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Autore: Maia_Auro    19/10/2014    1 recensioni
Pur vivendo nella Grande Mela, Aurora è una ragazza semplice: ama leggere, disegnare e danzare. Di carattere timido, le persone più importanti sono la sua famiglia, Kristopher e le sue migliori amiche Chelsea e Tamara; tutto sembra andare bene ma dopo una serata in discoteca niente sarà più come prima... Persino le sue migliori amiche, di cui Aurora si è sempre fidata, sembrano avere un enorme segreto...
Ispirato a "Città di Ossa"
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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«Che cos’è?!» li aveva presi tutti alla sprovvista soprattutto il moro di cui Aurora non conosceva ancora il nome mentre Jace per la sorpresa aveva quasi perso la presa sull’arma.
«Ma come Alec non lo vedi, è una ragazza. Eppure ne hai frequentate» rispose Jace tranquillissimo, quasi a suo agio. Non era mica stato beccato assieme ai suoi compagni nel bel mezzo di un omicidio.
«Ma è una mondana!» ribatté Isabelle «Non ci dovrebbe vedere!»
«Ovvio che vi vedo, non siete trasparenti!» “Oddio credono anche di essere invisibili" si disse Aurora sempre più preoccupata, non avevano la faccia da tossici ma a volte l’aspetto può ingannare.
«No tu non dovresti vederci» esclamò Alec avvicinandosi, ad Aurora sembrò quasi che si fosse gonfiato come i gatti quando rizzano il pelo da arrabbiati
«Manteniamo la calma. Ora la ragazzina…» iniziò Jace
«Non sono una ragazzina» lo interruppe Aurora. Jace non l’ascoltò nemmeno e continuò «Ora lei se ne va, noi finiamo il nostro lavoro e tutto tornerà alla normalità»
«No, non me ne vado. Perché se lo faccio voi lo ucciderete!» provò di nuovo Aurora
«Hai ragione lo uccideremo… che tu lo voglia o no» rispose Jace risoluto
«Jace non aggiungere altro, è una mondana!»
«Ne sei sicura Isabelle? Hai la dimostrazione qui davanti, ci può vedere anche con le rune quindi o è una Figlia della Notte o…»
«Una Figlia della Notte?» Aurora continuava a non capire: rune, Figli della Notte, mondana, era come se stessero parlando un’altra lingua.
«Una vampira, una strega o un lupo mannaro» disse Alec «Forse dovremmo portarla con noi all’Istituto»
Jace fece un cenno della testa per confermare la proposta fatta dal compagno, l’unica contrariata era Isabelle
«Mi state prendendo in giro?! Sono io l’unica che ragiona, all’Istituto?! Non pensateci nemmeno!»
«I sensori non hanno rivelato altra presenza. Forse potrebbe essere un nuovo tipo di demone mai visto prima» il tono di voce pacato di Jace fece venire la pelle d’oca ad Aurora molto più dello sguardo di puro odio che sia Isabelle sia Alec le stavano riservando «Hodge sicuramente…»
Non riuscì a terminare la frase, durante la conversazione il ragazzo dai capelli blu (di cui Aurora si era completamente dimenticata) si era liberato e aveva puntato al collo di Jace. Caddero entrambi rotolando per un po’, il ragazzo dai capelli blu ora era sopra Jace e con le unghie cercava di cavargli gli occhi, ma le sue mani non erano umane: le unghie erano fatte di metallo, lanciavano scintille esattamente come l’arma lucente di Jace ma si stavano colorando di un rosso scarlatto. Il mostro si stava già preparando ad un altro colpo ma fortunatamente Isabelle e Alec intervennero facendolo spostare quel tanto che bastava per Jace di recuperare la spada scivolatagli durante lo scontro. Affondò la lama nel petto di quell’essere esattamente al centro del cuore, fino in fondo all’elsa. Una macchia nera e densa iniziò ad allargarsi sulla maglietta bianca del ragazzo dai capelli blu schizzando ovunque quel liquido strano. Aurora non aveva mai visto un morto se non nelle serie televisive o in qualche film, dove normalmente la vittima sbiancava accasciandosi per terra con gli occhi spalancati e vacui in una pozzanghera di sangue, rimase sbalordita e scioccata quando il ferito invece iniziò ad accartocciarsi su se stesso fino a scomparire sotto gli occhi dei presenti. Il cervello non voleva riprendersi, era sotto shock.
«È tornato alla sua dimensione se ti può interessare» disse Jace intento a pulirsi la guancia macchiata del sangue del demone, sulla manica del giubbotto però il nero stava diventando più scuro, Alec se ne doveva essere accorto perché si avvicinò all’amico con un cilindretto argentato
«Stupida! Se non fosse stato per te Jace non si sarebbe fatto nulla!» Isabelle si avvicinò più infuriata che mai facendo scoccare ad ogni movimento, nello spazio tra lei e Aurora la sua frusta; Aurora indietreggiò convinta di riuscire a scappare, non avrebbero mai osato attaccarla in mezzo a tutta la gente che c’era in discoteca ma non ne ebbe nemmeno il tempo: non appena si girò per iniziare a correre sentì qualcosa di freddo avvolgersi attorno al suo polso provocandole un dolore lancinante e cadde rovinosamente a terra facendosi male anche ad un ginocchio
«Isabelle non esagerare» disse Jace, il braccio teso davanti a se. Alec piegato su di esso teneva in mano il cilindretto che irradiava una luce bianca simile ad un laser, lo muoveva come fosse un pennello disegnando un simbolo, poco dopo il biondo muoveva il braccio come se niente fosse. A quel punto Alec dopo aver messo via l’oggetto si rivolse ad Aurora ancora sul pavimento «Ora ragazzina puoi scegliere di venire con noi con le buone o con le cattive»
«Smettetela di chiamarmi ragazzina!»
«Hai ancora da ridire?!» le sbraitò Isabelle mentre la frusta si strinse ancora di più attorno al suo polso. Aurora non riuscì più a trattenersi e coprì le urla della sua aguzzina con un grido di dolore.
La porta si spalancò all’improvviso portando con se una folata di vento e sollevando un sacco di polvere. Aurora si coprì gli occhi con il braccio libero e sentì un movimento accanto a se.
«Ma cosa… » fu l’unica cosa che Aurora sentì prima del silenzio, la voce spaventata di Isabelle. Il suo cuore iniziò a battere ancora più veloce facendole male in mezzo al petto, sembrava volesse esploderle da un momento all’altro.

SPAZIO AUTRICE: ecco qui un altro capitolo. Se vi sono errori scusatemi ma la vista all’una di sera inizia a farsi un po’ sfuocata, comunque come sempre spero vi piaccia, che in molti lo leggano e lasciate tutti i commenti possibili sia negativi che positivi. Un bacione!

   
 
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