è la prima parte dello svolgimento del processo: gli elementi a proprio carico.

Eri Kiaski si alza. Cammina con passo lento facendo sentire i suoi tacchi che battono il pavimento di marmo facendosi sembrare una grande donna. I suoi occhi sono coperti da lenti trasparenti, mentre le sue mani tengono in mano dei fascicoli.
Si posiziona davanti ad Akahito Mastuishi e narra ai presenti tutti i fatti.
«
Signor Mastuishi, lei ha spedito ai qui presenti un invito per incontrarsi a: Chiyo Setsuishi, Miya Miyani ed Emiko Ryuki.. Conferma questa informazione?!» Lo domanda con un tono autorevole.
Il signore con viso pieno di dispiacere ammette. « Sì, sono stato io! Ma le assicuro che non ho mai ucciso nessuno! »
Kisaki non si da per vinta e continua a porre altre domande.
« Lei pero' non ha alibi intorno alle 15.00 fino le 16.00, così come gli altri suoi amici. Conferma? »
Akahito sempre con lo stesso tono. « Sì, non ho alibi, perché mi trovavo a passeggiare al parco e purtroppo nessuno mi aveva visto. »
L'avvocatessa non muove un ciglio ed asserisce verso il giudice.
« Vostro onore, al di là dell' alibi della vittima durante l'assassinio, una persona ha visto tutto a distanza; posso farla testimoniare? »
Il giudice acconsente e così Ran sentito il suo nome pronunciato da Kisaki, va al posto di Akahito per subire un interrogatorio.
« Signorina Ran Mori, lei ha assistito alla scena del crimine, che cosa ricorda di quell' evento? »
Lei, guarda Shinichi che la osserva con preoccupazione, scruta il giudice e sua madre che le lancia sguardi di totale irriconoscimento; non c'è sentimento, solo una belva che tenta di vincere la partita.
« Io... Ho visto una persona dalla corporatura grossa brandire l'arma e colpire la vittima.
Era contro luce, non potevo vedere la sua faccia, ma ho potuto vedere il suo corpo e gli allineamenti. »
Sua madre poi delucida al giudice. « Vostro Onore questa testimonianza, mette in chiara luce che l'assassino deve essere un maschio con una corporatura molto grossolana. Se lei nota le altre sospettate vale a dire Chiyo Setsuishi, ed Emiko Ryuki sono molto magre. Quindi Akahito è l'unico sospettato in quanto ha spalle larghe.»
In quel preciso istante, si sente la voce contraddittoria di Shinichi Kudo asserire alzandosi dalla sedia. « Obiezione vostro onore!
La testimone non ha spiegato che c'era uno specchio.
Ho le prove per dimostrare che Akahito è innocente! »
Si sente un minuscolo eco in sala di bisbigli.
Tutto tace non appena il giudice batte il martello esplicitando. « Molto bene la difesa può' parlare! »
Shinichi si pone davanti a Ran e con sguardo freddo, uno che la fa sentire ancora più in agitazione e la squadra per domandarle.
« Signorina Mori, lei conferma che c'era uno specchio vicino alla vittima?»
Lei, non ammette altro che una conferma con voce sicura, perché ci prova a fidarsi del suo ragazzo che ora si è trasformato in una persona imparziale dai sentimenti che lo legano a lei.
Shinichi continua. « Afferma che quella giornata era molto fredda e che quindi bisognava coprirsi molto per non prendere un malanno? »
Sa dove vuole parare, e così conferma ancora una volta con un. « Sì!»
Lui si avvicina. « Ed è sicura di aver visto contro luce la scena del crimine? »
Sempre ella afferma per poi notare un minuscolo sorriso beffardo appare sul suo volto del interlocutore.
« Perciò lei non non può' testimoniare contro Akahito.
Mettiamo i fatti per ordine: Lei ha seguito delle impronte finendo in un posto illuminato dalla luce del sole che rendeva il colpevole e la vittima solo ombra!
Costoro avevano vicino a loro uno specchio. Lei afferma di aver visto la mossa, ma come può' essere convinta che la corporatura del colpevole sia quella di Akahito?
Potevano ben essere il corpo di una donna vestita e imbottita di indumenti pesanti. Inoltre lei ha detto che c'era uno specchio, ma mi dica, quale mano ha usato il colpevole, se lo ricorda? »
Sentirsi parlare così in terza persona da chi ama è straziante per lei. Si sente come se fossi la colpevole.
« La sinistra» Non potrebbe mentire e dire destra perché è sotto giuramento, ed era ciò che lei aveva visto durante la scena.
Shinichi Esprime. « Vostro onore, ho voluto fare una prova: ho un video che dimostra un fatto, glielo posso mostrare? »
Kisaki si alza esordendo. « Obiezione vostro onore, per quanto la difesa possa proteggere la colpevolezza di Akahito, non è possibile rifare le stesse condizioni di quel omicidio!»
Il giudice squadra Shinichi chiedendo. « Mi mostri questo video. »
Shinichi da un CD e lo mette su un minuscolo computer che mostra chiaramente una scena simile del delitto passato.
Dopo la visione del video Shinichi delucida con tono sicuro. « Come può' vedere, da diversi punti di vista, l'azione del delitto può' sembrare compiuta sia con la mano destra e sinistra. Ma se mettiamo la testimone lontana e poi vicino alla scena uno specchio ella non vedrà il colpevole, bensì lo specchio che riflette il soggetto...
L'azione che La signorina Mori pensa sia data dalla mano sinistra, in realtà è la destra!
Kisaki sempre contrasta. « Sono ipotesi, come ha detto la difesa, dipende dal punto di vista della persona che assiste alla scena! »
Shinichi non perde il suo sorriso per esplicitare . « Invece no, perché se guarda nel video numero quattro, può' notare che la scena è vista da vicino. »
Il giudice domanda. « Cosa potrebbe indicare questo elemento? »
E qui lui fa avanzare le due sospettate. « Se mi permette voglio fare un test! »
Il giudice un po' confuso non capisce, ma acconsente. « Proceda. »
Shinichi prende due palle e le lancia contro la signora Chiyo Setsuishi,
Ella la prende istintivamente con la destra mentre la signora Chiyo Setsuishi la intercetta con la sinistra, e per finire tira una terza palla contro Akahito che per paura si protegge il viso con la sinistra.
Tutti domandano. « Ma cosa sta giocando!? »
Il giudice perplesso sta in silenzio ad osservare tutto.
« Vostro onore, come può' vedere sia il signor Akahito e Chiyo hanno istintivamente usato la sinistra mentre la signorina Emiko Ryuki ha usato la destra.
Questo dimostra che Akahito non può' essere l'assassino in quanto destroso! E così come Chiyo, l'unica che può' averlo commesso è stata la signora Ryuki! »
L' indirizzata sbianca tremando, per poi con coraggio esprimere. « Cosa è questa storia, è vero sono destrosa, ma non significa che sia stata io, può' essere stato un' altro! »
Shinichi contesta. « La vittima doveva vedersi con tre di voi, e risulta poi che non conosceva altri di questa città; appunto ella, era appena arrivata da Osaka! Perciò solo voi potevate. Escludendo i due mancini, rimane solo lei! »
La signora sempre di più trema e suda, segnali che Shinichi interpreta come vittoria ed aggiunge. « E c'è di più, tra qualche minuto potremo avere una prova certa di chi è il colpevole! »
Come detto da lui, in poco tempo arriva la polizia con dentro un foglio scritto che viene dato al giudice che esprime.
« Il bottone rilevato ha le impronte digitali della signorina Emiko Ryuki; cosa ha da dire a sua discolpa? »
Shinichi guarda la scena con un ghigno soddisfatto perché tutto è filato secondo i suoi piani.
La nuova colpevole si inginocchia confessando. « È Vero, sono stata io! Se lo meritava, lei è stata la causa della morte del mio amore, solo lei; io lo sospettavo, ma ne ho avuto conferma un giorno mentre l'avevo vista ad Osaka in bar. L'avevo fatta bere molto, io volevo solo tornarle amica e perdonarla... Ma poi mi disse di quel giorno, di come lo uccise solo perché non ricambiava il suo amore.
Feci di tutto per perdonarla, ma stavo male, non poteva vivere una persona così in libertà!
Cercai prove per inchiodarla, ma non ce ne furono, e così l'ha uccisi; mi sono fatta giustizia da sola!»

Ran Ascolta il racconto per poi esprimere a denti stretti. « Non mi faccia ridere! La
giustizia? qual'è il vero significato di questa parola!?
Perfino un ladro vede la giustizia in ciò che fa.
La vera giustizia è il comprendere, e perdonare o al massimo far capire i propri errori con una pena. Ma l'assassinio non è una soluzione giusta, è solo eliminazione del problema che si ha davanti! Facile così vero!?
Piuttosto che lottare, piuttosto che allontanarsi per vivere lontano da chi ci fa soffrire ha preferito privarle della vita che essa è inestimabile.
Ognuno ha i suoi motivi per agire, ma ora che l'ha uccisa che cosa sente felicità?
È contenta?
Ci pensa che magari questo può' provocarle dei nemici che vorranno vendicare la vittima!?
L'assassinio non è una soluzione è solo l'aggravare del problema stesso.
Credi di stare bene, ma la mente ha la coscienza, essa ti divora dentro fino a farti capire l'errore.
Lei non ha avuto alcun diritto ad ucciderla, nessuno lo ha! Solo il tempo e il destino può! » Queste parole scuotono nel cuore la colpevole che si mette a piangere per poi venire portata via dalla polizia mentre il giudice chiude il processo.

Ran si alza dalla sedia e raggiungo Shinichi mentre sua madre viene ad commentare « Per la prima volta nella mia carriera sono stata battuta da due giovani!
Ran, sei stata veramente brava con quelle parole, e anche tu Shinichi hai avuto vera stoffa, mi hai battuta con veri fatti; i miei più sentiti complimenti.
Ora mi congedo arrivederci. »
La figlia desidererebbe poter parlare con sua mamma e suo papà ma sa che non l'ascolterebbero.

