Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Bea28    12/10/2014    2 recensioni
Da quando mi sono iscritta in questo fandom, ho sempre letto, e dopo il coraggio che ho ricevuto da mia madre Atena e da autrici/amiche, ho deciso di scrivere su una coppia che mi è sempre piaciuta e shippato dal primo momento. Sto riscrivendo tutto questo per un problema.
-----------------------------------
Dal testo:
Pov Travis
Non sapevo cosa era successo, ero sconvolto, con un lento movimento mi toccai la parte della guancia, faceva male, ma non quanto la voragine che avevo in petto, la guardavo correre via.
Perché mi odi così tanto…ti basta? O mi devo uccidere per farti stare bene?
Questa frase si ripeteva nella mia testa, io avevo fatto solo uno scherzo, abbassai lo sguardo a terra e in un impeto di rabbia spinsi la porta che si chiuse in un tonfo secco.
-----------------------------
Grazie tante, Percy_annie
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

4. Capitolo

-Sì, sì Katie, siamo salvi! –

Pov Travis
Gli sorrisi, un sorriso debole, perché mi piaceva stare con lei da solo, ma stava morendo e questo era molto più importante del mio egoismo.
Una lacrima di gioia le solcò una guancia ed io mi affrettai ad asciugarla con il pollice, accarezzandola.
-Ma Travis, che cosa cough, cough, cough, è quello? –
-Questo è un comunicatore, io e Connor lo abbiamo fatto costruire da Leo, quel ragazzo è un genio, ed è divertentissimo, non come uno Stoll, però sa delle barz… -
-Certo, Leo è un buffone, Mr. Modestia, perché non hai chiamato prima? –
-Io, io… non… non mi ero ricordato di avercelo, non lo usiamo spesso, visto che stiamo sempre insieme. – dissi e lei mi guardò maliziosa,- aspetta non stiamo sempre, sempre insieme. –
Travis… - ed io nello stesso istante, -Katie… scusa, dai parla prima tu. –
-No, cosa stavi dicendo cough, cough!! –tossendo sputò del sangue, stava davvero troppo male, e io mi agitai ancora di più, penando che Percy doveva arrivare subito.
-Katie, ti volevo dire una cosa importante. –dissi avvicinando le mie labbra alle sue.
-Sì? -
-Io ti…-
-Vi serve un passaggio per il campo? –disse la voce dell’eroe salvatore dell’Olimpo due volte. (W Percy – autrice)
-Percy, momento sbagliato!! –gli chiarii girandomi verso di lui.
-Blackjack non cominciare! Sì, sì, non ho pensato?
Ehi!! Non inserire Annabeth in questa discussione, ok?
Lo so Annie mi dice sempre di ragionare, ma… no asp… fam… Basta!! Katie sta male, so cosa si prova con una ferita da segugio infernale, non è piacevole! –
Bla, bla, bla… se non sapessi che è figlio di Poseidone crederei che fosse pazzo, ma visto che è un semidio è logico che è pazzo!
-Avete finito di litigare come prime donne e l’aiutate? –
-Sì Blackjack hai ragione, sei troppo stressato, calmati Stoll! Ti aiuto! –scende dall’amico-pegaso, mi aiuta a prenderla, a portarla ai cavalli e se la prende in braccio e salta sull’ombra nera, io su Timballo, infine ci libriamo in aria, verso CASA.
Pov Katie
Sono appoggiata al petto di Percy, accarezzo la criniera di Blackjack, lui nitrisce e il figlio del dio dei terremoti ride, non riesco a capire visto che non ho un contatto mentale con ogni specie di equino, mi volto, Travis ci stava guardando, ha una luce strana negli occhi, ha la sua bellissima mascella serrata e le nocche sbiancate per come tiene le redini strette.
Che cosa gli prende? Non sarà mica geloso?
-Sì, Blackjack siamo quasi salvi e forse posso, non lo so. –disse esasperato il principe del mare.
-Che cosa ti ha detto? –chiese curioso il figlio delle strade.
-Niente, come sempre vuole le ciambelle e Chirone non vuole che gliele dia, perché gli fano male ed io non gliele faccio mangiare, ma è snervante avere la voce di un pegaso che ti chiama CAPO, in testa ventiquattro ore su ventiquattro, e sentite questa:
Ero con Annabeth sulla spiaggia, la luna brillava alta e le stelle erano stupende quasi quanto la stessa Afrodite, l’atmosfera romantico, ci stavamo per baciare quando una voce nella mia testa ha urlato “Capo, capo, capo… voglio delle ciambelle capo!!!”, io mi alzo prendo Vortice dalla tasca, l’apro e comincio a rincorrerlo per tutto il campo.
I romani mi credono un serial killer di pegasi che urla “Vieni qui, ti faccio arrosto, quanto deve essere buono pegaso alle arance, brutto cervello di benevole, non ti darò mai delle ciambelle, stupido rovina atmosfera, e non dire queste cose a me.” AHAHAHAHA!!! Ora è uno sballo come mi guardano i romani hahah! –
-Sembra stressante. – dissi guardandolo negli occhi oceano, mentre ridevo.
-Oh se lo è! E tu, Timballo non ridere, c’è un posto anche per te nella mia lista nera. -rispose lanciandogli un’occhiataccia.
-Ehi, siamo arrivati! –gridò Travis per sovrastare il rumore del vento. Dopo poco atterrammo sul prato davanti alle capanne.
Pov Travis
 
