Il Giusto, la Giustizia e la Verità
Molte
persone entrano in un aula rettangole. Il pavimento è di
marmo
bianco, le pareti sono allo stesso medesimo colore. Al centro ci
stanno sedie e panchine collegate fra di loro dal colore nero.
Ai
lati di queste sedie poste sia a destra e a sinistra, c'è
una
piccola via centrale che porta in avanti fino ad altre postazioni
dove ci stanno i testimoni, imputati, il giudice eccetera.
Ran
Osserva il luogo, per la prima volta nella sua vita sta seduta al
tavolino della difesa con accanto Shinichi , mentre dalla parte
opposta c'è sua madre che le va contro. Ella la guarda con
severità,
sa bene che anche se Ran è sua figlia lei verrà
trattata allo
stesso modo che tratta gli altri.
Ran, sente la tensione salirle
a livello dello stomaco, come se fosse ad un appuntamento.
Gli
sguardi di Sonoko, di Shinichi e di suo padre la scrutano con
preoccupazione, e questo fa sì che la sua strizza si senta
ancora e
ciò si manifesta anche a livello di corpo: Un calore le
vampa alle
guance, la sua fronte s'inumidisce lentamente, non crede nemmeno
più
di avere la voce per parlare.
Deglutisce e beve l'acqua che ha
portato da casa. Fa respiri profondi per calmarsi ma proprio non ci
riesce.
Improvvisamente una dolce mano sfiora la sua per poi
stringerla.
Si gira a destra e vede il bel volto di Shinichi che
la rassicura con solo uno sguardo. Subito il suo cuore si calma, la
sua fiducia risale e si sente di nuovo energica.
« Andra tutto
bene, salveremo quell' innocente che ho messo nei casini vero?
»
Domanda lei che ha più paura di mandare in prigione un'
innocente
piuttosto ché l'udienza e parlare.
Shinichi risponde con tono
rassicurante. « Fidati di me, farò scoprire la
verità, pero' cerca
di essere calma, farò di tutto per non mangiarti, ma non
potrò
mostrarti nulla mentre ti parlerò. Quindi cerca di
sopportare. »
L'avvisa con la tensione di deluderla una volta visto come lavora e
come tratta una persona da analizzare.
Entrano i giudici,
assieme alla difesa, e poi arrivano tutti i coinvolti dell' caso.
Il
signor , Akahito Mastuishi. Chiyo Setsuishi ed Emiko Ryuki.
Akahito
si siede a a sinistra del giudice per esplicitare la verità.
Mentre
i sospettati si siedono in tribuna cosicché il giudice
dià inizio
alla sentenza:Questa è la prima parte dello svolgimento del
processo: gli elementi a proprio carico.
Eri Kiaski si alza.
Cammina con passo lento facendo sentire i suoi tacchi che battono il
pavimento di marmo facendosi sembrare una grande donna. I suoi occhi
sono coperti da lenti trasparenti, mentre le sue mani tengono in mano
dei fascicoli.
Si posiziona davanti ad Akahito Mastuishi e narra
ai presenti tutti i fatti.
« Signor
Mastuishi, lei ha spedito ai qui presenti un invito per incontrarsi
a: Chiyo Setsuishi, Miya Miyani ed Emiko Ryuki.. Conferma questa
informazione?!» Lo domanda con un tono autorevole.
Il signore
con viso pieno di dispiacere ammette. « Sì, sono
stato io! Ma le
assicuro che non ho mai ucciso nessuno! »
Kisaki non si da per
vinta e continua a porre altre domande.
« Lei pero' non ha alibi
intorno alle 15.00 fino le 16.00, così come gli altri suoi
amici.
Conferma? »
Akahito sempre con lo stesso tono. « Sì, non ho
alibi, perché mi trovavo a passeggiare al parco e purtroppo
nessuno
mi aveva visto. »
L'avvocatessa non muove un ciglio ed asserisce
verso il giudice.
« Vostro onore, al di là dell' alibi della
vittima durante l'assassinio, una persona ha visto tutto a distanza;
posso farla testimoniare? »
Il giudice acconsente e così Ran
sentito il suo nome pronunciato da Kisaki, va al posto di Akahito per
subire un interrogatorio.
« Signorina Ran Mori, lei ha assistito
alla scena del crimine, che cosa ricorda di quell' evento? »
Lei,
guarda Shinichi che la osserva con preoccupazione, scruta il giudice
e sua madre che le lancia sguardi di totale irriconoscimento; non
c'è
sentimento, solo una belva che tenta di vincere la partita.
«
Io... Ho visto una persona dalla corporatura grossa brandire l'arma e
colpire la vittima.
Era contro luce, non potevo vedere la sua
faccia, ma ho potuto vedere il suo corpo e gli allineamenti. »
Sua
madre poi delucida al giudice. « Vostro Onore questa
testimonianza,
mette in chiara luce che l'assassino deve essere un maschio con una
corporatura molto grossolana. Se lei nota le altre sospettate vale a
dire Chiyo Setsuishi, ed Emiko Ryuki sono molto magre. Quindi Akahito
è l'unico sospettato in quanto ha spalle larghe.»
In quel
preciso istante, si sente la voce contraddittoria di Shinichi Kudo
asserire alzandosi dalla sedia. « Obiezione vostro onore!
La
testimone non ha spiegato che c'era uno specchio.
Ho le prove per
dimostrare che Akahito è innocente! »
Si sente un minuscolo eco
in sala di bisbigli.
Tutto tace non appena il giudice batte il
martello esplicitando. « Molto bene la difesa può'
parlare!
»
Shinichi si pone davanti a Ran e con sguardo freddo, uno che la
fa sentire ancora più in agitazione e la squadra per
domandarle.
«
Signorina Mori, lei conferma che c'era uno specchio vicino alla
vittima?»
Lei, non ammette altro che una conferma con voce
sicura, perché ci prova a fidarsi del suo ragazzo che ora si
è
trasformato in una persona imparziale dai sentimenti che lo legano a
lei.
Shinichi continua. « Afferma che quella giornata era molto
fredda e che quindi bisognava coprirsi molto per non prendere un
malanno? »
Sa dove vuole parare, e così conferma ancora una
volta con un. « Sì!»
Lui si avvicina. « Ed è sicura di aver
visto contro luce la scena del crimine? »
Sempre ella afferma per
poi notare un minuscolo sorriso beffardo appare sul suo volto del
interlocutore.
« Perciò lei non non può' testimoniare
contro
Akahito.
Mettiamo i fatti per ordine: Lei ha seguito delle
impronte finendo in un posto illuminato dalla luce del sole che
rendeva il colpevole e la vittima solo ombra!
Costoro avevano
vicino a loro uno specchio. Lei afferma di aver visto la mossa, ma
come può' essere convinta che la corporatura del colpevole
sia
quella di Akahito?
Potevano ben essere il corpo di una donna
vestita e imbottita di indumenti pesanti. Inoltre lei ha detto che
c'era uno specchio, ma mi dica, quale mano ha usato il colpevole, se
lo ricorda? »
Sentirsi parlare così in terza persona da chi ama
è straziante per lei. Si sente come se fossi la colpevole.
« La
sinistra» Non potrebbe mentire e dire destra
perché è sotto
giuramento, ed era ciò che lei aveva visto durante la scena.
Shinichi Esprime. « Vostro onore, ho voluto fare una prova:
ho
un video che dimostra un fatto, glielo posso mostrare? »
Kisaki
si alza esordendo. « Obiezione vostro onore, per quanto la
difesa
possa proteggere la colpevolezza di Akahito, non è possibile
rifare
le stesse condizioni di quel omicidio!»
Il giudice squadra
Shinichi chiedendo. « Mi mostri questo video. »
Shinichi da un
CD e lo mette su un minuscolo computer che mostra chiaramente una
scena simile del delitto passato.
Dopo la visione del video
Shinichi delucida con tono sicuro. « Come può'
vedere, da diversi
punti di vista, l'azione del delitto può' sembrare compiuta
sia con
la mano destra e sinistra. Ma se mettiamo la testimone lontana e poi
vicino alla scena uno specchio ella non vedrà il colpevole,
bensì
lo specchio che riflette il soggetto...
L'azione che La signorina
Mori pensa sia data dalla mano sinistra, in realtà
è la
destra!
Kisaki sempre contrasta. « Sono ipotesi, come ha detto la
difesa, dipende dal punto di vista della persona che assiste alla
scena! »
Shinichi non perde il suo sorriso per esplicitare . «
Invece no, perché se guarda nel video numero quattro,
può' notare
che la scena è vista da vicino. »
Il giudice domanda. « Cosa
potrebbe indicare questo elemento? »
E qui lui fa avanzare le due
sospettate. « Se mi permette voglio fare un test! »
Il giudice
un po' confuso non capisce, ma acconsente. « Proceda.
»
Shinichi
prende due palle e le lancia contro la signora Chiyo Setsuishi,
Ella
la prende istintivamente con la destra mentre la signora Chiyo
Setsuishi la intercetta con la sinistra, e per finire tira una terza
palla contro Akahito che per paura si protegge il viso con la
sinistra.
Tutti domandano. « Ma cosa sta giocando!? »
Il
giudice perplesso sta in silenzio ad osservare tutto.
« Vostro
onore, come può' vedere sia il signor Akahito e Chiyo hanno
istintivamente usato la sinistra mentre la signorina Emiko Ryuki ha
usato la destra.
Questo dimostra che Akahito non può' essere
l'assassino in quanto destroso! E così come Chiyo, l'unica
che può'
averlo commesso è stata la signora Ryuki! »
L' indirizzata
sbianca tremando, per poi con coraggio esprimere. « Cosa
è questa
storia, è vero sono destrosa, ma non significa che sia stata
io,
può' essere stato un' altro! »
Shinichi contesta. « La vittima
doveva vedersi con tre di voi, e risulta poi che non conosceva altri
di questa città; appunto ella, era appena arrivata da Osaka!
Perciò
solo voi potevate. Escludendo i due mancini, rimane solo lei!
»
La
signora sempre di più trema e suda, segnali che Shinichi
interpreta
come vittoria ed aggiunge. « E c'è di
più, tra qualche minuto
potremo avere una prova certa di chi è il colpevole!
»
Come
detto da lui, in poco tempo arriva la polizia con dentro un foglio
scritto che viene dato al giudice che esprime.
« Il bottone
rilevato ha le impronte digitali della signorina Emiko Ryuki; cosa ha
da dire a sua discolpa? »
Shinichi guarda la scena con un ghigno
soddisfatto perché tutto è filato secondo i suoi
piani.
La
nuova colpevole si inginocchia confessando. « È
Vero, sono stata
io! Se lo meritava, lei è stata la causa della morte del mio
amore,
solo lei; io lo sospettavo, ma ne ho avuto conferma un giorno mentre
l'avevo vista ad Osaka in bar. L'avevo fatta bere molto, io volevo
solo tornarle amica e perdonarla... Ma poi mi disse di quel giorno,
di come lo uccise solo perché non ricambiava il suo amore.
Feci
di tutto per perdonarla, ma stavo male, non poteva vivere una persona
così in libertà!
Cercai prove per inchiodarla, ma non ce ne
furono, e così l'ha uccisi; mi sono fatta giustizia da
sola!»
