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Autore: katyjolinar    20/10/2014    3 recensioni
L'idromele è una bevanda alcolica molto amata dai vichinghi, ma berne troppo può portare a guai seri. E questo lo scoprirà Hiccup, a sue spese.
Attenzione: storia ambientata dopo il primo film e le prime due stagioni della serie TV, quando i protagonisti hanno 18 anni, ma NON verrà tenuto conto del secondo film
PS: ho recentemente scoperto che questa mia storia è stata plagiata da un utente di instagram che hnon ha citato le fonti e l'ha spacciata come sua. Quindi se la trovate girando in tale sito vi pregherei di segnalare il plagio, grazie
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Astrid salì in groppa a Tempestosa appena fu abbastanza lontana dall'Arena.
Aveva bisogno di stare da sola e pensare.
Pensare molto.
Pensare soprattutto a quanto successo la sera precedente.
Aveva bevuto, come tutti alla festa. Come tutti coloro che avevano superato i 18 anni di età.
La legge era chiara: nessun vichingo che avesse meno di 18 anni poteva toccare bevande alcoliche; loro avevano compiuto 18 anni proprio quell'anno, quindi era permesso bere.
Ma avevano esagerato. Avevano bevuto troppo... e avevano perso il controllo.
Eccome se lo avevano perso! La sera prima era uscita dalla Sala Grande per prendere un po' d'aria e ritrovare un minimo di lucidità, e lì aveva trovato Hiccup uscito per lo stesso motivo.
Si erano guardati, avevano parlato per qualche minuto e, alla fine, avevano deciso di farsi un giro, camminando sorreggendosi l'uno all'altra.
Erano arrivati davanti a quel fienile e si erano fermati.
Astrid aveva quasi perso l'equilibrio e Hiccup l'aveva presa al volo, facendola poggiare con la schiena contro il muro.
Si erano guardati per qualche secondo, poi il ragazzo si era avvicinato a lei, lentamente, e l'aveva baciata inaspettatamente.
Lei aveva ricambiato subito, senza pensarci. La mente era annebbiata, ma ricordava bene la sensazione che aveva provato.
Le labbra del giovane erano calde, ancora dolci per l'idromele, la sensazione era stupenda, e il bacio era stato profondo, impetuoso... ma anche tenero, dolce.
Si era lasciata trasportare da quelle fantastiche sensazioni, lasciando che Hiccup conducesse il gioco.
Quel ragazzo le era sempre piaciuto da morire, negli ultimi anni avevano anche creato una stupenda amicizia, ma Astrid non aveva mai voluto andare oltre quei sporadici baci che gli dava per ringraziarlo o per premiarlo di qualche impresa da lui compiuta, perché aveva paura di rovinare quel fantastico rapporto che c'era tra loro.
Ma quella sera...
Quella sera i fumi dell'alcol avevano fatto cadere tutte le inibizioni. Non le importava più nulla, voleva solo stare con lui, godere di quei baci che il giovane le stava dando. Voleva solo che lui sapesse quanto lo amava.
E non aveva opposto alcuna resistenza, quando Hiccup aveva aperto la porta del fienile e l'aveva portata dentro, facendola sistemare in mezzo al fieno.
E poi... era successo.
Erano stati insieme. Si erano amati. E poi si erano addormentati lì.
E il mattino seguente Astrid si era svegliata con un gran mal di testa, ma con la mente meno annebbiata. E aveva visto Hiccup steso accanto a lei, che ancora dormiva, e i loro vestiti erano sparsi lì attorno, senza un ordine preciso.
Astrid aveva avuto improvvisamente paura. Aveva paura di aver rovinato tutto, di aver rovinato il loro bellissimo rapporto, così aveva recuperato tutti i suoi vestiti, si era vestita il più velocemente possibile ed era scappata via prima che Hiccup si svegliasse.
Ma poi lo aveva rivisto all'Arena, ovviamente. E lui le aveva fatto quella domanda. E Astrid aveva risposto che non era successo nulla.
Non era successo nulla.
Astrid cercava di autoconvincersi. Erano ubriachi e avevano fatto un errore.
Un errore che non sarebbe più successo.
La ragazza era decisa: non doveva più succedere, e doveva cercare di far tornare i rapporti tra lei e Hiccup come erano prima che succedesse tutto quel casino, come prima che l'idromele li rovinasse.
Sospirò e diede una pacca al fianco di Tempestosa.
"Torniamo a casa, bella. Abbiamo bisogno di riposo." le disse.
Il drago fece un verso di assenso e virò verso la casa della ragazza.
Astrid scese e salì in camera sua: Hiccup aveva ragione, dovevano dormire... e magari con la mente riposata sarebbe riuscita a trovare il modo di rimettere tutto a posto.
   
 
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