Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: crazyfrog95    20/10/2014    13 recensioni
Tutti odiavano Naruto Uzumaki. Lui era un demone, un mostro, e perciò andava evitato a prescindere. Ma Naruto era molto più che un semplice dodicenne. Un potere ancora più grande del Kyuubi era sepolto in lui, un'abilità perduta da secoli... Con l'aiuto del Terzo Hokage, del buffo Jiraya, dei suoi amici, e magari di... qualcuno di speciale, riuscirà a emergere dal baratro della sua solitudine, e a realizzare il suo sogno?
Salve! Questa storia mi è venuta in mente sintetizzando tutto ciò che non mi piace della storia originale, e modificandolo come piace a me. i protagonisti saranno abbastanza OOC: Naruto sarà più sveglio, Sasuke più amichevole e Sakura meno inutile. È la mia prima storia, ma non vi chiedo assolutamente di essere pietosi nelle recensioni. Anzi, vi chiedo di criticare e farmi presente tutto ciò che secondo voi non va, farò tesoro delle critiche cercando di migliorare. Detto questo, buona lettura :)
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Hiruzen Sarutobi, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Rikudou Legacy - Gli Eredi delle Sei Vie'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il Marionettista


 

Temari si voltò verso gli inseguitori, erano arrivati troppo vicini, e Gaara era ancora troppo instabile. Da ciò che aveva sentito Orochimaru era stato bloccato, e l'attacco stava fallendo, quindi suo fratello non poteva più scatenare Shukaku. Non doveva perdere il controllo, o sarebbero stati guai per tutti...


Il team 7 li aveva raggiunti, e i tre erano pronti ad attaccare.
«Vi abbiamo presi!»
Naruto lanciò un kunai contro la bionda, ma qualcuno si intromise. Kankuro aveva fermato l'arma con la propria, e ora stava in piedi di fronte alla squadra.
«Temari, tu vai avanti con Gaara, io li trattengo».
La bionda non se lo fece ripetere due volte, e portò via suo fratello da lì. Sasuke cercò di inseguirlo, ma Kankuro non sembrava intenzionato a lasciarlo andare.

«Dove credi di andare? Da qui non passerete!»
Liberò la sua marionetta, che si avventò su Sasuke pronta a colpirlo. Ma un kunai colpì il burattino, facendolo indietreggiare.
I quattro si voltarono nella direzione da cui l'arma proveniva: su un ramo lì vicino, c'era Shino Aburame.

«Shino! Che ci fai qui? Come sei riuscito a trovarci?»
Sasuke non credeva che qualcuno fosse così abile a cercare altri nella foresta così rapidamente, solo Neji o Hinata, con il loro Byakugan, sarebbero stati in grado di farlo.
Per tutta risposta, Shino indicò la maglia di Sasuke, sulla quale un piccolo insetto zampettava su e giù.
«Quell'insetto è una femmina. Te l'ho messo addosso quando sei passato per inseguire questi tre. Grazie all'olfatto dei miei insetti maschi sono stato capace di seguire la sua scia e raggiungervi.»

Dicendo questo, atterrò tra i tre e il ninja della Sabbia.
«Tu saresti dovuto essere il mio avversario, al torneo. Mi ha lasciato piuttosto amareggiato la tua ritirata, ma immagino che tu dovessi conservare le forze per questa invasione. Ora però avrò l'occasione di affrontarti. Voi tre andate avanti, di lui mi occupo io.»
I tre non si persero in chiacchiere, e ringraziarono Shino scattando avanti, prima che il genin di Suna potesse agire per fermarli. Erano rimasti solo loro due.


Kankuro lo guardava con aria spavalda, non doveva essere poi così forte.
Era sicuro di vincere in un batter d'occhio. Tirò nuovamente fuori la sua marionetta, mentre dalle maniche di Shino si alzava in volo una nube di insetti.
Senza perdere tempo, la marionetta si avventò su Shino estraendo dal polso una lama. Shino la evitò, e notò che sulla lama scorreva un liquido violaceo, che corrodeva il legno su cui si era abbattuta.
"Veleno... Dovrò fare attenzione a non farmi colpire..."

Shino si avventò contro Kankuro, e fece per colpirlo con un pugno, ma il marionettista lo schivò, portando nuovamente all'attacco la sua marionetta e costringendo Shino a una precipitosa ritirata. Dopo un attimo di pausa, Kankuro parlò.

