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Autore: Clary_shadow    14/10/2014    2 recensioni
- Signorina Davis si accomodi li, nel banco affianco al signor Hemmings. - Signor Hemmings? Ho già sentito questo nome! Si ma dove? Il ragazzo in questione è chino sul banco, intento a scrivere qualcosa, quando si sente nominare alza lo sguardo che posa immediatamente su di me. I suoi occhi sono blu come il mare in tempesta, sono spumeggianti e non riesco a percepire i loro pensieri. Si alza in piedi mostrando un fisico snello e asciutto, le spalle larghe e muscolose scendono sui pettorali e sullo stomaco piatto. I capelli sono d'orati, come un campo di grano in estate quando una leggera brezza scompiglia le spighe che ondeggiano producendo una melodia che si dissolve nell'aria. Il ragazzo mi viene incontro prendendomi per mano. Brividi attraversano tutto il mio corpo, e capisco che anche lui ha sentito qualcosa quando alza improvvisamente lo sguardo confuso e curioso. Lo riabbassa velocemente, come se avesse mostrato troppo di se, e con rapido passo mi trascina con se verso il banco.
Eii! E' la mia prima storia, spero davvero che vi piaccia. La protagonista si chiama Spencer e si è appena trasferita a Sydney. Qui incontrerà i fantastici quattro, guardando ognuno con occhi diversi. xo
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~CHAPTER EIGHT

 Quindi mi stai dicedo che lui ti ha toccata?! - o mamma, è peggio di quello che mi aspettavo – Um..si, ma non è che mi ha fatto del male o altro, ha solo indugiato un pò , ma niente di che... - ho lo sguardo basso, ma lo rialzo immediatamente quando Calum dice – Io lo strozzo a quello! Vado subito a fargli un discorsetto! - e detto così esce dalla fila e si dirige a grandi passi verso il tavolo di Luke. - Cal! No Calum, per favore fermati! Cal! - lo raggiungo e lo afferro per una manica della camicia. Lui si gira impaziente, il volto contratto dalla rabbia – Lui ti ha toccata. Ha osato toccarti contro la tua volontà! - dice sputando le parole come fossero veleno - Oh andiamo! Non ha fatto poi chissà che, e comunque non c'è bisogno che tu ci parli e nemmeno che lo prendi a pugni, so cavarmela da sola io! - rispondo iniziando ad agitarmi. Cal si gira un'ultima volta verso Luke. Lui è seduto al suo tavolo, una ragazza biondo platino seduta sulle sue ginocchia e, con lui due ragazzi, uno biondo, l'altro moro, entrambi occupati in una vivace conversazione con delle ragazze. Luke gira lo sguardo e mi guarda sorridendo, poi quando nota Calum affianco a me, che lo fissa in modo minaccioso, distoglie lo sguardo continuando a parlare con la bionda sulle sue gambe, che si pavoneggia come una gallina in calore. Riesco a convincere Calum a tornare alla fila, prendiamo il pranzo e ci dirigiamo al nostro tavolo, dove Ashton e Sam sono impegnati in una focosa conversazione.  Ci sediamo a tavola mangiando e chiacchierando allegramente. Alla fine del pranzo ognuno torna alle proprie lezioni. Io, Calum e Ashton abbiamo musica e così dopo aver salutato Sam, ci dirigiamo insieme in un'aula del secondo piano. La stanza è grande, c'è un pianoforte a muro color cioccolato, una batteria in un angolo, delle chitarre, sia elettriche che classiche e in una cesta altri strumenti come legnetti, triangoli, maracas. Gli alunni si accomodano su delle panche fatte a scala, nere. Io, il moro e il riccio, ci sediamo in ultima fila mentre il professore entra in classe. E' alto con i capelli scuri e gli occhi chiari, sul naso sono appoggiati degli occhiali da vista alla John Lennon. Deve essere nuovo  perchè dice – Buongiorno ragazzi. Io sono il professor Stivenson, sostituirò il professor Lingood per i prossimi