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Autore: Letizia25    18/10/2014    10 recensioni
Ogni persona ha dei mostri dentro di sé che ha paura ad affrontare.
Tra queste ci sono quattro ragazzi alle prese con i loro piccoli e grandi problemi.
Calum è il classico donnaiolo.
Michael cerca quella parte di sé che ha perso ma a cui non ha mai rinunciato.
Ashton è perdutamente innamorato di una persona che forse non potrà mai avere e non sa più dove battere la testa.
Luke ancora non riesce a capire i propri sentimenti.
Una storia che parla di come superare le proprie paure, di come sconfiggere i mostri insidiati dentro, anche solo per la persona che si ama.
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Trailer: http://youtu.be/pclPEe9vuBM
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Storia a quattro mani con Hazel_
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter one - Bad thoughts.
 
 
 
Il campanello suona insistentemente, poi cessa per un po’e dopo riinizia. Michael alza la testa dal cuscino e dà un'occhiata alla radio sveglia sul comodino alla sua sinistra, poi sbuffa e si alza dal letto con la solita lentezza di un bradipo. Fortuna che i suoi sono fuori per lavoro, altrimenti avrebbero anche chiamato la polizia. Sono quasi le sei, e lui se n'era andato dallo Starlight un po’ prima dell'ora di chiusura, per evitare la classica calca di gente sbronza e sudata.
«Ma quale razza di mostro suona alla porta a quest'ora?» borbotta con gli occhi ancora abbottonati. Sbadiglia appena prima di afferrare la maniglia, spingerla verso il basso e tirare in dentro, poi spalanca gli occhi alla vista del suo migliore amico che ride come un deficiente, con un braccio avvolto attorno alle spalle di una brunetta molto più bassa di lui e con una Vans nera nell'altra mano.
«Michael, hey.» urla il moro buttandosi letteralmente tra le sue braccia e lasciando cadere la scarpa sul suo piede, non smettendo un attimo di ridere.
«E' ancora ubriaco - dice la ragazza che lo ha riaccompagnato, e Michael inarca un sopracciglio - mi ha detto lui di portarlo qui, così ho seguito le sue indicazioni ed ho trovato la casa, anche se ci ha messo un po’ prima di calmarsi.»
Il ragazzo dai capelli colorati guarda prima Calum e poi la ragazza. «Mh, grazie per avergli dato un passaggio.» borbotta accennando un sorriso.
«Figurati.» dice la bruna, sorridendo a Calum successivamente. Dato che la conversazione è chiaramente finita, lei si gira ed inizia a camminare verso la fine del vialetto, mentre Michael chiude la porta e si scrolla il moro di dosso, che cade sul divano incominciando a sonnecchiare.
«Allora - anche Michael si siede accanto a lui e gli parla con tono autoritario - mi spieghi che cazzo è successo?»
Il moro annuisce e prende un cuscino per appoggiarci la testa e riposare.
«Calum!» lo richiama di nuovo, stavolta urlando.
«Cristo Mike, non urlare - si lamenta tappandosi le orecchie col cuscino - mi sta scoppiando la testa, e tu non sei affatto d'aiuto.»
«Sto aspettando.» dice l'altro ignorando i lamenti del suo migliore amico.
Calum sospira pesantemente e si siede a gambe incrociate sul sofà. «Abbiamo bevuto qualche birretta, abbiamo ballato e poi mi ha riaccompagnato a casa, tutto qui.» scrolla le spalle e si stropiccia gli occhi con le mani, per svegliarsi del tutto.
«Non te la sei scopata?» gli chiede Michael sorpreso.
«Chissà che avrei combinato se l'avessi fatto.»
L'amico lo guarda con un sopracciglio inarcato, come se già sapesse la risposta. «Sarebbe stata la solita storia, vi sareste appartati in qualche posto isolato, avreste fatto i vostri comodi e poi l'avresti lasciata andare, dimenticando perfino il suo nome, e se magari l'avessi rincontrata non ti saresti ricordato di lei.» gli spiega ovvio Michael.
«Manco l'ho baciata, mi sembrava inopportuno.» borbotta Calum con gli occhi ancora chiusi.
«Andiamo Cal, è più inopportuno ciò che fai con tutte.» lo riprende l'altro e Calum non trova la forza di dirgli che anche lui è probabilmente stanco dei suo comportamenti da donnaiolo.
«E Spencer? - Michael alza all'improvviso lo sguardo non appena sente quel nome - Hai continuato a pedinarla fino a che non te ne sei andato dallo Starlight?»
«Ha passato la serata attaccata a quell'allocco di Bradley, lo detesto» ringhia in risposta.
«Detesti Bradley o il fatto che Spencer ti abbia lasciato per lui?» domanda il moro cu-rioso.
«In questo momento odio te per avermi ricordato che mi ha mollato - dice sarcastico Michael - però non credo ci sia differenza.»
Ed entrambi ridono quasi come se lo facessero per non piangere, tutti e due per i rispettivi motivi.
 