«Credi di poter evitare i miei colpi all'infinito? Ogni singolo pezzo della mia marionetta è un'arma letale!»
E con queste parole il polso dell'essere controllato da Kankuro si svitò, e dal buco lasciato venne sparato un colpo come di cannone.
Shino lo schivò, ma all'impatto una nuvola di fumo viola si diffuse nell'aria. Shino si allontanò il più rapidamente possibile, ma doveva aver inalato parte di quel veleno gassoso, poichè sentiva il suo corpo indebolirsi.
Kankuro lo sorprese alle spalle e lo colpì con una lama, ma il corpo del genin di Konoha si disgregò in una nuvola di insetti.
«Cosa? Una copia di insetti?»

Già, il vero Shino era apparso alle sue spalle, e aveva colpito la marionetta con un calcio, facendola sbattere a terra. Questa però non si era minimamente rovinata, e il suo padrone la scagliò nuovamente all'attacco dell'Aburame.

A metà strada, però, la bambola si immobilizzò. Kankuro non riusciva più a muoverla e, mentre si chiedeva perchè, un grosso gruppo di insetti uscì dalle giunture dell'essere di metallo. Ora era tutto chiaro: Shino li aveva lasciati sul burattino con quel calcio, e gli insetti avevano immobilizzato le articolazioni della marionetta!
Ma Kankuro non avrebbe mai ceduto. Prima di scagliare il suo ulteriore attacco, si accose di una grande quantità di insetti che correvano lungo i fili di chakra che usava per muovere la sua arma. Senza alternative, dovette tagliare i fili, lasciando cadere a peso morto la sua compagna di battaglia. Shino aveva la vista annebbiata, il veleno stava facendo effetto, ma non poteva cedere proprio in quel momento.

Kankuro allora attaccò di sorpresa: a un suo comando, la testa della marionetta si staccò dal resto del corpo e si scagliò contro l'Aburame, estrendo una grossa punta avvelenata dalla bocca. Shino la guardava avvicinarsi, conscio di non riuscire ad evitarla. Ma proprio quando l'arma stava per colpire la sua corsa si fermò, e questa precipitò a terra senza controllo.

«Cosa?! Come hai...»
In quel momento, Kankuro si rese conto di non avere più controllo sul suo chakra. Guardandosi intorno, si ritrovò ricoperto di insetti.

Shino si avvicinò, vincitore.
«Con quel pugno di prima non volevo colpirti, ti ho semplicemente lanciato sul coprifronte un insetto femmina. È tutto lo scontro che i miei insetti non fanno altro che avvicinarsi, seguendo la sua scia, e tu sei stato troppo concentrato su di me per accorgertene.»
Ormai impossibilitato a muoversi, Kankuro precipitò a terra, sconfitto.

Ma la vittoria per Shino non era assoluta. Anch'egli, infatti, si accasciò a terra, gli effetti del veleno erano ormai divenuti insostenibili per lui.
Mentre sveniva, pensò al team 7, forse erano riusciti a raggiungere Gaara...


Temari saltava da un ramo all'altro, guidando Gaara. Kankuro aveva detto che li avrebbe trattenuti, ma quei tre dovevano essere riusciti a eluderlo, perchè non li avevano mollati un attimo, e ora li avevano raggiunti.
Senza più vie di fuga, Temari estrasse il ventaglio, preparandosi a combattere.
Anche Gaara si era in parte ripreso, anche se restava trasformato, e colpì con un'ondata di sabbia. Sasuke e Naruto la evitarono, ma Sakura fu colpita in pieno finendo immobilizzata contro un albero, priva di sensi.

«Sakura!»
Sasuke era preoccupato per lei, ma dopo essersi accertato che fosse ancora viva non potè far altro, perchè Temari lo prese di mira con le sue tecniche di vento.
Naruto nel frattempo si era scagliato contro Gaara, che lo aveva accolto con gioia, pregustando lo scontro che tanto aveva atteso.


Sasuke affrontava Temari come meglio poteva, ma anche con il vantaggio dell'elemento a suo favore, la bionda rispondeva efficacemente alle sue tecniche di fuoco, e lui era già debilitato dallo scontro sostenuto prima con Gaara. Non ebbe altra scelta che usare nuovamente il Mille Falchi.

Si avventò su di lei con la mano pervasa dal chakra, deciso a terminare lì lo scontro.
La bionda lo parò con il ventaglio, ma fu sbalzata all'indietro dalla violenza dell'impatto, e finì contro un albero. Entrambi caddero in ginocchio, allo stremo delle forze, mentre Naruto e Gaara si battevano come demoni.

Naruto sentiva una strana eccitazione nell'affrontarlo, forse dettata dall'istinto della Volpe che fluiva attraverso di lui. Anche se non stava usando il suo chakra, la presenza del Demone Tasso doveva averlo in parte risvegliato.