Arriva Goro che con euforia le da delle pacche sulla schiena. « Brava, hai preso tutto da papà, altro che tua madre; tu si che sei il mio orgoglio! » La figlia a disagio guarda davanti e vede Eri che esplicita con tono arrabbiato. « Cosa sarei io eh?!
Per tua norme regola io valgo molto! Non come te che te ne stai a poltrire in un ufficio ammuffito! »
Ran cerca di tranquillizzare la situazione. « Dai smettetela, non è successo nulla. »
Goro non la bada. « Sei stata battuta da Shinichi e da tua figlia; quindi non vali! »
Eri con un sorriso. « Mi pare che per aiutare Ran tu non abbia mosso un dito!
Ho perso lealmente contro Shinichi, ma se ero contro di te mio detective da quattro soldi, non avresti avuto speranza!»
Shinichi asserisce. « Scusatemi molto se m'intrometto in questo litigio famigliare, ma la vostra priorità è vincere o mettere in prigione i colpevoli e salvare gli incastrati?!
Questo processo è stato un patimento per Ran. Voi non avete idea di come stava vostra figlia quando ha capito di aver messo in prigione un innocente!
Non è una gara a chi è il più bravo, conta il far sapere la verità! »
I due sposini separati, se ne stanno zitti per poi abbassare lo sguardo sentiti forse in soggezione.
Ran invece lo guarda con ammirazione.
« Io torno a lavoro, ciao Ran e grazie Shinichi. » Esprime Eri.
« Bene, vado anche io ho dei casi da risolvere... » Si aggiunge Goro prendendo una cartina con i numero vincenti della corsa dei cavalli.

Shinichi porta fuori Ran dalla sede, camminano e osservano il paesaggio dagli alberi senza foglie, e le strade grigie illuminato da un cielo azzurro.
« Senti, dato che non abbiamo nulla da fare, ti va di venire a trovare il dottore Agasa?»
-Avrei preferito un appuntamento, ma va bene- Pensa Ran un po' delusa e aggiunge. « Sì, pero' prima fermati! »
Shinichi si ferma e lei con tutto il suo coraggio lo bacia a sorpresa tenendolo fermo alle sue labbra che le sussurrano che vogliono tutto di lui.
Sente la dolcezza nel cuore esploderle, le sue mani gli sfiorano il viso con delicatezza mentre lui la stringe a sé per poi accarezzarle capelli e muoverli mentre approfonda questo bacio a stampo.
Lei gli assaggia le labbra amalgamandole con le sue seducenti.
Si lascia trasportare dal suo cuore. Fa un passo verso l'altro corpo, sentendosi sempre più attratta da quello di lui, come se fosse la musica e lei la parola.
Ad un certo punto, mentre lui prende aria, la fanciulla, immette la lingua contro la sua e la muove in una dolce e lieve danza che fa palpitare il loro cuore a mille, trasmettendosi brividi mentre sentono chiaramente l'eccitazione diventare irrefrenabile.
« Shinichi... Sto impazzendo...»
Il ragazzo fa un sorriso per poi bisbigliarle con una voce rara: dolce e provocante « Anche io, ma non farò nulla se non vorrai. »
La giovane, lo guarda con occhi che brillano di luce propria, per poi allontanarsi.
« Andiamo da Agasa »
Shinichi la prende per mano e s'incamminiamo verso la casa di quello che loro definiscono un uomo fuori dal comune.

*

Gli studenti che si trovano a Gunma, si svegliano tutti di buon ora perché presto sarebbero andati ad una gita in un museo d'arte.

Henry e Carolyne dopo aver finito di fare un' abbondante colazione senza lamentarsi della scarsa qualità del cibo, si mettono in fila per andare dai loro “ Fan” Ma si ricredono non appena iniziano a parlare con loro.
« Ciao, come mai non mi parlate più? » Domanda Henry con volto confuso.
« Perchè adesso ti manchiamo eh?! Sappi che non siamo più tua fan. »
« E perché? »
« Perchè sei malvagio, ti sei messo a picchiare un ragazzo senza motivo, inoltre a te di noi non importa nulla; ci tratti e guardi con freddezza! Quindi puoi anche non parlarci, per te siamo solo oggetti per toglierti la noia.»
« Già e poi ora siamo prese da un' altro! »
« E chi cavolo può' esserci di più interessante di me!? »
«
Kaito Kuroba! È dolce, non ci tratta male e se non può' fare qualcosa ci chiede sempre scusa, non si vanta, sta nel suo, ed è molto più bello di te! »
« Ha un fisico da urlo, i suoi occhi sono dei zaffiri! Non come i tuoi che sembri una specie di mago. »
« Hei, io ho solo questi occhi dalla nascita, non posso farci nulla, e se notate meglio sono castano/rosso! »
« Ad ogni modo, puoi anche sparire, tu non ci importi più! »
« Ma sì, che me ne faccio di gente simile! »

Carolyne con viso sorridente va verso i ragazzi.
« Hei non mi parlate più? »
I ragazzi la guardano per poi ignorarla mentre guardano delle foto.
« Cosa guardate? » Si avvicina con curiosità per poi rimanere a bocca aperte e urlare. « Che ci fate con le foto di Lisa!? »
I ragazzi esprimono.
« A te che importa, solo perché non sei tu al centro dell' attenzione ti da fastidio?! »
« Ma che cosa dite!? »
« C'è che siamo stanchi di essere snobbati da te. Sarai anche bella, ma non hai valore nel cuore! Lisa è molto meglio! »
« Scherzate? Quel microbo meglio di me che sono alta e bellissima!? »
« Microbo sarai te non quella dolce ragazza; lei almeno sa cosa sono i sentimenti, tu no! »
« Per questo non mi state più attorno?! »
« Esatto, puoi anche non parlarci più, abbiamo Lisa che è meglio di te. »
« Voi siete stupidi!! Come fate a dire che una ragazza alta quanto una bambina possa essere meglio di me! Ci vedete male! »
« Bene allora te lo diciamo, ci hai deluso con il tuo comportamento da ragazza altezzosa, per di più ti sei messa ad attaccare Lisa senza motivo! »
« Ma...Bravi, state dietro a quelli come voi! Una come me non ha bisogno di gente simile! » Esprime arrabbiata pensando. -
Sto male, male!! Voglio piangere... Perché io non volevo farmi odiare ancora... -

Henry intravede Carolyne e la saluta. « Hei ciao, perché sei così triste?!»
Lei abbassa lo sguardo esprimendo. « Nulla... Non sono affari tuoi! » Detto ciò si chiude in bagno per piangere.
Henry rimane confuso, non capisce bene cosa abbia così entra in un bagno e sente qualcuno piangere. Senza pensarci domanda.
« Carolyne, stai bene? »
La ragazza manifesta con voce acutissima. « Sì, sto bene!! Ho solo il ciclo, esci per favore! »
Henry si mette dietro la porta per aspettarla pensando. -
Prima dice a me di sfogarmi e poi lei è la prima che mi mente... Mi preoccupa, ma che l'è è successo?! -

Lisa dopo aver finito la colazione, si mette in fila e subito i suoi compagni l'accerchiano.
« Ciao Lisa, come stai? Vuoi che ti aiuti a portare lo zaino? »
« Ti va di parlare di qualcosa, ad esempio di cosa ami fare? »
« A te piacciono gli animali, io li trovo interessanti, potremo parlarne! »
« Stai con me alla visita del museo? Magari mi illustri qualcosa sull' arte dato che so che sei molto brava. »
Lisa si morde le labbra pensando con agitazione. -
Aiuto!! Che vogliono questi da me?! Cosa è una maledizione? Io ho paura... che insistenti, ma devo trattarli bene... -
Fa un lieve sorriso per esprimere con disagio. « Ecco... siete m-molto gentili pero' io... » Li guarda sentendosi troppo meschina così esprime. « Accetto... » I ragazzi subito la prendono per mano per parlarle mentre lei pensa. -
Kaito, aiutami, io non riesco a rifiutarli, Seya ma perché non parli? Perché amo essere al centro dell' attenzione... Io no! Io sì. Zitta parte cattiva... -

Kaito cerca di raggiungere Lisa ma viene fermata da delle compagne.
« Kaito, io mi perdo facilmente, fai la strada con me? »
« Io vorrei sapere qualcosa sui tuoi trucchi magici, sembrano così interessanti. »
« E poi che ne dici ti piace giocare a Teken? »
« Che cosa vorresti fare nella vita? »
« Il tuo sport preferito? »

Kaito indietreggi pensando. -
Aiuto! Ma che vogliono!? Accidenti, sono ragazze, devo trattarle bene altrimenti mi snobbano... ma queste perché non stanno con Henry, prima gli stavano appiccate come api al miele, adesso invece lo sono su di me... Ma che ho fatto di male!? A te piace... Zitto, sì mi piaceva, ma ora sono fidanzato... e non tradirò mai Lisa! -
« Ragazze, siete molto premurose ma... » Le ragazze lo guardano con occhi pieni di speranza e preoccupazione che cambia idea. « Ehm dicevo... Fate la strada con me? »
Tutte con occhi felici si mettono alla sua destra e sinistra per poi parlargli.

A distanza c'è Rina che nota tutto pensando. -
Ma cosa ha Kaito di così affascinante che attira quelle... Pero' voglio anche io parlargli, ma sta con Lisa e... tanto non mi noterà mai, devo contraddistinguermi! -
Rina va avanti per poi dire. « E tu saresti un ragazzo serio?! Un po' di femmine e scordi Lisa, che tipo!»
Kaito ribatte. « Io non scordo Lisa per loro, sono solo amiche! »
Rina lo fulmina. « Amiche! Non farmi ridere, tu sei solo un play boy! »
Il ragazzo con il suo poker face. « Eh già, strano che tu non ti immetti dentro il gruppetto. »
La ragazza arrossisce per poi dire a tono alto. « Io sono intelligente, non potrei mai innamorarmi di uno così frivolo! T-Ti detesto! »
« Sìsì...» Mentre pensa. -
Ma se non fai che mangiarmi con gli occhi...
Ah ma dove è Lisa, non la vedo là ci sono solo ragazzi... -

Rina si mette dietro a Kaito per osservarlo pensando. -
Non gli sto dietro per averlo vicino, sto solo controllando che non tradisca Lisa! Sìsì, è così io non sono innamorata, non può' essere accaduto... Pero' perché parla con loro e me no!?
Basta, le priorità prima di tutto! -


Lisa parlotta timidamente con i ragazzi pensando. -
Dove è Kaito, mi sento strana, a disagio... quasi soffocata, qualcuno mi salvi!
Poker face, non devono capire che sono stanca di loro.-


Kaito che parla con le ragazze riflette. -
Dove è Lisa, accidenti devo vederla se no impazzisco, sto soffocato da queste, aiuto!!
Poker face... non devono capire che voglio stare solo. -

