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Autore: A ticket to another world    15/10/2014    1 recensioni
" La vostra definizione di serata romantica sono: dolci, pizza e coccole su un divano davanti un televisore a guardarvi disney channel e cose del genere” dice lei guardandomi con aria interrogativa."
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" “ Nemmeno ti immagini quanto sei carina quando sei gelosa”
“ Oh si lo immagino” dico io baciandolo.
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Mi prese la mano e mi trascinò fuori dalla pista. Mi levai i pattini e mi infilai le mie amate Jordan blu. Mi prese a sacco di patate e la gente ci guardava e sorrideva. Un signore mi fece l’occhiolino e io feci cenno ok con il pollice.
Andammo dietro il palaghiaccio e io stavo contro il muro e lui davanti a me. Momento tra me e lui. Era arrabbiato. E ci credo! Lo sarei stata anche io.
“Dimmi per favore che mi ami. Dimmi che sono l’unico. Dimmi che non mi lascerai. Dimmi che mi ami più di ogni altra cosa al mondo. Che sono il tuo migliore errore. Dimmi due parole e 5 lettere e sarò tuo per sempre” disse lui guardandomi negli occhi. Era troppo cucciolo. Era adorabile. Mi avvicinai ad un millimetro dalle sue labbra.
“ Ti amo” gli sussurrai sulle sue labbra. Ci baciammo
“ Adesso sei mio
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Arrivo al centro commerciale con Evan che mi aveva raggiunto con la macchina, ma poteva essere ovunque. Okay. Pensa. Dove potrebbe essere? Cosa gli piace? LA MUSICA! C’era un palco al piano superiore del centro commerciale. Era quasi un anno che non entravo in quel centro commerciale. Mi ricordo quando Ross e Brad rincorrevano me e Violet. Comincio ad andare in quella direzione, e lo vedo. Seduto su una panchina vicino ad una pianta a guardare il palco con i riflettori puntati su dei ragazzi che cantavano. “ ehi” gli dico mettendomi vicino a lui. Lui si drizza sulla sedia e mi sorride. “ ehi” risponde. Mi sentivo troppo in imbarazzo. E ve lo giuro non mi ero mai sentita così. “ em...sono bravi?” chiedo cercando di aprire un discorso. Lui sembra concentrarsi sulle mie labbra e sul mio sorriso. “...si” dice leccandosi le labbra. Mi sentivo estremamente a disagio. Chissà cosa credevo? Si avvicinò quando fece uno scatto verso il palco. Avevo gli occhi spalancati. Mi aveva seriamente lasciato li? Aveva fatto tutta quella scenata, ma sopratutto. MI HA FATTO CORRERE, per niente? Seguo i suoi passi e lo vedo che sale sul palco. “ nonononononono” dico facendo dietrofront e andando via accelerando ma Evans mi prende a sacco di patate e si gira in versione che potessi vedere. Ross prende il microfono strappandolo dalle mani del cantante deprimente barra stonato, che si trovava li. Cominciò prima a guardare il pubblico e poi guardò me. Ero in una scomoda posizione, trovandomi sulla spalla di Evans, ma il sorriso di Ross ricompensava tutto. “ Em.... Mi chiamo Ross e vorrei fare una dichiarazione ad una ragazza- tutti cominciarono a guardare in giro per vedere questa ‘ ragazza’. Evans finse di tossire e tutti capirono che ero io. “ grazie” gli sussurro ironica dandogli una pacca sulla spalla. Lui fece ok con la testa.- Lei è una ragazza che ha scombussolato la mia vita. Non mi ero mai sentito così bene con una ragazza- ok chi erano le altre?- Tutti facciamo degli errori. E io mi sono reso conto di aver fatto l’errore più grande della mia vita un anno fa. Diciamo che non ha mai avuto una bella vita e nemmeno si può definire facile. Non pensate sia una brava ragazza da come ve la racconto. Lei è una ragazza che si tinge i capelli di verde, blu, viola e altri colori che solo lei conosce- mi scappa una risatina. Avevo i capelli con le ombrè viola- gli piacciono i giubbotti di pelle e non si veste MAI e ripeto MAI di rosa come le altre oche di questo mondo. Non gli piacciono i tacchi, ma da quando gli ho regalato un paio di tacchi, non se li toglie più- io comicnio a guardarmi le scarpe. Diamine, aveva ragione- Ha un carattere forte, ribelle e non rispetta mai le cose gli chiedi di fare. Infrange le regole, acida, e quanto vi pare. Ma io la amo. Penserete che lei sia un mostro- si avvicina a me e mi fa salire sul palco- ma è la ragazza più bella che abbia mai visto. Ha la voce da angelo e quando canta vi viene la pelle d’oca. Cher vuoi diventare la mia ragazza....di nuovo?” mi chiede nel modo più dolce del mondo. “ Sai forse dovresti cercare una ragazza con capelli normali, con giubbotti e vestiti rosa, debole, che rispetta le regole, gentile, educata e qualcuno con cui tu non litighi ogni tre secondi” gli dico ironica. “ Oh Cher Ariana Simpson non troverei mai qualcuno come te” dice con un sorriso stampato sul volto. " ti ci è voluto un anno per capirlo?" Lo bacio davanti a tutti e applaudono. Mi sussurra qualcosa all’orecchio e io scuoto velocemente la testa, come una bimba che non vuole la verdura. Mi da il microfono e sorride. “ Salve a tutti. Io sono la stessa ragazza di prima...ok, vorrei, cioè mi hanno costretta, a cantare una canzone che ho scritto io. Spero vi piaccia.” Cantai Break Free ( di Ariana Grande) e a la gente sembrava piacere. Finita la canzone tutti mi applaudirono e io sorrisi soddisfatta. 