Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: kalanchoe    13/10/2008    4 recensioni
Cosa accadrebbe se Kiba incontrasse un angelo biondo in palestra?E se quest'angelo fosse Ino Yamanaka?Ma non è tutto oro ciò che luccica... KibaIno, Ino/... Questa è la mia prima ff...Commentate!
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Ehy, hai visto chi è appena entrata?!- esclamò il  ragazzo dalla grossa corporatura, poggiando il bilanciere a terra e voltandosi. –E’ un piacere per gli occhi…-
-Kankuro,  mi domando se vieni in palestra per vedere lei che passa o per fare un po’ di allenamento…- rise il castano accanto a lui. –Non che non sia bella, ma secondo me stai esagerando…
-Bhè non è mica un reato guardare…- ribattè Kankuro, sporgendosi dalla sala pesi per seguire con lo sguardo la bellissima bionda che ancheggiava camminando con passo felpato lungo il corridoio.
-No, ma dovresti smettere di seguirla ovunque…- si intromise il ragazzo dai capelli biondi accanto a lui. –Altrimenti lo diventerà!-
-Smettila, Naruto!- si innervosì Kankuro, corrucciando il volto e tornando a sedersi sulla panca. –Non scocciarmi anche tu!Sono sufficienti le battutine di Kiba…-
-Dai, non te la prendere...Stanno solo scherzando!Li conosci, sai che si divertono così…-
-E tu da dove salti fuori, Shikamaru?All’improvviso sei sparito…- chiese Naruto, voltandosi verso il ragazzo moro appena entrato nella sala pesi.
-Dalla sauna, ovvio.- rispose noncurante, asciugandosi con un asciugamano il collo e la fronte. –Non avevo certo intenzione di faticare quando ho detto che sarei venuto con voi in palestra…-
-Alle sei inizia la lezione di step nella sala numero tre!- ricominciò Kankuro, riprendendo l’unico argomento di cui lo avevano sentito parlare i suoi amici negli ultimi tempi.
-Sei proprio un caso disperato!- rise Kiba, continuando a correre e guardando l’amico dallo specchio di fronte al tapis roulant.
Dopo molto tentativi, Kankuro era riuscito a convincere i suoi amici a iscriversi nella stessa palestra della bellissima Ino Yamanaka.
La ragazza passò di nuovo davanti alla sala facendo ondeggiare i fianchi negli stretti shorts viola.
-Come fate a non impazzire per lei…- ricominciò Kankuro, con sguardo sognante.
-Okay, per oggi hai sognato abbastanza…- lo interruppe Naruto, la fronte madida di sudore. –Adesso che l’hai squadrata e lei non ti ha nemmeno degnato di uno sguardo, possiamo dirigerci finalmente verso le docce!-
-Dovresti rivedere la tua strategia di conquista, Kankuro!- esclamò Shikamaru, bevendo il rimanente della bottiglia di sali minerali poggiata a terra, vicino alle spalliere.
-Parli bene, tu!- ribattè stizzito il ragazzone dai capelli castani. –Non è così facile!Cosa credi?Tu non puoi capire perché è stata mia sorella a fare il primo passo con te, altrimenti saresti ancora single, caro mio!- disse con tono provocatorio.
-Oddio, tua sorella!- Shikamaru si battè una mano sulla fronte. –Devo scappare, le avevo promesso che sarei passato a prenderla per le sette. Se faccio tardi mi uccide!-
Shikamaru raccolse in fretta il giacchetto che aveva lasciato sulla spalliera all’inizio dell’allenamento e si diresse lentamente verso lo spogliatoio.
-Ma non doveva sbrigarsi?!- esclamò Naruto, provocando l’ilarità dei due amici. –Vado anche io!Tra poco la mia Sakura esce dal corso di approfondimento in università...-
-La tua Sakura?- chiese Kiba sollevando le sopracciglia, ironico. –Ma se non vuole neanche vederti!-
-Questo è quello che fa credere a voi…In realtà aspetta solo il momento giusto per dichiararsi…- ribattè il biondo, con aria di chi sa più di quanto voglia far credere.
