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Autore: GELI93    14/10/2008    1 recensioni
è dedicata ai th inseriti negli anni precedenti alla 2 guerra mondiale. Potrà sembrare in apparenza comica come storia anche se non lo è per niente. Chi la legga la recensisca grazie,per me è molto importante perchè mi sto dedicando veramente molto a questa ff,il suo significato è molto profondo ma per capirlo bisogna leggerla tutta e aspettare che io l'abbia terminata.Fa molto riflettere riguardo a che anno è stato il 900..quindi.. leggete e riflettete su gli avvenimenti storici accaduti che non dovrebbero mai essere dimenticati perchè farlo sarebbe un affronto a tutti gl'innocenti che sono stati sterminati.Grazie.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"...Per tanto con queste parole concludo il mio discorso, auguro un lieto Natale a tutti voi cittadini tedeschi",la voce di Bill risuonò negli enorme autoparlanti diffondendola in tutta la piazza,la gente presente in tutta risposta lo acclama;anche se ormai lui è abituato a tutto ciò non può non lasciarsi sfuggire un sorrisetto. Hermann,ancora applaudendo,si alza e si avvicina a lui "molto bello come discorso,sai mi hai quasi commosso,sopratutto alla fine quando hai augurato buon natale alla popolazion..." "lasciami stare Hermann,non è il momento" lo interruppe Bill mettendosi l'impermeabile e il cappello a visiera. "Qualcosa ti turba?" domandò mentre salivano in macchina, "Hermann lo sai perfettamente,ti prego,non è giornata". Hermann rimase in silenzio,sinceramente non sapeva cosa dire,non era bravo in quel genere di argomenti..Emile era più adatto perchè aveva più tatto ma lui..no;"Bill,posso dirti sinceramente quello che penso? A mio parere ti lasci troppo..come potrei dire..distrarre,si,e non ti concentri abbastanza su il tuo vero obbietivo,cioè la politica". Bill scrollò il capo "no Hermann,tu non capisci..la faccenda è ben diversa..molto." "allora spiegami Bill,perchè io veramente ci sono dei momenti in cui non riesco a comprenderti,ma non solo io,anche gli altri.Sei troppo umorale,cinque minuti prima sorridi e subito dopo sei serio e zitto.Non so più come rivolgermi a te per paura di offenderti o che ridi delle mie parole" "dunque è così che la pensate?é questo che pensate di me?" "ecco!Lo stai faccendo di nuovo,fai la sceneggiata della vittima". Bill aprì la bocca per dire qualcosa ma a quella frase la richiuse subito,si voltò a guardare il finestrino e non proferì più alcuna parola "ti sei offeso?" "no..no io sto pensando" "Bill..." "dimmi Hermann" "lo so che io non sono la persona più adatta per dirti questo,e tu sei libero di fare ciò che vuoi..ma se non cerchi di migliorare il tuo umore,o almeno ti sforzi..perderai tutto di nuovo." "sai Hermann..hai ragione..." "dici davvero Bill?" "si..non sei la persona più adatta a dirmi questo..accostate la macchina". Bill era sceso dalla macchina ancora prima che avesse fermato,si allontanò a passo veloce,non sentì nemmeno Hermann che lo intimava di tornare indietro,aveva bisogno di riflettere e di pensare da solo,e quello era il momento. Che cosa gli stava succedendo in quel periodo non lo riusciva a capire nemmeno lui,mentre camminava per le strade la gente lo guardava per chè sapeva chi era..mentre molti anni fa,quando si trovava a Vienna a camminare per giornate intere nelle strade nessuno lo guardava,era come un fantasma. Per un attimo gli sembrò quasi che il tempo fosse tornato indietro,e gli sembrava che fosse veramente a Vienna,ma all'epoca non era altro che un ragazzino che sognava di fare il pittore e che non sapeva nemmeno chi fosse;mentre ora le cose erano molto cambiate..lui sapeva chi era,era il capo..la guida,insomma,lui era il Fuhrer della Germania, aveva faticato per arrivare a ciò,ma se lo era