The Sound Of A Ghost

Don't Stop

 

Luke P.O.V.
 

Erano le dieci del mattino del giorno 24 Settembre, e questo giorno avrei fatto finalmente fuori dalla mia vita i Montgomery.
Dopo la "reincarnazione" dovevo riabituarmi a toccare le cose e a riutilizzare i miei poteri. I miei poteri, mi sono mancati da morire, forse un po' meno quello dell'invisibilità dato che nessuno, tranne Ashton, mi poteva vedere.
Stavo spaparanzato sul divano con Michael a fare il coglione e qualche volta mi divertivo a togliergli l'udito, la vista oppure la parola, quando la porta di casa venne distrutta da un Calum metà umano e metà cane gigante, con una ferita gigantesca nel petto.
"Porco cane, Calum, che ti è successo?" chiesi.
"Un v-vampiro... Ha cercato d-di sbudellarmi!" rispose lui mentre tornava normale.
"Il mio sangue non lo può curare, è un licantropo!" esclamò Michael.
"Rimettetemi solo la costola al posto giusto e poi guarirò in fretta!" strillò Calum.
Si offrì Mikey, e in meno di un batter d'occhio aveva sistemato la costola a Cal.
"Stasera tu non vieni con noi! Caso chiuso!" dissi.
"No, col cavolo! Guarisco in fretta! E poi dopo tutto quello che hanno fatto ho proprio voglia di prenderli a calci in culo!" rispose Cal.
"Non se ne parla!" puntualizzai.
"Non so se ti ricordi, hanno ucciso Michael, che ora è un vampiro e caro mio, hanno fatto fuori anche te! E  per poco anche me! Quindi io vengo che ti piaccia o no!" .
"No... Non mi piace... Però se la metti così non posso dirti di no..." e cedetti alle sue parole.
 

Alexa P.O.V.
 

Stavo finendo di allacciarmi le Converse che scoccano le nove di sera ed era ora di partire, mi ritrovai con tutti gli altri in salotto e come accordato, tutti vestiti di nero.
"Allora ragazzi, pronti per il teletrasporto?" domandai.
"SIIII!" esclamarono in coro.
"E allora facciamolo!" esclamai.
Due secondi dopo ci ritrovammo proprio dentro la famosa Opera House Of Sydeny, contai la decima fila a partire dal palco per poi cercare il posto numero cinque, così chiamai Michael.
"Mikey vieni un po' qua scardianarmi questo sedile" appena finii di dirlo la poltroncina non esisteva più, ma al suo posto c'era un varco, simile ad uno scivolo, che portava al quartier generale dei Montgomery. 
Quando scendemmo Ashton si spaventò e disse. "Ragazzi... Questo posto pulula di fantasmi!".
Feci un piccolo sorrisetto quando davanti a me parò una ragazza altina, con i capelli neri e mossi, e gli occhi verdi nascosti dietro ad un paio di occhiali.
"Ciao Alexis!" disse la ragazza, ma appena sentii la parola Alexis, ovvero il mio nome completo, mi calarono le braccia.
"Clarissa? Sei tu?? Sei una Montgomery e non me lo hai mai detto? Ti reputavo un'amica... Pur sapendo che io sono una Hemmings e che le nostre famiglie si scontrano da anni!?" risposi furiosa.
"Cosa? Alexa sei mia parente?" mi domandò Luke.
"Sono tua sorella. Tu non c'eri ancora quando nostro padre ha ucciso me e lei. Perchè è stato lui a spararci e non un ladro come avevo sempre detto. Mi ha sparato perchè non mi ha mai voluta... E ha sparato a Clarissa perchè sapeva troppo..." dissi singhiozzando.
A Luke caddero le lacrime, l'avevo sconvolto e non poco.
"Ma che bel quadretto di famiglia, si Alexis sono una Montgomery e ne sonp fiera! Quindi abbiamo due maghi, un sensitivo, un vampiro e un licantropo. Siete patetici! Vedremo chi l'avrà vinta!" disse lei.
Un istante dopo si formò un piccolo esercito comandato da Clary, Calum si trasformò in licantropo e iniziò a fare fuori qualcuno, idem Mikey prosciugandone il sangue e Ashton che ne intrappolava con l'ectoplasma. 
Io e Luke andammo direttamente da Clarissa, iniziai a teletrasportarmi per la stanza tentando di confonderla mentre Luke le tolse la vista.
Luke tirò fuori il coltello che aveva nascosto nello stivale e infizò Clarissa come si meritava, subito dopo colò una cascata di sangue e mentre moriva gli sussurrò qualcosa all'orecchio per poi cadere a terra, morta.
Ma che sto facendo? Perchè sto prendendo la pistola che ho in tasta? No, colpa di Clarissa, mi ha fatto un incantesimo di controllo delle azioni prima che morisse, sento Luke urlare e richiamare l'attenzione di Ashton, chiusi gli occhi, avevo capito ormai l'azione che avrei compiuto tra qualche istante, premetti il griletto e poi sentii solo dolore.
 

Ashton P.O.V.