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Autore: Alex_J    20/10/2014    1 recensioni
Dal primo capitolo:
« Sento distintamente uno sbuffo sonoro e respiro, avviandomi verso la Jeep. Spero che papà bruci quella partecipazione, altrimenti lo faccio io. Ma chi vogliamo prendere in giro? Non ne ho nemmeno il coraggio. Non ho più nemmeno quello e probabilmente non l'ho mai avuto. »
_______________
C'è un matrimonio, un matrimonio che sta per unire Derek Hale con Kate Argent.
C'è Stiles, coinvolto in una battaglia per se stesso, una battaglia senza superpoteri, portata avanti dai sentimenti.
C'è un matrimonio, e questo matrimonio è da bruciare.
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Allison Argent, Derek Hale, Lydia Martin, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Second Chances'
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Chapter 12

- Amico,credo di non aver mai mangiato brownies così buoni. Mi devi dare la ricetta, devo assolutamente rifarli. - riesco a dire, dopo ...il decimo? O il decimo era quello che ho mangiato cinque pezzi fa? Non lo so, so solo che erano veramente buoni. Erano, perché Derek ha portato un'altra teglia, lasciando la prima tutta a me e a Scott. Mi sento scoppiare.

- Con cosa li hai fatti? - chiede Melissa, che ne ha mangiati anche lei parecchi, meno di noi sicuramente, ma neanche della loro teglia é rimasto molto.

-Vari tipi di cioccolato, qualche oreo -

Strabuzzo gli occhi.

- Dio, Derek!Amo quei biscotti! - esclamo.

- Sono contento di aver scelto bene allora- dice, sorridendomi. Ben tornato sorriso anti-Stiles...non mi sei mancato, no —La prossima ti faccio i miei cupcake alle Reese – Neanche un po'. Nemmeno un pochino, nemmeno per niente.
Dannata Lydia, lei e le sue serate film. Devo smetterla di darle retta e scegliere io, per una volta.

— O mio dio, sarebbe fantastico — quest'uomo é da sposare. Motivo in più per non farlo fare a Kate, non merita questo ben di Dio.

Sento qualcuno tossichiare e mi accorgo che é Scott e non sta tossicchiando a me, ma a mio padre e sua madre che si stanno facendo gli occhi dolci, come al solito. E mio padre le tiene la mano, mentre lei lo continua a guardare.

Mio padre sta tenendo la mano a Melissa Mccall? Bisogna festeggiare! Non importa se mio padre ha una vita sentimentale più piena della mia, l'importante é che sia felice. E che stia con Melissa. 

- Io vado, é stata una bellissima cena, ma devo andare a casa a dormire -...alias Allison mi aspetta, non voglio immaginare come o per cosa,ma so che lo sta aspettando- Devo aspettarti alzato , mamma?- gli dice Scott, sorridendo. Non é un sorriso di scherno totale, é un sorriso genuino, alla Scott.

- No, Scott, quello tocca ancora a me. Ti voglio nel tuo letto , e possibilmente solo , entro mezzanotte e mezza, ci siamo intesi? -

Scott non nasconde il suo sguardo sorpreso, anche se annuisce, ci saluta un ultima volta ed esce.

L'aria si sta facendo pesante, devo svignarmela.

- Credo che seguirò il consiglio di Scott, andando a fare una bella dormita. - esclamo, sbadigliando e stiracchiandomi di colpo - Notte a tutti - dico, senza guardare nessuno in particolare. Proprio nessuno.

- Vado anche io. Buonanotte Sceriffo, Signor..Melissa- si corregge prontamente Derek, prima di rivolgere il suo sguardo su di me (prima di rivolgere il suo sguardo su di me, quanto romanticismo, che frase bellissima. Il mio prossimo tatuaggio. O forse sará il secondo, per il primo sono ancora indeciso tra “ ti staccherò la testa...con i miei denti” e “No,Stiles.”)- Stiles - il mio nome detto da lui sembra poesia. Potrebbe rendere bello anche quello vero, ma non ho nessuna intenzione di farglielo dire. 

- Stiles, accompagna Derek alla porta -... Così posso amoreggiare con la mamma del tuo migliore amico ancora per un po'. Furbo, papá, davvero furbo.

- Certo pa' - dico, cercando di non sospirare e allo stesso tempo di non sorridere troppo — Andiamo sourwolf, lasciamo i piccioncini da soli —

— Al tuo posto io non me la sarei cavata con uno grande sospiro da parte di tuo padre —mi dice, quando ormai siamo abbastanza vicini alla porta.