veramente meritato quel posto?. Bill guarda le vetrine dei negozi,lo sguardo è assente le vede ma allo stesso tempo non vi vede ciò che vi è esposto, cammina ma non sa nemmeno lui dove è diretto. Se lo meritava veramente quel posto?,era da un pò di tempo che si poneva quella domanda,in fondo non era ben diverso da tutti gli altri,forse non era nel suo destino,forse era stato tutto un caso...come adesso c'era lui ci sarebbe potuto essere benissimo qualcun'altro. Si fermò di colpo,alla sua destra c'era un lago ghiacciato,una ragazza cercava di pattinare ma era evidente che doveva essere la sua prima volta.... Bill lo conosceva bene quel posto,propio l'inverno dell'anno precedente ci aveva portato kelsie... "Posso aprire gli occhi?" "non ancora Kelsie,abbi pazienza" "ma sono così curiosa...dove mi hai portato zio?" "ecco..adesso puoi aprire gli occhi",Kelsie rimase a bocca aperta allo spettacolo che le si presentava davanti, "adesso hai capito perchè ti ho regalato un paio di pattini da ghiaccio e perchè ti ho detto di portarli con te" "oh zio Bill,questo è il regalo più bello che mi potevi fare". Bill fu percorso da un brivido,il freddo iniziava ad aumentare,affrettò il passo,prima però diede un'ultima occhiata al lago,quasi non ci riuscì..era fonte di ricordi belli ma dolorosi..ed erano pur sempre ricordi,non sarebbero serviti a far tornare indietro kelsie. Aveva ancora in mente lei,la sua Kelsie, ne aveva nostalgia eppure adesso amava Eva...lei gli assomigliava molto ma non avrebbe mai potuto sovrapporle,non si sarebbero mai potute fondere in una sola persona....Eva era viva mentre kelsie...era solo un ricordo. Ma adesso il suo rapporto con Eva era stato turbato,Bill non aveva creduto alle parole di Magda,anzi si era scagliato contro di lei,lui si fidava di Eva,non era come le altre, non era come Magda. Benchè non credeva alle sue parole il loro effetto si fece ben presto vedere lo stesso,bastarono per installare il dubbio a Bill; osservava sempre Eva quando parlava con Heidrych,lei gli parlava in modo normale,nello stesso modo in cui parlava a Hermann e a Emile,ma si sà che quando una persona è gelosa la propia mente mostra immagini che in realtà non esistono. Bill fraintendeva spesso ogni piccolo gesto,gli sembrava che lei fosse più aperta con Heidrych che con lui, Heidrych a sua volta cercava sempre Eva,lei si prendeva cura solo di lui e si intratteneva lunghe ore nella sua camera a parlare. Una volta Bill arrivò perfino ad origliare alla porta della camera di Heidrych e fu anche quasi scoperto,la gelosia lo divorava a poco a poco,boccone per boccone. In realtà Eva provava per Heidrych lo stesso affetto che una sorella può provare per un fratello,e questo valeva anche per lui;le sue intenzioni erano buone....voleva solo che lui si aprisse un po,sapeva benissimo come era brutto doversi tenere tutto dentro e non avere nessuno con cui confidarsi..arrivi a un punto in cui ti senti scoppiare e vorresti liberarti di tutto ma non ci riseci..e le lacrime ti bagnano gli occhi anche se a te non viene da piangere,e non riesci a fermarle......Eva non sarebbe mai stata in grado di poter fare soltanto un piccolo paragone tra Bill e Heidrych,non solo per il fatto che erano completamente diversi ma perchè provava per loro sentimenti opposti. Bill apre la porta della sua villa,è coperto dalla testa ai piedi di neve "dove sei stato per tutto questo tempo Bill? Non hai sentito che ti chiamavo quando sei sceso dalla macchina? Perchè lo hai fatto? Emile e Heidrych sono fuori a cercarti.." " ho meditato Hermann" "me..meditato?" "si Hermann". Bill salì le scale senza dire un'altra parola,in camera sua lo aspettava Eva più bella che mai "ciao amore" le disse richiudendo la porta dietro di sè.
  
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