Si era formata una folla di romani e greci intenti ad aiutarci, Frank e Nico presero Katie ed io scesi da solo con un Connor isterico, ma no ascoltavo nessuna delle sue stupide ramanzine, spintonavo solo i ragazzi che mi ritrovavo davanti.
Devo andare CON lei, DA lei! Non la lascerò adesso e mai più!
-Katie! Katie! Spostatevi idioti! Katie! -tutti mi fecero spazio, corsi da lei, ma una fitta alla spalla mi fece precipitare verso il suolo, con il mio urlo in sottofondo e il mio nome chiamato.
-Ehi, Travis, dai svegliati, non dormire ancora. –
-Altri cinque minuti Chirone! -
-Io non sono Chirone, se non ti svegli vado a dire a Katie che l’ami! -
-No! Ok, sono sveglio! Uahahahah!!! Che vuoi? Stavo sognando! –dissi lagnandomi e mettendomi seduto, facendo una smorfia di dolore.
-Ahi, ma che mi avete dato? Prima non sentivo dolore. –gli chiesi tastandomi la fasciatura e osservando la stanza, ero in infermeria e Will Solace, capo-cabina di Apollo mi guardava incuriosito, infatti dopo un minuto intento a fissarmi disse,
-Allora… perché eravate nel bosco, voi due da SOLI? –
-Non c’eri stamattina? –
-No, sono arrivato qui perché Chirone aveva detto che Katie stava male e visto che sono il capo-cabina della sette mi ha chiamato con un messaggio-Iride. –
-Ah, le ho fatto uno scherzo, lei si è infuriata ed è scappata, io l’ho seguita nel bosco, quando l’ho trovata, un segugio infernale la stava attaccando, c’è stata una lotta fra me e lui, quando lo steso ho abbracciato Katie e lei si è presa il colpo al posto mio, quando lui si è rialzato. –dissi tutto in un fiato, con le guance rosse per la vergogna di non averla salvata del tutto. Will forse se n’era accorto, infatti mi disse, mettendomi una mano sulla spalla buona,
-Stoll sei un eroe! –
-Grazie, ma dov’è Katie? Come sta? La posso andare a trovare? –
-OK, sta qualche stanza più giù, sta bene e tra uno, due giorni la puoi andare a far visita, mi dispiace, però le regole sono regole anche per gli eroe. –mi disse, non si era accorto che mi ero alzato, visto che mi dava le spalle. Ero già a metà corridoio, quando percepì il mio nome urlato dalla mia stanza, Will uscì e corse da me, ma non fece in tempo, io ero già entrato.
Pov Katie
 
