Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Evil_Regal    18/10/2014    4 recensioni
Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Regina era venuta a sapere di quanto era successo.
Sapeva che Elsa aveva creato una barriera di ghiaccio che circondava la città.

E sapeva che Emma ci era rimasta bloccata dentro. Che Elsa era con lei. E che non aveva la più pallida idea di come fare per sciogliere il ghiaccio.

Regina all’improvviso non capì più nulla. Le girava la testa e tutto ciò a cui riusciva a pensare era che Emma poteva morire,lì,in quel momento.

Così si ritrovò a correre per la città fino a che non arrivò al confine. E lì vide la barriera. Vide il ghiaccio imponente e spesso. Vide David appoggiato alla superficie ruvida e fredda. E Capitan Uncino.

“EMMAAA!” gridò precipitandosi sulla barriera “EMMA!” gridò.
David l’afferrò e la bloccò prima che potesse scaraventarsi sul ghiaccio.

“REGINA” la teneva ferma per le spalle “REGINA NON C’E’ NIENTE CHE TU POSSA FARE. NON PUOI FARE NIENTE. NON POSSIAMO FARE NIENTE. SOLO ELSA PUO’” disse e gli tremava la voce e sentì le lacrime agli occhi quando vide quelle di Regina,che sembrava abbattuta e sconfitta. Senza speranza.

“Posso provare. Col fuoco. David. Lasciami provare” implorò e una lacrima le attraversò il volto.

David la guardò e per la prima volta vide Regina solamente come Regina.
Come una persona.
Come una donna distrutta e spaventata.
Come una donna che voleva lottare.
Lottare per Emma.
Lottare per quella che era sua figlia.

Fece un cenno con la testa e le strinse un po’ più forte le spalle,come per incoraggiarla,e poi la lasciò andare.

Regina congiurò una palla di fuoco. La più grande,la più potente che avesse mai creato e la scaraventò contro quel blocco di ghiaccio forte e imponente.

Niente.

Non si smosse.

Sembrò che il fuoco si fosse vaporizzato nell’aria. E nel momento in cui Regina si rese conto che non aveva funzionato,si abbandonò a tutte le sue emozioni,a tutte le sue paure.

Si accovacciò davanti al ghiaccio e vi appoggiò una mano.

“Emma” disse con le lacrime agli occhi. Dall’altro lato,Emma stava combattendo col freddo che le penetrava fino a dentro le ossa.
Ma poteva continuare a combattere?

“EMMA!” si sforzò ad usare un tono di voce più forte,così che potesse sentirla.

“R-re-regina” Emma tremò dal pavimento ghiacciato. Aprì gli occhi “R-regina!” disse ma Regina non riuscì a sentirla. Emma era troppo debole.

Emma fece per muoversi verso il ghiaccio che la separava dalle braccia calde di Regina e Elsa lo capì,quindi la aiutò.

“Regina!” disse e questa volta Regina la sentì.

“Emma ti prego. Non addormentarti. Resta con me” ripeteva Regina stringendo la mano al ghiaccio.

“Hai capito?” pianse

“Non devi addormentarti”

“R-reg-“

“Emma non azzardarti a lasciarmi. Non permetterti. Se lo fai,giuro che ti ammazzo” disse in un singhiozzo ed Emma sorrise. Non aveva forze per parlare. Tremava e non sentiva più nulla. Nemmeno il suo stesso corpo.

“Ti prego Emma. Non lasciarmi. Ti prego. Resisti” piangeva

“Ho bisogno di te” sussurrò e per quanto tutti fossero sbalorditi e stupiti,erano lì. In silenzio. A guardare Regina che piangeva contro un pezzo di ghiaccio mentre implorava Emma di restare viva.

“Tu ce la farai. Hai capito? Riusciremo a tirarti fuori di qui e-e mi infastidirai ogni singolo giorno. Con le tue battutacce,con le tue stupidità e le tue idee infantili e stupide. Ascoltami Emma” diceva ad alta voce mentre piangeva.

Emma tremava

“Ascolta la mia voce okay?Ti prometto che andrà tutto bene. E sai perché?”

Il fatto che non ricevesse risposta la distruggeva ma continuava a parlare. Perché aveva bisogno di sapere,di credere che Emma fosse ancora lì. Che lei,che loro avessero ancora una possibilità.

