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Autore: TombHunter    13/10/2014    1 recensioni
Gli Dei minori di alleano per ribaltare la situazione sull'Olimpo e sulla Terra scoppiano caos e guerre
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Dei Minori, Leo Valdez, Nuova generazione di Semidei, Octavian
Note: OOC | Avvertimenti: Furry
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Myra ha messo la scrivania davanti alla porta e mi ha passato dei vestiti,me li sono messi di fretta e furia assieme alle scarpe.Dietro alla porta si sono sentiti degli spari e Mark che bussava violentemente urlando di uscire,abbiamo spostato la scrivania e siamo uscite e abbiamo preso le armi dai nemici morti per poi seguirlo fuori.
C'erano soldati che combattevano,carri armati,elicotteri di guerra che volavano sulle nostre teste e dei camion militari con dei civili all'interno,ne erano rimasti due e Mark mi ha scortato fino lì e ha urlato -TUO PADRE VUOLA CHE TU VADA VIA DI QUI!TI PORTERANNO A LOS ANGELES,LÌ SARAI AL SICURO!- ho scosso la testa e gli ho risposto -NON ME NE VADO SENZA MIO PADRE ED I MIEI AMICI,NON POSSO ABBANDONARLI QUI,MI DISPIACE,MA IO NON PARTO!- Myra ha preso Mark per il braccio e ha detto -È LA SUA SCELTA,NON PUOI COSTRINGERLA!- lui mi ha guardata e poi ha fatto partire il camion senza di me e ci siamo diretti verso la torre di controllo sparando a chiunque ci abbia ostacolato e alla fine siamo riusciti ad entrare e stranamente era tutto così tranquillo,abbiamo raggiunto l'ultimo piano e  mio padre si era riparato dietro ad una scrivania e ci ha puntato la pistola contro,abbiamo alzato le mani e lui ha abbassato l'arma e ha detto guardandomi -Tu dovevi andare a Los Angeles...Perchè sei qui?!- ho fatto un respiro profondo e gli spiegato che non me ne vado senza di lui,senza Ottaviano e senza Viola,che ce l'avrei fatta,ho passato una vita intera ad addestrarmi ed ero pronta a tutto pur di baciare il mio ragazzo e di sentire un insulto da Viola,lui mi ha guardata con una faccia piena di preoccupazione e rabbia ma alla fine ha annuito dicendo -Va bene,verrai con me.Ci aspetta un elicottero vicino all'infermeria,andiamo!-.
Mio padre ci ha guidato fino all'infermeria e ha fatto segno al pilota di accendere i motori dell'elicottero,siamo saliti e l'elicottero è partito.
Stavamo sorvolando su San Francisco,quando ho notato due uomini che stavano muovendo le braccia verso l'elicottero e urlavano "HEY!",li ho indicati e ho detto a mio padre di aiutarli,ma lui ha scosso la testa e ha detto che sarebbe stato troppo pericoloso,ho continuato a guardare quei due omini e ho guardato mio padre con uno sguardo da cane bastonato e lui ha detto al pilota di scendere di quota e di far salire quelle persone.Siamo atterrati e hanno sparato al pilota e Myra ha urlato -É UNA TRAPPOLA- hanno iniziato a sparare sull'elicottero,ci siamo divisi e siamo entrati in due palazzi diversi,io stavo con mio padre.Io e Lui siamo entrati in una banca e stavamo correndo tra le file di scrivanie e ci stavano sparando addosso,alla fine siamo arrivati in una stanza senza finestre,io ero sana,lui ha chiuso la porta a chiave e poi si è girato verso di me con una mano sullo stomaco piena di sangue,ha fatto dei passi verso di me sarebbe caduto se non lo avessi sostenuto -Starai bene...i soccorsi arriveranno- ci siamo seduti per terra ed io ho iniziato a premere sulla sua ferita, lui mi ha preso il braccio -devi scappare...fallo per me- piangevo e scuotevo la testa -Non ti lascio qui,sei mio padre...AIUTO! MYRA! MARK!Resta sveglio,non mi abbandonare- ha chiuso gli occhi e ha mollato la presa sul mio -Papà?- nessuna risposta,mi sono seduta vicino a lui piangendo e singhiozzando e dopo un po' mi sono addormentata.
Ero fuori casa mia di notte e vicino alla porta c'era un cestino,mio padre ha aperto la porta e ha detto -chi ti ha lasciato qui solo soletto?- ha preso il cestino e l'ha portato dentro,senza neanche muovermi,sono entrata anche io.
Mio padre ha preso la bambina dal cestino -Lei ti ha lasciata là fuori?Non la vedevo da anni...bhe,non importa.Ti chiameró Marika.
Bhe Marika per il momento saremo solo io e te e qualche volta ci sarà un mio amico,quindi non farci caso al disordine okay? Okay.Domani ti compreró un bel lettino e tutto l'arsenale,la tua mamma mi ha colto di sorpresa-.
La scena è cambiata di nuovo,la piccola me era in piedi e mio padre stava di fronte qualche centimetro un po' più distante da me con le braccia aperte -Vieni da papá,sergente- ho fatto i primi passi e poi sono caduta per terra e ho iniziato a piangere e lui è venuto subito a prendermi in braccio -Su dai,non piangere, sei bravissima- mi ha dato un bacio sulla guancia.La scena è cambiata di nuovo e questa volta mi trovavo davanti al portale del campo mezzosangue,avevo undici anni,mio padre mi aveva regalato un pugnale di bronzo celeste e mi ha detto -Devi andare,il tuo posto è qui,sarai al sicuro e ti addestreranno...io verró a trovarti,lo prometto- ci siamo abbracciati e lui è scoppiato a piangere.
Adesso era tutto bianco,non c'era niente,solo io e mio padre con un sorriso -Promettimi che starai fuori dai guai e sarai sempre coraggiosa- l'ho abbracciato e gli ho detto -Te lo prometto- ma questa volta stavo piangendo io.
   
 
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