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Autore: _Giuls17_    13/10/2014    1 recensioni
Harry Potter più di una volta aveva commesso la scelta sbagliata, ma quel giorno del suo quinto anno aveva commesso il suo più grande errore. Sulle spalle portava il peso di due morti, di due persone che lo avevano amato, ma non aveva fatto il conto con il Signore Oscuro e l'arrivo di una strana ragazza all'interno dell'Ordine... Riuscirà a uccidere Voldemort? Ma la domanda che tartassa Harry, Draco, Ginny, Ron è... Chi è veramente Hermione Granger?!
C2: -Hermione dove sono i tuoi genitori?- […]
-Ginny sono morti.-
C4: “Lei per te è il vento della novità, ammettilo ti affascinano i suoi modi.”
C5: Poteva provare ad averla, anche solo per passatempo.
C6: “Si chiama attrazione, che nasconde l’amore.”
Io non sono innamorato.
“Non ancora.”
C7: “Forse anche lui ti amerà.”
Ci sono troppi “forse” nella mia vita.
C8: […]Draco, mi sto spezzando.
C12: -Non faccio altro che ferirti.-
-Ti stai impegnando davvero poco per non farlo.-
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Kreacher | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
Capitoli:
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Io non sono morta... T.T
Credevo che fosse facile destreggiarsi tra lezioni, studio, elezioni e efp
ma diciamo che tutti i miei programmi sono andati a monte una settimana fa...
Quindi mi trovo maledettamente indietro e se aggiungiamo che ho dovuto 
cambiare il disco rigido al pc, sono stata ferma per troppo tempo!
Così adesso si riprende a lavorare, anche su questo fronte, con almeno un 
aggiornamento a settimana!
Ve lo devo e lo devo a questa storia che mi ha dato molto, spero perciò di non deludervi
perchè adesso capirete il motivo di questo titolo: This is war...
Buona lettura :D



 
This is War
 
 
A warning to the people
The good
And the evil
 
This is war
 
-Harry.-
Hermione pronunciò quelle parole come un sussurro, il suo amico non doveva essere lì, non doveva cedere alle richieste di Voldemort, non poteva morire a meno che non fosse stato lui stesso un Horcrux.
“Sette non è il numero magico più potente, professore?”
E se ne avesse creati altri? Hermione sbarrò gli occhi per la paura, doveva fermarlo adesso che poteva, adesso che ricordava cosa fare.
Fece un passo avanti ma Bellatrix la inchiodò con la sua bacchetta.
-Mi sorprende vederti viva.-
-Ho la pelle dura.-
-Ancora non hai perso questo piccolo vizio, ma avremo tempo dopo di eliminarlo.- sussurrò al suo orecchio facendola tremare.
-Harry no!- Hagrid urlò forte e solo allora Hermione lo guardò ma si costrinse a distogliere lo sguardo e a puntarlo nelle iridi del suo amico che ancora la stavano guardando.
-Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto venuto a morire.-
Voldemort smise di carezzarsi la testa e osservò anche lui il ragazzo, sorrise, un sorriso maligno e privo di dolcezza, estrasse la bacchetta e la puntò verso l’unico suo vero nemico.
-Harry ti prego va via! Mi dispiace ma vattene via!-
Ma non rispose, lo vide chiudere gli occhi pronto a incassare il colpo.
-No…-
-Avada Kedavra!- un lampo di luce verde colpì il Prescelto per poi espandersi per tutta la foresta, Hermione rimase a guardare fino all’ultimo momento, sperando di sbagliarsi, che fosse tutto un sogno, ma improvvisamente il suo mondò iniziò a essere sfocato e chiuse gli occhi.
 