« Kaito abbiamo detto a Henry che non ci piace! »
« Ah e perché? »
« perchè ci piaci tu! »
« Ah... certo, capisco... e come mai? »
« Perchè sei troppo bello! »
« eh eh eh...»
«
Sei figo, e sei buono! »
« Ah... »
«
E poi sei così simpatico, non ci snobbi mai, e sei molto educato! »
« Eh già, come potrei rifiutare ragazze così carine? »
« E dai, così ci fai arrossire! »
« Non era mia intenzione. »
« Sai, non capisco perché stai con Lisa, in fondo sta con mille ragazzi, non è seria non ti pare? »
« Ma che dite?
Figuratevi se Lisa parla con gli altri! »
« Ma se è là in fondo circondata da tipo dieci ragazzi »

Lui guarda notando come Lisa parla con timore ai ragazzi. Subito socchiude gli occhi per poi accelerare il passo pensando. -
La mia ragazza? Poverina ma guarda come trema! -
« Spostatevi! »
I ragazzi appena vedono Kaito si spostano domandando.
« Non sarai geloso mica vero? »
«
Stiamo facendo amicizia! »
Lisa appena vede Kaito si aggrappa a lui pensando. -
Dove eri finito, ero circondata... -
Kaito guardando gli occhi di Lisa esprime. « Geloso? No mi spiace, non sono geloso, se lo fossi ora farei altro...» Poi si rivolge a Lisa. « Tutto ok? »
La castana esprime. « Sì...»
Kaito la prende per mano per poi allontanarla mentre esprime. « Ora stai con me, scema! »
Lisa annuisce con un sorriso. « Va bene...»
Kaito supera le sue amiche mentre guardano Lisa con invidia.
« Che situazione...» Esprime Kaito infastidito.
« Kaito pero' le tue amiche? »
« mmm... non preoccuparti...»
« Mi odieranno...»
«Ti ho detto di non preoccuparti! Se ti fanno qualcosa ci penserò io! »
« Pero' io non voglio che hai problemi...»
« E smettila scema, non c'è problema va bene? »
« Io pero'...»
Kaito per zittirla le dà un bacio a mano « obbietti ancora? »
Lisa si cuce le labbra creando il silenzio.
Rina da dietro guarda tutto pensando. -
Kaito è così cavalleresco, chiunque morirebbe ad un gesto così fiabesco, mio Dio perché voglio esserci io al posto di Lisa?
Ma che cavolo mi succede!? -

Si mette tra i due. « Heilà, che carina la coppietta! »
Kaito sbuffa. « Che vuoi? »
« Non si risponde così ad una ragazza! »
« Ah certo... scusami mi correggo, che sei venuta a fare?! »
« Nemmeno questo è il metodo per parlare! »
« E che vuoi un bacio a mano per caso!? Scordatelo! »
Rina arrossisce di botto. « Ma chi vorrebbe una cosa così smielata, io non sono romantica, t-t-ti detesto Kuroba! »
« E non chiamarmi per cognome chiaro! »
« Ti chiamo come voglio mi sono spiegata! »
Lisa un po' in preoccupazione si convince. -
Mi fido, mi fido, mi fido!! -
« R-rina vuoi stare al museo con me? »
« No, resto da sola! »
« Hei Lisa ti va se vengo io? »
Rina si allontana pensando. -
Lisa qui, e là, non pensa ad altro... ma è normale l'ama... e smettila io non sono innamorata, è possibilissimo, anche se mi piace litigarci... No, No, dove è Alan che mi sfogo. -

Aoko che sta vicino ad Akira si mette a parlare con lui iniziando a ridere.
Alan la osserva in silenzio mentre arriva una voce acuta asserire. « Tesoruccio mio ti sono mancata vero? »
Alan con volto deluso –
No ancora!! Ma non si era messa a guardare Kaito?! Signore liberami di questa pazza! -
« Ciao, Rina come amica mi sei mancata! »
« Ah anche tu!! vedo che Aoko non sta con te, allora stai con me ora? »
« Ok...» -
Sono sfigato ecco... Aoko non smette di flirtare con Akira, e io ho Rina che mi stritola il braccio... arriverà il momento in cui sarò felice? No mai! -

*

« Dottor Agasa come sta? » Domanda Ran assieme a Shinichi che vedono Agasa con le prese di un marchingegno.
« Oh salve Ran, sto mettendo appunto la mia macchina dei desideri! »
Curiosa lei chiede. « Cosa sarebbe? »
« È una macchina capace di leggere nel cuore della gente i desideri! »
Shinichi esprime con logica. « Intende dire che capta le onde celebrali? »
Agasa sentito scoperto. « Esatto, e poi lo mostrano con un' immagine, volete provare? »
La fanciulla Un po' timorosa ci pensa su constatando che ha troppi desideri segreti. « No, grazie. »
Agasa poi prende Shinichi e gli mette il casco mentre il dottore ordina. « Coraggio, pensa a qualcosa. »
Shinichi chiude gli occhi, poi guarda Ran, arrossisce e appare l'immagine. Lui toglie il casco imbarazzatissimo, mentre Agasa tenta di vedere l'immagine ma lei si para davanti esplicitando. « Dottore, mi va a prendere una tazza di Thè? »
« Eh? Ah certo, che maleducato non vi ho offerto i biscotti! »
Mentre si allontana, lei riguarda l'immagine arrossendo. Poi corre da Shinichi preparandosi con un pugno che glielo tira in testa. « Pervertito, come ti permetti a immaginarmi con te mentre faccio il bagno! »
« Ahio, fai male! »
« Ben ti sta! Io mai farò il bagno con te! »
« Ma io non pensavo a quello, pensavo al calcio e....»
« Bugiardo, la macchina è stata chiara! »
«Ti assicuro che mai ho pensato ad una cosa simile, mi conosci, non sono un maniaco, nemmeno ti tocco se ti bacio, insomma ragiona prima! »
« Eppure eravamo io e te... Come te lo spieghi? »
« Non lo so... » -
Perché lo desidero da tempo ma non te lo dirò mai! -
« Va bene, ma sappi che mai accadrà! » -
Almeno fino a che non passeranno due anni. Alla fine anche a me piacerebbe. -
Torna Agasa con il thè e i biscotti. Ran si mette a mangiarli per poi guardare la Tv e sentire il notiziario.

- Oggi è stato rubato un prezioso diamante dal colore bianco nella prefettura di Okkaido; non si sa chi sia stato, ma il presunto diamante è stato ritrovato in un bidone della spazzatura. La polizia ha cercato di rinvenire le impronte digitali ma non c'è ne sono state. Ci è giunta notizia poi, che i sistemi di sicurezza controllati da un computer centrale sono stati disattivati.
Gli esperti,stanno cercando di scoprire chi sia stato tramite Ip, ma non è stato lasciato nulla. Tutto è all' oscuro. Vi terremo informati se ci saranno nuovi sviluppi. -


Shinichi esprime. « Sarà stato un hacker molto esperto. »
Ran domanda fantasticando. « Forse un organizzazione? »
Agasa proferisce « Basterebbe anche una sola persona. Pero' mi sorprende che rubino solo diamanti, sono molto diversi da Kid! »
Shinichi prendendo un biscotto. « Infatti, Kid almeno avvisa e non si mette a creare danni informatici. Pero' è strano; perfino lui cerca gioielli ma di ogni tipo, come se cercasse qualcosa, ma pure questi pare che cerchino qualcosa; e se cercassero la stessa cosa? »
Ran mentre versa il thè. « Tu dici? In effetti, anche Seya forse cerca qualcosa. »
Shinichi la corregge. « Seya cerca solo Kid, fidati dei diamanti non gliene importa se non per seguirlo! Comunque, loro sono spariti, e sapete una cosa... Tutto è accaduto da quando Lisa e Kaito sono stati male! »
Lei sa dove vuole parare il suo ragazzo, ma li difende ugualmente . « Non vorrai dirmi che pensi che Lisa sia Seya, è assurdo! Non hai prove! »
Agasa cambia discorso. « Ah, Shinichi, ho le informazioni che cercavi! »
Shinichi fa un gesto. « Più tardi, adesso no! »

*

« Carolyne hai smesso? » Domanda Henry non sentendola più piangere.
« Lasciami stare tu non sai nulla! » Esprime con voce acuta senza più lacrime.
« Dobbiamo andare con la scuola, non possiamo stare qui dentro! »
« Io lascio questa scuola, io me ne torno in America!
Sono stanca di tutti, non capite, stupidi non capite nulla! »
« Ma la smetti di fare la vittima, sei insopportabile! »
« Allora vattene e lasciami sola! »
« Scordatelo! »
« Tanto a te che importa... Io sono solo una viziata, una che mai avrà vera amicizia, una che avrà solo soldi e potere, una che avrà solo falsità... nessuno mi comprende... Nessuno capisce che cosa significa per me essere messa seconda... »
Henry si siede a terra con la schiena alla porta. « Mi dici che ti è successo? »
« Detesto i ragazzi, li odio con tutto il mio cuore! »
« E perché? »
« Sono malvagi, senza cuore, non capiscono nulla! »
« Ti riferisci a me vero? »
« Anche! »
« Capisco... »


I ragazzi iniziano a incamminarsi verso il pullman mentre Lisa e Kaito parlano di diverse cose.
Aoko e Akira invece scherzano tra di loro.
Alan osserva tutto mentre viene tenuto a braccetto da Rina che non toglie gli occhi di dosso a Kaito e Lisa.

Arrivano al pullman, si siedono. Le ragazze si mettono vicini a Kaito mentre i ragazzi vicino a Lisa.
La giovane coppia un po' stanca di essere pedinata decide di coinvolgere un po' tutti.
« Hei ragazze, volete giocare a un gioco di magia?! » esordisce Kaito.
« Ehm... ragazzi vi va di giocare ad un gioco di magia? »Annuncia Lisa.
Tutti « sì! »

Kaito prende le sue carte, le mescola stupendo tutti.
Lisa prende il suo cilindro per poi infilarci dentro le sue carte.
« Bene adesso vedete che dentro il cilindro non c'è altro che semplici carte! » Specifica Lisa mostrando il contenuto ai ragazzi.
« Prego una di voi scelga una carta! » Asserisce poi Kaito che porge un mazzo di carte aperto a ventaglio verso le sue compagne di classe.
Una delle ragazze prende una carta. «
Asso di cuore, wha significa che ho un amore corrisposto, magari il tuo? »
Kaito con una risata. « Dubito, ma ci hai provato... »
Lisa con la sua bacchetta picchia sul cilindro per poi far svanire le carte. « Adesso non le vedete più! »
Kaito schiocca le dita e fa apparire il mazzo di Lisa sulla sua mano mentre la carta scelta da Kaito finisce nel cilindro di Lisa.
« Ed ecco a voi la carta di Kaito! » Spiega Lisa
« Queste sono le carte di Lisa! » Manifesta Kaito.
I ragazzo esterrefatti. « Wow siete fantastici! »

L'intrattenimento continua mentre i due giocano tra di loro intrattenendo il pubblico così facendo da tenere distante tutti mentre loro esprimono in chiara luce la loro complicità.
Rina guarda tutto da un sedile posto più in avanti dalla loro parte opposta.
-
Ma non si accorgono che Lisa e Kaito stanno giocando e allo stesso tempo tenendo lontani i loro amici?
Pero' come fanno ad essere così complici?
Sono perfetti, e io che pensavo che Lisa fosse perfetta con Alan. Mi rendo conto che Lisa è l'anima gemella di Kaito...