1 SETTIMANA DOPO “ Dai Cher !” “ No!” “ solamente questa sera” Spiegazione: voleva andare ad una festa ma io non ce la volevo mandare. “ No!” “ Ma perché?” chiede esasperata. “ Frequentavo due anni fa quei tipi della festa e non sono tipi per bene” “ Mi hanno chiesto di andarci! Sono stata invitata! Che vuoi che mi succeda?!!” FLASHBACK Scott mi presentò al suo gruppo di amichetti e loro mi guardavano come dei pervertiti. “ Lei è la mia ragazza” “ Non posso nemmeno sfiorarle le labbra?” “ è tutta vostra” FINE FLASHBACK Sbatto l’armadietto e mi avvio a casa con la pelle d’oca al ricordo di quelle mani zozze che mi sfioravano il corpo. Entro a casa e vado con Ross e Sarah a prendermi un frullato. Sarah si era alzata dal tavolino e stava chiedendo al ragazzo della cassa se poteva avere una cannuccia. La guardavo dolcemente sorridendo. “ sai mi ricorda tanto te alla sua età” mi dice Ross cambiando lato del tavolo. “ così piccola, ma che invece voleva fare tutto da sola. Non voleva essere aiutata da nessuno. Sempre la lupa solitaria che era forte e che era in grado e sapeva di potercela fare da sola” mi dice dolcemente. Sarah si siede vicino a me e mi mostra una cannuccia rosa. “ il ragazzo della cassa ha detto che sei carina e voleva offrirti questa” Ross stava partendo in quarta, ma gli metto una mano sul petto e lui mi guarda. “ DAVVERO?! UNA CANNUCCIA? PER CORTEGGIARE UNA RAGAZZA USI UNA CANNUCCIA? AL MASSIMO ME L’AVRESTI PORTATA TU! E POI SONO IL SUO RAGAZZO” il ragazzo biondo urla al ragazzo moro alla cassa. Il ragazzo imbarazzato entra in cucina mentre Sarah rideva. Rientrammo a casa e Violet non c’era. Dove diavolo stava? La festa! Porca. “ BRAD! ROSS! RIKER! ROCKY! RAT! DELLY! EVANS!” urlo io. I 7 scendono per le scale. “ Voi due rimanete qui con Sarah. Perfavore non fate cose che gli possano rimanere nella mente e fare venire gli incubi. Quella bimba si muove come una trottola quando dorme” dico indicando Ratliff e Rydel. “ Voi 5 venite con me” dico andando verso la macchina. Esatto. Cher Ariana Simpson aveva preso la patente. Ballo di gioia, ballo di gioia. Ross prende la sua macchina con dentro Riker e Rocky mentre io avevo dentro Brad ed Evans. “ dove stiamo andando?” chiede Brad. “ tu sai dove si trova la tua fidanzata?” chiedo guardandolo dallo specchietto. “ si è ad una festa” dice ma poi tappandosi la bocca. “ Brad! Dove è la festa?!!” chiedo fermando la macchina di botto, facendo fermare anche Ross che mi accosta accanto. “ Violet mi ha detto di non dirtelo” “ Brad! Sai chi sono gli organizzatori della festa?” dico mettendo una mano in fronte sfregandola. Lui scuote la testa. “ gli amici di Scott” sussurro. Non volevo farlo a sentire a Ross, sennò non mi avrebbe mai fatto entrare. Lui si allarma e credo che anche Ross abbia sentito perché fa partire la macchina. “ la festa è a Villor Street 45” mi dice. Faccio sgommare la macchina e Ross mi segue. Parcheggiamo appena arrivati a destinazione e io sapevo che non mi avrebbero mai aperto... “ che stai facendo?!” chiedo a Rocky che stava cercando di aprire la porta con una forcina. “ Sto cercando di aprire. Mi sembra ovvio. Se no da dove entriamo?” chiede rivolgendomi un minimo sguardo. “ forse dalla pota sul retro” dice Riker ovvio. Mi ha anticipato. Mi avvio verso la porta sul retro e con un calcio la apro. Entro come se fossi una rapinatrice e vedo Violet su una sedia con un pezzo di scotch in bocca che mugolava e i polsi e le gambe legati alla sedia. “ guarda guarda chi si rivede” dice una voce che si faceva spazio tra i ragazzi. Vidi una sagoma. Jonny. Il miglior amico di Scott. “ la ragazza che ha mandato il mio migliore amico in carcere” dice avvicinandosi. I ragazzi erano dietro di me e Ross sembrava MOLTO preoccupato. “ questa scena ti ricorda qualcosa?” chiede indicandomi Violet sulla sedia. SPAIZO AUTRICE: sono riuscita a fare un capitolo più lungo del solito. Almeno per me. Finalmente la dichiarazione di Ross. Mentre scrivevo questo capitolo sentivo a ripetizione Don’t Look Down ( la versione intera) è tipo troppo stupenda. Proverò a continuare il capitolo domani.
   
 
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