-Si, certo. Aspetta i momento giusto per dichiararsi all’Uchiha!- rispose di rimando Kiba. –Io però resto ancora un po’ qui ad allenarmi…-
-Vengo io con te, Naruto. Almeno passo davanti la sala dove si allena il mio angelo…-
-Ciao Kiba!- lo salutarono in coro gli amici, camminando verso gli spogliatoi.
-Ciao ragazzi!- rispose di rimando.
Non ci si poteva allenare con loro. Kankuro veniva solo per aspettare quella Ino, Naruto per giocare, Shikamaru…era fuggito nella sauna dopo i primi cinque minuti dell’allenamento degli amici (poiché non aveva toccato nemmeno un attrezzo).
Fece rallentare il tapis roulant e prese la sua bottiglia di integratori per bere.
Accidenti a Shikamaru!Ma perché doveva sempre bere dalla sua bottiglia?!
Uscì dalla sala dirigendosi verso il distributore automatico in fondo al corridoio. La palestra era quasi deserta. I suoi passi risuonavano sul parquet chiaro del pavimento.
Sabato pomeriggio alle sette meno un quarto. Chi può stare ancora chiuso qui dentro!Dopotutto quando era fidanzato con Hinata non sapeva nemmeno se il sabato pomeriggio le palestre fossero aperte.
-Accidenti a questo cazzo di distributore!-
-Ehy, principessa, ti è caduto lo scettro!- rise Kiba, guardando sorpreso la ragazza ferma davanti lo sportello in cui erano esposti lattine e rispettivi prezzi.
L’Angelo di Kankuro era davanti a lui. Ino Yamanaka. Ecco chi poteva trascorrere un weekend lì dentro!
-Non credevo che certi fiorellini potessero uscire da una bocca all’apparenza così innocente!- rise di nuovo il ragazzo, ancor più divertito dall’espressione rabbiosa di lei.
-Cosa credevi?Che solo energumeni imbecilli come te avessero il diritto di utilizzare frasi colorite?!- rispose Ino, acida.
La ragazza aveva decisamente un bel caratterino!
-Quanta rabbia per una costatazione innocente!- ribattè lui, divertito.
-Costatazione innocente un corno!Non ti sembra il caso di non rompermi?!- disse, rigirandosi verso il distributore e assestandogli un calcio.
La coda biondissima oscillò sulla pelle chiara delle spalle, lasciate scoperte dalla maglia annodata dietro il collo.
-Dai ti aiuto io!Questo coso si blocca un giorno si e l’altro pure!- iniziò Kiba, ostentando volutamente la magnanimità del suo gesto e avvicinandosi al distributore.
-Non ho certo bisogno dell’aiuto di un incapace!- lo bloccò lei, stizzita.
Kankuro aveva ragione: era bella da mozzare il fiato!
-Scansati, bambina!- disse il ragazzo, volutamente provocatorio, dando due pugni sul lato del distributore.
Stavolta aveva esagerato, ma la situazione lo divertiva moltissimo.
-Stronzo!-
Ino gli voltò le spalle e percorse a ritroso il corridoio verso la sala step, furiosa.
Sulle labbra del ragazzo si dipinse un sorriso mentre la vedeva allontanarsi con passo veloce.
Lo sguardo si soffermò sulle lunghe gambe magre che uscivano dagli shorts cortissimi, indugiò sui piccoli glutei sodi, oltrepassò le fossette di venere che il top lasciava maliziosamente scoperte.
Kankuro aveva pienamente ragione: la si poteva scambiare per un angelo…almeno fin quando non si aveva la fortuna di parlarle!
Kiba rimase imbambolato finchè il suono della lattina della bevanda ipocalorica caduta nel distributore non lo riportò alla realtà.
Selezionò anche la sua bevanda, prese la lattina e seguì Ino nella sala step.
La ragazza era sola, le cuffie del lettore mp3 nelle orecchie. Volgeva le spalle all’entrata, rivolta verso le spalliere, e con un braccio sollevava un piccolo peso fucsia.
Kiba si avvicinò piano e le afferrò il braccio magro libero.
Ino si voltò e lo fissò con i suoi grandi occhi cerulei, già innervosita dall’intrusione.
-Rilassati, bambina!- la provocò il castano.
-Rilassati tu, deficiente!Vuoi lasciarmi in pace?!- rispose, inviperita.
