Meet&Love - Invito.

Kakashi stava ritornando a casa. La cerimonia ufficiale era già finita e non gli andava di gironzolare per il villaggio senza una meta.
Certo, era finita da dieci minuti, ma Konoha era ancora affollata: si chiedeva dove la gente trovasse la voglia di girare.
Je, dopo averlo stretto a sè per quelli che sembravano essere stati minuti, se n'era andata dicendo che il Daimyo si sarebbe accorto della sua assenza se non fosse tornata. Ma ora che era in corso la prima riunione, avrebbe dovuto fare ritorno ritorno al suo alloggio. Oppure, era come tutti gli altri in giro per il mercatino.
-Kakashi! Allora, com'è andata?- Gai lo colse alle spalle e gli diede una pacca su quella destra.
-Oh? Ah, tutto bene.- Possibile che sapesse del tempo passato con Je?
-E dimmi, vi siete conosciuti meglio?- Ok, era decisamente impossibile che stesse parlando di lui e Je.
-Ma... di chi parli?- Rise nervoso.
-Ma di te e quella ragazza dai capelli ricci, no? Non ti ho più visto da quando sei andato a parlarle!- Perchè lo stava guardando con quel sorriso malizioso?
-Ah, quella ragazza...-
-Eri con lei?-
-Sì.- Mentì. Almeno così non avrebbe assalito Je quando si trovava insieme a lui.
-Ohoh!- Gli fece l'occhiolino.
In quel momento, una goccia cadde sul coprifronte dell'Hatake.
-Sta piovendo?- Kakashi alzò gli occhi al cielo: Sole e pioggia, che combinazione rara da vedere.
-Vado a casa, non mi voglio di certo prendere un malanno. Ci vediamo in giro.- Alzò una mano in segno di saluto e si diresse camminando sotto i portici delle case verso il suo appartamento. Gai, invece, lo salutò sorridente come al solito... con un sorriso strano, però. Stava architettando qualcosa, ne era sempre più convinto.

Abitava in una zona molto frequentata, proprio difianco ad una locanda. Quel posto era decisamente troppo rumoroso per uno come lui, infatti, stava mettendo dei soldi da parte per un trasloco.
Si pulì le scarpe sul tappetino all'ingresso e salì le scale.
Non sapeva esattamente cos'avrebbe fatto per tutto il giorno, ma era sicuro che le sue giornate sarebbero state vuote per un po': il mondo si sarebbe preso una bella pausa per riprendersi dalla guerra.
Entrò nella sua camera e lanciò uno sguardo al computer sulla sua scrivania. Massì, sarebbe tornato su quel sito giusto per curiosità.
Aspettò che il computer si accese e subito cliccò sull'icona del motore di ricerca.
-Come si chiamava? Ah, sì... Meet&Love...- Digitò il testo nella barra e cliccò sul primo risultato che la ricerca aveva prodotto.
Non gli restava altro che eseguire il login, sempre se si fosse ricordato della password.
Ultima iscrizione: Hatake Kakashi. Circa 5 minuti fa.
Sbattè le ciglia stupito e aguzzò la vista. Non era possibile, lui si era iscritto ieri!
Evidentemente internet stava dando i numeri, oppure, era qualcuno che si spacciava per lui.
-E' online.- Constatò cliccando sul profilo del fake, che tra l'altro aveva una sua foto.
-Tsk, ma che importa. Tanto non sono io.- Lo snobbò e cliccò sulle varie icone, esplorando quel mondo tutto nuovo per lui.
Guardò l'ultimo accesso di Je: risaliva a ieri sera. Sospirò e aprì un'altra pagina disinteressato dal sito, dopotutto, senza di lei non aveva più alcuna importanza.
-E' uscito un nuovo libro di Uruyu Akki!- L'annuncio sul sito della libreria di Konoha era chiaro: da quel giorno, in tutte le librerie sarebbe uscito quel libro.
Si portò le mani sulle guance e sorrise come un ebete alla vista della copertina. Lo doveva assolutamente comprare.
Questa volta, prima di concedersi ad altro, si guardò bene dallo spegnere il computer: non voleva di certo che succedesse come la volta precedente.
Si infilò in fretta il giubotto e le scarpe, poi, prese l'ombrello all'ingresso e si diresse subito in strada, quasi correndo.
Gli alberghi iniziavano a riempirsi per via del mal tempo, ma ancora moltissime persone guardavano i negozi sotto i portici. Si chiese per la seconda volta dove la gente trovasse la voglia di girare (con anche la pioggia).
Attraversò la strada saltando una pozzanghera e facendo lo slalom fra la gente e continuò a camminare a passo veloce verso la libreria.