To the soldier
The civilian
The martyr
The victim
 
This is War
 
Minerva si guardò attorno nella Sala Grande e ciò che vide le fece accapponare la pelle, molti studenti stesi a terra, morti, altri seduti che si stavano medicando, professori feriti e incapaci di combattere ancora.
Questa guerra li stava portando alla morte anche se lentamente, asciugò una piccola lacrima e riprese il suo giro d’ispezione, e improvvisamente le venne in mente quella notte al Ministero della Magia, la sera che Sirius e Albus avevano perso la vittima, i soldati che morivano per il loro ideale, che morivano per permettere a Harry di vincere.
Ma dov’era finito Harry Potter? Del suo team erano rimasti solo Ron e Draco, seduti in disparte da tutti, come se vivessero un loro dolore personale e nessuno ne potesse far parte.
Guardò a terra, poco distante dal tavolo dei Tassorosso e vi trovò Lupin e Tonks, membri dell’Ordine, martiri di quella guerra che avrebbero potuto evitare per dare un futuro a Teddy, ma nessuno dei due si sarebbe sottratto alle sue responsabilità, c’erano dentro, come lei, come anche Diggory.
Ricordava ancora la sua morte e ripesò a quel giorno funesto, lui era stato la prima vera vittima di Voldemort, di quel Voldemort riformato e più forte degli anni precedenti.
Distolse lo sguardo e osservò la sua scuola, stava cadendo a pezzi e forse non sarebbe riuscita a salvarla, e rimpianse la morte di Albus Silente, lui avrebbe saputo cosa fare, lui li avrebbe salvati, ma scosse la testa per rimboccarsi le maniche, adesso toccava a lei farsi valere, adesso doveva salvare i suoi ragazzi ed Hogwarts, doveva aiutare Potter a uccidere Voldemort, ma quel nome le fece venire in mente lo stesso interrogativo.
Dov’era Harry Potter?
 
It’s the moment of truth
And the moment to lie
The moment to live
And the moment to die
The moment to fight
The moment to fight
 
Draco alzò lo sguardo verso la finestra, scuotendo la testa, aveva perso Hermione o meglio non aveva idea di dove si fosse cacciata, l’aveva cercata in tutta la scuola, aiutato dagli altri ragazzi ma niente e sperò semplicemente che si fosse trovata un posto dove nascondersi, dove ne sarebbe uscita solo alla fine.
Quando si erano baciati, l’aveva sentita così presente, così viva tra le sue braccia e sapere che anche lei lo amava, aveva riscaldato il suo cuore, ma il dolore dell’abbandono era diventato troppo forte, come poteva continuare così?
 
“Sei un masochista.”
Lo so.
 
Nonostante il dolore non l’avrebbe lasciata andare, l’avrebbe aiutata a guarire, poteva farlo con le migliori cure, lo sapeva, doveva solo avere pazienza, prima dovevano combattere.
Quella parola non gli provocò più nessuna emozione, era arrivato il momento della verità, per smascherare le bugie, il momento di vivere o di morire, ma soprattutto di combattere e lui lo avrebbe fatto, per Harry, per i suoi genitori, per Hermione.
Guardò nuovamente la finestra e quello che vide gli fece gelare il sangue, si alzò e andò più vicino, cercando di osservare bene, credendo di sbagliarsi ma quando vide molti altri farlo, capì che non era cosi: Harry Potter era morto tra le braccia di Hagrid ed Hermione veniva trascinata da Bellatrix Lestrange per avanzare, stavano venendo da loro.
Voldemort stava venendo e la guerra ormai sarebbe scoppiata a tutti gli effetti, ma quello che più lo spaventò fu il volto cereo di Hermione, cosa ci faceva con loro?
Non ebbe tempo di rispondere a quella domanda, poiché decise di seguire la McGranitt fuori dalla scuola, lo scontro finale era arrivato.
 
To the right
To the left
We will fight to the death
To the edge of the earth
It’s a brave new world
 
Voldemort avanzò deciso, il suo più grande sogno si era appena realizzato, dopo anni di attesa, aveva ucciso Harry Potter, con la sua bacchetta.
Sorrise rivolgendosi a tutta Hogwarts, adesso loro sarebbero caduti nelle sue mani, adesso avrebbe preso il vero potere, il comando sul Mondo Magico, con la morte del Prescelto tutte le resistenze sarebbero crollate, come un battito d’ali, come parole al vento.
-Harry Potter è MORTO!- urlò continuando a guardarli e avanzando verso di loro.
-Adesso voi riporrete la vostra fiducia in me, perché sarò io a guidarvi, io a comandarvi.-
Potè sentire la loro paura scorrere per le vene come droga, il terrore nei loro occhi: avrebbe creato un nuovo ordine basato solo su quello e lui ne sarebbe stato a capo.
Si voltò verso il suo esercito, aveva costretto Hagrid a portare in braccio Harry Potter, un dolore più grande di vederlo morire, e Bellatrix aveva trascinato la Mezzosangue traditrice, adesso toccava a lei.
-In questo nuovo ordine non ammetterò nessun tradimento, adesso che Harry Potter è morto, nessuno vi salverà, nessuno verrà in vostro aiuto, nessuno vi proteggerà! Tutti i tradimenti saranno puniti con la morte, e ne abbiamo uno, giusto per cominciare.-
Vide Bellatrix lanciare in mezzo al giardino di Hogwarts Hermione Granger, o almeno quello che ne rimaneva, l’avevano torturata conducendola alla pazzia, fino alla depressione.
-Bene, bene adesso chi abbiamo qui? O cosa abbiamo?-
 