-Stai calma!- ribattè il ragazzo ironicamente. –Non avevo certo voglia di passare altro tempo con una bambina viziata come te…
-E allora scompari, idiota!- lo interruppe.
.Sono venuto a darti questa!- le porse la lattina. –Non volevo che iniziassi a pestare i piedi a terra per la sete…-
-Sei solo uno stupido coglione!-
Kiba le volse le spalle e si diresse verso lo spogliatoio con andatura lenta, lasciando che lo sguardo gelido della ragazza fissasse il disegno dietro la sua felpa: una mano con il dito medio alzato.

***                                                                 

-Auto di merda!-
-Sbaglio o sento la melodiosa voce dell’angelo che era prima in palestra?!- esclamò Kiba provocatorio, guardando Ino Yamanaka prendere a calci la ruota della sua auto rossa parcheggiata di fronte l’uscita della palestra.
-Vaffanculo!- rispose di rimando la bionda, indispettita.
-Ma la palestra non dovrebbe scaricare i nervi?- rise il castano, scrutando la ragazza in piedi accanto alla macchina.
I capelli biondissimi erano completamente bagnati dalla pioggia che cadeva fitta e incorniciavano l’ovale perfetto del viso.
-Ehy, bambina, non lo sai che puoi ammalarti sostando mezza nuda sotto la pioggia?- continuò, indugiando sulla maglia bianca completamente bagnata che lasciava intravedere il reggiseno lilla.
-Fottiti, idiota!- replicò la ragazza dall’alto dei suoi dieci centimetri di tacco.
-Sempre ai vostri ordini, principessa!- ironizzò il castano, continuando a guardare la ragazza dall’interno del pianerottolo della palestra.
-Accidenti!- urlò Ino, assestando l’ennesimo calcio alla ruota sgonfia. –E tu, stupido idiota, invece di stare lì a innervosirmi potresti anche aiutarmi!-
-Non ci penso proprio!- rispose lui, fingendosi offeso. –Mi hai trattato male finora, quindi non vedo perché dovrei aiutarti…-
-Perché altrimenti vengo dentro quel cazzo di pianerottolo e ti prendo a calci nelle palle finchè non sputi sangue, stronzo!-
-La tua dolcezza mi commuove…- ribattè il ragazzo, il volto invaso dalla soddisfazione. –E poi…Non ho alcuna intenzione di venire a bagnarmi sotto la pioggia!Neanche per aiutare una bambolina educata come te!Forse se aspetti che spiova…
Aveva azzardato un quasi-invito. Almeno dal suo punto di vista. Ora doveva aspettare la reazione di Ino Yamanaka.
-Sei un maledetto bastardo!- disse furibonda la biondissima, correndo a ripararsi nel pianerottolo dove si trovava la sua ultima speranza.
Appena il tacco passò dall’asfalto ruvido al marmo lucido dell’interno del palazzo in cui si trovava la palestra, la ragazza vacillò, perdendo il controllo delle gambe.
-Ahhahahah- rise Kiba, divertito dalla vista della goffa caduta a terra dell’angelo. –L’angelo è atterrato!-
Ino alzò lo sguardo puntando i suoi occhioni cerulei in quelli castani del ragazzo, visibilmente irritata dal suo atteggiamento.
Era quasi tenera completamente bagnata!
-Avrei gradito andarmene a casa il prima possibile. Non godo a stare in compagnia di un a animale come te!- cercò di colpirlo.
-Dai, ti aiuto ad alzarti.- esordì Kiba, la sua figura troneggiava su quella della ragazza seduta a terra mentre si chinava per risollevarla.
-Non ti azzardare a toccarmi!- lo freddò lei, acida.
-Volevo solo autarti a tirarti su. Con quei tacchi pensavo ti servisse un aiuto…- le rispose, poggiando la schiena contro il muro stupito da tanta ostinazione. –Visto che sei così vogliosa di provare la tua abilità come trampoliere…Fai pure da sola!
Kiba guardò di sottecchi la ragazza seduta sul pavimento. Indossava un paio di pantaloncini di jeans cortissimi che le lasciavano scoperte le lunghe gambe.
-Sbrigati, idiota, aiutami!- esclamò la ragazza.
Il castano si volse verso di lei.
-Chiedimelo per favore.-
-Chiedere per favore a te che puzzi di cane bagnato?- rispose lei, arcigna.