Ran
Ascolta il racconto per poi esprimere a denti stretti. « Non
mi
faccia ridere! La giustizia?
qual'è
il vero significato di questa parola!?
Perfino un ladro vede la
giustizia in ciò che fa.
La vera giustizia è il comprendere, e
perdonare o al massimo far capire i propri errori con una pena. Ma
l'assassinio non è una soluzione giusta, è solo
eliminazione del
problema che si ha davanti! Facile così vero!?
Piuttosto che
lottare, piuttosto che allontanarsi per vivere lontano da chi ci fa
soffrire ha preferito privarle della vita che essa è
inestimabile.
Ognuno ha i suoi motivi per agire, ma ora che l'ha uccisa che
cosa sente felicità?
È contenta?
Ci pensa che magari questo
può' provocarle dei nemici che vorranno vendicare la
vittima!?
L'assassinio non è una soluzione è solo
l'aggravare
del problema stesso.
Credi di stare bene, ma la mente ha la
coscienza, essa ti divora dentro fino a farti capire l'errore.
Lei
non ha avuto alcun diritto ad ucciderla, nessuno lo ha! Solo il tempo
e il destino può! » Queste parole scuotono nel
cuore la colpevole
che si mette a piangere per poi venire portata via dalla polizia
mentre il giudice chiude il processo.
Ran si alza dalla sedia
e raggiungo Shinichi mentre sua madre viene ad commentare «
Per la
prima volta nella mia carriera sono stata battuta da due giovani!
Ran, sei stata veramente brava con quelle parole, e anche tu
Shinichi hai avuto vera stoffa, mi hai battuta con veri fatti; i miei
più sentiti complimenti.
Ora mi congedo arrivederci. »
La
figlia desidererebbe poter parlare con sua mamma e suo papà
ma sa
che non l'ascolterebbero.
Arriva Goro che con euforia le da
delle pacche sulla schiena. « Brava, hai preso tutto da
papà, altro
che tua madre; tu si che sei il mio orgoglio! » La figlia a
disagio
guarda davanti e vede Eri che esplicita con tono arrabbiato.
« Cosa
sarei io eh?!
Per tua norme regola io valgo molto! Non come te
che te ne stai a poltrire in un ufficio ammuffito! »
Ran cerca di
tranquillizzare la situazione. « Dai smettetela, non
è successo
nulla. »
Goro non la bada. « Sei stata battuta da Shinichi e da
tua figlia; quindi non vali! »
Eri con un sorriso. « Mi pare che
per aiutare Ran tu non abbia mosso un dito!
Ho perso lealmente
contro Shinichi, ma se ero contro di te mio detective da quattro
soldi, non avresti avuto speranza!»
Shinichi asserisce. «
Scusatemi molto se m'intrometto in questo litigio famigliare, ma la
vostra priorità è vincere o mettere in prigione i
colpevoli e
salvare gli incastrati?!
Questo processo è stato un patimento
per Ran. Voi non avete idea di come stava vostra figlia quando ha
capito di aver messo in prigione un innocente!
Non è una gara a
chi è il più bravo, conta il far sapere la
verità! »
I due
sposini separati, se ne stanno zitti per poi abbassare lo sguardo
sentiti forse in soggezione.
Ran invece lo guarda con ammirazione.
« Io torno a lavoro, ciao Ran e grazie Shinichi. »
Esprime
Eri.
« Bene, vado anche io ho dei casi da risolvere... »
Si
aggiunge Goro prendendo una cartina con i numero vincenti della corsa
dei cavalli.
Shinichi porta fuori Ran dalla sede, camminano e
osservano il paesaggio dagli alberi senza foglie, e le strade grigie
illuminato da un cielo azzurro.
« Senti, dato che non abbiamo
nulla da fare, ti va di venire a trovare il dottore Agasa?»
-Avrei
preferito un appuntamento, ma va bene- Pensa
Ran un po' delusa e aggiunge. « Sì, pero' prima
fermati! »
Shinichi si ferma e lei con tutto il suo coraggio lo bacia a
sorpresa tenendolo fermo alle sue labbra che le sussurrano che
vogliono tutto di lui.
Sente la dolcezza nel cuore esploderle, le
sue mani gli sfiorano il viso con delicatezza mentre lui la stringe a
sé per poi accarezzarle capelli e muoverli mentre approfonda
questo
bacio a stampo.
Lei gli assaggia le labbra amalgamandole con le
sue seducenti.
Si lascia trasportare dal suo cuore. Fa un passo
verso l'altro corpo, sentendosi sempre più attratta da
quello di
lui, come se fosse la musica e lei la parola.
Ad un certo punto,
mentre lui prende aria, la fanciulla, immette la lingua contro la sua
e la muove in una dolce e lieve danza che fa palpitare il loro cuore
a mille, trasmettendosi brividi mentre sentono chiaramente
l'eccitazione diventare irrefrenabile.
« Shinichi... Sto
impazzendo...»
Il ragazzo fa un sorriso per poi bisbigliarle con
una voce rara: dolce e provocante « Anche io, ma non
farò nulla se
non vorrai. »
La giovane, lo guarda con occhi che brillano di
luce propria, per poi allontanarsi.
« Andiamo da Agasa
»
Shinichi la prende per mano e s'incamminiamo verso la casa di
quello che loro definiscono un uomo fuori dal comune.
*
Gli
studenti che si trovano a Gunma, si svegliano tutti di buon ora
perché presto sarebbero andati ad una gita in un museo
d'arte.
Henry e Carolyne dopo aver finito di fare un' abbondante
colazione senza lamentarsi della scarsa qualità del cibo, si
mettono
in fila per andare dai loro “ Fan” Ma si ricredono
non appena
iniziano a parlare con loro.
« Ciao, come mai non mi parlate
più? » Domanda Henry con volto confuso.
«
Perchè adesso ti manchiamo eh?! Sappi che non siamo
più tua fan.
»
«
E perché? »
«
Perchè sei malvagio, ti sei messo a picchiare un ragazzo
senza
motivo, inoltre a te di noi non importa nulla; ci tratti e guardi con
freddezza! Quindi puoi anche non parlarci, per te siamo solo oggetti
per toglierti la noia.»
«
Già e poi ora siamo prese da un' altro! »
«
E chi cavolo può' esserci di più interessante di
me!? »
«
Kaito
Kuroba! È dolce, non ci tratta male e se non può'
fare qualcosa ci
chiede sempre scusa,
non
si vanta, sta nel suo, ed è molto più bello di
te! »
«
Ha un fisico da urlo, i suoi occhi sono dei zaffiri! Non come i tuoi
che sembri una specie di mago. »
«
Hei, io ho solo questi occhi dalla nascita, non posso farci nulla, e
se notate meglio sono castano/rosso! »
«
Ad ogni modo, puoi anche sparire, tu non ci importi più!
»
«
Ma sì, che me ne faccio di gente simile! »
Carolyne con viso
sorridente va verso i ragazzi.
« Hei non mi parlate più? »
I
ragazzi la guardano per poi ignorarla mentre guardano delle foto.
«
Cosa guardate? » Si avvicina con curiosità per poi
rimanere a bocca
aperte e urlare. « Che ci fate con le foto di Lisa!?
»
I ragazzi
esprimono.
«
A te che importa, solo perché non sei tu al centro dell'
attenzione
ti da fastidio?! »
«
Ma che cosa dite!? »
«
C'è che siamo stanchi di essere snobbati da te. Sarai anche
bella,
ma non hai valore nel cuore! Lisa è molto meglio! »
«
Scherzate? Quel microbo meglio di me che sono alta e bellissima!?
»
«
Microbo sarai te non quella dolce ragazza; lei almeno sa cosa sono i
sentimenti, tu no! »
«
Per questo non mi state più attorno?! »
«
Esatto, puoi anche non parlarci più, abbiamo Lisa che
è meglio di
te. »
«
Voi siete stupidi!! Come fate a dire che una ragazza alta quanto una
bambina possa essere meglio di me! Ci vedete male! »
«
Bene allora te lo diciamo, ci hai deluso con il tuo comportamento da
ragazza altezzosa, per di più ti sei messa ad attaccare Lisa
senza
motivo! »
«
Ma...Bravi, state dietro a quelli come voi! Una come me non ha
bisogno di gente simile! » Esprime arrabbiata pensando. - Sto
male, male!! Voglio piangere... Perché io non volevo farmi
odiare
ancora... -
Henry
intravede Carolyne e la saluta. « Hei ciao, perché
sei così
triste?!»
Lei abbassa lo sguardo esprimendo. « Nulla... Non sono
affari tuoi! » Detto ciò si chiude in bagno per
piangere.
Henry
rimane confuso, non capisce bene cosa abbia così entra in un
bagno e
sente qualcuno piangere. Senza pensarci domanda.
« Carolyne,
stai bene? »
La ragazza manifesta con voce acutissima. « Sì,
sto bene!! Ho solo il ciclo, esci per favore! »
Henry si mette
dietro la porta per aspettarla pensando. - Prima
dice a me di sfogarmi e poi lei è la prima che mi mente...
Mi
preoccupa, ma che l'è è successo?!
-
Lisa dopo aver finito la colazione, si mette in fila e
subito i suoi compagni l'accerchiano. «
Ciao Lisa, come stai? Vuoi che ti aiuti a portare lo zaino? »
«
Ti va di parlare di qualcosa, ad esempio di cosa ami fare? »
«
A te piacciono gli animali, io li trovo interessanti, potremo
parlarne! »
«
Stai con me alla visita del museo? Magari mi illustri qualcosa sull'
arte dato che so che sei molto brava. »
Lisa
si morde le labbra pensando con agitazione. - Aiuto!!
Che vogliono questi da me?! Cosa è una maledizione? Io ho
paura...
che insistenti, ma devo trattarli bene... -
Fa
un lieve sorriso per esprimere con disagio. « Ecco... siete
m-molto
gentili pero' io... » Li guarda sentendosi troppo meschina
così
esprime. « Accetto... » I ragazzi subito la
prendono per mano per
parlarle mentre lei pensa. - Kaito,
aiutami, io non riesco a rifiutarli, Seya ma perché non
parli?
Perché amo essere al centro dell' attenzione... Io no! Io
sì. Zitta
parte cattiva... -
Kaito
cerca di raggiungere Lisa ma viene fermata da delle compagne.
«
Kaito, io mi perdo facilmente, fai la strada con me? »
«
Io vorrei sapere qualcosa sui tuoi trucchi magici, sembrano
così
interessanti. »
«
E poi che ne dici ti piace giocare a Teken? »
«
Che cosa vorresti fare nella vita? »
«
Il tuo sport preferito? »
Kaito
indietreggi pensando. - Aiuto!
Ma che vogliono!? Accidenti, sono ragazze, devo trattarle bene
altrimenti mi snobbano... ma queste perché non stanno con
Henry,
prima gli stavano appiccate come api al miele, adesso invece lo sono
su di me... Ma che ho fatto di male!? A te piace... Zitto,
sì mi
piaceva, ma ora sono fidanzato... e non tradirò mai Lisa! -
«
Ragazze, siete molto premurose ma... » Le ragazze lo guardano
con
occhi pieni di speranza e preoccupazione che cambia idea. «
Ehm
dicevo... Fate la strada con me? »
Tutte con occhi felici si
mettono alla sua destra e sinistra per poi parlargli.