Hermione alzò lo sguardo ma non vide quello che tutti stavano vedendo, rimase ferma impassibile, lì in mezzo a tutti, non pensando che un ragazzo dai capelli biondi la stesse guardando.
 
-Dovresti morire per quello che hai fatto… Davanti a tutti loro. Chi vorrebbe farlo? Chi vuole unirsi a questo nuovo ordine?!-
Neville si fece avanti, trascinando la gamba ferita e stringendo in mano il vecchio cappello parlante.
-E chi saresti tu, giovanotto?-
-Neville Paciock-
-Bene Neville, troveremo un posto anche per te…-
-Voglio dire una cosa… Abbiamo perso Harry stanotte, ma la gente muore tutti i giorni Tonks, Lupin, ma i cuore di Harry batteva per noi, per tutti noi, loro non sono morti invano!!
Ma tu lo sarai, non è finita!-
Sguainò dal cappello la spada e nello stesso istante Harry si fece cadere dalle braccia di Hagrid, lanciò un incantesimo al serpente e iniziò a correre.
 
A warning to the prophet
The liar,
the honest
 
This is War
 
Hermione si alzò e corse verso la scuola, era stata smascherata e stavolta davanti a tutti, ma aveva anche evitato la morte, chiuse gli occhi, e si abbassò per scansare un colpo.
Cadde a terra e si rialzò, non aveva visto Draco quando era stata buttata a terra, ma adesso in mezzo a quella confusione lo aveva visto ed era certa che lui l’avrebbe evitata, forse per sempre.
 
“Hai visto che avevo ragione io, nessuno sapeva.”
Ma desso si e io adesso non ricorderò niente.
“Resisti, uccidi il serpente.”
 
Hermione strinse i pungi e vide Neville cadere a terra schiantato da un incantesimo, corse verso di lui.
 
To the leader,
the pariah
The victor,
the messiah
 
This is War
 
Harry si abbassò e scansò un colpo di Voldemort, ma ancora non riusciva a credere alle parole che poco fa il suo avversario aveva pronunciato: Hermione li aveva traditi.
Ma quando?
L’aveva vista, era ridotta alla pazzia, non era più Hermione, perciò capì che non poteva essere successo ora ma nonostante la situazione tragica non riuscì a pensare ad altro.
Mosse veloce la bacchetta per continuare il suo attacco e si ritrovò dentro la scuola, doveva ucciderlo e con lui il serpente, guardò in basso e vide le figure di Ron e Draco che cercavano di ucciderlo, strinse i denti, tutto sarebbe finito preso.
 
It’s the moment of truth
And the moment to lie
The moment to live
And the moment to die
The moment to fight
The moment to fight
 
To the right
To the left
We will fight to the death
To the edge of the earth
It’s a brave new world
 
Draco era corso con Ron dentro la scuola, anche se il suo cuore sarebbe voluto restare con lei, l’aveva vista così impaurita che per un solo momento avrebbe corso il rischio di essere accettato nel nuovo ordine pur di vederla da vicino, ma aveva desistito, soprattutto dopo aver sentito quelle parole.
Lei li aveva traditi, Hermione, la ragazza che gli aveva rubato il cuore aveva tradito la loro fiducia, aveva tradito lui e poco importasse il quando ma aveva bisogno di sapere perché, cosa l’avesse spinta a farlo.
 
Non potrò più guardarla in faccia.
“Dovrai darle la possibilità di spiegare.”
Sarebbe troppo, non se lo merita.
“Draco lei ti è entrata dentro la pelle, fino al cuore, lo farai per lei.”
 