E più me ne accorgo, più ci sto male... Dovrei farmi avanti? Dirgli cosa provo? Ho paura che mi rifiuti, anzi dovrà rifiutarmi, è fidanzato con lei, non posso intromettermi... Pero'... fa male! -


Carolyne ancora chiusa in bagno.
« Henry, lasciami sola, saranno già in pullman!»
« No... Avanti esci!»
« Smettila per te sono solo un' attrice da usare per avere Lisa, lasciami stare! »
« Smettila di fare la bambina! »
« Ma sta zitto, non vali nulla! »
« Perfino tu non vali! »
« Allora lasciami stare e va con Lisa o le tue stupide ammiratrici, che vuoi da me! »
« Tu... me la ricordi...»
« Chi!? »
« Emily... Lei mi ha distanziato senza veri motivi, anzi c'è un motivo, ma non me lo vuole dire... e tu sei così, mi distanzi senza motivi proprio quando... io provo qualcosa! »
« Certo tua sorella è; le vuoi bene.
Ma io sono solo una conoscente, anzi estranea capitata nel tuo mondo di lavoro ...»
« Non sei un' estranea...»
« Allora sarò un' aliena va bene! »
« Nemmeno....»
« Parla cosa sono per te!? Una che ti usa vero? Una che vuole da te chissà che cosa, tanto non ti fidi di me! »
« Non è così....»
« Senti Henry, piantala di sfottermi, tanto la verità è questa... Non hai mai pensato che io fossi sincera...» Si rialza ed esce. « Io torno in America! »
Henry la guarda notando che è con il volto rigato di lacrime ed occhi rossissimi e chiede preoccupato. « Perché vuoi tornare là?!
Hai detto che ti odiano, che Evril ti detesta e così Britney, perché torni là!? »
« Almeno là ho un lavoro e gente che mi stima per quella che non sarò mai... »
« Seriamente sei così sola? »
« A te che importa... Sai ci speravo, ma tu o vedi Lisa o nessuno... Va bene, tanto ho sempre avuto mille rifiuti. »
« Eh? »
« Quanto sei cretino... Non potresti mai capire il cuore di una ragazza, nemmeno con un libro! Insensibile, spietato senza cuore, ti detesto! »
Henry la prende per il polso. « Io sarei senza cuore vero?!
Mi detesti?!
Se è così perché mi dici queste cose!?
Siete uguali, prima dite che ci siete e poi sparite; così mamma, papà, Emily e tu... Lo sai cosa ho fatto ieri?! Papà mi ha chiamato. L'ho aiutato a fare una cosa di cui mi pento amaramente! Ma l'ho fatto... forse per avere stima da papà e da mamma?
Forse perché dopo che Lisa mi ha rifiutato io mi sono sentito smarrito... Per questo ho paura a voler bene, per questo non mi affeziono... ma tu... Mi hai baciato, mi hai detto frasi stupende, mi sorridi sincera, hai pianto perché ti ferivo, ma non sei andata via e adesso vuoi andartene così perché ti va?!
Io mi stavo fidando di te! Per poco stavo cedendo...
Emily mi ha lasciato solo, ma tu sei rimasta no? Oppure mentivi?! »
Carolyne se ne sta zitto per poi abbracciarlo forte. « Non mentivo, non a te, mai a te... Io ero sincera... ma mi odi ora? »
Henry discosta lo sguarda a terra. « No...»
La bionda si asciuga gli occhi per poi dire ciò che i suoi ex-fan gli hanno detto. Henry domanda. « Se io tornassi a lavorare, resti in questo Stato? »
La bionda ci pensa su. « Solo se ci sarai tu...»
Henry compone un numero. « Va bene, dammi un attimo... » Si mette a parlare con una persona per poi chiudere la chiamata affermando. « Finita questa gita lavori con me a quel film, ho preso la parte del protagonista così non ti sentirai sola! »
Carolyne commossa esprime con felicità. « G-grazie! Perché l'hai fatto, credevo volessi una pausa. »
« Perché siamo amici! »
« Seriamente? »
« Sì, Adesso andiamo dagli altri? »
« Ma mi guarderanno male e...»
« Senti, anche io sono stato rifiutato dalle ragazze di classe... Ma lo sai non m'importa.
Perché dovresti crogiolarti per chi nemmeno ti ha voluto bene? È insensato per me!
Meglio avere un solo amico sincero che ti dia appoggio piuttosto che mille che solo vogliono usarti no? »
Carolyne manifesta con voce logorante. « Tu non sai quanto io sia sensibile, non hai idea di cosa provo! Pensi che sia facile surclassare, e snobbare gli altri?! Quando lo capirai che quella che vedi è solo una maschera!
Io ho paura dei ragazzi, dopo che fui violentata la mia sicurezza vacillò, la mia tenacia sparì, ma avevo sostenitori, fan, registi, musicisti, mio padre che credevano in me; e così sono andata avanti a denti stretti!
Ho sopportato la gente attorno a me che mi faceva d'amica per poi dietro sparlarmi!
La cosa che più odio è essere giudicata male, io non voglio nemici, ma inevitabilmente li ho sempre per rivalità e invidia.

Nessuno sa quanti rifiuti ho patito da bambina per aiutare mio padre.
Lo sai che papà vendette questa gemma che tu mi hai ritornato?
Sai come vivevamo? All' astrico: dovevamo mangiare cose economiche.
Papà cercò un lavoro ma mai lo trovò. Allora io per rivendicare il nome di mia madre mi buttai nei concorsi. Tre anni interi sono stata rifiutata dai critici, ma poi studiando, scroccando libri in sale in cui vendevano libri o edicole, mi sono fatta una cultura sulla recitazione e canto.
Ma tu che ne sai di queste cose?
A te che importa sapere di come sono realmente!?
Vi basate solo sull' apparenza, se snobbo la gente è per paura e metterle in prova per vedere se ci tengono a me o meno. Ma nessuno, lo capisce! Evryl, Britney, e ora i miei compagni di classe...
Avanti ora che lo sai cosa dici?! »

Henry Rimane senza parole, sconcertato per la prima volta scopre che in un atteggiamento freddo esiste una grande fragilità. Non ha mai preso in considerazione il passato di nessuno, ma questo per lui, per la sua esperienza è dell' incredibile. Forse è per questo che sente di poter versare una parte di lui verso lei.
Si avvicina ma si blocca, con l'agitazione salirgli e la paura di osare troppo.
« Quando ero bambino, ho sempre avuto molte persone vicino a me; Non ricordo bene l'infanzia, ma so cosa accade a Beika!
Ero a scuola quella per gente dotata d'intelligenza, sai io da sempre ho un talento innato con i computer, sono specializzato, posso entrare in qualunque dato segreto tramite programmi inventati da me.
Questa particolarità è stata notata e i miei genitori non ci pensarono due volte a farmi andare in una scuola prestigiosa.
Là conobbi diversi ragazzi, all' inizio ero assai confuso, ma ero molto timido, solare, vivace anche se mi chiedevo sempre chi mi mancasse; e la risposta fu mio nonno. Ma vedi... a quel tempo non ricordai lui, e così presi i miei genitori come persone che mi accudirono dalla nascita.
Andai a scuola e feci amicizia con persone, molte ragazze erano bramate da me, sapevano chi ero e le loro famiglie poi fecero di tutto per avere contatti con me e la mia famiglia.
Ma i ragazzi erano invidiosi.
Un giorno tre di loro mi fecero amico, ero talmente ingenuo che ci credetti seriamente, erano forse gli unici miei amici che io frequentai.
Beh, una delle loro amiche parlava solo con me, e questa era una ragazzina che uno di loro interessava particolarmente. Ci fu gelosia nonostante io dicessi che non provavo nulla per quella; ma non mi credettero perché quella ragazza parlava solo con me e io gentilmente la trattavo da amica.
Dopo mesi lei mi disse che gli piacevo. La rifiutai senza pensarci due volte, l'avevo fatto per i miei amici, ma poi te lo saresti aspettato che costoro mi picchiassero? No...
Mi dissero di presentarmi in palestra e mi ritrovai solo con i miei amici più altri, in poco tempo fui ferito, non sapevo difendermi. Mi dissi "Perché, io ho agito giustamente, perché mai degli amici dovrebbero trattarmi così?" La risposta fu: perché ho rifiutato una ragazza che a loro piaceva... Motivo più stupido non potevano trovarlo, la verità e che mi detestavano.
Li perdonai finché non tornai a scuola e là li sentii parlare malissimo di me...
Scappai e mi isolai da tutto e tutti. Mia sorella fu l'unica che mi consolò con la sua dolcezza, lei era l'unica di cui davvero potei fidarmi, e fu così che me ne innamorai... Dirai è incesto, ma Emily non è mia sorella di sangue!
Lei iniziò a staccarsi senza dirmi nulla, non smetteva di fissarmi e guardarmi come io non smettevo di starle appiccicato.
Arrivò un concorso, i miei mi dissero di farlo, all' inizio non volevo, preferivo di più stare al pc e mandare in rovina i computer di coloro che detestavo... Ma poi papà mi persuase dicendomi che avrei dimostrato il mio vero valore.
Dopo un po' accettai, feci quel concorso e fui all' istante preso nonostante io non sapessi nulla di recitazione; capì che papà aveva comprato tutto, ma non m'importava più nulla, io volevo solo essere diverso, speciale, non per il mio cognome ma per le mie qualità!
Divenni subito notato, affinai il tutto con lezioni, e poi fui mandato in America dove conobbi te... eri dispettosa, antipatica, non ti sopportavo proprio, ma poi vidi che piangevi sola davanti ad una teca, tu mi parlasti di tua madre ed io dopo anni trovai il modo per farti riavere quella gemma.
Poi da quando divenni famoso, dissi a me stesso che mai più avrei legato, che mai più mi sarei dovuto fidare degli altri eccetto: Emily e Lisa.
Per questo mai ti ho detto di me, e ti allontanai, per paura pero'... Mi sono affezionato, ti voglio bene... Io non ti uso più, non potrei mai con una ragazza così pura dentro, hai fatto ciò che feci io, non posso detestarti, perché entrambi abbiamo subito una violenza fisica! »
Termina tremando con il cuore che sente leggermente aprirsi a nuove emozioni che lo rendono debole., Si sente scoperto, denudato delle sue più grandi protezioni e muri mentali.
Carolyne manifesta con un abbraccio. « Anche io ti voglio bene! »
Di nuovo lui ha questo irrefrenabile battito di cuore che gli fa salire il sangue al cervello, ancora una volta ha le gambe che tremano con una sensazione di quiete interna. Per la prima volta poi, sente il profumo dei vestiti di lei che sanno di menta peperita, la menta che lui ama da sempre.
Senza rendersene del tutto conto, le dà un bacio sull' orecchio destro della bionda.
Lei si gira e lo guarda con occhi azzurro acqua che solo ora lui si rende conto che sono meglio di quelli di Lisa.
Alza una mano e le dà due carezze sui capelli sentendoli così lisci setosi, dolci con un profumo di shampoo ancora intanto....
Ci gioca mentre non smette di guardarla.
« H-Henry... smettila che combini? » Esprime lei tutta rossa in volto con espressione confusa e mezza spaventata.
Accorgendosi di ciò, si blocca e subito la discosta da sé per poi cambiare argomento. « Nulla... andiamo! » Le mette la mano sulla sua spalla sinistra mentre lui sta a destra trascinandola fuori.
Solo a toccarla ha paura di scattarsi, mentre sue mani ribolliscono di puro calore che ha quasi timore di squagliarla.
Loro camminano raggiungendo l'uscita senza proferire parola, e poi entriamo nel pullamen.
Nessuno li guarda e loro passano con sguardi forse fin troppo evidenti che sono in pieno stato emotivo.
Si siedono all' ultimo posto.
Henry prende il suo cellulare e ascolta musica.
Carolyne invece risponde alle chatt dei suoi ammiratori mentre il suo amico inizia ad osservarla notando di come è tesa.

