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Autore: metaldolphin    15/10/2014    2 recensioni
Rivisitazione dell'omonimo telefilm di recente produzione, con i personaggi della nostra Ciurma preferita.
Perché non sempre ciò che appare ai nostri occhi è la verità.
Perché non sempre tutto è necessariamente bianco o nero.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Franky/Nico Robin, Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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-...Poi si è svegliato ed ancora non ho capito come, mi ha bloccata... è velocissimo!
-Ecco il perchè di quei polsini- indicò Bibi -Ed io che avevo pensato ad un revival anni '80!- commentò con ironia, mentre Nami toglieva i polsini per mostrarle i lividi che avevano la forma delle dita di lui.
-Te lo avevo detto che era pericoloso!- aggiunse l'amica, rimproverandola per la sua imprudenza.
Ma quella scosse il capo: -No! Ti sbagli, Bibi! Era come se non mi avesse riconosciuto! quando ha capito chi fossi, mi è balzato lontano scusandosi... ha paura del contatto umano.
L'altra la guardò col sopracciglio alzato, in modo eloquente, per dimostrare tutto il suo scetticismo in materia, convinta che Nami avesse il giudizio appannato da qualcosa di molto simile ad una infatuazione per quel tipo.
-Non è come pensi!- protestò la rossa, che aveva intuito il pensiero della collega -Volevo soltanto dimostrargli che non lo temevo, ma si è definito una bestia anche se aveva uno sguardo così... così indifeso! Non so cosa gli abbiano fatto, ma devo scoprirlo.- concluse, decisa.

Volgendo lo sguardo fuori dal finestrino, Nami scrutava la gente che camminava lungo il marciapiede. Persone comuni, di ogni età, con una vita normale, affetti solidi e preoccupazioni comuni alla gran parte dell'umanità.
Era cosciente che, per colui che aveva incontrato quella stessa notte, le cose stavano in maniera diversa.
Riprese a parlare: -Non so a cosa stia lavorando Robin e non so perchè ma l'istinto mi dice che per il momento è meglio che al corrente di tutto sia soltanto tu. Hai ancora contatti con quel truffaldino di Usopp?
-Non li definirei proprio contatti, ma è sempre in debito con me, per quella storia del laboratorio clandestino, quello in cui clonava ed ibridava quelle strane piante carnivore di importazione illegale...
Nami tirò fuori dal taschino tre bustine di plastica trasparenti, di quelle usate per classificare le prove da analizzare. Due contenevano qualcosa simile a terriccio, nell'altra pochi filamenti verdastri non troppo lunghi; le porse all'amica: -Nelle etichette adesive ci sono le indicazioni. Una è terriccio del mio giardino, così avrà almeno un discriminante, l'altra contiene ciò che ho grattato nella zona più interna agli anfibi che indossava Zoro. Nella terza i suoi capelli: spero che ci sia almeno un bulbo per l'analisi del DNA. Sono nelle tue mani.
-Abbi fiducia, ti farò sapere.- Rispose Bibi, prendendo in custodia i preziosi reperti.