A
distanza c'è Rina che nota tutto pensando. - Ma
cosa ha Kaito di così affascinante che attira quelle...
Pero' voglio
anche io parlargli, ma sta con Lisa e... tanto non mi noterà
mai,
devo contraddistinguermi! -
Rina
va avanti per poi dire. « E tu saresti un ragazzo serio?! Un
po' di
femmine e scordi Lisa, che tipo!»
Kaito ribatte. « Io non scordo
Lisa per loro, sono solo amiche! »
Rina lo fulmina. « Amiche!
Non farmi ridere, tu sei solo un play boy! »
Il ragazzo con il
suo poker face. « Eh già, strano che tu non ti
immetti dentro il
gruppetto. »
La ragazza arrossisce per poi dire a tono alto. «
Io sono intelligente, non potrei mai innamorarmi di uno così
frivolo! T-Ti detesto! »
« Sìsì...» Mentre pensa. - Ma
se non fai che mangiarmi con gli occhi...
Ah ma dove è Lisa, non
la vedo là ci sono solo ragazzi... -
Rina
si mette dietro a Kaito per osservarlo pensando. - Non
gli sto dietro per averlo vicino, sto solo controllando che non
tradisca Lisa! Sìsì, è così
io non sono innamorata, non può'
essere accaduto... Pero' perché parla con loro e me no!?
Basta,
le priorità prima di tutto! -
Lisa
parlotta timidamente con i ragazzi pensando. - Dove
è Kaito, mi sento strana, a disagio... quasi soffocata,
qualcuno mi
salvi!
Poker face, non devono capire che sono stanca di loro.-
Kaito
che parla con le ragazze riflette. -
Dove
è Lisa, accidenti devo
vederla se no impazzisco, sto soffocato da queste, aiuto!!
Poker
face... non devono capire che voglio stare solo. -
«
Kaito abbiamo detto a Henry che non ci piace! »
« Ah e perché?
»
«
perchè ci piaci tu! »
«
Ah... certo, capisco... e come mai? »
«
Perchè sei troppo bello! »
«
eh eh eh...»
«
Sei
figo, e sei buono! »
«
Ah... »
«
E
poi sei così simpatico, non ci snobbi mai, e sei molto
educato! »
«
Eh già, come potrei rifiutare ragazze così
carine? »
«
E dai, così ci fai arrossire! »
«
Non era mia intenzione. »
«
Sai, non capisco perché stai con Lisa, in fondo sta con
mille
ragazzi, non è seria non ti pare? »
«
Ma che dite?
Figuratevi se Lisa parla con gli altri! »
«
Ma se è là in fondo circondata da tipo dieci
ragazzi »
Lui
guarda notando come Lisa parla con timore ai ragazzi. Subito
socchiude gli occhi per poi accelerare il passo pensando. - La
mia ragazza? Poverina ma guarda come trema! -
« Spostatevi! »
I ragazzi appena vedono Kaito si spostano
domandando. «
Non sarai geloso mica vero? »
«
Stiamo
facendo amicizia!
»
Lisa
appena vede Kaito si aggrappa a lui pensando. - Dove
eri finito, ero circondata... -
Kaito guardando gli occhi di Lisa esprime. « Geloso? No mi
spiace, non sono geloso, se lo fossi ora farei altro...» Poi
si
rivolge a Lisa. « Tutto ok? »
La castana esprime. « Sì...»
Kaito la prende per mano per poi allontanarla mentre esprime.
«
Ora stai con me, scema! »
Lisa annuisce con un sorriso. « Va
bene...»
Kaito supera le sue amiche mentre guardano Lisa con
invidia.
« Che situazione...» Esprime Kaito infastidito.
«
Kaito pero' le tue amiche? »
« mmm... non preoccuparti...»
«
Mi odieranno...»
«Ti ho detto di non preoccuparti! Se ti fanno
qualcosa ci penserò io! »
« Pero' io non voglio che hai
problemi...»
« E smettila scema, non c'è problema va bene?
»
«
Io pero'...»
Kaito per zittirla le dà un bacio a mano «
obbietti ancora? »
Lisa si cuce le labbra creando il silenzio.
Rina da dietro guarda tutto pensando. - Kaito
è così cavalleresco, chiunque morirebbe ad un
gesto così fiabesco,
mio Dio perché voglio esserci io al posto di Lisa?
Ma che cavolo
mi succede!? -
Si
mette tra i due. « Heilà, che carina la coppietta!
»
Kaito
sbuffa. « Che vuoi? »
« Non si risponde così ad una ragazza!
»
« Ah certo... scusami mi correggo, che sei venuta a fare?!
»
«
Nemmeno questo è il metodo per parlare! »
« E che vuoi un bacio
a mano per caso!? Scordatelo! »
Rina arrossisce di botto. « Ma
chi vorrebbe una cosa così smielata, io non sono romantica,
t-t-ti
detesto Kuroba! »
« E non chiamarmi per cognome chiaro! »
«
Ti chiamo come voglio mi sono spiegata! »
Lisa un po' in
preoccupazione si convince. - Mi
fido, mi fido, mi fido!! -
«
R-rina vuoi stare al museo con me? »
« No, resto da sola! »
«
Hei Lisa ti va se vengo io? »
Rina si allontana pensando. -
Lisa
qui, e là, non pensa ad
altro... ma è normale l'ama... e smettila io non sono
innamorata, è
possibilissimo, anche se mi piace litigarci... No, No, dove
è Alan
che mi sfogo. -
Aoko
che sta vicino ad Akira si mette a parlare con lui iniziando a
ridere.
Alan la osserva in silenzio mentre arriva una voce acuta
asserire. « Tesoruccio mio ti sono mancata vero? »
Alan con
volto deluso – No ancora!!
Ma non si era messa a guardare Kaito?! Signore liberami di questa
pazza! -
«
Ciao, Rina come amica mi sei mancata! »
« Ah anche tu!! vedo che
Aoko non sta con te, allora stai con me ora? »
« Ok...» - Sono
sfigato ecco... Aoko non smette di flirtare con Akira, e io ho Rina
che mi stritola il braccio... arriverà il momento in cui
sarò
felice? No mai! -
*
«
Dottor Agasa come sta? » Domanda Ran assieme a Shinichi che
vedono
Agasa con le prese di un marchingegno.
« Oh salve Ran, sto
mettendo appunto la mia macchina dei desideri! »
Curiosa lei
chiede. « Cosa sarebbe? »
« È una macchina capace di leggere
nel cuore della gente i desideri! »
Shinichi esprime con logica.
« Intende dire che capta le onde celebrali? »
Agasa sentito
scoperto. « Esatto, e poi lo mostrano con un' immagine,
volete
provare? »
La fanciulla Un po' timorosa ci pensa su constatando
che ha troppi desideri segreti. « No, grazie. »
Agasa poi prende
Shinichi e gli mette il casco mentre il dottore ordina. «
Coraggio,
pensa a qualcosa. »
Shinichi chiude gli occhi, poi guarda Ran,
arrossisce e appare l'immagine. Lui toglie il casco imbarazzatissimo,
mentre Agasa tenta di vedere l'immagine ma lei si para davanti
esplicitando. « Dottore, mi va a prendere una tazza di
Thè? »
«
Eh? Ah certo, che maleducato non vi ho offerto i biscotti! »
Mentre
si allontana, lei riguarda l'immagine arrossendo. Poi corre da
Shinichi preparandosi con un pugno che glielo tira in testa.
«
Pervertito, come ti permetti a immaginarmi con te mentre faccio il
bagno! »
« Ahio, fai male! »
« Ben ti sta! Io mai farò il
bagno con te! »
« Ma io non pensavo a quello, pensavo al calcio
e....»
« Bugiardo, la macchina è stata chiara! »
«Ti
assicuro che mai ho pensato ad una cosa simile, mi conosci, non sono
un maniaco, nemmeno ti tocco se ti bacio, insomma ragiona prima!
»
«
Eppure eravamo io e te... Come te lo spieghi? »
« Non lo so... »
- Perché
lo desidero da tempo
ma non te lo dirò mai! -
«
Va bene, ma sappi che mai accadrà! » -
Almeno
fino a che non
passeranno due anni. Alla fine anche a me piacerebbe. -
Torna
Agasa con il thè e i biscotti. Ran si mette a mangiarli per
poi
guardare la Tv e sentire il notiziario.
-
Oggi è stato rubato un prezioso diamante dal colore bianco
nella
prefettura di Okkaido; non si sa chi sia stato, ma il presunto
diamante è stato ritrovato in un bidone della spazzatura. La
polizia
ha cercato di rinvenire le impronte digitali ma non c'è ne
sono
state. Ci è giunta notizia poi, che i sistemi di sicurezza
controllati da un computer centrale sono stati disattivati.
Gli
esperti,stanno cercando di scoprire chi sia stato tramite Ip, ma non
è stato lasciato nulla. Tutto è all' oscuro. Vi
terremo informati
se ci saranno nuovi sviluppi. -
Shinichi
esprime. « Sarà stato un hacker molto esperto.
»
Ran domanda
fantasticando. « Forse un organizzazione? »
Agasa proferisce «
Basterebbe anche una sola persona. Pero' mi sorprende che rubino solo
diamanti, sono molto diversi da Kid! »
Shinichi prendendo un
biscotto. « Infatti, Kid almeno avvisa e non si mette a
creare danni
informatici. Pero' è strano; perfino lui cerca gioielli ma
di ogni
tipo, come se cercasse qualcosa, ma pure questi pare che cerchino
qualcosa; e se cercassero la stessa cosa? »
Ran mentre versa il
thè. « Tu dici? In effetti, anche Seya forse cerca
qualcosa.
»
Shinichi la corregge. « Seya cerca solo Kid, fidati dei
diamanti non gliene importa se non per seguirlo! Comunque, loro sono
spariti, e sapete una cosa... Tutto è accaduto da quando
Lisa e
Kaito sono stati male! »
Lei sa dove vuole parare il suo ragazzo,
ma li difende ugualmente . « Non vorrai dirmi che pensi che
Lisa sia
Seya, è assurdo! Non hai prove! »
Agasa cambia discorso. « Ah,
Shinichi, ho le informazioni che cercavi! »
Shinichi fa un gesto.
« Più tardi, adesso no! »
*
« Carolyne hai smesso?
» Domanda Henry non sentendola più piangere.
« Lasciami stare
tu non sai nulla! » Esprime con voce acuta senza
più lacrime.
«
Dobbiamo andare con la scuola, non possiamo stare qui dentro!
»
«
Io lascio questa scuola, io me ne torno in America!
Sono stanca
di tutti, non capite, stupidi non capite nulla! »
« Ma la smetti
di fare la vittima, sei insopportabile! »
« Allora vattene e
lasciami sola! »
« Scordatelo! »
« Tanto a te che
importa... Io sono solo una viziata, una che mai avrà vera
amicizia,
una che avrà solo soldi e potere, una che avrà
solo falsità...
nessuno mi comprende... Nessuno capisce che cosa significa per me
essere messa seconda... »
Henry si siede a terra con la schiena
alla porta. « Mi dici che ti è successo?
»
« Detesto i
ragazzi, li odio con tutto il mio cuore! »
« E perché? »
«
Sono malvagi, senza cuore, non capiscono nulla! »
« Ti riferisci
a me vero? »
« Anche! »
« Capisco... »
I
ragazzi iniziano a incamminarsi verso il pullman mentre Lisa e Kaito
parlano di diverse cose.
