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Autore: Duff Rose    15/10/2014    2 recensioni
Nell'intera Galassia quanti pianeti esistono?
Quanti esseri viventi vi abitano? Essa è piena di sorprese. Forse anche per Zarbon, alieno effeminato e narcisista, ci sarà qualcosa che la Galassia ha in serbo per lui.
Una storia ricca di litigi, lotte, sentimenti e passione che cambieranno la vita del servitore di Freezer.
A cambiarlo ci saranno Andor(una nuova recluta di Freezer) e una ragazza sconosciuta proveniente da uno strano Pianeta.
Loro possono in qualche modo a trasformare quegli occhi ricchi di immagini e ricordi di sangue in un colore più vivo e forte, quello dell'oro. Riusciranno involontariamente a far uscire il suo vero lato? Essi, inoltre, coinvolgeranno Zarbon in un loro segreto sopito da molto tempo. Di cosa si tratterà?
*Primo capitolo modificato*
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cooler, Freezer, Nuovo personaggio, Vegeta, Zarbon
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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*Cammina in punta di piedi. Cade per terra e si fa scoprire dai lettori con le fiamme agli occhi e i forconi in mano*.
Ehm ehm... sono tornata! Anzi, resuscitata! Dopo ben 8 mesi senza postare un capitolo, mi sento un pò in colpa. Come può ben succedere, allo scrittore può anche non piacere più una propria storia e lasciarla a sé stessa per quasi un anno. È stato difficile riprenderla dopo tutto questo tempo, ma il solo pensiero di aver fatto aspettare così tanto quel poco di persone interessate a questa stramba lettura mi ha fatta "tornare in me" per modo di dire.
Comunque sia, sta di fatto che questa fanfiction un giorno la finirò, costi quel che costi;-) ovviamente sempre se è rimasto qualche lettore affezionato alla storia. Avviso già da adesso che se la fanfiction non piacerà più a nessuno sarò costretta a cancellarla! Inoltre, spero che col tempo conoscerò qualche nuovo recensore: a me fa davvero piacere sentire nuove persone che commentano il mio lavoro:D
In più, se c'è qualche errore grammaticale avvistati, perché oggi l'ho scritto in fretta e furia. Spero che riusciate a capire qualcosa in questo capitolo, anche qui se c'è qualcosa che non va commentate! Soprattutto spero che questo seguito sia di vostro gradimento. Tanti commenti!!
Bene, adesso vi lascio al tanto atteso capitolo. Buona lettura!^^


CAMBIAMENTI
"... capisco..."
Erano passati diversi minuti da quando Kelass cominciò a parlargli per filo e per segno chi fosse, da dove proveniva e gli raccontò soprattutto quell'orrendo episodio che le cambiò la vita.
Inizialmente Kelass faceva fatica a parlare con Zarbon perché non si fidava molto di lui, ma pian piano che la conversazione andava avanti riuscì a parlare molto più rilassata.
Per tutto il tempo il Lord rimase a braccia conserte ad ascoltare la ragazza, senza interromperla nemmeno una volta.
Kelass, dopo aver svuotato tutte le sue preoccupazioni, cominciò a sentirsi meglio dentro. Mentalmente ringraziò Zarbon per averla fatta sfogare un pò, dopotutto lei per tutto quel tempo non aveva potuto mai trovare qualcuno con cui poteva confidarsi.
Quando la ragazza terminò di parlare, Zarbon espresse la sua opinione "Beh, per essere una ragazzina ne hai passate, ma dopotutto ho visto casi peggiori" e chiuse gli occhi "Sai bene che rischio stai correndo, vero?"
Kelass annuì convita "Ovviamente, ma ormai quel che è fatto, è fatto. Non si può più tornare indietro, ed è una cosa che non ho nemmeno intenzione di fare. Non mi pento di ciò che sto facendo, anzi, fino ad adesso sembra che vada tutto per il meglio, no?"
Zarbon scosse la testa "Devi essere proprio una sciocca per dire una cosa simile. Qui non sei né potrai mai essere al sicuro, non so come ti sia venuto in mente di fare un'assurdità del genere. E poi il tuo piano non è al sicuro, dato che adesso lo conosco io".
Kelass sgranò spaventata gli occhi: non si era aspettata una risposta simile.
"Alla faccia della sicurezza" sbottò "io confido tutta la mia vita a te, che comunque rimani sempre un perfetto sconosciuto, e adesso hai intenzione di raccontare tutto a quel mostro di Freezer?"
Zarbon ignorò l'ultima frase detta dalla ragazza e rispose tranquillo "La tua vita non è una scusa per tenerti ancora qui, e se Lord Freezer scoprisse chi sei in realtà ci andrei di mezzo anche io, dato che adesso so tutto di te" poi la guardò dritto negli occhi "Dammi un buon motivo per farti restare."
