Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: bicorn    12/10/2014    3 recensioni
Santana ne aveva baciate di labbra. Labbra di ragazzi si intende, ma ne aveva baciate tante, davvero tante.
Aveva addirittura perso il conto. Ma nessun tipo di labbra sapevano come quelle di Brittany.
Ma il punto non era questo: nessuno l'aveva mai fatta sentire in quel modo semplicemente baciandola.
Si era sentita..viva. Come se avesse dormito per tutti questi sedici anni della sua vita, e quel bacio l'avesse svegliata. Come quando succede nelle favole che il principe azzurro corre dalla sua principessa e la bacia, spezzando l'incantesimo e riportandola nel mondo reale.
Ecco, Brittany era il suo principe azzurro. O principessa, magari.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Allora. Mettete che ho sempre fantasticato sul primo bacio delle brittana, mettete che ho visto una fantastica fan art che mi ha fatto scattare qualcosa (ma che cazzo dici?), mettete che sono follemente innamorata di queste due, mischiate il tutto e avrete questa one shot.
No, nessun commento auto-dispreggiativo questa volta, la one shot mi piace particolarmente anche se in fin dei conti è un pò banale.
Spero piaccia anche a voi!
Buona lettura. 
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>><<<

“Santana? Santana, mi stai ascoltando?!” chiese stizzita Quinn.

Era tutta la mattina che la capo cheerleader non faceva altro che parlare, e parlare, e parlare ancora, ma ovviamente Santana non la stava ascoltando.

Infatti si limitò a mugugnare un “mhmh” con la testa immersa nella suo armadietto. O meglio, con la testa immersa nei suoi pensieri.

Quinn sbuffò sonoramente per poi riprendere “allora gradirei una risposta.”

Santana roteò gli occhi e poi chiuse l'armadietto, andandosene senza degnarla nemmeno di uno sguardo.

Come poteva pretendere che stesse ad ascoltarla? Come poteva anche solo provare a pensare ad altro che non fosse quello che era successo lo scorso pomeriggio?

Non aveva chiuso occhio quella notte e anche stamattina i suoi pensieri continuavano a tornare a ieri.

Decise di andare al bagno per sciacquarsi la faccia, improvvisamente sentiva davvero caldo.

Così fece. Si appoggiò con entrambe le mani al lavandino e osservò la sua immagine riflessa nello specchio.

Smettila di sorridere come un'idiota, si ripeteva.

Ma non poteva farci niente. I suoi pensieri tornarono di nuovo a ieri pomeriggio.



Come abitudine, si era recata a casa della sua migliore amica. Era sempre così felice quando passavano del tempo insieme, ma non appena spalancò la porta della sua camera il sorriso le morì sulle labbra e il mondo le cadde addosso.

Brittany era seduta ai piedi del letto, con la testa tra le mani e stava piangendo.

Santana era certa di aver sentito il rumore del suo cuore che si spezzava e che cadeva lentamente a pezzi. Odiava vederla triste, odiava vederla piangere, lo odiava a morte.

“Birtt..” sussurrò ancora impalata all'entrata della camera. La ragazza doveva non essersi accorta di lei, così Santana decise di avvicinarsi e di inginocchiarsi di fronte a lei.

“Brittany” provò di nuovo, alzandole il viso per guardarla dritta negli occhi “perché stai piangendo?”

Brittany alzò finalmente lo sguardo e Santana si sentì ancora più persa di prima. I suoi occhi non avevano il solito luccichio che li contraddistingueva, erano così spenti, ed erano completamente rossi tutti intorno. Probabilmente stava piangendo da ore.

Santana poggiò delicatamente le sue dite sul braccio della bionda e cominciò a carezzarglielo con il pollice, dolcemente.

Brittany sembrò calmarsi un po', ma non del tutto, perché le gettò le braccia al collo e continuò a piangere sulla sua spalla.

Santana non era tipa d'abbracci, o baci, o qualsiasi altro tipo di effusione, ma con lei era diverso. Tutto era diverso con lei.

Ricambiò la stretta e la lasciò sfogarsi un altro po'. Non appena i singhiozzi cessarono e il respiro di Brittany si regolarizzò, Santana la scostò un po' per guardarla di nuovo in volto.