Aoko e Akira invece scherzano tra di
loro.
Alan osserva tutto mentre viene tenuto a braccetto da Rina
che non toglie gli occhi di dosso a Kaito e Lisa.
Arrivano al
pullman, si siedono. Le ragazze si mettono vicini a Kaito mentre i
ragazzi vicino a Lisa.
La giovane coppia un po' stanca di essere
pedinata decide di coinvolgere un po' tutti.
« Hei ragazze,
volete giocare a un gioco di magia?! » esordisce Kaito.
« Ehm...
ragazzi vi va di giocare ad un gioco di magia? »Annuncia Lisa.
Tutti
« sì! »
Kaito prende le sue carte, le mescola stupendo
tutti.
Lisa prende il suo cilindro per poi infilarci dentro le
sue carte.
« Bene adesso vedete che dentro il cilindro non
c'è
altro che semplici carte! » Specifica Lisa mostrando il
contenuto ai
ragazzi.
« Prego una di voi scelga una carta! » Asserisce
poi
Kaito che porge un mazzo di carte aperto a ventaglio verso le sue
compagne di classe.
Una delle ragazze prende una carta. « Asso
di cuore, wha significa che ho un amore corrisposto, magari il tuo?
»
Kaito
con una risata. « Dubito, ma ci hai provato... »
Lisa con la sua
bacchetta picchia sul cilindro per poi far svanire le carte.
«
Adesso non le vedete più! »
Kaito schiocca le dita e fa apparire
il mazzo di Lisa sulla sua mano mentre la carta scelta da Kaito
finisce nel cilindro di Lisa.
« Ed ecco a voi la carta di Kaito!
» Spiega Lisa
« Queste sono le carte di Lisa! » Manifesta
Kaito.
I ragazzo esterrefatti. « Wow siete fantastici!
»
L'intrattenimento continua mentre i due giocano tra di loro
intrattenendo il pubblico così facendo da tenere distante
tutti
mentre loro esprimono in chiara luce la loro complicità.
Rina
guarda tutto da un sedile posto più in avanti dalla loro
parte
opposta.
- Ma
non si
accorgono che Lisa e Kaito stanno giocando e allo stesso tempo
tenendo lontani i loro amici?
Pero'
come fanno ad essere così complici?
Sono perfetti, e io che
pensavo che Lisa fosse perfetta con Alan. Mi rendo conto che Lisa
è
l'anima gemella di Kaito...
E
più me ne accorgo, più ci sto male... Dovrei
farmi avanti? Dirgli
cosa provo? Ho paura che mi rifiuti, anzi dovrà rifiutarmi,
è
fidanzato con lei, non posso intromettermi... Pero'... fa male!
-
Carolyne
ancora chiusa in bagno.
« Henry, lasciami sola, saranno già in
pullman!»
« No... Avanti esci!»
« Smettila per te sono solo
un' attrice da usare per avere Lisa, lasciami stare! »
«
Smettila di fare la bambina! »
« Ma sta zitto, non vali nulla!
»
« Perfino tu non vali! »
« Allora lasciami stare e va con
Lisa o le tue stupide ammiratrici, che vuoi da me! »
« Tu... me
la ricordi...»
« Chi!? »
« Emily... Lei mi ha distanziato
senza veri motivi, anzi c'è un motivo, ma non me lo vuole
dire... e
tu sei così, mi distanzi senza motivi proprio quando... io
provo
qualcosa! »
« Certo tua sorella è; le vuoi bene.
Ma io sono
solo una conoscente, anzi estranea capitata nel tuo mondo di lavoro
...»
« Non sei un' estranea...»
« Allora sarò un' aliena
va bene! »
« Nemmeno....»
« Parla cosa sono per te!? Una
che ti usa vero? Una che vuole da te chissà che cosa, tanto
non ti
fidi di me! »
« Non è così....»
« Senti Henry, piantala
di sfottermi, tanto la verità è questa... Non hai
mai pensato che
io fossi sincera...» Si rialza ed esce. « Io torno
in America!
»
Henry la guarda notando che è con il volto rigato di lacrime
ed occhi rossissimi e chiede preoccupato. « Perché
vuoi tornare
là?!
Hai detto che ti odiano, che Evril ti detesta e così
Britney, perché torni là!? »
« Almeno là ho un lavoro e gente
che mi stima per quella che non sarò mai... »
« Seriamente sei
così sola? »
« A te che importa... Sai ci speravo, ma tu o vedi
Lisa o nessuno... Va bene, tanto ho sempre avuto mille rifiuti.
»
«
Eh? »
« Quanto sei cretino... Non potresti mai capire il cuore
di una ragazza, nemmeno con un libro! Insensibile, spietato senza
cuore, ti detesto! »
Henry la prende per il polso. « Io sarei
senza cuore vero?!
Mi detesti?!
Se è così perché mi dici
queste cose!?
Siete uguali, prima dite che ci siete e poi
sparite; così mamma, papà, Emily e tu... Lo sai
cosa ho fatto
ieri?! Papà mi ha chiamato. L'ho aiutato a fare una cosa di
cui mi
pento amaramente! Ma l'ho fatto... forse per avere stima da
papà e
da mamma?
Forse perché dopo che Lisa mi ha rifiutato io mi sono
sentito smarrito... Per questo ho paura a voler bene, per questo non
mi affeziono... ma tu... Mi hai baciato, mi hai detto frasi stupende,
mi sorridi sincera, hai pianto perché ti ferivo, ma non sei
andata
via e adesso vuoi andartene così perché ti va?!
Io mi stavo
fidando di te! Per poco stavo cedendo...
Emily mi ha lasciato
solo, ma tu sei rimasta no? Oppure mentivi?! »
Carolyne se ne sta
zitto per poi abbracciarlo forte. « Non mentivo, non a te,
mai a
te... Io ero sincera... ma mi odi ora? »
Henry discosta lo
sguarda a terra. « No...»
La bionda si asciuga gli occhi per poi
dire ciò che i suoi ex-fan gli hanno detto. Henry domanda.
« Se io
tornassi a lavorare, resti in questo Stato? »
La bionda ci pensa
su. « Solo se ci sarai tu...»
Henry compone un numero. « Va
bene, dammi un attimo... » Si mette a parlare con una persona
per
poi chiudere la chiamata affermando. « Finita questa gita
lavori con
me a quel film, ho preso la parte del protagonista così non
ti
sentirai sola! »
Carolyne commossa esprime con felicità. «
G-grazie! Perché l'hai fatto, credevo volessi una pausa.
»
«
Perché siamo amici! »
« Seriamente? »
« Sì, Adesso
andiamo dagli altri? »
« Ma mi guarderanno male e...»
«
Senti, anche io sono stato rifiutato dalle ragazze di classe... Ma lo
sai non m'importa.
Perché dovresti crogiolarti per chi nemmeno ti
ha voluto bene? È insensato per me!
Meglio avere un solo amico
sincero che ti dia appoggio piuttosto che mille che solo vogliono
usarti no? »
Carolyne manifesta con voce logorante. « Tu non sai
quanto io sia sensibile, non hai idea di cosa provo! Pensi che sia
facile surclassare, e snobbare gli altri?! Quando lo capirai che
quella che vedi è solo una maschera!
Io ho paura dei ragazzi,
dopo che fui violentata la mia sicurezza vacillò, la mia
tenacia
sparì, ma avevo sostenitori, fan, registi, musicisti, mio
padre che
credevano in me; e così sono andata avanti a denti stretti!
Ho
sopportato la gente attorno a me che mi faceva d'amica per poi dietro
sparlarmi!
La cosa che più odio è essere giudicata male, io
non
voglio nemici, ma inevitabilmente li ho sempre per rivalità
e
invidia.
Nessuno
sa quanti rifiuti ho patito da bambina per aiutare mio padre.
Lo
sai che papà vendette questa gemma che tu mi hai ritornato?
Sai
come vivevamo? All' astrico: dovevamo mangiare cose economiche.
Papà
cercò un lavoro ma mai lo trovò. Allora io per
rivendicare il nome
di mia madre mi buttai nei concorsi. Tre anni interi sono stata
rifiutata dai critici, ma poi studiando, scroccando libri in sale in
cui vendevano libri o edicole, mi sono fatta una cultura sulla
recitazione e canto.
Ma tu che ne sai di queste cose?
A te
che importa sapere di come sono realmente!?
Vi basate solo sull'
apparenza, se snobbo la gente è per paura e metterle in
prova per
vedere se ci tengono a me o meno. Ma nessuno, lo capisce! Evryl,
Britney, e ora i miei compagni di classe...
Avanti ora che lo sai
cosa dici?! »
Henry Rimane senza parole, sconcertato per la
prima volta scopre che in un atteggiamento freddo esiste una grande
fragilità. Non ha mai preso in considerazione il passato di
nessuno,
ma questo per lui, per la sua esperienza è dell'
incredibile. Forse
è per questo che sente di poter versare una parte di lui
verso lei.
Si avvicina ma si blocca, con l'agitazione salirgli e la paura di
osare troppo.
« Quando ero bambino, ho sempre avuto molte
persone vicino a me; Non ricordo bene l'infanzia, ma so cosa accade a
Beika!
Ero a scuola quella per gente dotata d'intelligenza, sai
io da sempre ho un talento innato con i computer, sono specializzato,
posso entrare in qualunque dato segreto tramite programmi inventati
da me.
Questa particolarità è stata notata e i miei
genitori non
ci pensarono due volte a farmi andare in una scuola prestigiosa.
Là
conobbi diversi ragazzi, all' inizio ero assai confuso, ma ero molto
timido, solare, vivace anche se mi chiedevo sempre chi mi mancasse; e
la risposta fu mio nonno. Ma vedi... a quel tempo non ricordai lui, e
così presi i miei genitori come persone che mi accudirono
dalla
nascita.
Andai a scuola e feci amicizia con persone, molte
ragazze erano bramate da me, sapevano chi ero e le loro famiglie poi
fecero di tutto per avere contatti con me e la mia famiglia.
Ma i
ragazzi erano invidiosi.
Un giorno tre di loro mi fecero amico,
ero talmente ingenuo che ci credetti seriamente, erano forse gli
unici miei amici che io frequentai.
Beh, una delle loro amiche
parlava solo con me, e questa era una ragazzina che uno di loro
interessava particolarmente. Ci fu gelosia nonostante io dicessi che
non provavo nulla per quella; ma non mi credettero perché
quella
ragazza parlava solo con me e io gentilmente la trattavo da amica.
Dopo mesi lei mi disse che gli piacevo. La rifiutai senza
pensarci due volte, l'avevo fatto per i miei amici, ma poi te lo
saresti aspettato che costoro mi picchiassero? No...
Mi dissero
di presentarmi in palestra e mi ritrovai solo con i miei amici
più
altri, in poco tempo fui ferito, non sapevo difendermi. Mi dissi
"Perché, io ho agito giustamente, perché mai
degli amici
dovrebbero trattarmi così?" La risposta fu:
perché ho
rifiutato una ragazza che a loro piaceva... Motivo più
stupido non
potevano trovarlo, la verità e che mi detestavano.
Li perdonai
finché non tornai a scuola e là li sentii parlare
malissimo di
me...