-Perché se non puzzassi di cane bagnato ti degneresti di chiedere per favore?!- rispose ironico. –E poi vorrei ricordarti che non sei esattamente nella posizione più adatta per fare tanto la snob, visto che senza il mio aiuto passeresti la notte nella tua auto!-
-Cafone!-
-Non te la prendere così. Capisco che avresti voluto che il tipo che puzza di cane e dal quale stai cercando di farti disperatamente notare ti facesse compagnia, ma non c’è motivo di divenire acida!- la rimbeccò, ridendo malizioso.
La bionda non rispose. Kiba si avvicinò lentamente, posò a terra il borsone e il casco della sua moto che teneva nella mano sinistra e la aiutò a rialzarsi.
I due si trovarono l’uno di fronte all’altra, i visi vicini.
-Cretino!- proruppe improvvisamente lei.
-Vedo che inizio ad esserti simpatico. Sei molto più affabile di prima…- la beccò lui. –E comunque non illuderti che mi sia fermato qui solo per aiutare te!Sono ancora qui solo perché devo aspettare che la pioggia diminuisca per tornare a casa in moto.-
La ragazza abbassò lo sguardo, soffermandosi sugli oggetti che erano stati lasciati a terra.
-Non mi resta che aspettare i tuoi porci comodi…Che palle!-

***

-Ecco, ho finito!- eclamò il ragazzo, sollevandosi da terra e guardandosi le mani sporche.
-Cazzo, finalmente ce l’hai fatta!- rispose Ino , che era rimasta poggiata al cofano posteriore a rifarsi il trucco durante tutta l’operazione del cambio della ruota.
Le ombra scure, che il mascara colato a causa della pioggia sotto la quale aveva sostato aveva creato, erano scomparse. Al loro posto erano tornati l’impeccabile ombretto viola e le ciglia cariche di rimmel.
Era davvero sensuale!E ora il suo momento di gloria in compagnia della ragazza bellissima stava per terminare...Poteva osare…Tanto non l’avrebbe più rivista se non in palestra (luogo che avrebbe evitato accuratamente in caso di rifiuto). Ma  era la ragazza che piaceva a Kankuro…Vabbè ma Kankuro avrebbe capito, avrebbe fatto lo stesso al suo posto!
-Ehi…- disse Kiba, il tono noncurante costruito vistosamente.
-Che vuoi ancora, idiota?- lo incalzò lei, asciutta.
-Niente, ciao.- rispose il castano, voltandosi e incamminandosi verso la sua moto.
Idiota!
Kiba salì in moto intorpidito dal freddo, pregustando il tepore delle coperte del suo letto.
Si volse per vedere la sua occasione salire in auto, poi tornò alla sua partenza.
Sentì il motore della spider aumentare i giri sotto l’accelerazione di un piede pesante per poi partire finalmente quando la frizione venne sollevata.
La moto partì rapida all’inseguimento dell’auto, di cui vedeva ormai soltanto le luci lontane sparire dietro la curva.
Al sottofondo del motore della moto in accelerazione nelle orecchie di Kiba si aggiunse  uno stridio di ruote e un rumore di lamiere accartocciate. Il ragazzo accelerò bruscamente, continuando a seguire il percorso fatto dall’auto della bionda fino a trovarsi davanti a due automobili dalle lamiere accartocciate: una spider e una BMW.
Due auto che saranno riparate domani stesso dai proprietari!Era fin troppo evidente sin dalla partenza che la signorina-angelo Ino Yamanaka era davvero inetta alla guida!
-Sei veramente un idiota imputridito del cazzo!- urlò Ino scendendo trafelata dalla sua auto e avvicinandosi alla BMW grigia che aveva appena tamponato. –Scendi da questa auto di merda, stronzo!-
Silenziosamente, un ragazzo moro aprì lo sportello dell’automobile, le mani occupate dai moduli CID.
-Principessa, non credo sia il caso di fare tutte queste storie dato che sei ovviamente in torto!- disse Kiba, scendendo dalla moto e avvicinandosi alla bionda.
-Fatti i cazzi tuoi, stupido coglione!- rispose acida lei.
Il castano si volse verso il proprietario dell’altra auto.
Sasuke Uchiha!