Il suo sguardo cadde sulle labbra di Brittany solitamente rosa, ora arrossate. Ma durò un secondo.

La bionda continuava ad avere gli occhi spenti e umidi, così Santana prese coraggio e le chiese di nuovo “perché stavi piangendo?”

“Artie” si limitò a dire.

Santana storse un po' il naso ma poi la guardò senza dire niente e le sorrise dolcemente, spronandola a continuare.

“Mi ha detto..” i singhiozzi ricominciarono e Santana si morse la lingua per cercare di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire anche dai suoi occhi. Non poteva vederla così.

“M-mi ha detto che sono stupida..” farfugliò Brittany in preda ai singhiozzi.

Maledizione.

Divenne rossa in viso e cominciò ad imprecare in spagnolo contro quel maledetto quattr'occhi. Ma solo mentalmente. Brittany odiava vederla arrabbiata.

Cosa diavolo aveva quel ragazzo al posto del cervello? Segatura?

Si annotò mentalmente di prenderlo a schiaffi non appena lo avrebbe visto il giorno seguente a scuola, poi tentò di calmarsi.

“Britt, non crederai a questa stronzata, vero?”

Brittany annuì debolmente tenendo lo sguardo basso e il labbro inferiore leggermente sporgente.

Dio, le avrebbe tolto quel broncio a suon di baci.

Ma no, non era il momento di fare pensieri simili.

Santana inspirò ed espirò rumorosamente per calmarsi.

“Brittany” le alzò di nuovo il viso “tu sei la persona più intelligente che io conosca. Tu sei un unicorno, ricordi?” le disse dandole un buffetto sul naso.

Brittany accennò finalmente un piccolo sorriso e tirò su con il naso “lo pensi davvero?”

“Certamente” rispose Santana ovvia “e se le altre persone sono così ottuse da non capirlo, non devi starci male.”

Il sorriso di Brittany si allargò e quel luccichio tornò a far parte dei suoi splendidi occhi.

Santana non poté fare a meno di ricambiare il sorriso. Probabilmente aveva un'espressione da ebete stampata in faccia, ma poco importava. Le piaceva farla sorridere, le piaceva sapere di essere l'unica capace di farla sentire in quel modo.

Il suo sguardo cadde di nuovo sulle labbra rosse di Brittany e per un secondo immaginò come dovesse essere assaggiarle. Probabilmente dovevano essere morbide e profumate come la sua pelle.

Si morse la lingua per quel pensiero. Non che fosse la prima volta che fantasticasse in quel modo sulle labbra della sua migliore amica, ma diamine..era la sua migliore amica. Ed erano etero, entrambe. Non faceva altro che ripetersi che probabilmente quei pensieri erano normali. Che passando tanto tempo insieme, era possibile fantasticare fuori dagli schemi, che alla fine erano pensieri stupidi e che prima o poi sarebbero svaniti. Che tanto, Brittany l'avrebbe sempre vista come la sua protettiva, dolce e stronza migliore amica.

Santana si riscosse dai suoi pensieri quando una Brittany raggiante le aveva sussurrato un timido grazie.

Il suo sguardo cadde di nuovo sulle sue labbra. Non doveva farlo, ma indugiò più del solito. Istintivamente si leccò le sue labbra piene ricoperte dal lucidalabbra alla ciliegia che le aveva prestato Brittany il giorno precedente e ricominciò a fantasticare.

Dio, quanto doveva sembrare stupida.

Ma non si era accorta che anche Brittany le stava fissando le labbra.

E non si era nemmeno accorta che si stava pericolosamente avvicinando.

Santana avrebbe dovuto fare qualcosa, come allontanarsi o semplicemente respingerla. Invece se ne stava lì impalata a fissarle le labbra.

“Cosa stai facendo?” chiese sottovoce. Non sapeva nemmeno dove aveva trovato la forza di parlare.

“Sto per baciarti..” soffiò Brittany sulle sue labbra.

Santana spalancò gli occhi e per un attimo prese sul serio in considerazione l'idea di allontanarsi e correre via. Ma non fece in tempo a pensare o a capire come si sentisse che le labbra di Brittany premettero sulle sue.