Avanzò deciso verso il serpente con una zanna di basilisco in mano e cercò lo sguardo di Ron al suo fianco, ma vide solo il terrore nei suoi occhi, strinse la mano libera a pugno, dovevano finirla lì, adesso, e solo così Harry avrebbe potuto uccidere quel folle di Voldemort.
Si decise ad attaccare ma proprio in quel momento Nagini aprì le fauci e la zanna andò distrutta per un incantesimo di Voldemort, che aveva salvato l’amato animale.
-Merda.-
Iniziò a correr trascinando con se il rosso, dovevano scappare o il serpente li avrebbe uccisi.
 
I do believe un the light
Raise your hands up to the sky
The fight is done
The war is won
Lift your hands
Towards the sun
 
The war is wone
 
Aveva recuperato la spada ma quando la strinse in mano sentì qualcosa dentro di sé, come se potesse scacciare il dolore, la paura, e liberare la mente nonostante la sentisse vicino all’oblio.
Hermione sorrise, forse era solo una sua allucinazione, ma la spada le stava dando il tempo di combattere, le stava dando la possibilità di farlo, di riscattarli, di vincere quella guerra e come se non avesse aspettato altro.
Vide vicino a se Draco e Ron correre, si precipitò fuori dall’incavo che i detriti avevano formato e corse anche lei.
Spalancò gli occhi e osservò il serpente saltare per colpire, fu così veloce che neanche se ne rese conto, alzò la spada e tagliò così forte che cadde a terra per lo sforzo.
Davanti a lei il serpente smise di muoversi e vide Draco davanti a lei, il fiato corto e i capelli incollati alla fronte, era bellissimo e lei lo avrebbe perso per sempre.
Respirò forte e poi lasciò andare la spada e come era venuto il suo miracolo iniziò a svanire, la foschia che le accompagnava la mente iniziò a riformarsi e non si ricordò più niente.
 
 
Harry atterrò a terra mezzo dolorante, aveva visto solo di sfuggita quello cosa era appena successo.
Hermione li aveva aiutati, il suo cuore riprese a battere più normalmente, la loro amica c’era ancora, anche se in maniera distorta e ingiusta.
Prese la bacchetta che era caduta a terra dopo lo schiantò e guardò il suo nemico, era la fine, poteva vincere.
-Expelliarmus!-
-Avada Kedrava!!-
 
Il suo colpo bloccò il lampo di luce verde e contrariamente a quello che aveva visto negli ultimi scontri, il suo colpo avanzò verso Voldemort fino ad arrivare alla sua bacchetta, la vide volare poco dopo e la prese con un semplice balzo e poi rimase a guardare.
Vide l’uomo che aveva infestato la sua vita negli ultimi anni svanire come polvere al vento, l’uomo che aveva ucciso i suoi genitori, quelli di Hermione, Lupin, Tonks e tantissime altre persone morire.
 
I believe in nothing
Not the end and not the start
One hundred suns until we part
 
Draco si lasciò cadere a terra davanti a lei e le spostò una ciocca di capelli, non alzò gli occhi, non lo guardò.
Solo in quel momento sentì il suo cuore squarciarsi per il dolore.
Forse, se non fosse stata ridotta in quel modo l’avrebbe odiata, le avrebbe detto addio e sarebbe sparito, scordandosi di quel sentimento che premeva nel suo petto, ma non poteva.
Non poteva lasciarla andare, Hermione era persa, distrutta e lacerata dall’interno ma gli aveva salvato la vita.
L’abbracciò, aderendo al suo corpo e posando la testa nell’incavo del suo collo, la sentì singhiozzare piano, ma sapeva che non era un vero pianto, che non era lei.
La strinse lo stesso, l’avrebbe potuta odiare anche in quel modo ma aveva bisogno di certezze e lei era la sua unica certezza, lei lo amava, nonostante i suoi pregi e i suoi difetti Hermione amava Draco Lucius Malfoy e lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per farla tornare quella di un tempo.
Alzò lo sguardò per osservare Harry vittorioso, avevano vinto, la guerra era stata ardua, terribile, mortale, ma loro erano sopravvissuti e potevano continuare a vivere.
Nonostante tutto il miracolo era avvenuto, avevano creduto fino in fondo.
-Andrà tutto bene.- sussurrò all’orecchio della ragazza, per poi perdersi in quell’odore che lo aveva ammaliato fin dall’inizio: era il suo vento della novità.
 
 
 
 
 
 
   
 
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