-Salve, Kakashi-san!- La giovane donna dietro al bancone chinò il capo.
-Buon pomeriggio.- Rispose con un cenno della mano.
-Scommetto che è venuto per il nuovo libro! I nuovi arrivi sono nella corsia cinque.- Indicò con il dito l'ultimo scaffale a destra. Da lì proveniva del rumore, cosa stava succedendo?
Aggrottò le sopracciglia e si avvicinò cauto, nascondendosi dall'altra parte dello scaffale.
Silenzioso come una foglia che tocca l'acqua, spostò un libro in modo da riuscire a vedere cosa stava succedendo: mai errore più grande.
-Non ci credo...- Mormorò Kakashi rimettendo (con la velocità degna del Lampo Giallo della Foglia) al suo posto il libro.
-Kami, se mi vede penserà che sono uno stalker o qualcosa del genere...- Era già la terza volta che la incontrava. Cazzo, eppure Konoha era grande!
Forse quegli incontri significavano davvero qualcosa... nah, ma cosa andava a pensare... era solo il caso.
-Anche tu qui?- Il libro che prima Kakashi aveva spostato era stato rimosso per la seconda volta e, dal vuoto che aveva lasciato, si poteva vedere chiaramente un occhio di Je.
-A quanto pare...- Si grattò il capo mentre la osservava camminare tra gli scaffali per raggiungerlo.
-Sei venuto per il libro di Uruyu Akki?- Sorrise come se già conoscesse la riposta.
-Hai indovinato.-
-Lo immaginavo...- Abbassò lo sguardo e notò le sue gote arrossarsi leggermente.
Kakashi non sapeva più cosa rispondere, la stava semplicemente guardando.
-...si chiama "Baci sulla fronte".- Rialzò lo sguardo rompendo il ghiaccio.
-Intendi il nuovo libro?- Chiese insicuro.
-Sì. Non ti facevo così romantico, sai?- Ridacchiò.
-Beh, non sono poi così romantico...- Arrossì anche lui. Fortunatamente, lei non poteva vederlo.
-Non mi dai affatto l'idea dell'impassibile, mi dispiace.- Continuò a ridacchiare.
-E che idea ti do?- Non voleva neanche farla quella domanda... perchè le parole gli erano uscite da sole dalla bocca?
-Mhm, penso che tu sia la mia versione maschile ma più calma, più seria e meno mangiona.- si portò le mani ai fianchi. -Siamo diversi, ma allo stesso tempo simili.-
-Hai ragione...- Si perse nei suoi occhi e per un momento volle rimanere lì a guardarli per sempre. Altro che sguardo magnetico degli Uchiha: i suoi erano peggio di una calamita.
-Per quanto tempo rimarrai qui?- Chiese di punto in bianco lui.
-Beh, avevo intenzione di andare via proprio adesso.- Rispose indicando la cassa.
-COME ADESS-?!.. ah, aspetta! Intendevo dal villaggio.- Per un momento il suo cuore aveva smesso di battere.
-Ah!- Iniziò a ridere. No, non di nuovo quella risata. Ecco, ora stava ridendo anche lui.
-Non lo so, in questo momento c'è la prima riunione. Per i prossimi tre giorni ci sarò di certo.- Spiegò smettendo di sghignazzare.
Bene, ora Kakashi aveva due possibilità:
.Rischiare di soffrire per tempo indeterminato a causa di un possibile rifiuto.
.Farla innamorare entro tre giorni.
Aspetta... a cosa aveva appena pensato?!
"Al diavolo il buon senso." Con questa frase, Kakashi decise finalmente di mettere una pietra sopra a quell'assurda guerra interiore che andava avanti da ieri.
Se era così che doveva andare, non avrebbe più opposto resistenza. Certo, forse stava correndo un po' troppo... ma quello... quello era stato amore a prima vista, proprio come nei libri.
Voleva prenderle la mano e stringerla, voleva baciarla e accarezzarla. Non era un sentimento crudo, piuttosto lo definiva... dolce. Sì, dolce era il termine esatto.
Era una sensazione meravigliosa che esigeva di essere condivisa con qualcun'altro, per questo doveva sapere se anche lei provava lo stesso.
E se non lo provava?
Ecco che ritornava il suo buon senso.
Se non provava lo stesso sentimento per lui, la sua esistenza sarebbe diventata ancora più vuota del suo frigo, ma doveva rischiare. Poi, se non fosse andata bene, si sarebbe trovato qualcun'altra. Forse.
-Beh, allora potremmo passare un altro po' di tempo insieme, che ne dici?- Propose lui.
Je lo guardò stupita: forse neanche lei si aspettava una domanda del genere da lui.
-Va bene, magari questa sera.- Strinse il libro che teneva tra le mani contro il petto.
Era quello che stava cercando anche lui.
-Dove alloggi? Ti passo a prendere io alle otto.- Si sentiva strano a dire quelle cose.
-Alla locanda Tougetsu.-
Mh, era un po' distante da casa sua, ma non importava.
-Allora ci vediamo stasera... poi magari facciamo un giro alla festa.- Si guardò i piedi agitato, forse era per quello che la gente girava per i negozi anche sotto la pioggia.
La ragazza, intanto, aveva terminato di pagare il libro.
-A dopo.- Gli sorrise avvicinandosi all'uscita.
Kakashi la salutò con la mano e la seguì con lo sguardo finchè non la perse di vista.
Sentì lo sguardo della commessa su di lui, ma non ci badò molto.
-Comunque, quella della ragazza era l'ultima copia...-
Ecco, e ti pareva.