Non ho ben afferrato cosa era successo prima, tra la folla, Travis, la ferita, ma mi risveglio in una stanza, credo che è l’infermeria del campo. Ho un mal di testa, peggio di quelli di Zeus dopo essere stato picchiato in testa con un divina mazza da baseball, dalla Regina dell’Olimpo.
Cerco di mettermi seduta, ma è come se il mio corpo on volesse.
Perché a me? Devo andare da Travis! Subito!
Non faccio in tempo che la porta si apre e scorgo Emily Sunday, il cognome è molto buffo e anche la sua storia, me l’ha raccontata un giorno: lei è la cugina di Will Solace da parte di madre e sorella da parte di padre, Apollo.
Le madri sono gemelle identiche, dopo che Apollo andò dalla madre di Will, incontrò la sorella e credendo che fosse la prima, fece Emily, molto divertente d’ascoltare, ma non per Apollo.
Lei, come Will è una dei più bravi con le medicazioni.
Mi si avvicinò e mi aiutò a immorbidire il cuscino.
-Come stai Katie? – disse con un sorriso che le increspava le labbra piccole e rosee.
-Tutto bene, ma ho un leggero mal di testa,-sì leggero quanto Tyson- ma dopo di questo va molto meglio, grazie. –
-L’effetto collaterale dell’ambrosia e dei miei poteri, anch’io non sono piena d’energie. Ahahah!! –
-Ahaha!! Scusami, ma dov’è Travis? Lo vorrei incontrare e voglio vedere come sta dopo la botta della caduta. –
-Oh, sta meglio, è qualche stanza più giù da te, e non… -non finì la frase che un frambusto nel corridoio e la mia porta si spalancò…
-TRAVIS! –
Pov Travis
 
-Travis! –urlò lei di gioia, aprendo le braccia ed io mi ci tuffai dentro, seduto sul suo letto, con il viso nei suoi capelli, lei le braccia attorno al mio collo, restiamo così per un bel po’ di tempo; ho sentito la porta chiudersi, ringrazierò Will ed Emily dopo, ora ho lei qui.
Infine si stacca dall’abbraccio e mi prende il viso fra le sue mani, e i nostri occhi si scontrano: i suoi smeraldi. Boccioli appena nati, foglie d’estate contro i miei cielo limpido. Ci fissiamo intensamente, ci stiamo avvicinando, le nostre bocche sono a pochi millimetri…
La sto per baciare! Finalmente, Ecco, ecco!
-Katie come sta…Oh, ho interrotto qualcosa? –ci chiese una voce dalla porta. Eccolo lì, il figlio di Afrodite più insopportabile, stupido, so tutto io del mondo, quell’idiota, gli metterei al rogo il guardaroba firmato. Eccolo lì in tutta la sua idiozia…          Jacques Blanc.
-Sì, ci hai interrotto. –dissi freddo, e gli occhi limpidi si erano rabbuiati, Katie non se n’era accorta, visto che disse,
-No, nulla, dai entra. Travis vuoi un thè? E te, Jacques? –
-Ma certo mon tour de sol. Je suis très content (Se si scrive così, faccio schifo a francese.), merci. –disse con il suo insopportabile accento francese.
-Io no, hai già troppa compagnia,- dissi imitando la sua R, -non ho voglia di stare qui, sono très stanco, vado nella mia camera. –stavo per andarmene, quando Katie mi richiamò, io non mi voltai, restai con una mano sulla maniglia e un piede fuori.
-Katie, mi dispiace, ma non so se oggi ti voglio vedere. –dissi gelido, uscendo sbattei la porta così forte che la Casa Grande tremò.
 
Angolo autrice:
Ecco qui il terzo e tragico capitolo, i nostri piccioncini ritornano a casa finalmente, dopo essere stati interrotti ben DUE volte prima di un bacio, adesso scopriamo chi è il nemico del nostro caro Travis, (per me Michael Seater), che cosa pensate di
Jacques Blanc, il riccone, pieno di sé, figlio di Afrodite?
Afro: per me è un bravo ragazzo, visto che è mio figlio! Ahaha!
Io: se ne vada prima che le stacchi i capelli a morsi, muahahahah!!!!!
Afro: ok, ok, sei così malvagia! Sei sicura di non essere figlia del mio pucci pucci Ares, invece di quella noiosa di Atena?
Io: primo Atena non è noiosa e secondo: PUCCI PUCCI!!!! Devo subito chiamare Juniper e Drew, lo devono sapere tutti nel mondo divino questo scoop!
Afro: se non lo dirai a qualcuno io me ne vado subito!
Io: ok mi sto zitta, adesso se ne vada! Su su!!
Afro: Afrodite se ne va!! Puf…
Io: che ingenua ci ha creduto pure, questa ff la vedono in molti e per questo vorrei ringraziare chi l’ha messo nelle seguite, chi legge solo e chi recensisce e per finire la mia amica Lucia, mi ha aiutato con il nome del francese Jacques Blanc, che ho fatto diventare anche lei una fan di EFP.
Kiss percy_annie
 

 

Una mini recensione me l’ha scrivete, per gli dei!!! T _T

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Bea28