Si avviarono verso la Centrale.
Posteggiata l'automobile, Bibi disse a Nami ciò che aveva rimuginato in cuor suo lungo il tragitto trascorso in silenzio: -Nami, sta' attenta... questo affare puzza già troppo di bruciato e ci sono troppi punti oscuri. Prometti che mi terrai al corrente e che non farai pazzie!
-D'accordo.- Affermò la rossa con uno smagliante sorriso: voleva bene alla collega, e sapeva che Bibi teneva a lei tanto quanto a sè stessa.
Lo schermo del PC mostrava i dati inseriti che avviavano la ricerca desiderata. Nami ingrandì la schermata, attirando l'attenzione della collega che arrivò poco dopo alla sua scrivania.
Quella vide che era molto emozionata e si chinò a leggere quanto mostrato sul quadro luminoso. 
"Zoro Roronoa, rapito in circostanze sospette... giovane promessa del kendo... genitori fanno appello agli eventuali rapitori... La disgrazia un anno dopo la prematura scomparsa della compagna di squadra, l'allenatore chiude il dojo... Dichiarata la morte sette anni dopo, la famiglia piange sulla bara vuota di un figlio svanito nel nulla. Mai trovati testimoni, mai trovate tracce che possano condurre ad un sospetto..." 
Tutti titoli e stralci di articoli archiviati negli anni, che si affiancavano alle indagini di polizia, magre di riscontri o indizi.
-In effetti potrebbe essere lui, guarda la foto di quando era bambino.... La inserisco nel programma che simula il passare del tempo....- Bibi armeggiava davanti al PC. Un paio di minuti dopo, lo schermo mirava il risultato finale e rifletteva il volto impietrito della collega.
Senza dire una parola, Nami estrasse l'agenda e mostrò all'amica il ritratto che aveva disegnato lei stessa a mente fresca, appena dopo che Zoro era fuggito via. Se non fosse stato per il colore dei capelli, mutato dal nero ad un improbabile verde e per i muscoli alquanto sviluppati, molto più che in un uomo normale, la ricostruzione era identica.
Cos'era successo a Roronoa Zoro in quei quindici anni di oblio?

Le due donne si guardarono negli occhi con la stessa muta domanda sul viso, quando un'altra allegra voce femminile chiese: -State lavorando ad un nuovo caso?
Nami ebbe appena il tempo di realizzare che era giunta Robin, mentre chiudeva la schermata istintivamente, rimanendo però col dubbio se l'amica l'avesse vista o meno. 
-Sì!- rispose Bibi.
-No!- Le fece eco Nami contemporaneamente, dandosi subito dopo una virtuale manata sul volto. Di lingua più veloce di quella della collega, proseguì, giustificando l'incoerenza delle risposte con poche parole che davano forma ad una risposta credibile: -Ha ragione Bibi, è qualcosa di nuovo, ma nulla di ufficiale... Sua zia le ha chiesto notizie sul caso del figlio scomparso anni fa e stavamo dando solo un'occhiata sul database dei vecchi casi.
Robin, mormorò un sentito: -Mi dispiace- a quella faccia di bronzo di Bibi, che annuì con aria grave: -Ero molto legata al cugino Aaron...
-Spero che ne abbiate notizie in breve, allora- disse educatamente Robin, ma Nami scosse il capo: -E` passato così tanto tempo....
-Capisco.- Dall'alto dei suoi occhi chiari, Robin, ancora in piedi dietro  le colleghe sedute alla scrivania, rivolse loro un ampio sorriso e propose: -Su, ragazze! Che ne dite se facciamo una bella uscita tra donne, stasera? 
-E Franky?- le chiese Nami, ma l'altra fece spallucce: -Lo mando a lavorare!
Risero insieme, come se tra loro non ci fosse alcun segreto.
Si accordarono su orario e luogo dell'appuntamento, quindi la mora si allontanò.

Una volta sola in corridoio, estrasse un cellulare dalla tasca e fece una breve telefonata.
Poche parole, prima di chiudere la conversazione: -Ciao, sono io...devi farmi il favore che ti dicevo, per stasera...- disse a bassa voce all'altro in linea. Ricevuta risposta affermativa, entrò` nella toilette delle signore per sistemare i capelli che non ne avevano la minima necessità.
Forse, quella sera, avrebbe chiuso il caso.





Autore a piè di pagina....
Sì, è proprio la storia abbandonata troppi mesi fa. Non la ricordavo quasi più, ma visto che il manoscritto è terminato, mi sto mettendo d'impegno a digitalizzarla e regalarvi la fine... saranno un bel po' di capitoli, quindi capirò se non vorrete più seguirla, dato che probabilmente ci vorrà una rilettura anche dei capitoli precedenti per rinfrescare la memoria.
Di questo mio ritardo ignobile mi scuso profondamente, ma non voglio più lasciare niente di incompiuto.
Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà continuare a seguire, per la pubblicazione tra un capitolo e l'altro non passerà molto tempo, promesso!
A presto!
   
 
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