Scappai e mi isolai da tutto e tutti. Mia sorella fu
l'unica che mi consolò con la sua dolcezza, lei era l'unica
di cui
davvero potei fidarmi, e fu così che me ne innamorai...
Dirai è
incesto, ma Emily non è mia sorella di sangue!
Lei iniziò a
staccarsi senza dirmi nulla, non smetteva di fissarmi e guardarmi
come io non smettevo di starle appiccicato.
Arrivò un concorso,
i miei mi dissero di farlo, all' inizio non volevo, preferivo di
più
stare al pc e mandare in rovina i computer di coloro che detestavo...
Ma poi papà mi persuase dicendomi che avrei dimostrato il
mio vero
valore.
Dopo un po' accettai, feci quel concorso e fui all'
istante preso nonostante io non sapessi nulla di recitazione;
capì
che papà aveva comprato tutto, ma non m'importava
più nulla, io
volevo solo essere diverso, speciale, non per il mio cognome ma per
le mie qualità!
Divenni subito notato, affinai il tutto con
lezioni, e poi fui mandato in America dove conobbi te... eri
dispettosa, antipatica, non ti sopportavo proprio, ma poi vidi che
piangevi sola davanti ad una teca, tu mi parlasti di tua madre ed io
dopo anni trovai il modo per farti riavere quella gemma.
Poi da
quando divenni famoso, dissi a me stesso che mai più avrei
legato,
che mai più mi sarei dovuto fidare degli altri eccetto:
Emily e
Lisa.
Per questo mai ti ho detto di me, e ti allontanai, per
paura pero'... Mi sono affezionato, ti voglio bene... Io non ti uso
più, non potrei mai con una ragazza così pura
dentro, hai fatto ciò
che feci io, non posso detestarti, perché entrambi abbiamo
subito
una violenza fisica! »
Termina tremando con il cuore che sente
leggermente aprirsi a nuove emozioni che lo rendono debole., Si sente
scoperto, denudato delle sue più grandi protezioni e muri
mentali.
Carolyne manifesta con un abbraccio. « Anche io ti voglio
bene!
»
Di nuovo lui ha questo irrefrenabile battito di cuore che gli
fa salire il sangue al cervello, ancora una volta ha le gambe che
tremano con una sensazione di quiete interna. Per la prima volta poi,
sente il profumo dei vestiti di lei che sanno di menta peperita, la
menta che lui ama da sempre.
Senza rendersene del tutto conto, le
dà un bacio sull' orecchio destro della bionda.
Lei si gira e lo
guarda con occhi azzurro acqua che solo ora lui si rende conto che
sono meglio di quelli di Lisa.
Alza una mano e le dà due carezze
sui capelli sentendoli così lisci setosi, dolci con un
profumo di
shampoo ancora intanto....
Ci gioca mentre non smette di
guardarla.
« H-Henry... smettila che combini? » Esprime lei
tutta rossa in volto con espressione confusa e mezza spaventata.
Accorgendosi di ciò, si blocca e subito la discosta da
sé per
poi cambiare argomento. « Nulla... andiamo! » Le
mette la mano
sulla sua spalla sinistra mentre lui sta a destra trascinandola
fuori.
Solo a toccarla ha paura di scattarsi, mentre sue mani
ribolliscono di puro calore che ha quasi timore di squagliarla.
Loro
camminano raggiungendo l'uscita senza proferire parola, e poi
entriamo nel pullamen.
Nessuno li guarda e loro passano con
sguardi forse fin troppo evidenti che sono in pieno stato emotivo.
Si siedono all' ultimo posto.
Henry prende il suo cellulare e
ascolta musica.
Carolyne invece risponde alle chatt dei suoi
ammiratori mentre il suo amico inizia ad osservarla notando di come
è
tesa.
*
Appena Ran va a fare la spesa, lui ne approfitta
per parlare con Agasa.
« Dottore cosa hai scoperto di loro?»
Il
dottore, prende da dietro un computer, un fascicolo con le
informazioni dei padri di Lisa e Kaito.
« Ecco qui... Pare che i
padri dei due ragazzi fossero amici d'infanzia, in più erano
compagni di banco di tuo padre!»
Lui stupito aggrotta gli occhi.
« Mio padre?
Forse sa qualcosa... » Prende i fascicoli per
domandare. « Cosa ha scoperto d' altro? »
Agasa esprime con fare
da saputello. « Ho dovuto contattare alcuni della loro classe
che li
conoscevano, e ho saputo molte cose: Questi ragazzini avevano creato
una squadra per cercare una pietra misteriosa pero' in pochi mesi,
smisero le ricerche e non se ne parlò più!
»
Il detective, pone
una sua teoria. « Forse si erano immischiati con qualcosa di
più
grande di loro ed sono stati costretti a smettere, non pensa?
»
«
Lo sai, quando ero ragazzino si parlava di una leggenda! »
afferma
Agasa rammendando il passato.
Anche se Shinichi non creda ai miti,
sente che potrebbe essere inerente a tutto quindi acconsente la sua
spiegazione. « Mi dica tutto! »
Agasa si schiarisce la voce. «
Hai presente la pietra filosofale? »
il giovane, socchiude un po'
gli occhi. « Oh sì, Ran mi ha fatto una testa come
un pallone sui
film di Harry Potter; e beh cosa c'entra? »
«Rispetto al film,
la legenda parla di una pietra magica in grado di donare
l'immortalità a chi ne usufruirebbe! »
l giovane fa una risata
ed esprime con scetticità. « Ma per favore, non
esiste nulla di
simile, chi mai potrebbe crederci?! »
« I signori Elison e
Kuroba ci credettero!
Ti spiego: Questa pietra è a forma di
diamante che se la esponi ai raggi lunari emette un brillio rosso
fuoco;per questo molti la chiamano Akatsuki, ma il suo vero nome
è
Pandora!
Per trovarla bisogna unire le pietre dei sentimenti che
sono più piccole a forma di gemma. Esse hanno i colori
giallo,
viola, rosso , nero e verde reagiscono ad una sola pietra colma dei
sentimenti d'amore ma anche di paura.
Si dice che il rosso
corrisponde al amore, il giallo alla paura, il nero alla depressione,
il viola alla fantasia o libertà, e il verde alla gelosia e
all'
invidia. Sono colori del centro del cuore umano; chiamate
emozioni.»
Shinichi Trattiene le risate, cercando di essere
serio. « la pietra dei sentimenti? Non è un po'
troppo romantica
come cosa? »
Agasa esprime. « La pietra dei sentimenti è una
gemma senza valore espresso, destinata ad una coppia d'innamorati che
mai avrebbero potuto incontrarsi e amarsi... Questa gemma è
una
benedizione e maledizione; benedizione perché se la pietra
avesse i
colori dell' amore potrebbe rendere la coppia empatica sia a livello
d'animo e pensieri; mettiamo che diventerebbero un po' sensitivi
verso l'uno nell' altro; non so il senso, ma chi la possiede avrebbe
in esso pure una maledizione: mille ostacoli dovrebbe affrontare per
tenere almeno un anno la gemma dal colore dell' amore. »
Sempre
di più Shinichi si annoia, non comprende come questo possa
entrare
nei suoi interessi.« Dottore, lo sa che è follia?!
»
« È
magia di due anime fuori dal piano del destino! »
« Non ha
senso! »
« Infatti, è una legenda collegata alla pietra
Akatsuki. Pero' potrebbe esistere! »
« Ah sì, e dove si
troverebbe?! »
« Non ne ho idea, ma so che può' crearsi solo da
un portafortuna e poi, se i due sono dentro un incantesimo e
versassero lacrime contemporaneamente sul portafortuna manifestando i
loro veri sentimenti, creerebbero la pietra del cuore o dei
sentimenti; in realtà ha diversi nomi d'interpretazione.
»
« Ma
si rende conto che è pura fantasia, anzi sembra la storiella
di un
anime d'amore per legare due ragazzi; che sciocchezza!
Esiste
solo la logica, la magia non esiste; infatti Kid e Seya usano trucchi
magici con dentro la logica.
Non esistono streghe reali e così
la magia vera... » Esprime con convinzione. E aggiunge.
« Tornando
a cose serie, io sospetto che Kaito sia Kid, e così pure per
Lisa in
Seya. Se mettiamo che i loro padri cercavano una pietra e li
collegassimo ai due ladri forse Kid cerca quella pietra che cercava
suo padre da ragazzino! Infatti lui quello che ruba, lo espone alla
luce della luna e poi li ritorna... »
« Non hai prove che loro
siano quei ladri! »
« Invece sì! Sono settimane che controllo
le mosse di quei due alle spalle di Ran.
Allora, Kid non si è
fatto più sentire da quando è stata a casa dei
Thompson! E guarda
caso, Kaito e Lisa hanno dormito cinque giorni, e di Seya e Kid
nemmeno l'ombra. Adesso Kaito e Lisa sono a Gunma in gita con la
scuola! Se i furti ricominciano appena loro torneranno o a Gunma,
avrò sempre più conferma che loro sono Kid e
Seya!»
« Senza
prove vere, saranno solo supposizioni»
«Sì, ma ti giuro che se
Kuroba e Elison sono loro, farò quanto è in mio
potere per
sbatterli in prigione. Mi dà suoi nervi chi mi prende in
giro! Ero
ad un punto per incastrare Lisa con la sua mano coperta, arriva
Kuroba e magicamente tutto salta; che rabbia, non volevo crederci!
Quella furbetta si è salvata, sono sicurissimo che aveva il
taglio che ho visto su Seya! »
« Senti, prima di dire di volerli
catturare, dovresti sentire perché rubano. »
« Eh no, non me li
difenda!
Rubare è un reato, quelli manco si accorgono che creano
danni rompendo vetri e porte senza pagare poi.
Sono minorenni, la
loro pena sarà bassissima, anche perché non hanno
mai rubato senza
ritornare le cose, ma una punizione per capire i loro errori devono
averla.
Io non sono cattivo, sto solo dalla parte del giusto! »
«
Forse hanno i loro motivi per nasconderlo. »
« Ma cosa per
quella legenda?!
E perché mai dovrebbero volere una pietra che
dona l'immortalità; sempre che esista!
A me pare una forma di
bramosia di potere. »
« Non è detto... Ma sono solo illazioni.
»
« Esatto! » - Per
ora...-
Ran
Esce, va a comprare un po' di cibo per preparare il pranzo. Mentre
finisce di pagare la spesa, trova Sonoko che corre urlando. «
Maledizione a quel tipo da sbavo che mi ha salvata, non
arriverò in
tempo per l'ora di musica!
« Sonoko! » Urla Ran con in mano la
borsa della spesa.
La bionda si ferma. « Ah ciao Ran, stavo
andando a scuola! »
« Io oggi salto, sai ho avuto molta paura
alla sentenza! »
Sonoko le dà una pacca sulla spalla. « E su
che il tuo Homes ti ha difeso alla grande! »
Arrossisce. « Non è
il mio Holmes! Scema! »
« Eh sì, tu e lui legati dal destino,
ah... magari trovassi uno anche io! »
« Dai lo troverai! »
«
Io prima sono stata salvata da un ragazzo, ci credi era abbronzato
con un fisico che è da sbavo! I suoi occhi trasmettono
fascino e
sicurezza, ha labbra carnose ed è vestito da ragazzaccio,
sembra il
capo di una band di teppisti. »
« E dove l'hai incontrato? »
Domanda curiosa.