A Sydney oggi il cielo è uggioso: è di un colore grigiastro quasi insopportabile, dei grossi cumulonembi sono un po’ dappertutto, e la fioca luce del sole filtra attraverso un paio di essi. Luke è appena uscito di casa per la solita corsa mattutina e - strano ma vero - è riuscito ad alzarsi dal letto anche dopo solo quattro ore di dormita; o forse ha dormito soltanto due ore, perchè quando Ben, nella stanza accanto si è alzato per andare a lavoro, pure lui si è svegliato, e non è più riuscito a prendere sonno, perchè aveva in testa un pensiero fisso, delle parole per una canzone e una persona, la stessa che lo tormenta in sogno da chissà quanti giorni: Ashton. Eppure non si era mai sentito così prima d'ora, se non con le ragazze.
Non capisce cosa gli stia succedendo. Tutto sembra così confuso e lui riesce a stare a galla a fatica in quella confusione che lo fa sentire tremendamente perso nei suoi stessi sentimenti.
Sospira e volta l’angolo e, senza volerlo, la casa degli Irwin gli si para davanti in un istante. La osserva attentamente, con il cuore che batte così forte nel petto da stordirlo. Non sa perché, ma ha una voglia matta di vedere Ashton dormire con il sorriso sulle labbra, come un bambino che sta facendo il sogno più bello del mondo.
E senza neanche rendersene conto fino in fondo, si avvia verso il giardino sul retro dell’abitazione, quello dove qualche volta lui e gli altri si sono trovati per passare lunghe nottate ad osservare il cielo accompagnati da qualche birra. Sale sull’albero senza troppa fatica, evitando di far rumore.
E solo quando i suoi occhi incontrano il viso addormentato e sereno di Ashton poggiato sul suo cuscino ed il suo cuore inizia a battere all’impazzata, Luke si rende realmente conto di cosa sta facendo.
Allora scende il più velocemente dall’albero e corre via, il più lontano possibile, cercando di fermare quella strana sensazione che gli sta attanagliando lo stomaco. Ma è tutto inutile.
Arriva ad un parco non molto distante da casa sua e, appena trova una fontana, si bagna bene il viso con l’acqua fresca, come se questo potesse aiutarlo a fermare i battiti impazziti del suo cuore.
«Che cazzo mi sta succedendo?» si chiede a voce alta, dando sfogo a quella domanda che lo assilla da due lunghissime settimane, e lui non sa come uscirne fuori. Sospira per l’ennesima volta e, notando che si è fatto un po’ tardi, si affretta a tornare a casa, cercando di reprimere quella sensazione allo stomaco ed il ricordo del viso di Ashton così dolce nell’angolo più remoto della sua mente.
 