—La fortuna di essere umani senza superudito lupesco, é proprio questa. Potrebbe avermi anche minacciato con la sua lista di punizione master, ma io non l'avrei sentito —... Perché ero impegnato a guardare te.

— Vero anche questo —mi dice, lasciando trapelare un piccolo sorriso uccisore di tanti neuroni di Stiles — Buonanotte, Stiles —

- Buonanotte Derek-

Per un attimo avevo sperato che mi baciasse, al diavolo matrimoni e tutto il resto. Mi ero illuso che stesse veramente per succedere. Non lo so perché, forse nel modo in cui mi guardava, mi sentivo collegato a lui, così tanto che pensavo che riuscisse a sentire i miei desideri ed esaudirli.Ma, appunto, mi ero solo illuso.

*

-Su, Stiles, alzati. Coraggio - la voce di Lydia Martin di primo mattino così autoritaria poi, credo sia stata la mia fantasia sessuale per anni. Ora rimpiango anche solo di averci pensato per un solo secondo, se le mie fantasie devono portare a questo.

- Sono le sei del mattino Lyds, cosa vuoi? - biascico, immergendomi sempre di più nelle coperte del letto, anziché cercarne di uscire.
- Sono le nove, bella addormentara e non vuol dire che visto che oggi non vai a scuola grazie alle assenze alle prime due di mia madre,che puoi passare la tua giornata nel letto a fare niente - beh, in realtá potrei. In un mondo senza Lydia Martin, ovviamente. Ma poi non ci sarebbe più nessuna banshee che mi aiuta a fare piani malefici contro il mondo o mi sveglia alle nove di mattina nel mio giorno libero.

-Ieri sera ho mangiato troppi brownies, mi fa male lo stomaco, ergo sto male, ergo voglio stare nel letto -

- Hai detto bugie migliori, Stilinski. Ti ho visto mangiare di tutto e riuscire a essere sveglio come se ti fossi fatto di cocania... - sento dire da una voce maschile profonda, che di certo non appartiene ne a mio padre, nè Scott,nè a Derek, né a nessun'altro che abita a Beacon Hills in questo mo...Jackson.

-Quella si chiama iperattivitá e sai, é una malttia di cui soffro da...-

Lydia sbuffa.

-Jackson, l'acqua. - Acqua? Cosa? Nonono...

La secchiata d'acqua gelida mi colpisce senza che io riesca a scendere dal letto in tempo.

- Dovrei farti una foto e spedirla a Derek, questo si che farebbe saltare il...-

- Tu non fai nessuna foto. Io vado a farmi una doccia, calda possibilmente, per evitare che mi prenda veramente qualcosa allo stomaco per colpa vostra. Non vi offrirò nemmeno i pancake che dopo preparerò per me stesso. -

- Giá mangiati. - risponde Jackson, con il suo solito sorriso da schiaffi.

- Vi odio - sibilo, incapace di fare altro se non degli inizi di insulti.

- Sii, anche noi ti vogliamo bene, ora vai. -

Forse ora riesco a capire perché quei due stanno insieme, sono più simili di quanto pensavo. Per mia sfortuna, come al solito.

*

- Non so perché ancora ti ascolto -

Avevo giá in mente come passare la giornata. Nel mio letto, nel mio comodissimo letto. Ad ascoltare canzoni depresse o piene di diabete o entrambi, senza apparentemente motivo a parte il fatto che sono innamorato e che una giornata al mese del genere mi spetta, da contratto. E io ne ho bisogno, tra poco ho gli esami, non posso farmi cogliere da una giornata del genere nel mezzo di economia, santo cielo! Significherebbe bocciatura sicura, un altro anno a Beacon Hills, a godersi da vicino lo spettacolo dei due piccioncini alle prese con i primi mesi del matrimonio...
Ho mai detto che la parola matrimonio dovrebbe sparire dal vocabolario se assocciata a Derek con chiunque non sia io? Perché io desidero con tutto me stesso che succeda. E succederá, perché lo desidero con tutto me stesso.

Giusto?

— Mi ascolti ancora perché sono la tua migliore amica. —

— Ed hai scritto un contratto che lo segnava, insieme ai pro e contro di questa cosa? Non mi pare. E non ho mai firmato niente. —Lo sguardo che mi rivolge Lydia mi fa desistere da qualsialtro commento a riguardo, per cui mi limito a sbuffare — Cosa vuoi che faccia? —

Quel sorrisetto compiaciuto non porta mai a nulla di buono.