“Perché tu sei la donna più forte,più combattiva che io abbia mai conosciuto. E ce la farai. Supererai anche questa”

Emma mormorò qualcosa. Regina non sentì e pianse quando Elsa disse in lacrime “Dice che sei tu la donna più forte. Che ti ammira”

Regina per un attimo sentì di non potercela fare. Di non poter continuare. Faceva troppo male. Era troppo difficile.

Ma pensò ad Emma. Pensò a quanto dovesse sentirsi spaventata in quel momento. E decise di continuare.

“Emma. Non permetterti di morire. Non provarci nemmeno per sogno. Henry ha bisogno di te. Ha sempre avuto bisogno di te” disse a gran voce e in un sussurro aggiunse “Io ho bisogno di te”

“Riusciremo a tirarti fuori di lì e-” guardò David che la osservava curioso ma come se stesse cominciando a capire qualcosa. Regina lo guardò e scosse la testa,come per dire che doveva dirlo. Perché poteva essere la sua ultima occasione

“E Emma io ti amo” gridò e in quel momento sentì il suo cuore spezzarsi un po’ di più. Aveva una paura tremenda.

“Ti amo e ho bisogno di te. Ho bisogno di te viva!Ho bisogno di te ogni giorno,ogni attimo della mia vita. Tu mi hai salvata!Hai cacciato via l’oscurità e il male dalla mia vita…dal mio cuore. E ti sarò infinitamente grata per questo. Ma ho bisogno di te,accanto a me. Perché non riesco a vivere senza i tuoi grandi occhi verdi e il suo sorriso. Ho bisogno di te Emma,per piacere-“ pianse “Non lasciarmi” disse e David con le lacrime agli occhi decise che era ora di fare qualcosa.

Si avvicinò di più alla barriera e si costrinse a trovare le parole adatta. Parlò ad Elsa. La incoraggiò.
Le diede il coraggio di affrontare la situazione e di credere in se stessa,in quello che è e in quello che doveva fare.

Sentirono il ghiaccio tremare. Regina lo sentì sotto la sua pelle e cominciò a temere il peggio.

“EMMAAA!” gridò ma poi vide qualcosa come un varco aprirsi e un attimo dopo riuscì a vedere le due biondine.

Emma strisciò fuori e Regina accorse per prenderla tra le sue braccia.

“O MIO DIO EMMA!” pianse stringendola e dandole calore. Emma la stringeva con tutte le forze che aveva.

“Va tutto bene. Stai bene. Va tutto bene” ripeteva Regina con l’affanno e le accarezzava i capelli piangendo

“Sono qui”

“R-Regina” disse Emma con la voce tremante e spaventata mentre stringeva Regina come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Sentì le lacrime agli occhi. Era stato un momento terribile. Spaventosamente terribile. Regina aveva avuto paura di perderla ed Emma aveva avuto paura di non poterle mai dire come si sentiva in realtà.

Emma aprì gli occhi e dietro la figura di Regina vide Uncino. Con lo sguardo basso e triste.

Emma capì quanto tutta quella situazione fosse complicata e incasinata. Strinse Regina e voleva ,con tutto il cuore,parlare con Uncino. Ma non riusciva a staccarsi da quelle braccia. Non riusciva a dire a Regina che aveva bisogno di un minuto per parlare con lui. Non ci riusciva. Aveva avuto troppa paura e Regina,in quel momento,rappresentava casa. Regina in quel momento era la sicurezza e la salvezza. Era il suo posto sicuro.

Regina le diede un bacio tra i capelli e sussurrò “Dobbiamo parlare-“

“No” Emma si allontanò solo un po’. Quel tanto che bastava per poterla guardare negli occhi. E li vide rossi. Pieni di lacrime,di paura. Erano terrificati. Pura paura e puto orrore.

“Non dire nulla” le prese il viso tra le mani “Non ora” disse e Regina annuì mentre un’altra lacrima le attraversò il volto.

David aveva aiutato Elsa ad uscire e l’aveva aiutata a calmarsi. Ma ora voleva stringere sua figlia. Le mise una mano sulla schiena e Regina la lasciò andare così che potesse abbracciare suo pare.