Santana ne aveva baciate di labbra. Labbra di ragazzi si intende, ma ne aveva baciate tante, davvero tante.

Aveva addirittura perso il conto. Ma nessun tipo di labbra sapevano come quelle di Brittany.

Ma il punto non era questo: nessuno l'aveva mai fatta sentire in quel modo semplicemente baciandola.

Si era sentita..viva. Come se avesse dormito per tutti questi sedici anni della sua vita, e quel bacio l'avesse svegliata. Come quando succede nelle favole che il principe azzurro corre dalla sua principessa e la bacia, spezzando l'incantesimo e riportandola nel mondo reale.

Ecco, Brittany era il suo principe azzurro. O principessa, magari.

Nonostante lo stupore iniziale, Santana aveva ricambiato il bacio, dolcemente però. Muoveva le labbra con delicatezza, come se un qualsiasi gesto troppo avventato avrebbe potuto spaventare Brittany, o spezzarla.

Il suo cuore stava esplodendo di gioia e le sue guance erano diventate improvvisamente rosse. Teneva gli occhi chiusi e sorrideva. Santana Lopez stava baciando la sua migliore amica e sorrideva, sorrideva come non aveva mai fatto.

Intanto Brittany aveva portato le mani tra i suoi lunghissimi capelli neri e li stava accarezzando. Era così dolce, e delicata. Birttany era delicata in tutto quello che faceva, ma quando baciava..dio, era semplicemente perfetta.

Santana non si era mai sentita in quel modo, e quando Brittany si allontanò desiderò ardentemente di sentirsi di nuovo così. Di sentirsi così felice e serena per tutto il resto della sua vita.

Sentì Brittany ridacchiare ad un soffio dalle sue labbra e si costrinse ad aprire gli occhi per godersi quello spettacolo.

“Mi fai venire il mal di stomaco..” sussurrò Brittany ridacchiando ancora.

“Spero non sia una cosa negativa..” disse Santana corrucciando la fronte.

Brittany scoppiò a ridere di nuovo e poi la guardò negli occhi. Azzurro nel nero. Sembrava scavarle l'anima quando la guardava così.

Santana sentiva già la mancanza delle sue labbra e avrebbe voluto baciarla di nuovo. E stava per farlo, ma Brittany la precedette chiedendole timidamente “ posso..posso baciarti di nuovo?”

Santana sorrise. Non poteva fare altro di fronte a quella scena. Le facevano male gli angoli della bocca tanto che sorrideva.

Mise entrambi le mani sulle sue guance e l'avvicinò baciandola di nuovo.

Non capiva il perché volesse baciarla. Non capiva il perché di tutti quei sentimenti, sentimenti che non aveva mai provato con nessun altro. Sapeva solo di volerla baciare, e di non voler fare altro per tutto il resto della sua vita.



Una voce delicata la riportò alla realtà. Era ancora nel bagno della scuola che sorrideva allo specchio come una deficiente. Ma questa volta la sua immagine riflessa era accompagnata da una chioma bionda che spuntava sulla spalla.

Brittany aveva la testa appoggiata sulla sua spalla e le sorrideva dallo specchio e canticchiava il suo nome.

Santana si girò trovandosi ad un soffio dalle sue labbra. Stava per baciarla. Non avevano fatto altro tutto il pomeriggio, non sarebbe stato strano baciarla di nuovo. Ma erano nel bagno della scuola e qualcuno avrebbe potuto vederle.

Così si limitò ad un bacio sulla guancia, indugiando più del dovuto. Le sue labbra fremevano, e scoppiò a ridere notando il tenerissimo broncio che si era dipinto sul viso della sua migliore amica. Non sapeva se continuare a definirla tale.

Santana legò il mignolo al suo e prima di condurla fuori dal bagno le sussurrò qualcosa all'orecchio che fece scoppiare Brittany a ridere.

Non volevano interrogarsi sulla natura dei loro sentimenti, non volevano pensarci. Semplicemente desideravano vivere il momento. E ancora di più desideravano baciarsi fino a consumarsi le labbra.

Probabilmente si stavano innamorando. Ma a questo ci avrebbero pensato più tardi.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: bicorn