*
Appena Ran va a fare la spesa, lui ne approfitta per parlare con Agasa.
« Dottore cosa hai scoperto di
loro?»
Il dottore, prende da dietro un computer, un fascicolo con le informazioni dei padri di Lisa e Kaito.
« Ecco qui... Pare che i padri dei due ragazzi fossero amici d'infanzia, in più erano compagni di banco di tuo padre!»
Lui stupito aggrotta gli occhi. « Mio padre?
Forse sa qualcosa... » Prende i fascicoli per domandare. « Cosa ha scoperto d' altro? »
Agasa esprime con fare da saputello. « Ho dovuto contattare alcuni della loro classe che li conoscevano, e ho saputo molte cose: Questi ragazzini avevano creato una squadra per cercare una pietra misteriosa pero' in pochi mesi, smisero le ricerche e non se ne parlò più! »
Il detective, pone una sua teoria. « Forse si erano immischiati con qualcosa di più grande di loro ed sono stati costretti a smettere, non pensa? »
« Lo sai, quando ero ragazzino si parlava di una leggenda! » afferma Agasa rammendando il passato.
Anche se Shinichi non creda ai miti, sente che potrebbe essere inerente a tutto quindi acconsente la sua spiegazione. « Mi dica tutto! »
Agasa si schiarisce la voce. « Hai presente la pietra filosofale? »
il giovane, socchiude un po' gli occhi. « Oh sì, Ran mi ha fatto una testa come un pallone sui film di Harry Potter; e beh cosa c'entra? »
«Rispetto al film, la legenda parla di una pietra magica in grado di donare l'immortalità a chi ne usufruirebbe! »
l giovane fa una risata ed esprime con scetticità. « Ma per favore, non esiste nulla di simile, chi mai potrebbe crederci?! »
« I signori Elison e Kuroba ci credettero!
Ti spiego: Questa pietra è a forma di diamante che se la esponi ai raggi lunari emette un brillio rosso fuoco;per questo molti la chiamano Akatsuki, ma il suo vero nome è Pandora!
Per trovarla bisogna unire le pietre dei sentimenti che sono più piccole a forma di gemma. Esse hanno i colori giallo, viola, rosso , nero e verde reagiscono ad una sola pietra colma dei sentimenti d'amore ma anche di paura.
Si dice che il rosso corrisponde al amore, il giallo alla paura, il nero alla depressione, il viola alla fantasia o libertà, e il verde alla gelosia e all' invidia. Sono colori del centro del cuore umano; chiamate emozioni.»
Shinichi Trattiene le risate, cercando di essere serio. « la pietra dei sentimenti? Non è un po' troppo romantica come cosa? »
Agasa esprime. « La pietra dei sentimenti è una gemma senza valore espresso, destinata ad una coppia d'innamorati che mai avrebbero potuto incontrarsi e amarsi... Questa gemma è una benedizione e maledizione; benedizione perché se la pietra avesse i colori dell' amore potrebbe rendere la coppia empatica sia a livello d'animo e pensieri; mettiamo che diventerebbero un po' sensitivi verso l'uno nell' altro; non so il senso, ma chi la possiede avrebbe in esso pure una maledizione: mille ostacoli dovrebbe affrontare per tenere almeno un anno la gemma dal colore dell' amore. »
Sempre di più Shinichi si annoia, non comprende come questo possa entrare nei suoi interessi.« Dottore, lo sa che è follia?! »
« È magia di due anime fuori dal piano del destino! »
« Non ha senso! »
« Infatti, è una legenda collegata alla pietra Akatsuki. Pero' potrebbe esistere! »
« Ah sì, e dove si troverebbe?! »
« Non ne ho idea, ma so che può' crearsi solo da un portafortuna e poi, se i due sono dentro un incantesimo e versassero lacrime contemporaneamente sul portafortuna manifestando i loro veri sentimenti, creerebbero la pietra del cuore o dei sentimenti; in realtà ha diversi nomi d'interpretazione. »
« Ma si rende conto che è pura fantasia, anzi sembra la storiella di un anime d'amore per legare due ragazzi; che sciocchezza!
Esiste solo la logica, la magia non esiste; infatti Kid e Seya usano trucchi magici con dentro la logica.
Non esistono streghe reali e così la magia vera... » Esprime con convinzione. E aggiunge. « Tornando a cose serie, io sospetto che Kaito sia Kid, e così pure per Lisa in Seya. Se mettiamo che i loro padri cercavano una pietra e li collegassimo ai due ladri forse Kid cerca quella pietra che cercava suo padre da ragazzino! Infatti lui quello che ruba, lo espone alla luce della luna e poi li ritorna... »
« Non hai prove che loro siano quei ladri! »
« Invece sì! Sono settimane che controllo le mosse di quei due alle spalle di Ran.
Allora, Kid non si è fatto più sentire da quando è stata a casa dei Thompson! E guarda caso, Kaito e Lisa hanno dormito cinque giorni, e di Seya e Kid nemmeno l'ombra. Adesso Kaito e Lisa sono a Gunma in gita con la scuola! Se i furti ricominciano appena loro torneranno o a Gunma, avrò sempre più conferma che loro sono Kid e Seya!»
« Senza prove vere, saranno solo supposizioni»
«Sì, ma ti giuro che se Kuroba e Elison sono loro, farò quanto è in mio potere per sbatterli in prigione. Mi dà suoi nervi chi mi prende in giro! Ero ad un punto per incastrare Lisa con la sua mano coperta, arriva Kuroba e magicamente tutto salta; che rabbia, non volevo crederci!
Quella furbetta si è salvata, sono sicurissimo che aveva il taglio che ho visto su Seya! »
« Senti, prima di dire di volerli catturare, dovresti sentire perché rubano. »
« Eh no, non me li difenda!
Rubare è un reato, quelli manco si accorgono che creano danni rompendo vetri e porte senza pagare poi.
Sono minorenni, la loro pena sarà bassissima, anche perché non hanno mai rubato senza ritornare le cose, ma una punizione per capire i loro errori devono averla.
Io non sono cattivo, sto solo dalla parte del giusto! »
« Forse hanno i loro motivi per nasconderlo. »
« Ma cosa per quella legenda?!
E perché mai dovrebbero volere una pietra che dona l'immortalità; sempre che esista!
A me pare una forma di bramosia di potere. »
« Non è detto... Ma sono solo illazioni. »
« Esatto! » -
Per ora...-



Ran Esce, va a comprare un po' di cibo per preparare il pranzo. Mentre finisce di pagare la spesa, trova Sonoko che corre urlando. « Maledizione a quel tipo da sbavo che mi ha salvata, non arriverò in tempo per l'ora di musica!
« Sonoko! » Urla Ran con in mano la borsa della spesa.
La bionda si ferma. « Ah ciao Ran, stavo andando a scuola! »
« Io oggi salto, sai ho avuto molta paura alla sentenza! »
Sonoko le dà una pacca sulla spalla. « E su che il tuo Homes ti ha difeso alla grande! »
Arrossisce. « Non è il mio Holmes! Scema! »
« Eh sì, tu e lui legati dal destino, ah... magari trovassi uno anche io! »
« Dai lo troverai! »
« Io prima sono stata salvata da un ragazzo, ci credi era abbronzato con un fisico che è da sbavo! I suoi occhi trasmettono fascino e sicurezza, ha labbra carnose ed è vestito da ragazzaccio, sembra il capo di una band di teppisti. »
« E dove l'hai incontrato? » Domanda curiosa.
« Stavo passeggiando tranquilla, a massaggiare con mamma poi arrivò una macchina che mi stava per prendere in pieno. Qualcuno poi, mi prese e mi porto in salvo con un salto per portarmi lontano dall' auto. Io quando ho sentito quella stretta, ho provato spavento, ma poi ho visto quel giovane e... mi sono innamorata di lui! È stato un colpo di fulmine, quanto darei per sapere il suo nome! »
« Magari un giorno lo rincontrerai »
«Io ero imbambolata e lui se ne andò via dopo avermi salutato. Ah, beata te e Lisa che avete trovato l'amore della vostra vita; vi invidio! »
« Ma che dici, Lisa è ancora instabile con Kaito! »
« Pero' Lisa può' parlarci, io con quel fusto che mi salvò, non avrò più un dialogo... Uffa voglio rivederlo! »
« Eh -eh -eh... Dai se sarà il destino lo rivedrai! »
« Mmm... hai ragione, senti mi dai il numero di Lisa voglio chiamarla e vedere se con Kuroba ha fatto progressi, ti dirò mi sta a cuore; è molto dolce e timida, pero' non credo mi reputi sua amica...»
« Ma che dici, ti parla sempre; dai tieni. » Le passa il numero di cellulare di Lisa così Sonoko la chiama.