mesi. - gli occhi di tutti sono puntati su di lui – Bene, che ne dite di un giro di presentazioni? Con presentazione intendo il vostro nome e cognome, se suonate qualche strumento, se cantate, che musica vi piace...insomma tutto quello che ritenete opportuno dire – sorride – iniziamo dall'alto, il signorino lì sù, si tu, no non tu, il ragazzo affianco, oh si tu – dice rivolgendosi a Calum – Em.. io sono Calum Hood, ho diciassette anni, suono il basso e me la cavo nel cantare... - - Uuh! Abbiamo un bassista! - esclama il professore. Cal si gira verso di me e sussurra al mio orecchio – Questo è matto... - - Signor Hood! Vorrebbe suonarci qualcosa? - Cal impallidisce ma poi risponde – Oh..okay. - Si alza mostrando il suo bel fisico alto e asciutto. Scende dalla panca e si avvicina alle chitarre e prende il basso. Dopo aver sistemato gli attacchi e aver accordato la chitarra, col braccio disegna una curva facendo risuonare le corde. Inizia una complicata fila di note che esplodono nell'aula in un ritmo eccezionale. - E' bravissimo! Non sapevo suonasse il basso – dico rivolgendomi ad Ashton, che nel frattempo lasciava sorgere sul suo viso, un sorriso dolce – Già, lo suona da sempre, avevamo pensato di fare una band una volta ma poi... - Calum finisce la sua esibizione e tutti applaudono coprendo il resto della frase di Ash. Cal fa un inchino e ridacchiando torna a sedersi tra me e il biondo. - Allora, come sono stato? - chiede sempre sorridendo – Sei stato bravissimo Cal! - gli rispondo anch'io allegra – Ora tu, affianco al signor Hood, la signorina con i capelli scuri – sta dicendo a me! Oddio, stai calma – Em..mi chiamo Spencer Davis, ho diciassette anni e mi sono appena trasferita dall' Inghilterra.. - lo sguado di tutti è puntato su di me, arrossisco violentemente, ma mi costringo a continuare – Suono la chitarra classica e canto..a volte.. mi piace musica pop, rock, si insomma il genere dei ragazzi – abbasso lo sguardo non sapendo più cosa dire – Le piacerebbe farci ascoltare qualcosa? - - Cosa!? Oh ecco io preferirei di no...da sola li davnti..non è proprio il caso.. - - Daccordo, andiamo avanti allora. Signorino biondo riccio, si tu, vai presentati – sta parlando ad Ashton – Sono Ashton Irwin, ho diciassette anni e suono la batteria – dice con il suo bel sorriso mostrando le fossette. Le ragazze lo fissano sognanti, se continua così ne metterà incinta qualcuna solo sorridendo – Un batterista, bene. Andiamo avanti... lei si... - il professore continua e gli studenti si presentano man mano che lui li indica. La mia attensione scarseggia, ma si riattiva immediatamente quando sento – Sono Luke Hemmings, ho diciassette anni, suono la chitarra elettrica ma anche classica, il pianoforte e canto. - dice con l'aria di uno strafottente. Se con Ash le ragazze svenivano, con lui impazziscono, alcune urlano e una di queste oche dice – Suonaci qualcosa Lukee! - il ragazzo sempre sorridendo si gira verso il professore che dice – Si non è una cattiva idea, anche se ne ho una più bella.. signor Hood, e signor Irwin vi va di suonare qualcosa insieme? Così almeno la signorina Davis non avrà alcun timore nel accompagnarvi con la sua voce, dico bene? - I ragazzi si girano verso di me incitandomi a dire di si. Sono agitata, e se dovesse andare male? Se dovessi sbagliare le note? Ma poi mi convinco e rispondo – Va bene... - e così scendiamo avvicinandoci al professore, che dice – Signor Hemmings, si alzi anche lei, qualcuno deve pur suonare la chitarra no?! - Luke non sembra molto convinto. Sposta lo sguardo da Calum ad Ashton diventando improvvisamente pallido. Poi però si alza e senza aggiungere una parola prende la chitarra e si infila nella fascia