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Autore: Miss_MaD    18/10/2014    2 recensioni
Lui è il classico ragazzo, lasciato da poco dalla fidanzata, popolare, innamorato delle più carine della scuola come... No! Lei non è certo la più carina della scuola, anzi, fa di tutto per non essere notata. Felpe larghe, maniche lunghe e un segreto che non può essere rivelato.
Quindi, cosa succederebbe se lui si innamorasse di lei?
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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Bè, si, devo ammettere che in fondo era carina.
 Dark,a volte depressa con quell' aria misteriosa vagamente assente. Aveva la pelle bianca come la neve ma, no! ,non era una principessa. I capelli rossi le formavano un'esplosione in testa, sicura rappresentazione dei suoi mille pazzi pensieri. Era  bellissima. L' avevo già vista molte volte sul bus, sul treno,sulla metro ma solo quando me la ritrovai in classe capii veramente chi fosse:
Dolce, intelligente, romantica, timida,riservata ma non troppo, e poi, cazzo! che cervello che aveva!Intelligente al punto giusto,ma disponibile. La scartavano in molti, forse  era questa la causa del duo abbigliamento e della sua depressione. Portava sempre maniche lunghe sotto le quali nascondeva chissà quali segreti. 
Un giorno, nell' ora di matematica, le andai vicino e lei mi accolse con un timido ciao. 
Cercai più volte di fare conversazione ma ogni qual volta incentravo la conversazione su di lei, arrossiva e taceva. E più arrossiva più mi faceva venire voglia di darle un bacio. Non sono uno che ci prova al primo appuntamento ma quella timidezza innata era troppo per me. Riuscii a chiederle il numero di telefono, e la chiamai il giorno dopo per chiederle se era libera. Andammo al cinema con degli amici, lei aveva una maglia blu notte velata, leggings lunghi e scarpe nere borchiate con la suola rialzata. Il film era un horror. Eravamo in sei, tre maschi e tre femmine, e ognuno con la ragazza con cui ci voleva  provare. L' horror era strategico: le ragazze avrebbero avuto paura e si sarebbero strette a noi – era matematico- per essere rassicurate e, BAM! Era fatta!
Ma lei non ebbe paura. Usciti dal cinema, i miei amici abbracciati a quelle ochette, feci per salire sulla moto per portarla a casa ma lei si mise il casco e salì prima di me.
Era spericolata in moto, come io non avevo mai osato essere: impennava davanti, dietro, aumentava e diminuiva di colpo la velocità e frenava sgommando. Sotto casa ,non so perchè, le toccai voglioso il braccio, ma lei si ritrasse: Non voleva. Non poteva. Me ne tornai a casa e per tutta la domenica non feci altro che pensare a lei. 
Il lunedì,ora di biologia, mi misi di fianco a lei che arrossì prima del previsto. Le sussurrai all' orecchio 
<< E' inutile che fai la timida: io conosco il tuo segreto >> pensai che si offendesse o che mi dicesse “si, è vero,mi hai scoperta.” ,invece si girò e mi sussurrò 
<< Sai, io non credo proprio... >> lasciò la frase in sospeso e per tutta l' ora non parlammo. 
Drinnnn! 
Finalmente suonò la campanella, tutti avevano focacce, dolci, bibite.Lei non si alzò neppure,prese un libro e si immerse nella lettura. Capivo che aveva fame ma non si voleva far vedere mangiare. Oggi non c' era sua sorella, che frequentava la stessa scuola, ma un anno indietro. Si alzò a buttare un fazzoletto e io le andai vicino, facendole scudo con il mio corpo, che svettava sul suo così piccino. Ci separavano almeno venti centimetri , lei stava arrossendo.I nostri compagni erano già usciti, e, per una lite in corridoio,uscì anche il professore di biologia  .
Finalmente  eravamo solo noi due. Le presi le guance e le diedi un bacio, era troppo bella.
Ma forse non dovevo farlo.
Lei mi guardò,gli occhi le si riempirono di lacrime,corse in bagno e non tornò fino alla fine della ricreazione e , a mezz' ora dalla fine dell' ora successiva chiese di andare in bagno. Quando tornò era pallida, con due lacrime che le stavano ancora scendendo dagli occhi color cioccolato .Mancavano poco più di due settimane dalla pausa natalizia della scuola, venti giorni di finta allegria, e disgustosi pacchi infiocchettati che giravano dappertutto, ma che non mi scaldarono neanche un po' il cuore di ghiaccio che lei, lei sola, aveva sciolto. 
Al ritorno da quelle vacanze melense non la vidi più, mai più, per tutto l' anno. L' avevo fatta scappare . Per tutto l' anno vissi una strana sensazione, ogni colore che vedevo, sebbene lo vedessi nitido, come chiunque, mi appariva offuscato, ingrigito, e spesso mi ritrovavo a pensare che, tanto, prima o poi, sarebbe andato distrutto. Quel mazzo di fiori che avevo regalato alla mamma al suo compleanno, tre  rose rosse -amore- ,due grappoli di glicine-amicizia-, un giglio di San Giovanni – fortuna, prosperità-, quel mazzo di fiori che le avevo consegnato con tanto orgoglio, non mi faceva pensare a niente, fuorchè che sarebbe appassito, morto. La musica, mi dissi, non era altro che un' accozzaglia di suoni buttati a casaccio.  Si, non avevo più scuse, ero depresso.
E lei mi mancava.
E io la volevo. 

++ SpAzIo AuToRe ++
Hey, ciao! Questa è una nuova storia, sicuramente è più lunga degli altri mini- capitoli. Anche se magari gli argomenti possono risultare ripetitivi (un ragazzo, una ragazza, si baciano e vissero felici e contenti , anche se io non credo,almeno,non più, esista un "per sempre felici e contenti" ma non voglio rovinare la storia con i miei noiosi commenti! ) , la storia è tutta nuova. In questa prima parte (SONO DUE CAPITOLI!) non ho lasciato spazio a descrizioni dettagliate che, se un qualcosa non è molto bello, reputo davvero inutili. 
Avviso: So che non ci sono i nomi, l' ho fatto apposta per dar modo a chi ha molta fantasia, di immaginarsi i personaggi come vuole, con i nomi che più gli aggradano. Grazie mille.
MissD99  <3
 
   
 
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