Gaara si muoveva come un colosso, distruggendo tutto ciò che toccava. La sua espressione era completamente folle, il suo istinto omicida era ai massimi livelli. Naruto non aveva modo di avvicinarsi per attaccarlo direttamente, perciò decise di usare quanti più cloni possibile. Usò la sua tecnica come mai prima d'ora, generando oltre duemila cloni. Essi si avventarono contro Gaara, stupefatto di trovarsi di fronte un vero e proprio esercito, al punto da non riuscire a contrattaccare.

"Chi sei tu, Naruto Uzumaki? Come fai a non temermi?"
Questo era il pensiero che martellava la coscienza del rosso, mentre i cloni lo colpivano come se non ci fosse stato un domani. Quando la situazione raggiunse il momento più critico per il rosso, il suo istinto ebbe la meglio sulla ragione. Un'enorme esplosione di sabbia scagliò tutti lontano, distruggendo tutti i cloni del biondo e abbattendo numerosi alberi.


Temari alzò lo sguardo, e il terrore più puro si impadronì di lei: Gaara aveva perso totalmente il controllo. Davanti a loro, enorme come una montagna, si ergeva Shukaku, il Demone Tasso Monocoda.
Seguendo l'istinto di sopravvivenza, Temari non ci pensò due volte e scappò il più velocemente possibile da quell'inferno.

Sakura era libera dalla prigone di sabbia che l'aveva tenuta immobilizzata fino a quel momento, ma era ancora priva di sensi, e rischiava di venire colpita da quel mostro se fosse rimasta lì.
Sasuke guardava atterrito il demone che aveva davanti. E così era quello il famoso compagno di squadra che aveva aiutato Gaara contro la sua illusione. In quel momento, ebbe paura come non ne provava da oltre sei anni, da quando aveva assistito al massacro della sua famiglia. Quel mostro avrebbe potuto radere al suolo il villaggio in pochi secondi.
Lui non aveva più le forze per combattere, nemmeno usando il Mangekyo Sharingan. La sua attenzione fu richiamata da Naruto.


Il biondo aveva appena avuto tutte le conferme di cui aveva bisogno, e in lui si era fatta strada la consapevolezza di essere l'unico in grado di fermarlo.
Come Gaara, anche lui custodiva un demone, ed era arrivato il momento di sfruttarne il potere. Ma lui aveva anche un'altra arma dalla sua parte, qualcosa che aveva ereditato da sua madre, e ora era intenzionato a scatenare tutta la potenza della sua abilità segreta...

«Sasuke!»
Al suo richiamo, il moro si voltò. La sua espressione esausta e terrorizzata lasciava intendere che non era minimamente nelle condizioni di combattere. «Prendi Sakura e andatevene il più velocemente possibile. Io resto qui a fermarlo.»

«Naruto, ma sei impazzito!? Come puoi anche solo pensare di batterti con un essere del genere!?»
Sasuke non aveva idea di cosa avesse in mente il biondo. Che avesse deciso di sacrificarsi per far scappare lui e Sakura? No, non glielo avrebbe mai permesso.
Ma la risposta che ricevette dal biondo lo sorprese come non mai.

«Fà come ti dico! Sai benissimo che io sono l'unico in grado di fermarlo, e sai anche perchè!»
Con i suoi occhi azzurri Naruto lo fissò intensamente, sollevando la mano destra stretta a pugno, e mostrandogli il marchio sul dorso.
In quel momento Sasuke ricordò ciò che era successo, giorni prima, nella Foresta della Morte. Quel potere così grande, tale da mettere in fuga anche Orochimaru.
Aveva ragione, era l'unica cosa che potesse salvarli in quel momento. Prese in braccio Sakura, e si avviò verso il villaggio.

«Cerca di non morire, Naruto. Ricordati che dobbiamo ancora sfidarci in un incontro come si deve, e morire qui non ti varrà come scusa!»
E con queste parole Sasuke si mise a saltare da un ramo all'altro, fuggendo dall'inferno che stava per scatenarsi. Nella sua mente pregava che l'amico sapesse quello che stava facendo.

Naruto puntò lo sguardo sul demone che aveva di fronte, senza la minima traccia di paura. Aveva intenzione di dare fondo a tutte le sue energie.
«Ora ti mostrerò la mia vera forza!»



Shino si sentiva stranamente disorientato, come se si stesse svegliando da un lungo sonno. Tentò di alzarsi, ma una mano lo tenne sdraiato.
«Non muoverti, Shino. Gli insetti che ti ho immesso tra pochi minuti finiranno di eliminare il veleno.»
A quella voce, Shino si tranquillizzò.
«Grazie, papà»

Mentre chiudeva nuovamente gli occhi, un enorme boato scosse la foresta, facendo tremare gli alberi. Proveniva dalla direzione in cui si erano avviati quei tre. Qualcosa di grosso stava accadendo laggiù...


 

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: crazyfrog95