Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: HuskyGentile    13/10/2014    2 recensioni
Snape Repayment da epilogo alternativo. E se Snape si fosse salvato dal morso di Nagini..? Long-fic dedicata a Severus Snape e alla sua rinascita: un percorso fisico e mentale alla ricerca del suo posto nel mondo, della sua identità e della sua vera volontà.
[...]
“Devo essere all’inferno. L’eternità a farmi disturbare da Potter. Gran bel contrappasso…”
–Potter- sputò fuori con disprezzo –l’Aldilà non è abbastanza grande per te? Vai a giocare da un’altra parte e lasciami in pace. Sei stato il mio tormento per tutta la vita, vorrei non mi guastassi anche la morte…-
Harry sorrise –Devo deluderla di nuovo, Snape. Non siamo morti-
[...]
–Professore!- salutò Hermione con calore, entrando nella stanza.
–Il Golden Trio al completo. A cosa devo l’onore?- chiese, sarcastico.
[...]
–Sei in pensiero per la tua reputazione? Mi spiace dirti, Severus, che la tua fama di cattivo è irrimediabilmente compromessa-
–Ne sei proprio sicura, Minerva..?- Snape ghignò -Meno 50 punti a Grifondoro!-
[...]
–Ragazzo mio, che piacere rivederti! Questo vuol dire che ci incontreremo più spesso? Tornerai in veste di Preside?- disse il quadro di Dumbledore ridacchiando.
–È uno dei motivi per cui sto pensando di rifiutare- replicò rapido Snape.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Lily Luna/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap 3. Preside di Hogwarts
 

 
Nelle ore successive ricevette via gufo i giornali che Potter gli aveva promesso, benché lui si fosse mostrato in completo disaccordo. Tuttavia si mise a leggerli: almeno sarebbe stato informato dei fatti senza dover chiedere qualcosa a Potter, pensiero che lo disgustava ancora di più del dover vedere la sua faccia stampata su tutti i giornali.

Apprese così che Potter aveva completamente riabilitato la sua persona, e di essere considerato lui stesso un eroe. I giornali riportavano anche la notizia della sua convalescenza e assicuravano i lettori che avrebbero intervistato il Preside (Snape alzò il sopracciglio: non aveva mai sentito sua quella carica) di Hogwarts il prima possibile, magari in un’intervista doppia con il Prescelto.
“Fantastico,” pensò “ci mancava solo questa…”
Le notizie non erano finite qui: sempre grazie alla testimonianza di Potter, Draco Malfoy e sua madre Narcissa erano stati assolti da tutte le accuse. Anche a Lucius Malfoy sarebbe stato probabilmente concesso uno sconto di pena, dal momento che non aveva partecipato a nessuna azione dei Mangiamorte nell’ultimo anno di guerra.

Da lì in poi, un lungo elenco di necrologi. Snape si sorprese del proprio sollievo nel constatare che nessuno dei professori di Hogwarts era nell’elenco. “D’altro canto, solo i maghi e le streghe più dotati accedono alla carica” pensò con orgoglio malcelato.
Incontrò invece una lunga lista di Mangiamorte morti nella battaglia: la cosa non gli fece né caldo né freddo. Non li aveva mai considerati propri pari, men che mai amici o compagni. Accolse, anzi, alcuni nomi con grande liberazione: quelli dei coniugi Lestrange per esempio, la cui pazzia omicida non avrebbe mai più fatto vittime.
Purtroppo i Mangiamorte non erano gli unici nomi in elenco: numerosi appartenenti all’Ordine erano caduti quella notte.

Non lui però. Odiato e temuto da entrambe le parti, era sopravvissuto, la profonda ferita al collo come unica testimonianza della battaglia. I Medimaghi che l’avevano in cura continuavano a somministrargli pozioni Rimpolpasangue e a cambiargli le bende (il veleno ancora teneva aperta la ferita, ma non era troppo dolorosa), tuttavia gli avevano assicurato che in breve tempo avrebbero potuto dimetterlo. D’altronde avevano già curato Arthur Weasley in modo simile, non sarebbe stato molto diverso nel suo caso: le ore più cruciali per la sua sopravvivenza erano state quelle precedenti al suo ricovero e quelle subito successive, ora poteva considerarsi fuori pericolo.