-Gai! Apri!- Kakashi battè i pugni contro la porta del compagno di avventure.
Non sapeva neanche lui perchè fosse andato da Gai: avrebbe potuto andare da Sakura, che sicuramentente ne sapeva di ragazze, però il suo istinto lo portò lì. Doveva assolutamente chiedere aiuto per l'appuntamento.
-Kakashi, quanta fretta! Stavo facendo le flessioni!- Aprì la porta e l'Hatake lo prese per le spalle senza preavviso.
-Devi aiutarmi.- Disse quasi supplicandolo.
-Oh, ehm, di che hai bisogno?- Chiese Gai allontanando la sua faccia da quella del rivale più che poteva.
-Questa sera ho un appuntamento... con una ragazza.-
Gai lo guardò a bocca aperta.
-Andiamo, non fare quella faccia! Piuttosto, aiutami. Non so neanche cosa si fa ad un appuntamento.- Abbassò la testa sconsolato.
-Allora, procediamo con ordine...- Gli fece cenno di entrare in casa.
-Oggi tu e quella ragazza vi siete parlati, siete stati insieme per un po' e stasera vi siete dati appuntamento. Giusto?- Ah, si era dimenticato che Gai era convinto che si stesse vedendo con la ragazza dai capelli ricci.
Ci fu un attimo di silenzio.
-MA E' FANTASTICO!- Questa volta fu Gai a prenderlo per le spalle.
-Ti rendi conto che se ha accettato vuol dire che nutre interesse verso di te?!- Iniziò a scuoterlo avanti e indietro. Se andava avanti così, presto gli sarebbe venuto il mal di mare.
-Gai.. smettila, ti prego.- Il corvino si fermò notando che Kakashi era ridotto più o meno come quella volta che l'aveva portato in spalle.
-Allora, prima di tutto metti questa!- Corse nella sua stanza lasciandolo lì ancora intontito e tornò con una tuta verde in mano.
-Ma si può sapere quante ne hai di quelle...?- Un'ipotesi plausibile era che mandava avanti l'azienda che produceva quelle tute orrende da solo. Anzi, non da solo, anche Lee era ossessionato da quelle... cose verdi.
-Bhe, allora prendi questi!- Gli lanciò una camicia bianca e dei pantaloni neri.
Li guardò bene: non erano male, dopotutto.
-Non ti preoccupare, ti aiuterò io a prepararti come si deve...- Doveva suonare come una proposta gentile, ma a lui suonò molto inquietante.
-Oh merda...- Sussurrò arretrando, finchè non si trovò con le spalle al muro.
Sperava solo che non gli facesse crescere i sopracciglioni con qualche strano intruglio e non gli facesse il taglio a scodella... e se fosse successo, beh, addio ai giorni felici.

Angolo dell'autrice:
scusatemi tanto per il ritardo! :c
In questo capitolo non succede granchè, fa solo da anello per il successivo che invece sarà fondamentale.
Spero che la storia stia proseguendo bene senza deludere le vostre aspettative.
Grazie a chi recensirà o a chi leggerà solamente.
-Baci, Uchiha29