« Stavo passeggiando tranquilla, a massaggiare
con mamma poi arrivò una macchina che mi stava per prendere
in
pieno. Qualcuno poi, mi prese e mi porto in salvo con un salto per
portarmi lontano dall' auto. Io quando ho sentito quella stretta, ho
provato spavento, ma poi ho visto quel giovane e... mi sono
innamorata di lui! È stato un colpo di fulmine, quanto darei
per
sapere il suo nome! »
« Magari un giorno lo rincontrerai »
«Io
ero imbambolata e lui se ne andò via dopo avermi salutato.
Ah, beata
te e Lisa che avete trovato l'amore della vostra vita; vi invidio!
»
« Ma che dici, Lisa è ancora instabile con Kaito!
»
«
Pero' Lisa può' parlarci, io con quel fusto che mi
salvò, non avrò
più un dialogo... Uffa voglio rivederlo! »
« Eh -eh -eh... Dai
se sarà il destino lo rivedrai! »
« Mmm... hai ragione, senti
mi dai il numero di Lisa voglio chiamarla e vedere se con Kuroba ha
fatto progressi, ti dirò mi sta a cuore; è molto
dolce e timida,
pero' non credo mi reputi sua amica...»
« Ma che dici, ti parla
sempre; dai tieni. » Le passa il numero di cellulare di Lisa
così
Sonoko la chiama.
*
La classe arriva al museo, tutti i
ragazzi si mettono vicini sia a Kaito e Lisa per parlargli formando
una fila di venti persone totali.
Kaito e Lisa pensano a quanto
loro resisteranno prima di esplodere.
Arriva una chiamata.
«
Chi ti chiama a quest'ora, sono appena le 10.00! » Asserisce
Kaito
guardando il display del cellulare di Lisa.
« Non so, non ho mai
visto questo numero. » Si affretta a rispondere.
« Pronto?
»
Sonoko assieme a Ran. « Lisa, ciao! Come stai? »
«
Sonoko?! Bene, ma come hai il mio numero? »
« Ah beh, Ran me
l'ha dato ti dispiace? »
« Ma no, sei mia amica! Dimmi tutto »
«
Come stai, hai novità con il tuo amore segreto? »
Lisa
arrossisce balbettando. « S-S-onoko ma.. che stai a dire!?
Novità,
beh ecco... che intendi?»
« Parlo di Kaito, allora ti ha detto
qualcosa, vi siete baciati? »
Kaito osserva Lisa un attimo
sentendo che ha gli occhietti a pallini fissi con un rossore in viso
che la rende una pelle rossa. « Con chi parli
furbetta?»
Sonoko
che sente a distanza la voce di Kaito asserisce. « Wow, bene,
lo hai
vicino, allora siete in sintonia eh-eh »
Lisa risponde strizzando
gli occhi. « Ecco... Sì è con me, ci
parliamo ehm...Beh ecco...
Kaito ed io ci siamo fidanzati ieri! » Esprime in un solo
fiato.
Sonoko a bocca spalancata. « Wow!
Kaito alza le spalle
asserendo. « F-Fidanzati?! Ma...!-
« Ma è così! » Esprime
Lisa con occhi tremanti.
« S-sì... tranquilla. »
«Sonoko
con voce da pettegola. « Oh e così Lisa ha Kuroba
come ragazzo,
susu come vi siete dichiarati voglio i dettagli ! »
Lisa
arrossisce pensando. - Non
avrei problemi se fossi sola, ma qui ci sono venti persone ad
origliare! -
«
In verità non so... è successo per
caso...»
« Che significa?
Dai non vergognarti, non dirò nulla a lui! »
Kaito ruba il
cellulare di Lisa. « Ciao, che stai dicendo a Lisa per farle
dire
cose simili? »
Sonoko spezzata esprime. « Volevo sapere come vi
siete scoperti di amarvi. »
« Dichiarazione punto. -
«
Finalmente,
non immagini come piangeva per te in classe da me e da Ran quando tu
la rifiutavi. »
« Come, lei davvero stava così?»
« Eh sì
specie a S.Valentino, dovresti trattarla bene, Lisa è una
ragazza
fantastica, le voglio bene! Non farmela più soffrire!
»
« Ah...
ok...»
Lisa
riprende il cellulare e domanda. « Sonoko, hai capito?
»
« Si
cara, se ti fa qualcosa chiamaci che lo conciamo per le feste, ah
senti appena torni usciamo insieme con Ran? »
« Sì volentieri,
mi passi Ran mi manca molto! »
Sonoko passa il telefono a Ran. «
Pronto, Lisa? »
« R-Ran, come stai? Mi sei mancata tanto! »
«
Anche tu, che mi racconti di nuovo, hai imparato a sciare? »
«
Oh beh, un po' mi ha insegnato Kaito, è così
bravo e molto
paziente, pensa che piangevo perché non ce la facevo!
»
« Ti
avrei voluta vedere, sono felice che vada tutto bene tra voi, perfino
io con Shinichi vado d'accordo, » Gli racconta della storia
della
seduta avuta prima .
« So come stavi, ma sono felice che hai
passato quel momento. Adesso devo andare che siamo dentro un museo,
ciao! »
Lisa spegne la chiamata con un sorriso.
Arriva
Rina che domanda. « Chi è Ran e Sonoko? »
Lisa risponde. «
Sonoko è una mia amica, e Ran è la mia migliore
amica! »
Rina
contesta. « E Sara!?»
« Beh anche lei lo è...»
- Anche se non ci sentiamo da un po' -
Prende
il cellulare per scrivere un messaggio a Sara. -
Ciao Sara come stai?
È da tempo che non ti sento.
-
Rina
si mette a parlare con Kaito istigandolo al litigio con scuse
assurde.
I ragazzi invece se ne approfittano per parlare con Lisa
dei loro interessi.
Henry e Caroline se ne stanno ancora in
silenzio a guardarsi attorno stando vicini uno fianco all' altro.
Aoko invece, assieme ad Akira continua a scherzarci pero'
Alan decide d'intromettersi e di mettersi alla sinistra di Aoko
facendola sentire un po' in soggezione.
Entrano nel museo e
dopo che tutti ascoltano la lezione suoi quadri e sculture, arrivano
al reparto più ambito da Kaito e Lisa che subito si mettono
a
guardare con attenzione i gioielli esposti nelle teche.
Manifesta
con occhi interessati Kaito. « Furbetta, quel'' ametista
viola è
bello, che ne pensi? »
Lisa lo osserva e contesta. « Secondo me
non è molto brillante, che ne dici di quel zaffiro color blu
mare?
»
« Non mi convince, ha un po' di opacità!
»
« Già, ma
altro non c'è che m'interessi... vedi qualcosa
d'interessante? »
«
Nulla, siamo sicuri che siano veri?. »
« Non saprei, a me non
sembrano... »
I due delusi ascoltano la lezione.
Arriva
un messaggio sul cellulare di Lisa, lei lo prende e lo legge
–
Ciao,
Lisa. Io sto bene, sono felice che mi hai riscritto; credevo non mi
avessi perdonata per quella volta.
Che mi racconti, va
tutto
bene? -
Lisa
scrive un messaggio di risposta.
Aoko guarda i gioielli
chiedendo ad Alan. « Alan per te Kid e Seya potrebbero mai
interessarsi a roba simile? »
« Ah non ne ho idea, forse sì,
tanto a loro basta che abbiano valore no? »
« Sì, infatti!
Peccato che Kid non operi a Gunma, sarebbe ottimo per potergli
parlare. »
« Mmm... già infatti, Ah senti come mai prima
ridevi
a crepapelle con Akira? »
« Ah sì, mi mostrava dei video
divertenti, devo ammetterlo è proprio simpatico,
è energico,
spiritoso, con lui è uno spasso. »
Alan un po' con timidezza
chiede. « Quindi sei sua amica ora? »
« Sì, mi ricorda Kaito!
»
« Ah... capisco... » Cerca di sorridere ma si sente
come se
qualcosa stesse perdendo, il problema è che non capisce cosa
sia.
Aoko gli va vicino. « Dai su, troverai anche tu chi ti
farà
stare bene! »
Alan la osserva pensando. - E
se fossi tu, cosa mi diresti?
No,
mi basta averla come amica... ma perché sto così
allora, devo
essere contento, ma non lo sono...
-
Aoko torna a fissare i gioielli pensando. - Chissà
chi sarà colei che Alan amerà in futuro, devo
ammettere che un po'
sono gelosa, ma in fondo lui non ha nessuna che gli sta dietro
eccetto Rina ma non si amano. Pero' mi sento un po' strana quando sto
sola con lui, mi viene voglia di allontanarlo, come se ne avessi
paura; ma non penso di essere spaventata da lui. Eppure con Akira non
capita, forse perché lo vedo come ragazzo qualunque? Ma che
penso?!
Alan è solo un amico stretto... certo mi ha consolato, mi ha
rincuorato, mi sta aiutando, mi diverto, mi fa sorrisi sinceri,
è
bello... ma è solo amicizia! -
Arriva
l'ora di pranzo e Kaito e Lisa si mettono a pranzare.
« Che ti
sei preparato? » Domanda Lisa curiosa a vedere Kaito con cose
prelibate.
« Preparato? Non esagerare, ho comprato!
Uhm...
vuoi un po? »
La
fanciulla accetta così si mette ad assaggiare i dolci.
« Sì, buoni
hanno la crema! »
Kaito la osserva e si lascia sfuggire una
risata in quanto la ragazza si sporca il faccino di lievito.
«
Quanto sei pasticciona! »
La ragazza domanda ingenuamente. «
Perché? »
« Aspetta. » Prende una salvietta e gli pulisce il
viso.
Arriva Rina assieme a tutti gli altri che chiedono. «
Possiamo pranzare con voi? »
I due ragazzi un po' seccati. «
Fate pure... »
Rina si mette vicina a Kaito.
« Hei Kaito ti
va di provare i miei onigiri, li faccio, sempre sono la mia
specialità! »
Lisa domanda. « Wha, posso anche io, mi
piacciono! »
Rina
con un sorriso. « Sì certo » Apre il
cesto per poi dare due Onigii
ai due ragazzi.
Kaito assaggia per poi commentare. « Wow, sei
meglio di Aoko! Buoni! »
Lisa esprime. « Tu si che sei brava,
sei meglio di mamma! »
Rina
arrossisce dai complimenti. «
Non è nulla di ché... » mentre
medita. -
Mi ha fatto un complimento! Sono così contenta! -
Kaito
parla un po' con tutte ridendo e scherzando e così Lisa,
anche se
lei sta nel silenzio e risponde solo a domande annuendo flebili
Sì e
No.
Carolyne
e Henry si mettono vicini.
« Guarda ho comprato un po di dolci,
ne vuoi un po? »
Henry nega. « Mi spiace io detesto i dolci, non
mi piacciono! »
Carolyne un po' delusa. « Io li amo
tanto...»
Henry asserisce. « Guarda che poi perdi la tua linea
se ne mangi troppi... Ma fai come ti pare! »
« Se non ti
conoscessi, direi che non vuoi che ingrasso! »
« Tsk... non
esagerare biondina! »
« Rossiccio petulante! »
« Ragazzina
piangente.! »
« Senza cuore! »
« Falsa.»