Perché era rimasto vivo, lui che non aveva più alcun motivo per vivere, mentre uomini come Lupin erano stati spazzati via dalla gelida furia del nemico? Lupin, che aveva appena avuto un figlio. Lupin e Tonks, che si erano finalmente sposati e che avrebbero potuto essere felici, insieme… Non amava Lupin, non avrebbe mai potuto: troppi ricordi dolorosi erano legati a lui. Credeva per la verità di odiarlo, ma che senso aveva, ormai, odiare un morto?

Continuò a scorrere quella lista senza senso.
E poi…
“Fred Weasley” Snape sgranò gli occhi. I gemelli Weasley, che erano l’uno la continuazione dell’altro, che si concludevano le frasi a vicenda, che irrimediabilmente finivano in punizione sempre insieme. Com’era stato possibile che uno dei due si separasse dalla vita prima dell’altro?
Una tristezza che non credeva di provare lo avvolse: la guerra era finita, ma nulla sarebbe stato più come prima. Ad ogni studente di cui leggeva il nome, provava una fitta dolorosa: erano giovani, così giovani… Poco più che maggiorenni, o a volte neanche quello.
“Sciocchi ragazzini” pensò rabbiosamente. Troppo giovani per arruolarsi in una guerra più grande di loro; giovani e sciocchi come lo era stato lui quando aveva deciso, a soli 16 anni, di unirsi al Signore Oscuro. Avevano tutti pagato un prezzo troppo grande per la loro stoltezza: loro avevano perso la loro vita, lui la propria anima.

I suoi studenti… Tanto durante le lezioni di Pozioni li aveva disprezzati e maltrattati, sfogando su di loro le proprie frustrazioni per non poter insegnare la materia che desiderava, tanto in quell’ultimo anno da Preside aveva involontariamente imparato ad apprezzarli. Aveva dovuto vegliare su di loro costantemente, conscio che solo il suo ruolo avrebbe potuto proteggerli dai Carrow, e a volte nemmeno quello era stato in grado di fare. Non gli era mai successo prima di interessarsi di studenti che non appartenessero alla sua Casa; ma d’altronde, essere Preside comportava proprio questo…
Eppure non era riuscito a salvarli.
 
Rimase a lungo con lo sguardo fisso nel vuoto, poi la stanchezza prese il sopravvento e sprofondò in un sonno agitato.



Note: questo capitolo non è stato facile da scrivere. Sappiamo tutti quanto può essere sgradevole Snape come insegnante, ma poco sappiamo del suo modus operandi come Preside. Sappiamo però che la parola d'ordine del suo studio è Dumbledore, che manda Neville Luna e Ginny nella Foresta Proibita come punizione evitando loro le Cruciatus dei Carrow, che riprende Phineas Nigellus quando chiama Hermione "Mudblood", che non si fa vedere quasi mai insieme agli altri insegnanti e che promette a Dumbledore di fare il possibile per proteggere gli studenti se la scuola cadrà in mano a Voldemort...
Ebbene, per tutti questi motivi mi sono convinta che il suo incarico lo abbia reso più responsabile, più preoccupato della sicurezza degli studenti di quanto non sia mai stato in vita sua: se prima come professore non si faceva problemi a strapazzarli, ora come Preside sa che c'è una guerra in corso, e che la cosa peggiore che può capitare loro non è di finire in punizione a pulire i cessi... Al tempo stesso, penso che non si senta adatto al ruolo, che sfugga le occhiate degli altri insegnanti anche per questo, non solo per non vedere l'odio nei loro volti.
Da tutte queste considerazioni è nato questo capitolo. Cosa ne pensate? Siete d'accordo con me o avete idee diverse in proposito? E, se siete d'accordo, vi sembra plausibile il modo in cui ho reso queste mie convinzioni?
Al prossimo aggiornamento!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: HuskyGentile