*

La classe arriva al museo, tutti i ragazzi si mettono vicini sia a Kaito e Lisa per parlargli formando una fila di venti persone totali.
Kaito e Lisa pensano a quanto loro resisteranno prima di esplodere.
Arriva una chiamata.
« Chi ti chiama a quest'ora, sono appena le 10.00! » Asserisce Kaito guardando il display del cellulare di Lisa.
« Non so, non ho mai visto questo numero. » Si affretta a rispondere.
« Pronto? »
Sonoko assieme a Ran. « Lisa, ciao! Come stai? »
« Sonoko?! Bene, ma come hai il mio numero? »
« Ah beh, Ran me l'ha dato ti dispiace? »
« Ma no, sei mia amica! Dimmi tutto »
« Come stai, hai novità con il tuo amore segreto? »
Lisa arrossisce balbettando. « S-S-onoko ma.. che stai a dire!? Novità, beh ecco... che intendi?»
« Parlo di Kaito, allora ti ha detto qualcosa, vi siete baciati? »
Kaito osserva Lisa un attimo sentendo che ha gli occhietti a pallini fissi con un rossore in viso che la rende una pelle rossa. « Con chi parli furbetta?»
Sonoko che sente a distanza la voce di Kaito asserisce. « Wow, bene, lo hai vicino, allora siete in sintonia eh-eh »
Lisa risponde strizzando gli occhi. « Ecco... Sì è con me, ci parliamo ehm...Beh ecco... Kaito ed io ci siamo fidanzati ieri! » Esprime in un solo fiato.
Sonoko a bocca spalancata. « Wow!
Kaito alza le spalle asserendo. « F-Fidanzati?! Ma...!-
« Ma è così! » Esprime Lisa con occhi tremanti.
« S-sì... tranquilla. »
«Sonoko con voce da pettegola. « Oh e così Lisa ha Kuroba come ragazzo, susu come vi siete dichiarati voglio i dettagli ! »
Lisa arrossisce pensando. -
Non avrei problemi se fossi sola, ma qui ci sono venti persone ad origliare! -
« In verità non so... è successo per caso...»
« Che significa? Dai non vergognarti, non dirò nulla a lui! »
Kaito ruba il cellulare di Lisa. « Ciao, che stai dicendo a Lisa per farle dire cose simili? »
Sonoko spezzata esprime. « Volevo sapere come vi siete scoperti di amarvi. »
« Dichiarazione punto.
-
«
Finalmente, non immagini come piangeva per te in classe da me e da Ran quando tu la rifiutavi. »
« Come, lei davvero stava così?»
« Eh sì specie a S.Valentino, dovresti trattarla bene, Lisa è una ragazza fantastica, le voglio bene! Non farmela più soffrire! »
« Ah... ok...»

Lisa riprende il cellulare e domanda. « Sonoko, hai capito? »
« Si cara, se ti fa qualcosa chiamaci che lo conciamo per le feste, ah senti appena torni usciamo insieme con Ran? »
« Sì volentieri, mi passi Ran mi manca molto! »
Sonoko passa il telefono a Ran. « Pronto, Lisa? »
« R-Ran, come stai? Mi sei mancata tanto! »
« Anche tu, che mi racconti di nuovo, hai imparato a sciare? »
« Oh beh, un po' mi ha insegnato Kaito, è così bravo e molto paziente, pensa che piangevo perché non ce la facevo! »
« Ti avrei voluta vedere, sono felice che vada tutto bene tra voi, perfino io con Shinichi vado d'accordo, » Gli racconta della storia della seduta avuta prima .
« So come stavi, ma sono felice che hai passato quel momento. Adesso devo andare che siamo dentro un museo, ciao! »

Lisa spegne la chiamata con un sorriso.
Arriva Rina che domanda. « Chi è Ran e Sonoko? »
Lisa risponde. « Sonoko è una mia amica, e Ran è la mia migliore amica! »
Rina contesta. « E Sara!?»
« Beh anche lei lo è...
» - Anche se non ci sentiamo da un po' -
Prende il cellulare per scrivere un messaggio a Sara. - Ciao Sara come stai?
È da tempo che non ti sento
.
-


Rina si mette a parlare con Kaito istigandolo al litigio con scuse assurde.
I ragazzi invece se ne approfittano per parlare con Lisa dei loro interessi.

Henry e Caroline se ne stanno ancora in silenzio a guardarsi attorno stando vicini uno fianco all' altro.

Aoko invece, assieme ad Akira continua a scherzarci pero' Alan decide d'intromettersi e di mettersi alla sinistra di Aoko facendola sentire un po' in soggezione.

Entrano nel museo e dopo che tutti ascoltano la lezione suoi quadri e sculture, arrivano al reparto più ambito da Kaito e Lisa che subito si mettono a guardare con attenzione i gioielli esposti nelle teche.
Manifesta con occhi interessati Kaito. « Furbetta, quel'' ametista viola è bello, che ne pensi? »
Lisa lo osserva e contesta. « Secondo me non è molto brillante, che ne dici di quel zaffiro color blu mare? »
« Non mi convince, ha un po' di opacità! »
« Già, ma altro non c'è che m'interessi... vedi qualcosa d'interessante? »
« Nulla, siamo sicuri che siano veri?. »
« Non saprei, a me non sembrano... »

I due delusi ascoltano la lezione.
Arriva un messaggio sul cellulare di Lisa, lei lo prende e lo legge –
Ciao, Lisa. Io sto bene, sono felice che mi hai riscritto; credevo non mi avessi perdonata per quella volta.
Che mi racconti, va tutto bene? -

Lisa scrive un messaggio di risposta.

Aoko guarda i gioielli chiedendo ad Alan. « Alan per te Kid e Seya potrebbero mai interessarsi a roba simile? »
« Ah non ne ho idea, forse sì, tanto a loro basta che abbiano valore no? »
« Sì, infatti! Peccato che Kid non operi a Gunma, sarebbe ottimo per potergli parlare. »
« Mmm... già infatti, Ah senti come mai prima ridevi a crepapelle con Akira? »
« Ah sì, mi mostrava dei video divertenti, devo ammetterlo è proprio simpatico, è energico, spiritoso, con lui è uno spasso. »
Alan un po' con timidezza chiede. « Quindi sei sua amica ora? »
« Sì, mi ricorda Kaito! »
« Ah... capisco... » Cerca di sorridere ma si sente come se qualcosa stesse perdendo, il problema è che non capisce cosa sia.
Aoko gli va vicino. « Dai su, troverai anche tu chi ti farà stare bene! »
Alan la osserva pensando. -
E se fossi tu, cosa mi diresti?
No, mi basta averla come amica... ma perché sto così allora, devo essere contento, ma non lo sono... -
Aoko torna a fissare i gioielli pensando. -
Chissà chi sarà colei che Alan amerà in futuro, devo ammettere che un po' sono gelosa, ma in fondo lui non ha nessuna che gli sta dietro eccetto Rina ma non si amano. Pero' mi sento un po' strana quando sto sola con lui, mi viene voglia di allontanarlo, come se ne avessi paura; ma non penso di essere spaventata da lui. Eppure con Akira non capita, forse perché lo vedo come ragazzo qualunque? Ma che penso?! Alan è solo un amico stretto... certo mi ha consolato, mi ha rincuorato, mi sta aiutando, mi diverto, mi fa sorrisi sinceri, è bello... ma è solo amicizia! -

Arriva l'ora di pranzo e Kaito e Lisa si mettono a pranzare.
« Che ti sei preparato? » Domanda Lisa curiosa a vedere Kaito con cose prelibate.
« Preparato? Non esagerare, ho comprato!
Uhm... vuoi un po? »

La fanciulla accetta così si mette ad assaggiare i dolci. « Sì, buoni hanno la crema! »
Kaito la osserva e si lascia sfuggire una risata in quanto la ragazza si sporca il faccino di lievito.
« Quanto sei pasticciona! »
La ragazza domanda ingenuamente. « Perché? »
« Aspetta. » Prende una salvietta e gli pulisce il viso.
Arriva Rina assieme a tutti gli altri che chiedono. « Possiamo pranzare con voi? »
I due ragazzi un po' seccati. « Fate pure... »
Rina si mette vicina a Kaito.
« Hei Kaito ti va di provare i miei onigiri, li faccio, sempre sono la mia specialità! »
Lisa domanda. « Wha, posso anche io, mi piacciono! »

Rina con un sorriso. « Sì certo » Apre il cesto per poi dare due Onigii ai due ragazzi.
Kaito assaggia per poi commentare. « Wow, sei meglio di Aoko! Buoni! »
Lisa esprime. « Tu si che sei brava, sei meglio di mamma! »

Rina arrossisce dai complimenti. « Non è nulla di ché... » mentre medita. - Mi ha fatto un complimento! Sono così contenta! -
Kaito parla un po' con tutte ridendo e scherzando e così Lisa, anche se lei sta nel silenzio e risponde solo a domande annuendo flebili Sì e No.

Carolyne e Henry si mettono vicini.
« Guarda ho comprato un po di dolci, ne vuoi un po? »
Henry nega. « Mi spiace io detesto i dolci, non mi piacciono! »
Carolyne un po' delusa. « Io li amo tanto...»
Henry asserisce. « Guarda che poi perdi la tua linea se ne mangi troppi... Ma fai come ti pare! »
« Se non ti conoscessi, direi che non vuoi che ingrasso! »
« Tsk... non esagerare biondina! »
« Rossiccio petulante! »
« Ragazzina piangente.! »
« Senza cuore! »
« Falsa.»
« play boy »
« mmm... ma sta zitta.
» - Non posso mica offenderla seriamente... -
Carolyne se ne sta zitta e mangia e così pure Henry che tocca solo del riso.