« play boy
»
« mmm... ma sta zitta. »
- Non posso mica offenderla seriamente... -
Carolyne
se ne sta zitta e mangia e così pure Henry che tocca solo
del riso.
Arriva il pomeriggio e dopo pranzato i ragazzi vengono
lasciati in libertà per andare a comprare i souvenir.
Lisa
sempre circondata dai suoi “amici” viene invitata.
Lei non sa
cosa fare, vorrebbe non accettare ma non vuole farsi antipatica,
così
da uno sguardo a Kaito anche lui nella stessa situazione.
« Mi
dispiace, ma io sto da solo/a» Esprimono i due con una scusa.
Si
allontanano per le strade senza guardare né i negozi e i
passanti.
- Ma
che noia, sono sola e
non ho voglia di fare nulla... Io voglio stare con Kaito senza
quelli, ma perché devo essere così sfigata! Ma
nemmeno fossi
vestita da Seya! - Pensa
Lisa con le mani in tasca mentre attraversa la strada.
Kaito
cammina con le mani in tasca pensando.
- Che
sfortuna, l'unico momento in cui finalmente dopo ore posso starmene
solo con Lisa deve essere infranto per colpa di quelle; ma come
glielo dico che mi soffocano?! E poi ,pure Rina mi sta addosso... Ma
che ho fatto di male per avere una sfortuna simile, fossero due
ragazze no sono ben dieci! Ma nemmeno fossi vestito da kid! -
Lisa
entra in un negozio dalla parte anteriore. Trova molti articoli sia
di casa e d'intrattenimento. Guarda a destra e trova dei peluche che
li prende per poi abbracciarli pensando che siano troppo tenerelli.
Si gira a sinistra e trova dei modellini di plastica, alcuni
ispirati ad Halloween altre invece i Cosplay.
Passa avanti e
trova dei pastelli e colori. Li compra assieme ad un cartoncino di
disegno perché gli è venuta voglia di disegnare.
Kaito
entra in un negozio dalla parte posteriore. Si guarda a destra e
trova dei CD di musica, li legge per poi riporli ai loro posti.
Guarda a sinistra per trovare dei videogiochi, di cui uno gli
viene quasi l'istinto di comprarlo.
Va avanti e trova un gioco
importante per la sua collezione, senza pensarci lo compra per poi
cercare un posto isolato e giocarci.
Lisa cammina finché non
trova un posto con un prato e una bella vista panoramica di un
ruscello.
- È
perfetto! -
Kaito
cerca un posto fuori dalla caoticità della città,
fino a trovare un
luogo tranquillo. Fa qualche passo ed intravede Lisa disegnare.
-
Non posso
crederci, Lisa è sola, e
pure io; che fortuna! -
Si
avvicina alle spalle per poi farle comparire un fiorellino che le fa
smettere di colorare dato che prende l'oggetto e alza la testa
vedendo il viso di Kaito vicinissimo al suo che gli fa un sorriso a
denti.
« Ciao furbetta. »
Lisa perde l'equilibrio cadendo di
schiena sulle gambe del ragazzo. « Ah.. mi fai prendere
spaventi tu!
»
« Hai atteggiamenti così infantili ma dolci.
»
« È un
complimento o una critica?»
« Mah, chi lo sa, forse sono
critiche o complimenti? Immagina, a te riesce bene usare la
fantasia!»
« Allora li prendo come complimenti! »
« Ok, che
stavi facendo? »
« Disegno, tu che ci fai qui? »
« Gioco!
»
Kaito si siede vicino a lei per poi guarda il disegno di
Lisa. « Sei veramente brava! »
La castana arrossisce. « Tu
dici? Ora che ci penso la me stessa del futuro era una pittrice vero?
»
« Sì, ma secondo me dovresti fare un corso di
disegno! Hai
talento e te lo dice uno che di disegno non capisce nulla! »
«
Grazie, Lo sai non pensavo che ti avrei rincontrato sono assai felice
ora! »
« Anche io, più che altro io non volevo lasciarti
sola,
ma non potevo fare altrimenti. »
«Per le tue amiche... Anche io
ho dovuto, ho paura di ferirli, ci tengono tanto a me...»
« Io
non è che ho paura a ferirle, ma non voglio finire con
l'essere
ignorato dalla classe, già i ragazzi ce l'hanno a morte con
me
perché non ci parlo mai e ora perché sono cotti
di te. »
« E
così le ragazze con me che sono cotte di te.
Beh non compri
qualcosa per Jii o tua mamma? »
« Andiamo insieme a comprare
qualcosa per i nostri famigliari? »
« Sì, d'accordo, ma se ci
beccano insieme potrebbero prendersela! »
« Giusto, beh, ho già
un idea! »
Kaito si alza per poi travestirsi da un altra persona
con i capelli biondo cenere.
« Che ne dici, mi riconosceranno?
»
Lisa si alza per poi prendere la sua bacchetta magica ed
abbagliare il posto di luce per poi trasformarsi in una ragazza con i
capelli neri e viso con lentiggini poi aggiunge degli occhiali.
«
Ecco, che ne pensi di me? »
« da ragazza bona sei passata a
ragazza senza bellezza?
Tu sei una maga!.»
« Guarda che anche
tu non sei bello così! Prima eri da sbavo adesso invece
bah.. almeno
nessuna ti guarderà!»
« Devo sembrare anonimo no? E poi modula
la voce, se no ti si riconosce! »
« Sì ok...»
I due si
tengono per mano per poi entrare nei negozi per comprare i souvenir
per la loro famiglia. Durante il tragitto, intravedono i loro
compagni. Lisa e Kaito fanno finta di non conoscerli per poi
superarli mentre si sentono.
«
Uffa, Kaito mi manca...»
«
A me Lisa, chissà dove sono finiti...»
«
Non so... »
Lisa
arrossisce mentre Kaito accelera il passo per poi uscire dal negozio.
« Io mi sto stancando di quelle...Ma perfino se non ci siamo
ci
pensano!? Cosa è un incantesimo, mio Dio nemmeno ci
conoscono, anzi
non sanno nulla di noi e hanno una cotta?! Ma non siamo più
alle
medie! »
« Ringrazia Akako e questo ciondolo... Io penso sia
questa la causa!»
« Akako!? Che intendi?
E poi quel
ciondolo, cosa è perché ha cambiato colore? Prima
era verso il nero
adesso è oro e rosso perché? »
« Akako mi ha detto che questo
ciondolo è una benedizione e maledizione allo stesso tempo!
Io
non so il motivo, ma non riesco a separarmene, quando voglio
toglierlo e metterlo in un cassette qualcosa mi ferma, e non lo
faccio.
La strega mi disse che è una maledizione in quanto ci
avrebbero dato mille ostacoli, ma benedizione in quanto ci avrebbe
reso più come dire empatici! »
« Empatici? »
« Ti ricordi
che quando ho avuto la febbre tu l'hai avuta?
Ti ricordi che ci
siamo svegliati la stessa ora e giorno?
Ti ricordi ieri che
sentivi in un solo sguardo come io stetti male?
E ti sei reso
conto di come ci incontriamo per strada!? »
Kaito ci pensa su. «
quindi come si può' togliere via questa maledizione?
»
« Non lo
so, e Akako non me lo ha mai detto, quindi ora che vuoi fare; mi
reputi pazza? »
« Ma tu sei pazza, lo so da quando litigai con
te la prima volta! Pero' se sei così empatica con me non
è un bene?
Io non ho mai detto che odio la magia, mi da solo fastidio il
come viene essa usata.
Ad esempio Akako è una strega, ma è
perfida, hai visto che magie fa?
E così Emily che sacrifica vite
umane per avere dei poteri. Io la trovo ingiusta come cosa...»
«
Per me la magia è una manifestazione del proprio essere.
Akako
non è perfida se lo fosse mai mi avrebbe creato un ciondolo
per
proteggermi.
Io questo ciondolo lo reputo il fulcro del nostro
amore! Tu che ne pensi?
« Che sei una romanticona, ma te lo
concedo, senza quel ciondolo mai più ti avrei riavuta
indietro... Lo
sai ti confesso una cosa, quando ero nell' incantesimo di Emily dopo
che tu mi avevi dimostrato che ti saresti sacrificata per me, mi
liberai da quel incantesimo, e quel demone che prese il possesso del
mio corpo mi disse “ Solo l'amore poteva spezzare
l'incantesimo “
A quel punto ho compreso che tu ed io ci amiamo, ma era tardi, tu eri
già svenuta finita in coma e ho versato vere lacrime per te.
»
«
Anche io, tu non lo sai, ma quando mi ricordai di te ho pianto
lacrime che finirono sul mio ciondolo e poi sono tornata... Quelle
tue lacrime erano andate nel ciondolo lo sai? »
« Che intendi
dire? »
« Se usassi la fantasia direi che il ciondolo ha
assorbito i sentimenti nostri donati da semplice gocce d'acqua
intrinseche di emozioni. »
« Sei proprio una romanticona... Ti
amo, da impazzire! » conferma lui senza pensarci su.
« Anche
io, grazie e scusami se sto sempre con quelli; ma ti assicuro che non
ci bado molto! »
« Lo so, perfino io non ci bado a quelle, anche
se Rina ti dirò, mi sta infastidendo con il suo modo di
mettersi al
centro dei miei pensieri! »
« Seriamente non finirà come
facesti con Aoko?! »
« Non dirlo nemmeno per scherzo!
Con
Aoko non mi ci ero fidanzato. I primi giorni, la trattavo da amica
anche se mi piaceva molto, poi sì lo ammetto il litigare con
te, il
vedere che tu eri come me ti ha reso interessante ma tu chiaro!
Rina
non è una prestigiatrice, non sa il mio segreto e mai mi ha
salvato
come hai fatto tu! In più è una detective che
vuole catturarmi,
sveglia quanto Shinichi; non potrebbe mai interessarmi e poi anche se
Rina mi parlsse o litigasse con me, non farebbe che ottenere
tutt'altro che amore; lo so cosa cerca ma non glielo
concederò!
Mi
basti tu come pazza, non ho bisogno di un' altra!
E poi se la
tratto bene è solo perché è tua amica,
se no già l'avrei
allontanata come feci con Caroline!
Vuoi che dico a Rina come
stanno le cose? »
Lisa fa un flebile sorriso, le sue ansie
svaniscono. Fa una risata. « Gli errori che facesti li stai
evitando, sei diventando un bell' ometto! Comunque non dirglielo, poi
non si fermerebbe più! »
« D'accordo, come vuoi! »La prende
per mano portandola lontano da tutto e da tutti per ritornare
sé
stesso.
Lisa non capendo fa lo stesso. Appena torna sé stessa
riceve un bacio a labbra da Kaito.
Lisa trasale ma ugualmente ci
rimane attaccata sentendo poi che lui la sposta verso un albero.
«
K-Kaito... ma che combini? »
« Shh... Non potrò baciarti
stasera e lo so... quindi ne approfitto ora. »
Lo stomaco della
ragazza fa in subbuglio, la sua pelle diventa estremamente sensibile
mentre i suoi occhi trasmettono puro amore che lo manifesta
baciandolo stavolta a lingua sino a raggiungere le sue
profondità
del palato.
