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Autore: bacionero    13/10/2014    6 recensioni
Candice si ritrova ad abitare nuovamente a villa Andrew. E' lontana da anni dal suo Terry ma qualcosa potrebbe riavvicinarli...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Candy salì in macchina e Archie partì a tutta velocità.

-Archie, sei impazzito! Vuoi andare più piano!?

-Come vuoi Candy, ma sappi che così ci staremo più tempo. Impiegheremo un’ora per coprire le venti  miglia che ci separano da Chicago.
-Per me va bene, solo che devo fare una cosina…tu non ti voltare.

 Come un’acrobata da circo la ragazza raggiunse i sedili posteriori della vettura e si distese.

-Ho detto non ti voltare!-ripetè Candy, decisa a liberarsi di quel fastidiosissimo busto che la costringeva da prima del pranzo.

-Ma quanti laccetti ha questo coso?-pensava Candy mentre dopo aver tolto la camicetta  si contorceva nel disperato tentativo di allentare i numerosi lacci che stringevano il busto alla sua schiena. Se non avesse avuto paura di essere scoperta, avrebbe perfino detto che la situazione era divertente. Dopo un po’ che armeggiava completò l’operazione e si rimise la camicia, quindi  nascose come meglio potè l’indumento sotto il sedile. Al solo pensiero che Archie potesse vederlo sentì avvampare le guance.

-Ma cosa hai combinato lì dietro?- le chiese un impertinente Archie quando si accorse del colorito acceso della ragazza. Forse aveva una vaga idea di quello che era successo.

-Nulla….nulla….pensa a guidare… piuttosto, non mi avevi detto che mi avresti spiegato tutto strada facendo? Perché ti sei comportato in questo modo, trascinarmi così in macchina senza dirmi…

-Certo, hai ragione, hai diritto ad una spiegazione. Se sono stato così irruente è solo perché  ho capito che avevi intenzione di andartene via da Blueberry Mansion.

-Ma come…come hai fatto? Come hai fatto a…

-Capirlo, intendi? Dimentichi che ti conosco da un po’ di tempo e che negli ultimi due mesi abbiamo vissuto praticamente in simbiosi. Non avrei mai potuto permettere che te ne andassi…sai per me è molto importante averti vicino, ora che non c’è Annie. Senza di te mi sarei sentito molto solo, le nostre risate e  le nostre confidenze mi hanno aiutato molto. Per la disperazione sarei stato capace di raggiungere Annie in Francia e lei avrebbe pensato che volevo farle delle pressioni affinchè tornasse in America.

-Oh Archie….mi dispiace andarmene, ma cosa altro potrei fare con Neal? Non ho intenzione di sopportare le sue avances…mi chiedo cosa mai possa spingerlo ad avere una tale arroganza da pretendere che io possa in qualche modo ricambiarlo.

-Candy, credo proprio che più che a te, Neal sia interessato al tuo patrimonio.

-Ma Archie, se io stessa ne usufruisco poco…lo sai che non mi interessa granchè quello che possiedo, a meno che io non lo usi per aiutare i bambini della casa di Pony…

-Sì lo so Candy, ma Albert ti ha aperto un conto dal quale puoi attingere a piene mani, e Neal crede che una volta che sarai sua moglie gli consentirai di disporre della  tua disponibilità finanziaria come meglio crederà.

-Ma io non capisco come possa voler fare una cosa simile, lui che ha comunque delle entrate.

-Si chiama gioco d’azzardo, Candy. Puoi avere delle entrate consistenti, ma non è mai sufficiente. C’è gente che arriva a perdere la casa, in una sola sera, o si gioca l’intero patrimonio in poche puntate. Purtroppo Neal  oltre ad essere stato sempre una testa calda ha preso questo vizio negli ultimi tempi. Per questo la zia ha posto quella clausola che permette a Neal e a sua sorella di entrare in possesso di quel fondo fiduciario solo a trenta anni. Evidentemente sperava che a quell’età sarebbero stati più maturi e in grado di gestire le loro disponibilità finanziarie.

-Ma questo in che modo dovrebbe rassicurarmi, Archie? Avere tra i piedi Neal in continuazione che crede di avere qualche possibilità è una tortura che non sono disposta a sopportare…

-Ed è qui che entro in gioco io, Candy-fece Archie schiacciandole l’occhiolino- La soluzione sta proprio a Chicago, e noi ci stiamo arrivando.

Sempre più curiosa, Candy decise di mettersi a sedere più comodamente sul sedile anteriore, pensando che qualunque cosa le avrebbe mostrato Archie non avrebbe risolto il suo problema.