Michael è stanco, forse troppo. Dopo che Calum è piombato a casa sua mentre dormiva beatamente nel suo letto, ovviamente gli è passato tutto il sonno che aveva; poi ha dovuto riaccompagnarlo perchè era troppo assonnato, stanco e ubriaco per camminare senza finire al suolo prima di arrivare a destinazione.
E adesso si ritrova seduto sulle scale del portico di casa sua con gli occhiali calati sul naso, mentre sorseggia lentamente una birra. Ovviamente all'alcool non si dice mai di no, per un ragazzo della sua età è normale, ma se c'è una cosa che Michael Clifford non sopporta, quella è sicuramente bere la mattina presto: quindi se fa qualcosa che non regge, significa che qualcosa non va.
Quando fa per alzarsi e sgranchirsi le gambe, sente due voci femminili avvicinarsi sempre di più, perciò si volta verso sinistra e vede Spencer Dallas e Joey Henderson uscire dalla casa di quest'ultima, quindi si abbassa di scatto, nascondendosi dietro alle piante di sua madre.
«Domani sono tre mesi che sto con Brad.» esordisce la bionda e Michael alza gli occhi.
«Che hai intenzione di regalargli? - le domanda Joey con un tono non del tutto normale - La tua verginità?»
Il ragazzo sbarra gli occhi e Spencer scoppia a ridere urlando un «Joey!» soffocato dalle risate.
«Tesoro, vuoi essere vergine fino alla maggiore età? Oppure peggio, fino al matrimonio?».
«Joey, non sono sicura di esserne innamorata.» sospira la bionda passandosi una mano tra i capelli biondi, oggi più ricci del solito. L'amica dai capelli rossi la guarda torva.
«Anzi, vuoi sapere la verità? - incrocia le braccia sotto al seno e si fa seria - Io credo di pensare ancora a Michael.»
A quel punto il diretto interessato fa cadere per sbaglio uno dei vasi di sua mamma, facendo sussultare le ragazze, che si allontanano dal vialetto.
«Che significa, Spencer? Vi siete lasciati più di tre mesi fa, non puoi pensare ancora al tuo ex!» le dice Joey alzando un po’ la voce.
«Potresti smettere per un attimo di farmi da mammina ed essere mia amica? - si lamenta la bionda - Sei nervosa ultimamente, che hai? Calum non soddisfa più i tuoi bisogni sessuali?»
«Da quando Calum fa sesso con quella nevrotica di Joey?» riflette Michael a voce bassissima, e si appunta mentalmente di chiederlo al suo migliore amico.
«Calum e io siamo andati a letto insieme soltanto due volte, ma non è questo il punto!» replica nuovamente la rossa.
Spencer si morde il labbro inferiore e sospira, non sa proprio come agire. «E' da qualche giorno ormai che ho in mente di lasciare Bradley - dice finalmente - credevo di aver dimenticato Michael grazie a lui, perchè sì, Brad è carino, è intelligente, gioca a lacrosse, e ogni volta che parliamo mi fa morire dalle risate, ma sento che non è quello giusto, sento che gli manca qualcosa!»
«Qualcosa che probabilmente Michael ha. - osserva Joey saggiamente - Non so Spence, fai quello che ti senti di fare, ma devi dirlo a Bradley»
Michael decide di aver sentito abbastanza, così - aspettando che le due ragazze si allontanino - si alza lentamente e rientra in casa, chiudendosi velocemente la porta alle spalle, poi tira fuori il telefono dai jeans neri e compone velocemente il numero di Calum sul tastierino. «Pronto Cal? Devo parlarti, urgentemente.»




Lezel
Ma ciao a tutti! Come state? Noi benissimo e... Cavoli, non ci aspettavamo così tante recensioni! Davvero, siete fantastici! Ringraziamo tutti coloro che hanno messo la storia tra preferite, ricordate e seguite e ringraziamo tantissimo anche chi ha recensito lo scorso capitolo :D.
Detto questo, eccoci al primo capitolo - vero e proprio - della storia! Vi sareste mai aspettati le parole di Cal? O il comportamento di Luke verso Ash? O ancora la rivelazione di Spencer per Mike? Dai, fateci sapere le vostre opinioni, che siamo curiosissime!
Grazie ancora per tutto! Ci vediamo domenica prossima!
Un bacione grandissimo, Lezel <3
   
 
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