 -Ciao!- gli disse amichevolmente, nel tentativo di placare gli animi (nonostante l’unico animo turbato fosse quello della ragazza).
-Ci conosciamo?- rispose di rimando il moro, serio.
-Sono Kiba Inuzuka!Seguiamo lo stesso corso di diritto economico all’università!- spiegò Kiba, rapidamente. –Comunque non credo che la tua assicurazione farà problemi per il rimborso dei danni della macchina.- si affrettò ad aggiungere, notando l’indifferenza del compagno di corso.
-Compiliamo questo modulo e sbrighiamoci!- rispose freddo il moro, voltandosi verso Ino.
-Si certo!Anzi scusami.- esordì la bionda, puntando gli occhi da cerbiatta in quelli del moro.
Dove era finita tutta quell’arroganza che l’aveva attratto?!    

***

-E così abiti qui, principessa!- esclamò Kiba, guardando il palazzo ottocentesco mentre Ino smontava dalla sella della sua moto.
La spider non aveva voluto saperne di ripartire.
Ora  aveva anche il suo indirizzo da dare a Kankuro.
-Ti ringrazio per avermi accompagnata!- disse Ino, senza troppi complimenti.
-Ehi, bambina!Dove sono le buone maniere che mi hai riservato fino ad ora?!- scherzò Kiba, cercando di guadagnare tempo.
Osare o non osare…Ma era la ragazza a cui Kankuro era interessato…
-Stronzo!-
-Ecco, così ti riconosco!- continuò lui.
Osare  o non osare…Ma era la ragazza a cui Kankuro era interessato…Kankuro,  e mille altri esseri di sesso maschile, tra i quali un certo Kiba Inuzuka.
-Ti piaccio!- incalzò lei, suadente. –E non dirmi che non è così, che non mi hai desiderata ogni istante che mi hai avuta davanti, imbecille.-
La ragazza si avvicinò pericolosamente a Kiba che era poggiato alla moto.
Osare o non osare… Ma era la ragazza a cui Kankuro era interessato…
La bionda posò il casco che le aveva prestato sulla sella. Si  volse e fece per andarsene, mostrando il retro del suo corpo perfetto.
Osare!Era la ragazza a cui Kankuro era interessato, ma il sottoscritto era solo un ragazzo, non un santo.
-Invece tu, bambina?!- la bloccò lui. –Non è dal primo istante che hai iniziato a insultarmi che mi desideri?-
Ino si volse, ondeggiando la lunga coda bionda leggermente sfatta a causa del casco.
-Cosa?!Ma ti sei visto, idiota?- gli rispose, provocatoria.
-Dì che non è come penso…- continuò il castano, avvicinandosi con un sorriso malizioso stampato sulle labbra.
-Infatti non lo è…- gli rispose, con aria di superiorità.
-Ne sei sicura?-
Ormai erano molto vicini, pericolosamente vicini.
Kiba afferrò i fianchi magri della bionda e premette il corpo esile di lei contro i suoi muscoli.
La bionda si divincolò.
-Sei uno stupido coglione!-
-E tu una bambina viziata!-
-E a te questo piace, da morire…- disse lei, provocante.
-Bambina, stai giocando con il fuoco!- disse lui, incredulo per ciò che le sue orecchie stavano sentendo.
-Forse voglio scottarmi…-
La ragazza si sciolse dall’abbraccio del castano, incamminandosi verso il portone di casa con la sua andatura ancheggiante.
Kiba rimase inebetito, con la bocca semiaperta, incapace di comprendere quello che stava accadendo.
-Terzo piano, interno otto, stupido coglione.- lo invitò lei, fermandosi un istante senza voltarsi.    

***

-Grazie, Kiba, sei un’amico!- iniziò Kankuro. –Se fosse stato per Naruto e Shikamaru sarei dovuto venire da solo!
-Devi capirli, hanno degli impegni.- rispose il ragazzo, con aria comprensiva. –Naruto doveva assolutamente andare a vedere l’esame di Sakura e Shikamaru…chi ha il coraggio di contraddire Temari?!-
I due amici risero al pensiero della sorella di Kankuro furiosa con il suo fidanzato.