Arriva il pomeriggio e dopo pranzato i ragazzi vengono lasciati in libertà per andare a comprare i souvenir.
Lisa sempre circondata dai suoi “amici” viene invitata. Lei non sa cosa fare, vorrebbe non accettare ma non vuole farsi antipatica, così da uno sguardo a Kaito anche lui nella stessa situazione.
« Mi dispiace, ma io sto da solo/a» Esprimono i due con una scusa.
Si allontanano per le strade senza guardare né i negozi e i passanti.
-
Ma che noia, sono sola e non ho voglia di fare nulla... Io voglio stare con Kaito senza quelli, ma perché devo essere così sfigata! Ma nemmeno fossi vestita da Seya! - Pensa Lisa con le mani in tasca mentre attraversa la strada.

Kaito cammina con le mani in tasca pensando.
-
Che sfortuna, l'unico momento in cui finalmente dopo ore posso starmene solo con Lisa deve essere infranto per colpa di quelle; ma come glielo dico che mi soffocano?! E poi ,pure Rina mi sta addosso... Ma che ho fatto di male per avere una sfortuna simile, fossero due ragazze no sono ben dieci! Ma nemmeno fossi vestito da kid! -

Lisa entra in un negozio dalla parte anteriore. Trova molti articoli sia di casa e d'intrattenimento. Guarda a destra e trova dei peluche che li prende per poi abbracciarli pensando che siano troppo tenerelli.
Si gira a sinistra e trova dei modellini di plastica, alcuni ispirati ad Halloween altre invece i Cosplay.
Passa avanti e trova dei pastelli e colori. Li compra assieme ad un cartoncino di disegno perché gli è venuta voglia di disegnare.

Kaito entra in un negozio dalla parte posteriore. Si guarda a destra e trova dei CD di musica, li legge per poi riporli ai loro posti.
Guarda a sinistra per trovare dei videogiochi, di cui uno gli viene quasi l'istinto di comprarlo.
Va avanti e trova un gioco importante per la sua collezione, senza pensarci lo compra per poi cercare un posto isolato e giocarci.

Lisa cammina finché non trova un posto con un prato e una bella vista panoramica di un ruscello.
-
È perfetto! -

Kaito cerca un posto fuori dalla caoticità della città, fino a trovare un luogo tranquillo. Fa qualche passo ed intravede Lisa disegnare.
-
Non posso crederci, Lisa è sola, e pure io; che fortuna! -
Si avvicina alle spalle per poi farle comparire un fiorellino che le fa smettere di colorare dato che prende l'oggetto e alza la testa vedendo il viso di Kaito vicinissimo al suo che gli fa un sorriso a denti.
« Ciao furbetta. »
Lisa perde l'equilibrio cadendo di schiena sulle gambe del ragazzo. « Ah.. mi fai prendere spaventi tu! »
« Hai atteggiamenti così infantili ma dolci. »
« È un complimento o una critica?»
« Mah, chi lo sa, forse sono critiche o complimenti? Immagina, a te riesce bene usare la fantasia!»
« Allora li prendo come complimenti! »
« Ok, che stavi facendo? »
« Disegno, tu che ci fai qui? »
« Gioco! »

Kaito si siede vicino a lei per poi guarda il disegno di Lisa. « Sei veramente brava! »
La castana arrossisce. « Tu dici? Ora che ci penso la me stessa del futuro era una pittrice vero? »
« Sì, ma secondo me dovresti fare un corso di disegno! Hai talento e te lo dice uno che di disegno non capisce nulla! »
« Grazie, Lo sai non pensavo che ti avrei rincontrato sono assai felice ora! »
« Anche io, più che altro io non volevo lasciarti sola, ma non potevo fare altrimenti. »
«Per le tue amiche... Anche io ho dovuto, ho paura di ferirli, ci tengono tanto a me...»
« Io non è che ho paura a ferirle, ma non voglio finire con l'essere ignorato dalla classe, già i ragazzi ce l'hanno a morte con me perché non ci parlo mai e ora perché sono cotti di te. »
« E così le ragazze con me che sono cotte di te.
Beh non compri qualcosa per Jii o tua mamma? »
« Andiamo insieme a comprare qualcosa per i nostri famigliari? »
« Sì, d'accordo, ma se ci beccano insieme potrebbero prendersela! »
« Giusto, beh, ho già un idea! »
Kaito si alza per poi travestirsi da un altra persona con i capelli biondo cenere.
« Che ne dici, mi riconosceranno? »
Lisa si alza per poi prendere la sua bacchetta magica ed abbagliare il posto di luce per poi trasformarsi in una ragazza con i capelli neri e viso con lentiggini poi aggiunge degli occhiali.
« Ecco, che ne pensi di me? »
« da ragazza bona sei passata a ragazza senza bellezza?
Tu sei una maga!.»
« Guarda che anche tu non sei bello così! Prima eri da sbavo adesso invece bah.. almeno nessuna ti guarderà!»
« Devo sembrare anonimo no? E poi modula la voce, se no ti si riconosce! »
« Sì ok...»

I due si tengono per mano per poi entrare nei negozi per comprare i souvenir per la loro famiglia. Durante il tragitto, intravedono i loro compagni. Lisa e Kaito fanno finta di non conoscerli per poi superarli mentre si sentono.
« Uffa, Kaito mi manca...»
« A me Lisa, chissà dove sono finiti...»
« Non so... »

Lisa arrossisce mentre Kaito accelera il passo per poi uscire dal negozio.
« Io mi sto stancando di quelle...Ma perfino se non ci siamo ci pensano!? Cosa è un incantesimo, mio Dio nemmeno ci conoscono, anzi non sanno nulla di noi e hanno una cotta?! Ma non siamo più alle medie! »
« Ringrazia Akako e questo ciondolo... Io penso sia questa la causa!»
« Akako!? Che intendi?
E poi quel ciondolo, cosa è perché ha cambiato colore? Prima era verso il nero adesso è oro e rosso perché? »
« Akako mi ha detto che questo ciondolo è una benedizione e maledizione allo stesso tempo!
Io non so il motivo, ma non riesco a separarmene, quando voglio toglierlo e metterlo in un cassette qualcosa mi ferma, e non lo faccio.
La strega mi disse che è una maledizione in quanto ci avrebbero dato mille ostacoli, ma benedizione in quanto ci avrebbe reso più come dire empatici! »
« Empatici? »
« Ti ricordi che quando ho avuto la febbre tu l'hai avuta?
Ti ricordi che ci siamo svegliati la stessa ora e giorno?
Ti ricordi ieri che sentivi in un solo sguardo come io stetti male?
E ti sei reso conto di come ci incontriamo per strada!? »
Kaito ci pensa su. « quindi come si può' togliere via questa maledizione? »
« Non lo so, e Akako non me lo ha mai detto, quindi ora che vuoi fare; mi reputi pazza? »
« Ma tu sei pazza, lo so da quando litigai con te la prima volta! Pero' se sei così empatica con me non è un bene?
Io non ho mai detto che odio la magia, mi da solo fastidio il come viene essa usata.
Ad esempio Akako è una strega, ma è perfida, hai visto che magie fa?
E così Emily che sacrifica vite umane per avere dei poteri. Io la trovo ingiusta come cosa...»
« Per me la magia è una manifestazione del proprio essere.
Akako non è perfida se lo fosse mai mi avrebbe creato un ciondolo per proteggermi.
Io questo ciondolo lo reputo il fulcro del nostro amore! Tu che ne pensi?
« Che sei una romanticona, ma te lo concedo, senza quel ciondolo mai più ti avrei riavuta indietro... Lo sai ti confesso una cosa, quando ero nell' incantesimo di Emily dopo che tu mi avevi dimostrato che ti saresti sacrificata per me, mi liberai da quel incantesimo, e quel demone che prese il possesso del mio corpo mi disse “ Solo l'amore poteva spezzare l'incantesimo “ A quel punto ho compreso che tu ed io ci amiamo, ma era tardi, tu eri già svenuta finita in coma e ho versato vere lacrime per te. »
« Anche io, tu non lo sai, ma quando mi ricordai di te ho pianto lacrime che finirono sul mio ciondolo e poi sono tornata... Quelle tue lacrime erano andate nel ciondolo lo sai? »
« Che intendi dire? »
« Se usassi la fantasia direi che il ciondolo ha assorbito i sentimenti nostri donati da semplice gocce d'acqua intrinseche di emozioni. »
« Sei proprio una romanticona... Ti amo, da impazzire! » conferma lui senza pensarci su.
« Anche io, grazie e scusami se sto sempre con quelli; ma ti assicuro che non ci bado molto! »
« Lo so, perfino io non ci bado a quelle, anche se Rina ti dirò, mi sta infastidendo con il suo modo di mettersi al centro dei miei pensieri! »
« Seriamente non finirà come facesti con Aoko?! »
« Non dirlo nemmeno per scherzo!
Con Aoko non mi ci ero fidanzato. I primi giorni, la trattavo da amica anche se mi piaceva molto, poi sì lo ammetto il litigare con te, il vedere che tu eri come me ti ha reso interessante ma tu chiaro!
Rina non è una prestigiatrice, non sa il mio segreto e mai mi ha salvato come hai fatto tu! In più è una detective che vuole catturarmi, sveglia quanto Shinichi; non potrebbe mai interessarmi e poi anche se Rina mi parlsse o litigasse con me, non farebbe che ottenere tutt'altro che amore; lo so cosa cerca ma non glielo concederò!
Mi basti tu come pazza, non ho bisogno di un' altra!
E poi se la tratto bene è solo perché è tua amica, se no già l'avrei allontanata come feci con Caroline!
Vuoi che dico a Rina come stanno le cose? »
Lisa fa un flebile sorriso, le sue ansie svaniscono. Fa una risata. « Gli errori che facesti li stai evitando, sei diventando un bell' ometto! Comunque non dirglielo, poi non si fermerebbe più! »
« D'accordo, come vuoi! »La prende per mano portandola lontano da tutto e da tutti per ritornare sé stesso.
Lisa non capendo fa lo stesso. Appena torna sé stessa riceve un bacio a labbra da Kaito.
Lisa trasale ma ugualmente ci rimane attaccata sentendo poi che lui la sposta verso un albero.
« K-Kaito... ma che combini? »
« Shh... Non potrò baciarti stasera e lo so... quindi ne approfitto ora. »
Lo stomaco della ragazza fa in subbuglio, la sua pelle diventa estremamente sensibile mentre i suoi occhi trasmettono puro amore che lo manifesta baciandolo stavolta a lingua sino a raggiungere le sue profondità del palato.
Kaito abbassa le mani ai fianchi della fanciulla per poi portarla sempre più a contatto con il suo corpo. Lui mette una mano sul seno della ragazza, e lei si lascia fare senza opporre resistenza.
Intanto il ragazzo le bacia le orecchie fino a scendere al collo. Lisa si lascia sfuggire un leggero gemito. Riapre gli occhi. « K-Kaito smettila... »
« No, stavolta non siamo solo amici.... » Contesta con voce seducente che fanno sciogliere la ragazza.
Lisa lo ribacia con foga e passione, mentre lei inizia a toccarlo, così pure lui fa lo stesso con lei. L'eccitazione va alle stelle così tale che cominciano ad avere respiri pensanti. Solo quando riaprono gli occhi e sentono il vento del posto capiscono di aver esagerato.
« Meglio che torniamo dagli altri...» esprime Lisa con voce soave.
« Già, » Mentre lui pensa.
- che autocontrollo che devo tenere adesso, solo perché siamo fuori, in una città diversa!
E poi tra poco sarà circondata da quei ragazzi... già e se uno la sfiora io non so che combino, credo che mi farò odiare dalla classe pur di tenere Lisa tutta per me...
Accidenti è solo il momento, risanati, scommetto che lei nemmeno pensa queste cose. -