Kaito abbassa le mani ai fianchi della fanciulla per
poi portarla sempre più a contatto con il suo corpo. Lui
mette una
mano sul seno della ragazza, e lei si lascia fare senza opporre
resistenza.
Intanto il ragazzo le bacia le orecchie fino a
scendere al collo. Lisa si lascia sfuggire un leggero gemito. Riapre
gli occhi. « K-Kaito smettila... »
« No, stavolta non siamo
solo amici.... » Contesta con voce seducente che fanno
sciogliere la
ragazza.
Lisa lo ribacia con foga e passione, mentre lei inizia a
toccarlo, così pure lui fa lo stesso con lei. L'eccitazione
va alle
stelle così tale che cominciano ad avere respiri pensanti.
Solo
quando riaprono gli occhi e sentono il vento del posto capiscono di
aver esagerato.
« Meglio che torniamo dagli altri...» esprime
Lisa con voce soave.
« Già, » Mentre lui pensa. -
che autocontrollo che devo tenere adesso, solo perché siamo
fuori,
in una città diversa!
E poi tra poco sarà circondata da quei
ragazzi... già e se uno la sfiora io non so che combino,
credo che
mi farò odiare dalla classe pur di tenere Lisa tutta per
me...
Accidenti è solo il momento, risanati, scommetto che lei
nemmeno
pensa queste cose. -
Anche
Lisa fatica a calmarsi riflettendo. - Lo
voglio, Dio se lo voglio, se non ero in strada lo spogliavo,
maledizione perché adesso devo controllarmi, ma so che se
una ora me
lo toccasse credo che le farei del male.
Cavolo ma tra poco sarà
circondata da Rina e le altre?! No,no, non devo essere gelosa, pero'
come posso non ingelosirmi sono sempre una femmina ma l'ho promesso,
non posso fare nulla... non posso proibirgli di avere
amiche...
Controllati cavolo, non sei una bambina! -
Appena
tutti li vedono gli fanno mille domande su come mai erano insieme.
Kaito con freddezza risponde. « Incontrata per
caso...»
Lisa
afferma. « E-E-E poi è il mio ragazzo, che
c'è di male!? »
Tutti
stanno zitti sull' argomento per poi fare finta di niente e riparlare
con loro amichevolmente.
Kaito guarda Lisa circondata dai suoi
compagni. Si morde la lingua per poi distogliere lo sguardo. -
Frenati,
non fare nulla... Ma
perché devo stare così?-
Rina
si mette vicina a Kaito riuscendo a monopolizzare il dialogo rispetto
alle sue compagne.
« Hei che ti prende, lo sai che sei tutto
rosso? »
« Eh già, può' succedere quando si ha
freddo... »
«
Già pure a me succedeva! »
« A te succede solo quando parli con
me... Di un po' Alan non c'è più nei tuoi
pensieri? »
« Ma che
dici, prima sono andato a parlargli! »
« Sì eppure ti stai
appiccicando a me, lo sai che sei sospetta! »
« Ma non fare il
detective con me! Semplicemente non ti sopporto e così ti
faccio i
dispetti! »
« Vuoi vedere che ti faccio cambiare idea! »
«
Eh? »
Si lascia scappare un ghigno. « Nulla...»
« Ma che
intendevi dire? »
« Lascia perdere, hai la fortuna di essere
amica di Lisa. »
Rina pensa. - E
questo cosa c'entra? Io non capisco, ma perché per un attimo
ho
avuto paura di lui?
Lo dicevo che è influenzabile, gioca con il
mio cuore solo usando degli atteggiamenti arroganti, e io stupida
pure ci casco! Ma perché deve piacermi questo tipo, io non
capisco
cosa c'è che mi piace di lui? -
Lisa con i ragazzi.
«
Hei Lisa, che hai comprato ai tuoi? »
«
Un po' di cose, una scatola d'incenso, una tazza e altri articoli
culinari. »
«
Tua madre ama a cucina? »
«
Sì... »
«
Wow, e tu come te la cavi? »
«
Io.. ehm... non saprei, il massimo che so fare è il
cioccolato... ma
dopo mille tentativi non subito... »
«
Wha, ce
ne prepari un po? »
«
C-Come!? »
«
Sì, potresti fare dei cioccolatini per noi! »
«
S-S-Scherzate vero, io non sono capace a... farli! »
«
Basta
che li fai con le tue manine, allora vuoi? »
-
NO, NO , NO!! - Pensa
lei strizzando gli occhi « Va
bene... »
- Idiota, scema,
stupida, perché hai accettato!
Basta questi ci stanno provando
con me! -
Va
da Kaito. « K-Kaito, vuoi anche tu della cioccolata da me?
»
Il
ragazzo. « Ovvio, ma che intendevi con anche tu? »
- Non
sarà così scema da fare un dolce per altri no? -
«
Ehm...sai, gli altri ragazzi vogliono un cioccolatino fatto da me!
»
« Ah, ma certo....
Lisa ti va di andarmi a prendere una
bibita? » - Ah, troppo buona
questa ragazza... -
«
Ok, » Kaito le dà i soldi.
Poi si avvicina ai ragazzi asserendo
con tono d'avviso che crea tensione. « Possiamo parlare?
»
I
ragazzi perplessi si guardano. « Sì... »
Kaito mette le mani in
tasca per poi dire con fermezza. « Cosa cercate di fare con
Lisa! Va
bene che le parlate, va bene che la allontaniate da me... ma avere un
dolce da lei, non vi pare di profittarvene? »
«
Ma sei geloso? »
«
Geloso? No semplicemente sono furioso; è diverso!
» Esprime
fulminando i ragazzi.
«
E
perchè solo ci parla? »
«
Io non sono qui per parlarvi degli atteggiamenti di Lisa, ma dei
vostri. Vi state approfittando della sua bontà e allo stesso
tempo
della mia pazienza; io vi ho avvisato! »
«
Non stiamo facendo nulla, tu sei troppo possessivo! »
«
Pensatela come vi pare, se non sarò io a farvi smettere ci
penserà
lei! »
«
Ma se è così dolce non farebbe male a nessuno.
»
Kaito
fa un sorriso beffardo. « Ripeto, siete avvisati! »
I ragazzi
sentendo che lui è serio, un po' indietreggiano, mentre
altri non
battono ciglio.
Kaito poi sparisce difronte a tutti per tornare
dal gruppo precedente.
Arriva Lisa che lo chiama. « Kaito,
non sapevo se volevi la coca cola o il thè, così
te li ho presi
tutti e due eheh... »
« Grazie piccola! » Prende la bibita e
lascia la seconda a Lisa.
« Beh, ora stai bene? »
« Che
intendi dire? »
« Beh prima ti sei infuriato, l'ho notato, ma
ora ti vedo più felice! »
Kaito
stupito pensa. -
Ma
ero col mio poker face, ma forse non funziona con lei... va beh,
almeno non mi fa domande, non voglio che sappia ciò che ho
detto a
quelli... -
*
Shinichi
da casa sua, compone il numero di suo padre.
« Pronto? »
«
Papà, come stai? »
« Assai bene, tu che mi racconti? »
«
Solite cose, indago scopro i colpevoli e faccio trionfare la
verità!
Poi mi sono fidanzato con Ran Mori, ricordi la figlia del detective
Goro! »
« Ah ma certo che la ricordo, avevi sempre un legame
particolare con lei! »
« Già, senti hai saputo dell' uccisione
di Jhon Elison? »
« Sì e sto investigando sul caso per capire
la verità! »
« Cosa ne deduci? »
« Sicuramente è stato
omicidio ma come quella volta, mancano le prove, ed io sono con le
mani legate! »
«
Senti, ho saputo che eri amico di questo personaggio. »
« Sì,
ero amico sia suo e di un altro suo compagno Toichi Kuroba! »
«
Cosa mi sai dire di loro? »
« Mmm, stai facendo un' indagine?
»
« Sì, per favore puoi dirmelo, mi serve saperlo.
»
« Non
ho mai saputo i veri fatti: Toichi e Kuroba cercavano una pietra
chiamata pandora, lo so perché mi chiesero di unirmi, ma io
non ero
fatto per cercare tesori illusori, e così rifiutai.
Ricordo
pero' che loro due erano molto aperti, cercavano amici che potessero
spargere la voce, ma poi dopo pochi mesi tutto fini, loro
rinunciarono a cercare la pietra, e pochi anni dopo John si
trasferì
a Saint tail.
Toichi mi chiamò per cercare John ed io lo cercai,
ma allo stesso tempo anche lui cerco Toichi e così li misi
in
contatto!
Non so cosa fecero insieme, e non me ne importai, ma
poi dopo altri anni John mi chiamò e mi disse di investigare
sulla
morte di Toichi; scoprì che fu un omicidio senza
colpevole... ed ora
anche a lui è toccata la stessa sorte, io credo che loro due
abbiano
reiniziato a cercare quella pietra e che abbiano sfidato qualcosa di
più grande di loro!
Un' altra cosa che ho notato, ricordi
KaitouKid?! Bene, da quando Toichi Morì,
non se ne seppe più
nulla, mesi interi senza vederlo... Ma poi dopo qualche anno
ricomparve, ma era diverso... e adesso credo che Kid sia
ringiovanito! Sospetto che potrebbe essere un erede; che ne pensi
Shinichi?! »
« Interessante, Toichi morì e poi Kid
sparì....
Senti riguardo Kid, tu pensi che cercassero quella pietra? »
«
Guarda, di Pandora mi sono informato e ho saputo molto, ma sono
leggende... Ma se noti bene Kid espone le sue pietre alla luce
lunare, questo è un simbolo che ricercano qualcosa nelle
gemme, in
più poi le ritornano indietro e non le toccano
più! »
« Perché
mai Kid giovane dovrebbe trovare quella pietra, insomma non
è detto
che esista! Che voglia l'immortalità?»
« Non so che tipo è
Kid, ne delle sue aspirazioni, ma una pietra simile se esistesse
farebbe gola a chiunque! Pero' è possibile che sia spinto
per
vendetta.
Dimmi se tu vedessi che morissi in un incidente, cosa
faresti? »
« Che domande... farei di tutto per cercare chi ti ha
ucciso e sbatterlo in prigione a vita! »
« Non pensi che Kid
giovane possa avere questo desiderio? Dovresti imparare a metterti
nei panni degli altri. »
« Quindi se Toichi fosse stato Kid e
ora Kid fosse Kaito cioè figlio di Toichi, lui cercherebbe
quella
pietra non per usarla, ma per attirare chi ha ucciso suo padre?!
»
«
Esatto figliolo, io di questo caso non me ne occupo e spero di averti
aiutato! »
« Papà, tu sei il migliore, mi hai fatto capire
molte cose! »
« Bene, ci sentiamo figliolo. »
« A presto,
se sai altro avvisami.»
La
chiamata termina.
Angolo
autrice: Ecco qui, altro capitolo importante,
ho
stravolto tutta la storia, perché sarò sincera,
non ho mai visto
come si trova Pandora e sono andata di pura fantasia.
Anche i GDR
che faccio, mi hanno un po' ispirata; spero vi sia piaciuto sia la
parte di Ran, Shinichi ma sopratutto tra Caroline e Henry, Che ne
pensate come svolgimento?
É con dentro logica o troppo astratta?
Fatemi sapere a presto :)