— Voglio che tu impari a ballare —


Il senso dell'umorismo della mia migliore amica non smetterá mai di stupirmi.e neanche la sua capacitá di manipolarmi fino all'osso, non so immagine se fossi ancora innamorato di lei, probabilmente mi starei lamentando ancora di più perché chiariamoci, sto ballando con il mio peggior nemico dai tempi delle elementari e questa cosa si sta facendo non solo imbarazzante, ma anche umiliante. Molto umiliante.

— Dovevi proprio far scegliere la musica a Stilinski?— 

— Ti ho mai detto quando sei irritante e antipatico? La mia musica é fottutamente fantastica, sei solo tu che non ci capisci niente! E poi, non ho scelto questa canzone in particolare ...—

All About that bass non é esattamente la canzone adatta da ballare con Whittermore, escludendo il fatto che non dovrei ballare con lui per nessuna ragione al mondo ma lo sto facendo. Ripeto: imbarazzante e umiliante.

— Non importa che canzone hai scelto, so solo che in questo momento stai cercando di strusciarti adosso a me come se ci fosse un domani, dimenticando che non sono Hale. —

Oh, Jackson, se tu fossi Derek, sicuramente non userei queste mosse per ballare. E non terrei una distanza così grande dai tuoi pantaloni.

— Credo che Stiles si stia contenendo, dovrebbe darci più dentro— si intromette Lydia, mentre ci osserva. Le ho fatto mettere tutti i cellulari nel mio cassetto, chiusi a chiave. Per sicurezza, per la mia sicurezza.

— Scordatelo Lyds. Scordatelo. — sbotto, senza smettere di ballare, il che é ridicolo. Odio questa canzone.

Lydia sbuffa.

— Bene vorrá a dire che passeremo subito alla parte lento —

Lento? Devo ballare un lento con Jackson whittermore?

— LYDIA,QUESTO NON FACEVA PARTE DEI PATTI —

— Molte cose che non facevano parte dei patti, tu le hai fatte lo stesso...o mi sbaglio?— sentire zittire Jackson é sempre una piacevole visione, anche se ha uno sguardo piuttosto abbattuto al momento.

E poi un telefono suona.

— Ripetimi perché stiamo facendo questo — riesco solamente a sibilare, cercando di non pestare i piedi a Jackson per l'ennesima volta.
— Perché tu devi imparare a ballare se vuoi andare al prom senza fare figuracce — gli rivolgo un occhiata poco convinta, perché no, non é una buona motivazione e sopratutto non una motivazione da Whittermore — e perché ci teniamo entrambi alla vita— beh, direi in entrambi i sensi visto che le sue mani sono sulla mia vita per potermi guidare nel lento. Lasciamo perdere, lasciamo decisamente perdere.
—Ahi! Pestarmi il piede non ci aiuterá a sopravvivere— gli sibilo ancora, ma sembra non sentirmi.

-Ahi! Pestarmi il piede non ci aiuterá a sopravvivere— dico, cercando di trattenre un sorriso.
Quando Derek mi ha invitato nel suo loft- facendomi pergiunta fuggire dalle grinfie di Lydia Martin per cui...eterna gratudine a sua maestrá, Hail Hale the king, che fa molto Hydra e non va bene e sto divagando accidente ma con degli occhi così che ti fissano, sì fissano in modo inquietante, non puoi fare altrimenti- per aiutarlo nei preparativi- cosa che Scott non può fare perché sta studiando secondo la versione ufficiale, anche se sappiamo entrambi benissimo che studiare significa pomiciare o fare sesso selvaggio con Allison, in veritá non so se selvaggio o meno, ma voglio evitare di pensare al mio migliore amico che fa sesso, cosa a cui ho giá pensato e di cui porti ancora i segni visibili di traumi– , non pensavo si riferisse a questo.

—Non hai senso del ritmo, ciondoli come un orologio a pendolo rotto e continui a pestare i piedi a Jackson...— da quando lo ha sgridato, ha perso completamente la sua pazienza. Tutto ovviamente a mio danno.
— É Jackson che mi pesta i piedi— ribatto—io sono un ballerino provetto!—
— Provetto! Avrei da ridere e sicuramente ne avresti anche tu se ti lasciassi riprendere ! L'unica cosa che hai in comune con provetto e il suo sostantivo femminile, che si ricollega alla dose di scordinazionenche ti hanno somministrato alla nascitá. Quasi due provette, a conti fatti, che si sono trasformate in quattro siringhe. In pratica sei un esperimento mal riuscito della danza, Stiles— 

— Sono io quello che rischia di non sopravivvere all'ira della mia futura consorte; sei tu il ballerino provetto qui — non dovrai subire l'ira della tua futura consorte perché non ci sarà nessun matrimonio. Nessun matrimonio.
—Provetto mica tanto, magari più provetta, ti ricordi della chimica? Quella strana materia che hai fatto anni fa alle superiori, quando c'erano ancora i dinosauri e quelle mazze da baseball un po' più grosse, le clave sourwolf... Beh, in pratica si dice che sia un esperimento mal riuscito della danza— dico tutto d'un fiato, cercando di non concentrarmi sulle cose che stanno realmente accadendo intorno a me.
— Se lo dici tu— mi dice dopo il suo silenzio standart, continuando a ballare.