che la tiene salda al suo corpo. Ash prende le bacchette e si posiziona dietro la batteria. Cal pronto con il basso mi indica un microfono e io vado a prenderlo. - Che dobbiamo suonare? - è una voce tagliente a annoiata a parlare, quella di Luke. - Non so, mettetevi daccordo voi – risponde il professore continuando a chiedere di presentarsi agli altri ragazzi. Noi quattro ci guardiamo e visto che nessuno di loro spiccica parola, la prendo io – Allora, che avete in mente? - - Conosci American Idiot? - chiede Luke – Si, dei Green Day – rispondo immediatamente – Quella allora – risponde tornando a guadare in basso – Si ma loro non so se la sanno... - - La sanno. - risponde Luke freddo. Guardo Cal che osseva Luke confuso, poi dice – Si la sappiamo – gardo Ash, anche lui è confuso, ma risponde al mio sguardo annuendo – Bene, allora vada per American Idiot, solo che per le strofe qulcuno deve aiutarmi - - Ci sono io bella – risponde Luke alzandosi e prendendo una stecca per il microfono e avvicinandosi a me. Arrossisco un po alle sue parole e biascico un – Va bene.. - - Okay allora, vi ricordate come avevamo arrangiato l'inizio? - chiede Calum ai due – Si, anche se manca Micheal.. - risponde Ash un pò imbarazzato – Si me lo ricordo – risponde Luke – Okay.. allora Spence tu seguici, al tre iniziamo. Professore noi ci siamo! - Il professor Stivenson si gira e mette a tacere tutti gli altri – Bene iniziate pure - - Uno, due, uno ,due, tre – Luke al mio fianco inizia a muovere la mano sulla chitarra e anche Cal lo imita, dietro di noi Ash parte con la batteria. Sono fantastici, come se suonassero insieme da tutta la vita. Poi Luke inizia la strofa – Don't  want to be an American Idiot! Don't want a nation under the new media. And can you hear the soud of hysteria? The subliminal mind fuck America – sul mio viso compare un sorriso, Luke mi fa un cenno indicandomi il ritornello e quindi il turno insieme. Inspiro profondamente lasciando che la mia voce esploda nell'aria cantando iniseme al biondo – Welcome to a new kind of tension. All across the alien nation. Where everything isn't meant to be okay. - prendo un altro respiro – Television dreams of tomorrow. We're not the ones who're meant to follow. For that's enough to argue. - E' bellissimo cantare con Luke, ma soprattuto sentire come suonano bene le nostre voci insieme. I ragazzi sono fantastici, suonano da far paura. La canzone continua ed è sempre più bella, si arriva all'assolo di Luke con la chitarra e poi il ritornello tutti insieme, anche Calum e Ashton si uniscono. Sono elettrizzata e al ' C'mon! ' di Ash il mio cuore fa una capriola dall' emozione. La canzone finisce, tutti si alzano in piedi e la classe scoppia in un applauso pazzesco. I ragazzi si avvicinano a me. Ci prendiamo tutti per mano e facciamo un inchino ridacchiando. Poi li avvicino tutti  e ci abbracciamo. E' stato il momento più esaltante di tutta la mia vita. Quando sciogliamo l'abbraccio gli altri sono imbarazzati, ma vedo nei loro occhi scintille di felicità. Questo potrebbe essere l'inizio di qualcosa. L'inizio di una grande amicizia.

 

SPAZIO A ME! Hola gente! Mi sono divertita a scrivere questo capitolo, soprattutto perchè ho ascoltato mille volte la loro cover ahah ...comunque scusate se posto solo ora, ma ho avuto molto da studiare, compiti in classe e interrogazioni ._.  anyway, spero vi sia piaciuto questo capitolo, mi è uscito più lungo rispetto agli altri :) ringrazio tutti quelli che seguono la storia, e se vi va recensite, mi fa sempre piacere sapere cosa ne pensate della storia
detto questo ci vediamo nel prossimo capitolo! Baci,
Gaia xoxoxo

  
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