Giunti nella downtown di Chicago, Archie si lasciò andare solo di sfuggita un’occhiata alle eleganti vetrine che proponevano l’ultima moda e si fiondò a posteggiare poco vicino ad un parco. La sua mania per l’eleganza era cosa nota a tutti ma il ragazzo si ripromise  di mantenere il suo proposito, prima il dovere poi il piacere.

-Eccoci qui, Candy. Credo proprio che una bella passeggiata nel parco non potrà farti che bene. Io devo entrare un attimo lì dentro, tu aspettami qui, sarò di ritorno tra un quarto d’ora.

Archie aveva indicato una gioielleria e Candy si chiese cosa mai potesse fare Archie lì dentro. Forse voleva fare a Neal un regalo costoso perché si togliesse dai piedi, oppure i commessi condividevano con Archie  chissà quale misterioso segreto che le avrebbe tolto le castagne dal fuoco. Ad ogni modo, nessuna sua congettura poteva darle la serenità sperata, se questa non si fosse tradotta in un aiuto tangibile. Per ironia della sorte Archie aveva posteggiato proprio vicino a quel parco dove diversi anni prima ella si era imbattuta in quell’arzilla vecchina che si era rivelata essere in realtà l’efficiente direttrice della scuola per infermiere Mary Jane. Quante cose erano successe da allora! Candy ripensò con nostalgia che secondo i suoi piani del tempo, a quell’ora avrebbe dovuto essere sposata felicemente con Terence.

-Eccomi di ritorno, Candy. Sarà meglio che ti accomodi in macchina, sai potresti aver bisogno di stare seduta, tra poco.
-Va bene. Giuro che non sono mai stata tanto curiosa.

Una volta accomodati sull’auto, Archie con fare solenne estrasse dal taschino della sua giacca una scatolina, e prima che Candy potesse congratularsi con il suo amico per aver deciso finalmente di chiedere ad Annie di sposarlo, le chiese:

-Candy, vuoi sposarmi?

La ragazza continuò alternativamente a guardare ora il prezioso anello con diamante  che brillava dei suoi preziosi fulgori ora il viso del ragazzo, aspettandosi che questi prorompesse in una fragorosa risata ammettendo di  aver  voluto solo  scherzare.  Ma la risata non arrivava, e neanche l’ammissione.

-Beh Archie, se glielo dirai così, sono sicura che Annie…

-Ma io ho scelto questo anello per te, Candy, perché è a te che sto chiedendo di sposarmi…

-Archie, ma come puoi…-Candy era dilaniata dal dubbio su come comportarsi. Non voleva riprendere discorsi vecchi e polverosi come una vecchia stanza lasciata per troppo tempo incustodita, né essere di nuovo brutalmente sincera sui suoi sentimenti né fare qualcosa che lontanamente potesse somigliare ad un tradimento nei confronti di Archie. Mentre pensava che stava vivendo il suo  peggior quarto d’ora di quell’anno, arrivò finalmente la famosa risata.

-Candy, come sei buffa! Ascolta, non stavo scherzando sul matrimonio, solo che sarà…un matrimonio finto. Anzi, non ci sarà alcun matrimonio, né in comune né in chiesa. Tu porterai questo anello assieme ovviamente a questa fede che ho in quest’altra scatolina-e aprì un lato della giacca-così come farò io. Andremo in comune, faremo qualche foto mentre firmiamo un registro, e il gioco è fatto.  Diremo che è stata una decisione presa di punto in bianco. Tutti crederanno che ci siamo sposati e  Neal perderà qualunque interesse per te, all’istante. Ti va di fare questo scherzo a nostro cugino? Immagina quanto rideremo alle sue spalle…

-Ma…e Annie? E Albert? Cosa diranno?

-Scriverò subito ad Annie e le dirò tutto. Io la amo e voglio essere sincero con lei. Ovviamente diremo tutto anche ad Albert. Saranno gli unici due a conoscere la verità, mentre tutti gli altri in villa crederanno che ci siamo sposati. In fondo siamo sempre stati molto vicini ultimamente, no? Credo che nessuno avrà nulla da obiettare nè si porrà troppe domande. Sei d’accordo, Candy?

Candy annuì, non del tutto convinta.

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Spazio autore

Eccomi! Non sono carini questi due, insieme? Avrò mica creato un mostro? No, scherzo, ma mi sono lasciata andare a descrivere un’amicizia che ha qualcosa di complice. Avevate indovinato il perché Archie si fosse fermato davanti a  quella gioielleria? Ma sì in fondo non era difficile. E ora cosa accadrà?  Un grazie speciale a Tetide e Petra Lu che hanno commentato. Grazie anche a chi ha inserito la storia tra le seguite e le preferite e ai lettori silenziosi.
   
 
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