—Rafforza la presa, dimosfra a Derek chi é l'uomo!— mi urla Lydia.
—Lui— dice Jackson, improvissamente...per poi fare la mossa che Lydia aveva detto di fare a me, cioé avvicinarmi di più e mettermi un mano sotto le spalle, prendendo il braccio per guidarmi.
—Lui cosa?— chiede Lydia al limite di una crisi nervosa.
— Hale, é Hale l'uomo. Stilinski non può dimostrare di esserlo ...AHI— questa volta ci voleva. Ci voleva proprio.


—Devi rafforzare la presa, tirarmi più verso di te. Guardami, ti faccio vedere— imito i gesti che mi ha insegnato Lydia, non senza far impazzire il mio povero cuore— sei tu l'uomo, non posso fare io quella parte— lascio la presa e Derek fa come gli ho indicato senza tanti preamboli.
Qui per Stiles si mette male, molto male.

—Non potevi scegliere un'altra canzone? Che ne so , una meno depressa o meno adatta alla mia situazione?— cerco di ribattere, dopo l'ennesima volta in cui parte “I'm not gonna teach your boyfriend how to dance with you”. Cosa che non farò mai , non insegnerò mai a Derek a ballare, come se poi ne avesse bisogno, quell'uomo é bravo in tutto ciò che fa , tranne che avere contatti umani ma a quanto pare si sta per sposare quindi é bravo anche in quello...
—É un incentivo—risponde lei, senza fare una piega. Il mio cuore invece si che si piega, si accartoccia e si lancia da solo verso un cestino immaginario facendo canestro.
—O un suicidio, dipende dai punti di vista— ribatto seccato, cercando di ripescare il cuore dal cestino.
—Ti sto ricordando per cosa devi combattere. Ora balla— mi mordo la lingua, per non ribattere ogni singola parola che lei ha detto con un fiume gigantesco.
—Meglio non fare storie e fare come dice lei—
Per una volta Jackson ha ragione, ma solo per una volta.


—How I will I know? Versione acustisca di Sam Smith? Questa non una canzone da primo ballo, é il pretesto per un divorzio!— quindi dovrebbe essere una buona cosa, dal mio punto di vista, posso anche cantarla io, visto che la so a memoria.
— Scometto che hai idee migliori—
—Scometti bene!— veramente non ne ho, una canzone da primo ballo che ispira divorzio e che probabilmente lo porta a buon fine é perfetta per il piano — potresti usare “You are a woman, I'm a man”—
—Funny girl? Seriamente, Stiles? E io chi farei, Mr Austin?— ogni volta che Derek pronuncia il mio nome, rimango dell'idea di farmelo tatuare. Magari sul culo da lui stesso. O magari seguito da un sei un idiota, o qualche altro insulto. Un tatuaggio costruttivo, per così dire.
— Vedo che l'hai visto! Nel mio caso sono stato obbligato da Lydia, ma chi é stato così crudele da sottoporti a quella tortura?— non ammetterò che mi é piaciuto, Lydia potrebbe saperlo e rincorrermi per mezza America per farmelo ripetere.
—Laura— non smettiamo di ballare,anche se sento il suo corpo irrigidirsi impercettibilmente. O forse é il mio corpo a irrigidirsi, siamo così vicini che non capisco.
— Beh, potresti metterla in suo onore — almeno fai qualcosa di buono per questo matrimonio— Anche se non ti ci vedo come Mr Austin, più come Babra a dire la veritá—
—Stiles— 
— Cos'é sourwolf, le mie battute non ti fanno più ridere? É tutto il pomeriggio che ridi!— e mi uccidi sempre di più, per la cronaca— Forse ti sei ricordato della tua politica anti felicitá e risata e hai deciso di ritornare a essere il solito sourwolf brontolone e acido? Ben venga, basta saperlo—
—Le tue battute non fanno più ridere quando inizi a paragonarmi a una donna che nel momento in cui si lascia conquistare dal marito— 
— Rimane per questo una delle mie migliori! E non ruotare gli occhi!— non sta ruotando gli occhi solo per le mie battue a quanto pare , visto che occhi stanno diventando sempre più grandi- sempre più belli- e si forma sul viso una smorfia di disgusto mentre parte...
Non riesco a fare a meno di scoppiare a ridere,beccandomi uno dei famosi sguardi omicidi alla Hale da “ti staccherò la gola, con i miei denti”.
—E destino, Hale!Non puoi combattere contro il destino — gli dico, staccandomi dalla presa per esultare come si deve, mentre Omar Shariff continua a cantare di essere un uomo. Con mia grande sorpresa, batticuore e crepacuore per la precisione, Derek mi riprende tra le sue braccia con forza, portando i nostri visi vicini.
—Balliamo—
Riesco solo ad annuire, stordito dalla situazione.
La situazione é così sussureale se mi fermo a pensarci su, cosa che non voglio fare,visto che il ragazzo che mi tiene tra le braccia e mi guida in un lento dolce e quasi romantico, guidandomi come una persona capace, con una coordinazione perfetta, é un fottutissimo licantropo, che può percepire ogni minimo cambiamento nel mio battito. Tutta questa situazione sarebbe vagamente romantica se non fosse Derek Hale, l'antiromanticismo per eccellenza, e non fossimo nel suo loft in pieno giorno, con una canzone sconosciuta come sottofondo; tutto questo sarebbe vagamente romantico se solo non fossi io tra le braccia di Derek Hale, ma Kate Argent , la sua fidanzata, la donna che lo sposerá tra meno di tre settimane. Faccio per sciogliere la morsa dolorosa in cui sono incastrato, ma Derek me lo impedisce, incollando i nostri sguardi e continuando a ondeggiare per la stanza. 