La ragazza sgranò gli occhi basita: stava facendo davvero sul serio?
Kelass gli si avvicinò "Cosa vuoi che ti dimostri? Sono solo una principiante. Il massimo che posso fare adesso è trasformarmi, non so nemmeno volare. Tutto ciò di cui ho bisogno è di diventare più forte! E per questo motivo ho bisogno di qualcuno che mi aiuti".
Guardando Zarbon che non le faceva recepire nulla di buono con lo sguardo, l'aliena abbassò lo sguardo. Si aspettava un netto "no" provenire dalle sue labbra verdi, ne era più che convinta.
Almeno, lei ci aveva provato. Aveva tentato di realizzare un sogno, ma fallendo.
Sarebbe presto diventata una delle tante vittime di quel mostro rosa, questo solo per poter diventare più forte, per non farsi mettere più in piedi in testa a nessuno.
La ragazza, però, si fece coraggio un'ultima volta e disse al Lord "Tutto ciò che voglio fare adesso è lottare, vivere quella gioia che ti porta una vittoria, tutta quell'adrenalina che ti fa uscire fuori di testa, tutta quella felicità nel possedere una forza stratosferica e lottare con qualcun altro facendo di tutto per avere la meglio. Tu non provi queste cose? O almeno, le hai mai provate? Se capisci di cosa sto parlando, concedimi un'occasione, e vedrai che non te ne pentirai".
Zarbon la guardò ancora un attimo, poi cominciò a ridere "Lieto di sentire queste parole, ma io ero già convinto dall'inizio di cosa volevo fare".
Kelass perse un battito. Lo sapeva già? Ma allora, si era divertito per tutto il tempo a vederla in difficoltà. Bastardo!
La ragazza digrignò i denti "Posso meritarmi una risposta, allora?"
Zarbon non disse niente, semplicemente la prese per un braccio e la trascinò verso un'altra stanza.
L'aliena arrossì "Ehi, lasciami andare! Ma come ti permetti di... mhmmhmm!"
Il Lord le tappò la bocca con la sua mano e il suo viso si avvicinò al suo"Vuoi stare zitta e seguirmi o preferisci farti scoprire da tutti e farti ammazzare seduta stante?"
Kelass capì e preferì starsi zitta "Almeno non trascinarmi!" Esclamò cercando di fare meno rumore possibile.
"Vogliamo andare a spasso per i corridoi, ragazzina? Ti ricordo che adesso sei molto sospetta sotto questa forma".
La ragazza si ricordò di non essere trasformata e, in pochi secondi, diventò subito Andor.
"Adesso posso avere l'onore di camminare da solo o mi deve prendere in braccio, Lord Zarbon?" Chiese Andor e si fece anche scappare una risatina" Questo si che sarebbe molto sospetto".
Zarbon scosse la testa con un sorriso stampato sul volto e disse "Muoviamoci, non c'è tempo da perdere con queste stupidaggini. Ma come ti vengono in mente certe cose?!" E si avviarono entrambi in una palestra gigante.
Andor rimase a bocca aperta.
La stanza poteva ospitare un intero esercito per quanto era immensa.
Era completamente grigia con il pavimento di un grigio metallico. Era davvero molto triste, però, poiché era vuota e aveva un colore che metteva davvero a disagio, ma nonostante tutto era un ambiente che profumava di pulito ed era perfetto per un allenamento con i fiocchi.
Zarbon accese le luci "Gurda che puoi puoi tornare 'normale', non ti scoprirà nessuno".
Kelass, senza farselo ripetere due volte, tornò allo stato normale.
Il Lord, guardando la trasformazione della ragazza, sorrise "Adesso è arrivato il momento di fare sul serio. Non sarò clemente con te solo perché sei una donna, sono stato chiaro?".
La ragazza dai capelli viola annuì "In poche parole... sono sotto la tua ala protettrice, adesso?" Chiese per essere sicura di aver scampato il pericolo.
Zarbon le rispose "Non montarti troppo la testa, posso anche cambiare idea".
Ma Kelass in cuor suo si sentiva che lui non diceva sul serio.
Infatti, Zarbon non sapeva nemmeno il motivo per cui avesse accettato di nascondere il segreto per... lei? Una ragazza arrivata lì solo per combattere con un passato di cui lui sinceramente aveva capito ben poco, anche se comunque era stato ben attento nell'ascolarla. Sapeva bene solo una cosa, lui: aveva accettato di aiutarla dopo aver visto i suoi occhi illuminarsi di una strana luce.

  
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