La bruna si calmò. Aveva il cuore che le batteva così forte nel petto. Era stato il quarto d’ora più brutto della sua vita. Era stato un incubo. Non riusciva ancora a respirare bene. E aveva solo voglia di accovacciarsi a terra e singhiozzare per tutto il resto della giornata. Perché era sconvolta. Era stravolta.
Ma ingoiò le lacrime e si fece forza.
Non era il momento di spezzarsi.
Non lì. Non davanti a tutti.

Si fece forza e disse “Credo sia meglio portarla a casa. Sta ancora congelando” disse e David annuì guardandola e chiedendole silenziosamente di trasportarli tutti a casa,con la magia.
Era strano da pensare per David.

Ma si fidava di Regina.

Perché Regina amava sua figlia.
Perché sua figlia amava Regina.

Perché Regina aveva tenuto in vita sua figlia.

Si fidava di lei e vederla lì. Appoggiata a quella parete di ghiaccio,piangendo disperatamente,spaventata impaurita e preoccupata aveva cambiato le cose. L’aveva vista. Per intero.

Aveva visto cosa si celava dietro lo sguardo da dura e cattiva.
Aveva visto come era realmente.
Aveva visto chi era.

Ed era una bella persona.


Regina mosse delicatamente la mano per aria e un attimo dopo erano tutti all’appartamento dove avvolsero Emma tra più coperte,accesero una stufetta e Henry si offrì di preparare la cioccolata calda per tutti mentre Regina teneva Emma tra le braccia.

Emma era ancora spaventata,stringeva la mano di Regina come se a momenti potesse scomparire.
E Regina anche era ancora spaventata,quindi sentire la stretta di Emma così forte,la tranquillizzava.

Ma sapeva che dovevano parlare.

Emma doveva parlare con Killian. Gli doveva delle spiegazioni.
E loro due dovevano parlare a quattr’occhi della situazione. Di cosa sarebbe successo. Di cosa avrebbero fatto.

Ma per ora non importava.
Importava che Emma era salva. Era viva.

Ci fu un sorriso.

Un sorriso sul volto di Emma quando sentì Regina stringerla più forte contro il suo petto.
Un sorriso sul volto di Regina,quando vide Emma sorridere.
Un sorriso sui volti di Mary Margaret e David,quando le videro così vicine e unite.
Un sorriso sul volto di Elsa,che aveva avuto una giornata dura ma che alla fine era riuscita a risolvere le cose,riuscendo anche a scoprire che sua sorella era ancora viva.
Nonostante tutto,sorrise anche Killian. Sapeva che tra lui ed Emma era finito tutto e che,anzi,probabilmente non era mai iniziato niente.
Ma lui l’amava.

E voleva il meglio per lei.

E Regina era la sua migliore opportunità.

Perché l’aveva vista.
Aveva visto quanto stava soffrendo quando c’era la possibilità che Emma morisse.
Aveva visto quanto fosse terrorizzata.

Aveva visto quanto ci tenesse a lei.

Quindi sapeva che Emma era in buone mani.



E poi ci fu un sorriso sul volto di Henry.

Sorrideva perché sua madre non era morta e perché l’altra sua madre aveva finalmente avuto il suo lieto fine. 

Sorrideva perché vederle così,abbracciate,così vicine. Vederle felici e innamorate,era ciò che voleva.

Sorrideva perché sarebbero stato felici.

Sorrideva perché le cose sarebbero andate bene…. 







Prima di tutto,mi scuso per l'assenza. 
Mi dispiace non esserci molto e non riuscire ad aggiornare tanto spesso quanto vorrei,ma le cose sono un po' complicate ultimamente. 
Comunque,spero che vi sia piaciuta questa os che è per Francycesca. 
Spero sia all'altezza di ciò che ti aspettavi e che abbia,almeno per un minimo,rispettato ciò che ti aspettavi. 

Grazie a tutti. 


PS:scusate se non rispondo alle vostre recensioni. Ma le leggo tutte e VI RINGRAZIO DAL PROFONDO DEL MIO CUORE. SIETE TUTTI GENTILI E FANTASTICI E MI FA PIACERE CHE VI PIACCIANO LE MIE SORIE E SE AVETE UNA QUALSIASI RICHIESTA,NON SIATE TIMIDI. BASTA SCRIVERMI COSA VOLETE E IO LO SCRIVERO' IL PRIMA POSSIBILE. 
GRAZIE ANCORA <3



 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Evil_Regal