Riesco a sentire il suo respiro su di me, così vicino e così caldo che mi gira la testa, penso di poter svenire da un momento all'altro, non riesco più a controllare il mio battito, il profumo di Derek é così forte qui, la vista da così vicino é devastante, questo non sta succedendo a me...

E infatti non sta succedendo a me.

Derek si stacca improvvisamente, come se fosse stato morso da una tarantola. 

A parte per un espressione che non ricordo di avegli mai visto sul viso, che é indugiata su di esso per un secondo, non é cambiato niente in lui. Respira normalmente ed é il ritratto della calma.

Io invece ho il respiro affanoso di chi ha appena rischiato un infarto o di morire annegato, e la calma é l'ultima emozione che potrebbe appartenermi. Dolore, delusione, rabbia, e sotto tutto, come sempre, amore, un sentimento che non riesco nemmeno a pensare di fronte a queste situazione senza provare altra rabbia ma sicuramente non sono calmo.

—Beh, direi che hai imparato a ballare. — riesco a dire, riacquistando un po' di controllo.

—Stiles— cerca di dire Derek e la sua voce é ammonitrice, un ammonimento più forte del solito,più forte.

— Sì lo so, sono il maestro di danza migliore del mondo e prego non c'é di che, ma ora devo proprio andare o mio padre mi dará per disperso— mi affretto a rispondergli.

—Ti accompagno— mi dice, le mani pronte sulle chiavi della camaro.

— Non ce ne é bisogno, Derek, so trovare la strada di casa da solo. Tranquillo— ripeto, vedendo il suo sguardo incerto.

Io che rassicuro Derek Hale, roba da pazzi.

—Grazie Stiles—

Mi volto prima di aprire la porta del loft.

— Sono o non sono il migliore non testimone del mondo?— nonostante tutto, il sorriso che mi regala Derek, perché dopo tutto quello che é successo é un regalo, ferma per un attimo l'emorrargia interna.

Ma questo la porta si chiude, l'incubo ritorna ed é vivido, vivido come non mai. 
 
La mia seconda occasione per baciare o lasciarmi baciare da Derek Hale sfumata nel nulla. E qualcosa mi dice che non ne avrò altre.

Angolino della vergogna

Già il cambiamento di angolino vi dice tutto. Sì, lo so, sono in ritardo. E sì, lo so vi avevo promesso due one shot, che pubblicherò tra pochi minuti. Dovrei scusarmi per molte altre cose e non ho problemi a farlo, ma non ho neppure problemi a dire che non è stato un periodo facile per me e che mi sono come bloccata nella scrittura, sopratutto per non so ancora quale motivo, di questa ff. Spero di continuare ad avere l'ispirazione e la sicurezza che mi ha permesso di finire questo capitolo. Per evitare ancora queste figure patitetiche credo eviterò l'angolo dell'autore se non per comunicazioni importanti.

Alex_J
  
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