Anche Lisa fatica a calmarsi riflettendo. -
Lo voglio, Dio se lo voglio, se non ero in strada lo spogliavo, maledizione perché adesso devo controllarmi, ma so che se una ora me lo toccasse credo che le farei del male.
Cavolo ma tra poco sarà circondata da Rina e le altre?! No,no, non devo essere gelosa, pero' come posso non ingelosirmi sono sempre una femmina ma l'ho promesso, non posso fare nulla... non posso proibirgli di avere amiche...
Controllati cavolo, non sei una bambina! -

Appena tutti li vedono gli fanno mille domande su come mai erano insieme.
Kaito con freddezza risponde. « Incontrata per caso...»
Lisa afferma. « E-E-E poi è il mio ragazzo, che c'è di male!? »
Tutti stanno zitti sull' argomento per poi fare finta di niente e riparlare con loro amichevolmente.
Kaito guarda Lisa circondata dai suoi compagni. Si morde la lingua per poi distogliere lo sguardo. -
Frenati, non fare nulla... Ma perché devo stare così?-

Rina si mette vicina a Kaito riuscendo a monopolizzare il dialogo rispetto alle sue compagne.
« Hei che ti prende, lo sai che sei tutto rosso? »
« Eh già, può' succedere quando si ha freddo... »
« Già pure a me succedeva! »
« A te succede solo quando parli con me... Di un po' Alan non c'è più nei tuoi pensieri? »
« Ma che dici, prima sono andato a parlargli! »
« Sì eppure ti stai appiccicando a me, lo sai che sei sospetta! »
« Ma non fare il detective con me! Semplicemente non ti sopporto e così ti faccio i dispetti! »
« Vuoi vedere che ti faccio cambiare idea! »
« Eh? »
Si lascia scappare un ghigno. « Nulla...»
« Ma che intendevi dire? »
« Lascia perdere, hai la fortuna di essere amica di Lisa. »
Rina pensa. -
E questo cosa c'entra? Io non capisco, ma perché per un attimo ho avuto paura di lui?
Lo dicevo che è influenzabile, gioca con il mio cuore solo usando degli atteggiamenti arroganti, e io stupida pure ci casco! Ma perché deve piacermi questo tipo, io non capisco cosa c'è che mi piace di lui?
-

Lisa con i ragazzi.
« Hei Lisa, che hai comprato ai tuoi? »
« Un po' di cose, una scatola d'incenso, una tazza e altri articoli culinari. »
« Tua madre ama a cucina? »
« Sì... »
« Wow, e tu come te la cavi? »
« Io.. ehm... non saprei, il massimo che so fare è il cioccolato... ma dopo mille tentativi non subito... »
«
Wha, ce ne prepari un po? »
« C-Come!? »
« Sì, potresti fare dei cioccolatini per noi! »
« S-S-Scherzate vero, io non sono capace a... farli! »
«
Basta che li fai con le tue manine, allora vuoi? »
- NO, NO , NO!! - Pensa lei strizzando gli occhi « Va bene... » - Idiota, scema, stupida, perché hai accettato!
Basta questi ci stanno provando con me! -


Va da Kaito. « K-Kaito, vuoi anche tu della cioccolata da me? »
Il ragazzo. « Ovvio, ma che intendevi con anche tu? » -
Non sarà così scema da fare un dolce per altri no? -
« Ehm...sai, gli altri ragazzi vogliono un cioccolatino fatto da me! »
« Ah, ma certo....
Lisa ti va di andarmi a prendere una bibita? » -
Ah, troppo buona questa ragazza... -
« Ok, » Kaito le dà i soldi.
Poi si avvicina ai ragazzi asserendo con tono d'avviso che crea tensione. « Possiamo parlare? »
I ragazzi perplessi si guardano. « Sì... »
Kaito mette le mani in tasca per poi dire con fermezza. « Cosa cercate di fare con Lisa! Va bene che le parlate, va bene che la allontaniate da me... ma avere un dolce da lei, non vi pare di profittarvene? »
« Ma sei geloso? »
« Geloso? No semplicemente sono furioso; è diverso! » Esprime fulminando i ragazzi.
«
E perchè solo ci parla? »
« Io non sono qui per parlarvi degli atteggiamenti di Lisa, ma dei vostri. Vi state approfittando della sua bontà e allo stesso tempo della mia pazienza; io vi ho avvisato! »
« Non stiamo facendo nulla, tu sei troppo possessivo! »
« Pensatela come vi pare, se non sarò io a farvi smettere ci penserà lei! »
« Ma se è così dolce non farebbe male a nessuno. »
Kaito fa un sorriso beffardo. « Ripeto, siete avvisati! »
I ragazzi sentendo che lui è serio, un po' indietreggiano, mentre altri non battono ciglio.
Kaito poi sparisce difronte a tutti per tornare dal gruppo precedente.

Arriva Lisa che lo chiama. « Kaito, non sapevo se volevi la coca cola o il thè, così te li ho presi tutti e due eheh... »
« Grazie piccola! » Prende la bibita e lascia la seconda a Lisa.
« Beh, ora stai bene? »
« Che intendi dire? »
« Beh prima ti sei infuriato, l'ho notato, ma ora ti vedo più felice! »

Kaito stupito pensa. - Ma ero col mio poker face, ma forse non funziona con lei... va beh, almeno non mi fa domande, non voglio che sappia ciò che ho detto a quelli... -
*


Shinichi da casa sua, compone il numero di suo padre.
« Pronto? »
« Papà, come stai? »
« Assai bene, tu che mi racconti? »
« Solite cose, indago scopro i colpevoli e faccio trionfare la verità! Poi mi sono fidanzato con Ran Mori, ricordi la figlia del detective Goro! »
« Ah ma certo che la ricordo, avevi sempre un legame particolare con lei! »
« Già, senti hai saputo dell' uccisione di Jhon Elison? »
« Sì e sto investigando sul caso per capire la verità! »
« Cosa ne deduci? »
« Sicuramente è stato omicidio ma come quella volta, mancano le prove, ed io sono con le mani legate! »

« Senti, ho saputo che eri amico di questo personaggio. »
« Sì, ero amico sia suo e di un altro suo compagno Toichi Kuroba! »
« Cosa mi sai dire di loro? »
« Mmm, stai facendo un' indagine? »
« Sì, per favore puoi dirmelo, mi serve saperlo. »
« Non ho mai saputo i veri fatti: Toichi e Kuroba cercavano una pietra chiamata pandora, lo so perché mi chiesero di unirmi, ma io non ero fatto per cercare tesori illusori, e così rifiutai.
Ricordo pero' che loro due erano molto aperti, cercavano amici che potessero spargere la voce, ma poi dopo pochi mesi tutto fini, loro rinunciarono a cercare la pietra, e pochi anni dopo John si trasferì a Saint tail.
Toichi mi chiamò per cercare John ed io lo cercai, ma allo stesso tempo anche lui cerco Toichi e così li misi in contatto!
Non so cosa fecero insieme, e non me ne importai, ma poi dopo altri anni John mi chiamò e mi disse di investigare sulla morte di Toichi; scoprì che fu un omicidio senza colpevole... ed ora anche a lui è toccata la stessa sorte, io credo che loro due abbiano reiniziato a cercare quella pietra e che abbiano sfidato qualcosa di più grande di loro!
Un' altra cosa che ho notato, ricordi KaitouKid?! Bene, da quando Toichi Morì, non se ne seppe più nulla, mesi interi senza vederlo... Ma poi dopo qualche anno ricomparve, ma era diverso... e adesso credo che Kid sia ringiovanito! Sospetto che potrebbe essere un erede; che ne pensi Shinichi?! »
« Interessante, Toichi morì e poi Kid sparì.... Senti riguardo Kid, tu pensi che cercassero quella pietra? »
« Guarda, di Pandora mi sono informato e ho saputo molto, ma sono leggende... Ma se noti bene Kid espone le sue pietre alla luce lunare, questo è un simbolo che ricercano qualcosa nelle gemme, in più poi le ritornano indietro e non le toccano più! »
« Perché mai Kid giovane dovrebbe trovare quella pietra, insomma non è detto che esista! Che voglia l'immortalità?»
« Non so che tipo è Kid, ne delle sue aspirazioni, ma una pietra simile se esistesse farebbe gola a chiunque! Pero' è possibile che sia spinto per vendetta.
Dimmi se tu vedessi che morissi in un incidente, cosa faresti? »
« Che domande... farei di tutto per cercare chi ti ha ucciso e sbatterlo in prigione a vita! »
« Non pensi che Kid giovane possa avere questo desiderio? Dovresti imparare a metterti nei panni degli altri. »
« Quindi se Toichi fosse stato Kid e ora Kid fosse Kaito cioè figlio di Toichi, lui cercherebbe quella pietra non per usarla, ma per attirare chi ha ucciso suo padre?! »
« Esatto figliolo, io di questo caso non me ne occupo e spero di averti aiutato! »
« Papà, tu sei il migliore, mi hai fatto capire molte cose! »
« Bene, ci sentiamo figliolo. »
« A presto, se sai altro avvisami.»


La chiamata termina.


Angolo autrice: Ecco qui, altro capitolo importante, ho stravolto tutta la storia, perché sarò sincera, non ho mai visto come si trova Pandora e sono andata di pura fantasia.
Anche i GDR che faccio, mi hanno un po' ispirata; spero vi sia piaciuto sia la parte di Ran, Shinichi ma sopratutto tra Caroline e Henry, Che ne pensate come svolgimento?
É con dentro logica o troppo astratta?
Fatemi sapere a presto :)



   
 
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