Chissà se lei ci sarà oggi pomeriggio…
-Oggi la bellissima Ino viene in palestra per fare una doccia solare!- esultò Kankuro, specchiandosi nello specchio ovale sopra il lavabo dello spogliatoio della palestra.
Lei ci sarà!
-Ammetto che sia carina, ma non ti sembra di esagerare?!- disse Kiba con finta noncuranza, raggiungendo l’amico per inumidirsi i folti capelli.
Lei ci sarà!
-Carina?!E’ magnifica!Stupenda!- ribattè il ragazzone, entusiasta.
-Si, ma ti ripeto…Non ti sembra di esagerare?!- continuò, ostentando indifferenza.
E non solo tu ti ritrovi in ogni posto che frequenta…
-Hai ragione, ma prima o poi riuscirò a farmi notare e a uscire con lei. Aspetto solo l’occasione giusta per farlo…- lo zittì Kankuro, mentre apriva la porta dello spogliatoio.
L’occasione giusta. Magari rimediando un invito a casa sua dopo averla riaccompagnata a casa. Magari dopo un incidente. Magari dopo aver sentito i suoi insulti tutto il pomeriggio…
Kiba sorrise, ripensando agli incontri clandestini che da dieci giorni aveva con la bionda mozzafiato.
Dal sabato del loro primo approccio si erano visti ogni giorno. E ogni uscita era necessariamente terminata nel letto di uno dei due. Adorava quelle gambe magre dalla pelle candida che gli si avvinghiavano addosso, quei lunghi capelli biondi che si scompigliavano sul cuscino e che ritrovava nel suo letto, quegli occhioni cerulei che lo fissavano provocanti nell’oscurità della stanza, quelle labbra morbide che percorrevano ogni centimetro del suo corpo.
Ino gli piaceva molto più di quanto amasse credere.
Rimaneva un solo problema: come dirlo a Kankuro.
Il castano sbuffò finendo di sistemarsi i capelli arruffati a causa del casco, si volse e raggiunse l’amico trepidante che lo attendeva fuori dallo spogliatoio in attesa dell’angelo biondo.
I due percorsero il corridoio illuminato della palestra verso la sala pesi.
-Oddio, Kiba,eccola!- sussurrò Kankuro all’improvviso, già trepidante alla vista della bionda.
Eccola. Bellissima come al solito. Truccatissima come al solito. Svestitissima come al solito. Avrebbe fatto impazzire qualunque degno rappresentante del sesso maschile con quella minigonna bianca cortissima e il top lilla velato che lasciava intravedere il reggiseno, di un tono più chiaro. Come poteva fingere ancora di non essere interessato alla bambina viziata che da alcuni giorni lo accoglieva nel suo letto?!
Kiba sentì mancare il fiato necessario a sminuire l’entusiasmo dell’amico.
Era stato un idiota a dirle di non volere che si sapesse della loro relazione!E Ino si era probabilmente sentita costretta ad assecondarlo per mantenere il rapporto che stavano creando.
Era ora di parlare con Kankuro e di dirgli finalmente la verità!Così avrebbero potuto comportarsi come una coppia, avrebbe potuto abbracciarla davanti a tutti.
Kiba rivolse un sorriso quasi impercettibile in direzione di Ino, sperando vivamente che lei lo ricambiasse.
La ragazza, sorridendo raggiante, si diresse verso i due.
Forse così stava esagerando…Kiba non aveva ancora parlato della loro relazione all’amico che stava al suo fianco. Ma adesso tutto sarebbe cambiato…
Il castano vide Ino passargli lentamente davanti, lanciando di sfuggita un’occhiata disinteressata nella sua direzione, ignorando il cenno di saluto che aveva involontariamente fatto con il capo.
I due ragazzi la seguirono con lo sguardo, imbambolati.
Kiba era impietrito.
Cosa stava accadendo?!
La bionda si diresse verso il fondo del corridoio, un sorriso indecifrabile stampato sul volto. Lasciò cadere il borsone a terra e gettò le braccia intorno al collo di un ragazzo dai capelli neri. Ino accostò il viso all’orecchio del ragazzo per mormorargli qualcosa, poi gli stampò un bacio sulle labbra.
-Cazzo!- biascicò Kankuro.
Kiba guardava in tralice la scena.
Quella era la sua bambina viziata, maledetto Sasuke Uchiha!

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: kalanchoe